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Morto David Bowie

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Matt-e-Tatty
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Kiss, Motley... ti prendo in parola se mi dici che pullulava di gnocca attorno a quella gente li.
https://www.youtube.com/watch?v=oXvYdnQraBc

I kiss però mi piacevano parecchio da ragazzino, dei motley mi piaceva poca roba, i twisted sister li trovavo un po ridicoli anche in quell'ambito.

Oggi che i miei interessi sono completamente diversi, rievocare questa roba e cercare su you tube i vecchi video è bellissimo, perché vengono a galla i bei tempi della spensieratezza, e avviene lo stesso quando apprendi che è morto il Bowie o il Lemmy di turno.

Un filo di malinconia, ma tanti bei ricordi.


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L'arte insegna ad amare, a rispettare le differenze da noi che sono nell'altro.

Se non è coerenza questa!!??


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massi
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Il Glam-Metal degli Anni '80, fenomeno prettamente americano, è qualcosa di abbastanza diverso dal Glam Rock degli anni Settanta

Penso che gli unici americani che potevano essere definiti Glam nei primi anni settanta erano i New York Dolls, sei d'accordo?
Anche se rispetto al Glam inglese dell'epoca il loro stile era un po' più orientato a quello che qualche anno dopo sarebbe diventato Punk.


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AlbaKan
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...mai letto tante stronzate tutte insieme...sia dall'articolo che dai commenti.
Quando muore qualcuno si passa da un estremo all'altro, le due uniche opzioni sono santificare o demonizzare.
David Bowie è stato tutto tranne che elitario o commerciale o addirittura imitatore (imitato sempre!...).
E' stato al di fuori qualsiasi schema che al di fuori dell'arte si possa comprendere.
E' stato sempre innovativo in un modo e in un mondo che nessuno mai potrà eguagliare.
e si, forse la sua musica dei primi anni '80 potrebbe essere definita "commerciale", ma di certo non lui, perché se un cantante è diventato famoso e ricco con musica alternativa, non ha bisogno di essere "commerciale", forse era più l'ennesimo modo di cambiare come ha sempre fatto nella sua carriera.

Si può dire qualsiasi cosa di Bowie, ma la realtà è che era e sarà sempre UNICO, nel '72 cantava:
Il tempo può cambiarmi
Ma non riesco a inseguire il tempo

...in realtà lui ha saputo cambiare il tempo e il tempo non è riuscito ad inseguire lui!


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Georgejefferson
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Quando muore qualcuno si passa da un estremo all'altro, le due uniche opzioni sono santificare o demonizzare

Concordo.

Alba ci sei legata dai ricordi al Bowie?


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Georgejefferson
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Kiss, Motley...

https://www.youtube.com/watch?v=oXvYdnQraBc

...

Dei Kiss, insomma, la voce non e' che mi emozionava proprio. Poi per tanto tempo quel roccketto era un po tutto uguale, Dei Motleyetti della topa (a parte la voce che proprio...) alcuni pezzi, ma si...mi ricordo questo:

https://www.youtube.com/watch?v=Rex8_KenKGE

Sono gusti, e poi legati ai ricordi che valorizzano il personale emotivo. Comunque come voce amo questo genere (nonostante sia altro genere):

https://www.youtube.com/watch?v=7vhhTvcLoRw

O questa (sempre riferito alla voce e riferito al finale quando urla)

https://www.youtube.com/watch?v=dPZQ7ZLy3MI


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Jor-el
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Il Glam-Metal degli Anni '80, fenomeno prettamente americano, è qualcosa di abbastanza diverso dal Glam Rock degli anni Settanta

Penso che gli unici americani che potevano essere definiti Glam nei primi anni settanta erano i New York Dolls, sei d'accordo?
Anche se rispetto al Glam inglese dell'epoca il loro stile era un po' più orientato a quello che qualche anno dopo sarebbe diventato Punk.

I New York Dolls, certo. Ma anche Lou Reed (fino al 1973), Jobraith, i Planets e, sul finire, i primi KISS. Tutti di New York. Poi c'erano Iggy and the Stooges, di Detroit, che influenzarono la scena Glam e Punk della Grande Mela.

@Albakan

Nel 1973 avevo appena compiuto 18 anni e visitai Londra, appositamente alla caccia del fenomeno del momento, David Bowie. Trovai la città totalmente bowizzata. C'ero negozi di parrucchiere che eseguivano il David Bowie hair cut (decine di negozi) e fuori c'era la fila. Tutte le boutique esponevano abiti ispirati al Galm Rock, stivali 7"inchs heel boots e i memorabilia di Bowie erano esposti in tutti i negozi per turisti insieme ai modellini del Big Ben e alle foto della Regina. "Alladin Sane" era primo in classifica, "Pinups" secondo e "The Rise and Fall of Ziggy Stardust and his Spiders from Mars" ancora dentro i primi 10. L'età media dei fan di Bowie era sui 15 anni, con punto verso il basso di 9 anni. Bambini. Come quelli che, anni più tardi avrebbero avuto i Duran Duran, e poi gli Oasis e infine, oggi, gli One Direction. Bowie non era commerciale? Fra il 1972 e il 1973 era ULTRA commerciale, toccato con mano, visto con i miei occhi. Cosa che la stampa musicale italiana del periodo non faceva che sottolineare, considerando David Bowie la solita musak passeggera buona per ragazzini di 12 anni. Lo stesso servizio toccò 10 anni dopo ai Duran Duran.
Intendiamoci, essere commerciale non è spregiativo. Il Rock è 80% show-business e 20% arte e Bowie è stato, soprattutto agli esordi, un tipico artista rock. Ma, contemporaneamente, Bowie è stato anche un artista profondamente elitario, riservando a pochi devoti gli aspetti più profondi della sua ricerca sonora. A quelli, per esempio, che leggevano i romanzi di William Burroughs e conoscevo Bob Dylan, Anthony Newley, il Living Theatre, Andy Warhol. In pratica, agli eletti della scena underground londinese, le cui istanze Bowie raccolse e sì, rese commerciabili e commerciali. Adatte anche a bambini di 9 anni.

Bowie solo innovatore? Be'...

Io non cerco. Trovo.
Pablo Picasso.

Non dovreste mai indossare un nuovo paio di scarpe davanti a David. Ne comprerà un paio uguali e a lui staranno meglio.
Mick Jagger

Fino al 1970 David Jones/Bowie è stato un imitatore di Bob Dylan. Egli stesso confessò che il suo desiderio sarebbe stato diventare il Bob Dylan inglese, Purtroppo c'era già Donovan Leich, a cui il nostro, nella sua prima fase, non è che somigli poco.
L'invenzione di Ziggy Stardust, cioè la trasformazione di Bowie da menestrello folk a rockstar indiavolata fu ispirata da Marc Bolan, il primo glamster, che era già glam nel 1968, anche senza chitarre elettriche. Il look di Bowie/Ziggy è COPIATO (cosa dichiarata da Bowie stesso) da quello del rocker Gene Vincent

In particolare la caratteristica posa con la gamba tirata indietro (Gene aveva problemi al ginocchio) che a Bowie parve "incredibilmente sexy e aggressiva)

E ancora

Nel disco "Hunky Dory", registrato nello stesso anno di "The Rise..", spicca un brano, "Queen Bitch", in cui Bowie fa un'imitazione quasi perfetta di Lou Reed.

Il personaggio Ziggy e il sound degli Spiders sono un'amalgama fra Marc Bolan, Lou Reed e Iggy Pop.

La sua successiva trasformazione nel "Duca Bianco" deve invece parecchio al "Dandy Nero", Brian Ferry, leader del gruppo più importante del Glam Rock, i Roxy Music, che due anni prima, nel 1973 con l'album "These Foolish Things", inizia una parallela carriera solista e adotta un nuovo look, quando Bowie è ancora "un ragazzo matto" (A Lad Insane). Bowie riprenderà quel look (e crooning vocale) per la copertina del suo "Young Americans".

Ferry, 1973

Bowie, 1975

Potrei continuare per pagine pagine, potrei scriverci su un libro, mi limito a citare solo due altri esempi.
Jagger si incazzò parecchio quando vide la copertina di "Diamond Dogs" e si pentì di aver presentato a David il disegnatore, l'artista belga Guy Peellaert, lo stesso che aveva realizzato quella di "It's only Rock'n'Roll", l'album dei Rolling Stones che sarebbe uscito pochi giorni dopo. Disco in cui, fra l'altro, Bowie cantava nella title track. Per inciso, "Diamond Dogs" è il più Stones fra gli album di Bowie.

E forse si incazzò un po', l'anno dopo, anche Rod Stuart, quando, ascoltando "Young Americans", si accorse che Bowie gli aveva soffiato l'esclusiva della svolta soul di "Atlantic Crossing", uscito contemporaneamente.

Atlantic Crossing, 1975

Ma come nel caso del "commerciale", anche "imitatore" non è affatto sminuire Bowie, anzi, egli stesso si è più volte definito "una spugna".
E poi, a chi, se non a un brillante INNOVATORE, sarebbe venuto in mente di IMITARE le mosse di un cantante sciancato?

Chi suona, chi dipinge, chi scrive sa_benissimo che le cose non si inventano, ma si RUBANO. Sì, innovazione e imitazione sono strettamente collegate, due parti essenziali del cosiddetto "processo creativo".

E David Bowie è stato un grande ladro.
Nel suo bottino brillano parecchi gioielli, fra cui:

Glam Rock
Philadelphia sound
New Romantic
Elettronica
Ambient Music
World Music
Dance Music
Acid Jazz
House Music
Industrial
D'n'B

Ma è stato anche un grande INNOVATORE, certo, perché ha saputo POPOLARIZZARE le sue "scoperte" rendendole COMMERCIALI. In tal modo, ovviamente, ha ispirato molti altri IMITATORI, alcuni dei quali hanno anche INNOVATO qualcosa.

Nel mio commento, però, non parlavo di questo, parlavo dell'AMBIGUITÀ, il tratto che ha segnato David Bowie più di ogni altro artista della sua generazione, forse anche di tutte le generazioni.
Ambiguità musicale, creativa. Sessuale. Anche ideologica. Ma è un discorso troppo difficile, forse.


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Matt-e-Tatty
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Kiss, Motley...

https://www.youtube.com/watch?v=oXvYdnQraBc

...

Dei Kiss, insomma, la voce non e' che mi emozionava proprio. Poi per tanto tempo quel roccketto era un po tutto uguale, Dei Motleyetti della topa (a parte la voce che proprio...) alcuni pezzi, ma si...mi ricordo questo:

https://www.youtube.com/watch?v=Rex8_KenKGE

Sono gusti, e poi legati ai ricordi che valorizzano il personale emotivo. Comunque come voce amo questo genere (nonostante sia altro genere):

https://www.youtube.com/watch?v=7vhhTvcLoRw

O questa (sempre riferito alla voce e riferito al finale quando urla)

https://www.youtube.com/watch?v=dPZQ7ZLy3MI

Quale voce Jorge? Nei kiss cantavano praticamente tutti soprattutto Gene e Paul. Eran personaggioni, sono riuscito a vederli anche dal vivo che erano oramai stagionati, ma ancora in gamba.

Questi li conoscevi? Non erano gran che famosi, ma erano fantastici. Una delle più belle voci del metal secondo me. https://www.youtube.com/watch?v=eyHkcY_U7to

https://www.youtube.com/watch?v=NNVQ-Ns0huE


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Georgejefferson
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..
Oddio, non è che gli impegnati della generazione di Woodstock (di cui lui faceva comunque parte) ci andassero piano con gli stupefacenti, anche se hanno contribuito a schiantare la guerra del Vietnam e a cambiare (sicuramente in meglio) il mondo.

Certo, concordo, non intendevo santificare nessuno in particolare. C'e' da dire, ed e' solo il mio punto di vista, che l'affermazione:
"Il Glam Rock ... preparò il terreno al Punk che, a partire da 1976 aprì la strada al terzo grande ricambio generazionale del Rock"
Ecco, Grande ricambio generazionale e' un'enfasi esagerata che esclude l'aspetto di spinta propulsiva al senso di ribellione nel popolo che caratterizzava il rock per centinaia di milioni di giovani, ed e' questa la ragione principale del mito, non "la tecnica", ed era la ragione principale che dava un senso all'enfasi:

Eccellente, Grande, Immenso (pur se comunque esagerati) la voglia di riscatto e speranda diffusa... e guarda che non e' che intendo proprio ribellione in senso di violenza ecc..ma come orgoglio e dignità di valorizzare la possibile coscenza di libero arbitrio del popolo stesso, senza farne un moloch omologante di tutti uguali, ma anzi, con le dovute differenze.

Questo non significa che prima era bello o dopo no. Ma un'ennesimo tentativo degenerato e fatto degenerare, poi, chiunque liberamente può vederla come vuole, come un piano di dominio per rimbambire le masse ecc..(c'e' anche questo ed e' molto spinto)

Ma non e' un argomento.

Confondi gli stadi con la TV e con Hollywood. Funzioni diverse ancora oggi, non ostante tutta la merda che è passata sotto i ponti.

Ma si va bene, comunque intendevo proprio tutta la merda che è passata sotto i ponti, e non sono di certo io che cristallizza e teorizza la sconfitta finale per sempre.

A proposito di merda... non confonderla con la cioccolata. Parliamo di Bowie, qui.

Non era una associazione di valore artistico fine a se stesso, era un esempio banale dei tantissimi "tornati all'ovile".
Per dirti, una critica spietata a Bono come questa:

http://www.dafniruscetta.it/2015/09/08/bono-vox-nel-nome-del-potere/

E' giusta, ma per il risultato (dopo che sia volontario dall'inizio o meno non e' quello il punto di mio interesse qua)

Chi nemmeno inizia non puoi criticarlo in quel senso perchè appunto "nemmeno ha iniziato" quindi il nulla. Non e' che "deve", ma dal punto di vista di pressione e spinta a quello che mi riferivo sopra e delle possibilità che ci sono a certi livelli, escluderlo significa allineamento al nulla generale, salvo la "competenza" del campo specifico musicale o di emozione inconoscibile privata e dei tanti che si spippettano recensendo ed elevandosi illusoriamente.

No, tranqui. Quelle di destra (ma ancora stiamo qui a...?) si sbrodoleranno altrettanto.

Non sono io di solito legato ai Nomos, spesso provoco apposta, specie come tantissimi alla moda oggi che "non esiste destra e sinistra ma solo onesta e non mondo bianco e nero" sono i primi a "distinguere" e citare dando a bere che tutti sono ideologicizzati dai compartimenti stagni e il non sapere che esistono mille sfumature.

proprio a Bowie non può essere ascritta l'accusa dei "nostri tempi": è diacronico (a-temporale), ma nello stesso tempo io me lo immagino stranamente coerente agli anni '70: la musica migliore di sempre, che anche i ragazzini facebookkati conoscono e ascoltano, a dispetto di TUTTO

a-temporale, appunto il nulla riferito alle possibilita mediatiche di rompere le palle al potere.
Poi si, gli anni 70 ecc.. va bene (con riserva) ma non far finta di non sapere quanto la dimostrazione "TUTTI ASCOLTANO" non sia un argomento serio, in un mondo che ti bombarda tutto il giorno di pubblicita anche un nulla quasi assoluto in musica della Pausini diventa "TUTTI ASCOLTANO".
Poi Pausini non e' Bowie, va bene.

Ci sono gli incarti dei baci perugina e ci sono le poesie.
Tutti quelli col livello emotivo superiore a quello di un anemone di mare riconoscono la differenza.

Suvvia, la poesia certo, ma sai benissimo che la poesia, in quanto poesia e' occulta, non e' palese ed e' per quello che puo essere interpretata in tantissimi modi diversi. Come per i messaggi subliminali, a seconda delle spinte verso una direzione, e relativo effetto a catena, possono significare anche antitesi

VUOI essere commosso dall'arte. Come da un panorama, come dall'ondeggiare dei fianchi di una bella sconosciuta, come dalla tristezza occulta di due ballerini di tango

Ed e' appunto la condizione necessaria (il soggetto) senza la quale il senso artistico sarebbe NULLA.

Certo che è privato!

Se non ci facessimo ognuno un viaggio diverso a cospetto di un'opera d'arte... non sarebbe arte.
Quello che poi ci accomuna è il fatto di aver viaggiato: si discute dell'esperienza appena vissuta, e ognuno ha il suo "sì, ma a me invece..."
E si è fratelli in quel che si è provato, non ostante sappiamo che per ciascuno è stato diverso.
Il contrario del "branco", della vita di tutti i giorni, in cui l'essere simili e omogenei è raccomandabile (e divisivo quando manca).
L'arte insegna ad amare, a rispettare le differenze da noi che sono nell'altro.

E' un "privato" che non ha niente a che vedere col consumo imposto di entertainment.
Ma evitiamo di essere snob: anche MTV può addestrare senza volere a desiderare l'arte. Il mercato deve mimare i gesti artistici perché è più debole dell'arte. Controlla solo quello che consumiamo ma non quello che proviamo.
Sfrutta il desiderio di stupefarsi (nel senso di essere "siderati") che è in noi.
Però finché c'è questo desiderio (e qui il mercato si frega con le sue stesse mani) c'è speranza per noi.

Makkia non nego la dignità del "viaggio ognuno diverso", ma tu stesso confermi che esiste il "viaggio diverso" e "qualcosa che ci accomuna", e quel "qualcosa che ci accomuna" non e' una bestemmia che non si puo dire perche negerebbe le differenze e ci omologorebbe come robottini, anzi tutt'altro.
E' la comunanza empatica di soffrire o gioire con l'altro, anche se non proviamo le stesse cose, non capiamo ma comprendiamo perche con un atto di volonta, mettiamo sullo stesso piano di valore potenziale "l'altro da se", e credo che tu concorderai con questo. Infatti lo scrivi.

Concordo sulla speranza, difatti, il mondo in movimento non finisce con la nostra vita terrena.

https://www.youtube.com/watch?v=HOJg4LQpXwY


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Georgejefferson
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Questi li conoscevi? Non erano gran che famosi, ma erano fantastici. Una delle più belle voci del metal secondo me. https://www.youtube.com/watch?v=eyHkcY_U7to

https://www.youtube.com/watch?v=NNVQ-Ns0huE

Mi ricordo qualcosa, c'e' un po di sentimento che e' quello che ho sempre prediletto nel Metal, specie alternato al senso di grinta e rabbia... ho una cartella con tutti di quegli anni anche i sconosciuti (ho ancora un 200 album da selezionare di mio gusto, lavoretto di svago che rimando da anni, ma la lettura e impegni quotidiani e famiglia ecc..e malavoglia mi tolgono spazio).

Pero tieni conto che sono un po strano (cioè dipende dai punti di vista)

Apprezzo alcuna house trance, per dirti, o classica, insieme a tutto il resto.


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massi
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@Jor-el
Gran cultura, complimenti per il commento che condivido al 100%
a questo punto la sezione "musica" è inevitabile 😉


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makkia
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..
proprio a Bowie non può essere ascritta l'accusa dei "nostri tempi": è diacronico (a-temporale), ma nello stesso tempo io me lo immagino stranamente coerente agli anni '70: la musica migliore di sempre, che anche i ragazzini facebookkati conoscono e ascoltano, a dispetto di TUTTO

a-temporale, appunto il nulla riferito alle possibilita mediatiche di rompere le palle al potere.

Non è quella di "rompere le palle al potere" la funzione dell'arte o dell'artista o dell'opera d'arte. E neanche dello spettatore delle opere d'arte.

E' quella di indicare la LIBERTA' (il che indirettamente PUO' rompere le palle al potere, ma non sempre il potere se ne accorge)

Libertà dell'artista di interpetare un aspetto della realtà e imprimerlo in quello che fa. Questo "aspetto" non è necessariamente politico o rivoluzionario in sé. E' "solo" un rivendicarsi come estraneo alle logiche che gli direbbero cosa fare e come farlo. Essere estraneo alle logiche può essere un atto ribellista, rivoluzionario o politico. Ma anche no. Cercare il discrimine "rompe le palle al potere o no?" per decidere se un artista è artista è SBAGLIATO.

Libertà del fruitore. Di farsi coinvolgere in mille modi diversi dall'opera d'arte. Di estrarre contenuti che siano nuovi e originali (o stantii e banali, ma sono SUOI, del fruitore, in quanto tali sono "nuovi e originali" per lui).
Questo della fruizione è decisamente pre-politico, come atto.
Ma puoi condannarne il disimpegno da qui al prossimo millennio. Il punto rimane che sottilmente, insensibilmente, predispone a pensarsi altro da sé. L'essere "educati" dall'arte a qualche tipo di azione politica è un portato dei tempi (o delle storie individuali), non dell'interazione artistica.

Libertà dell'opera d'arte. E' quella di oltrepassare il tempo, di dare emozioni (in mancanza di un termine più preciso) al di là delle (magari dimenticate) intenzioni del suo creatore. Di essere un infinito catalizzatore di reazioni.
Non c'è niente di stabilmente politico in Guernica, di programmaticamente (in quel caso) antifascita. Per fortuna, direi. Nel senso che è "anti" di sicuro, ma il fruitore naîve non sa anti-cosa.

Libertà dell'arte. Di rendersi irrinunciabile per l'umanità.

Poi si, gli anni 70 ecc.. va bene (con riserva) ma non far finta di non sapere quanto la dimostrazione "TUTTI ASCOLTANO" non sia un argomento serio

Prego?
Tutti ascoltano... la cosa X.
Non "tutti ascoltano tutto".
Si parlava di qualcosa che ha una qualità, una grana speciale, una capacità generale di colpire.
Ci sono momenti storici particolarmente felici, in cui l'arte sembra permeare la vita delle persone, in cui non si limita ad essere il momento di ammirazione o la pausa dagli affanni.
Momenti in cui incarna lo spirito del tempo, in cui sembra che il mondo ribolla d'arte. Il rinascimento per tutte le arti (e le scienze). Il barocco per l'architettura. Gli anni '70 per la musica pop/rock.

in un mondo che ti bombarda tutto il giorno di pubblicita anche un nulla quasi assoluto in musica della Pausini diventa "TUTTI ASCOLTANO".
Poi Pausini non e' Bowie, va bene.

Ribadisco quanto detto sopra. Aggiungo "musica" non significa per forza "arte". Tutti ascoltano la Pausini non significa che è arte. E viceversa: non perché pochi ascoltano roba buona significa che l'arte è morta. Al massimo muoiono inascoltati gli artisti musicali di quel particolare, infelice, momento storico.

Fra l'altro Bowie stesso lo disse, in un intervista. Gli chiesero come reagiva a vedere il parterre degli MTV Awards, dove era stato premiato nel 2000, credo.
Subito il Duca fece un gesto di diniego (tipo "non intendo scatenare polemicucce da gossip").
Poi però si scosse, sentì di voler dire qualcosa (cito a braccio/memoria):
"Ascolta, te la rigiro così: ho sentito il gruppo X [non mi ricordo di chi parlava forse dei Motley]. Artisti coi fiocchi, canzoni fantastiche.
Ma non li passano in radio [frecciatina "artistica" a MTV]. Quindi non gli pubblicano gli album. Dopo due anni si sono sciolti.
In radio passano solo spazzatura (crap).
Quanti artisti si stanno scoraggiando? Quanti ne stiamo perdendo, solo perché non gli danno il minimo di incoraggiamento a pubblicare il primo album?"

Suvvia, la poesia certo, ma sai benissimo che la poesia, in quanto poesia e' occulta, non e' palese ed e' per quello che puo essere interpretata in tantissimi modi diversi. Come per i messaggi subliminali, a seconda delle spinte verso una direzione, e relativo effetto a catena, possono significare anche antitesi

Se capisco bene, vuoi dire che della poesia si può fare cattivo uso.
Boh... sì. Di tutti i meccanismi tecnici (necessari ma non sufficenti) che rendono l'arte così efficace si può fare cattivo uso.
Ma, per usare l'esempio di Umberto Eco, Le idee verdi dormono furiosamente è straniante, è ermetico, ti fa soffermare a chiederti che cosa vuol dirti quella comunicazione (meccanismi tipici dell'arte). Ma immediatamente dopo capisci che non vuole dire una cippa.
Questo è scoperto, ci sono finti gesti artistici più raffinati e che ti fregano. Ma durano minga.

VUOI essere commosso dall'arte. Come da un panorama, come dall'ondeggiare dei fianchi di una bella sconosciuta, come dalla tristezza occulta di due ballerini di tango

Ed e' appunto la condizione necessaria (il soggetto) senza la quale il senso artistico sarebbe NULLA.

Non trovo alcun senso in questa tua frase, mi spiace. Non vedo né critica, né conferma, né aggiunta a quello che mi hai quotato.

Certo che è privato!
Se non ci facessimo ognuno un viaggio diverso a cospetto di un'opera d'arte... non sarebbe arte.

Makkia non nego la dignità del "viaggio ognuno diverso", ma tu stesso confermi che esiste il "viaggio diverso" e "qualcosa che ci accomuna", e quel "qualcosa che ci accomuna" non e' una bestemmia che non si puo dire perche negerebbe le differenze e ci omologorebbe come robottini, anzi tutt'altro.
E' la comunanza empatica di soffrire o gioire con l'altro, anche se non proviamo le stesse cose, non capiamo ma comprendiamo perche con un atto di volonta, mettiamo sullo stesso piano di valore potenziale "l'altro da se", e credo che tu concorderai con questo.

Insomma, mica tanto...
... hai svilito quella che si chiama "l'esperienza estetica". L'empatia si prova anche per un gattino bagnato (ed è pure mal riposta, se è per quello: lui sta MOLTO meno male di quel ci appare).
Inoltre non mi piace la faccenda dell'atto di volontà. Condividere l'esperienza estetica non è una cosa che facciamo perché "vogliamo essere buoni".
Trovo che continui a girare intorno a questo concetto che l'arte DEVE indurci a cambiare il mondo.
NO!
Quelli sono i "manifesti" politici. Anche quando sono in forma di film didattici, quadri rappresentativi, canzoni di lotta, architettura "più umana". Ma l'arte è un accessorio, in quei casi (e spesso non è della qualità più alta).

Al massimo, l'arte ci induce a desiderare un mondo migliore. Ma è un effetto collaterale (benefico, sì, ma collaterale, e non obbligatorio).

Concordo sulla speranza, difatti, il mondo in movimento non finisce con la nostra vita terrena.

Di QUELLA speranza ne faccio a meno, dankeshön.
Sono agnostico.


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spadaccinonero
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@makkia

guernica opera d'arte?

e chi lo ha stabilito?

i suoi parenti?

😆

io che disegno da far vomitare, saprei fare qualcosa di molto, molto meglio

grazie per la risata pre dormita

😀


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Jor-el
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A proposito di arte, politica e potere...
Uno a caso, David Bowie.

Nel 1987 David tornò a Berlino per un grande concerto. Lo show si tenne in un luogo proprio a ridosso del Muro, tanto che i ragazzi a Berlino Est riuscirono a sentire distintamente la musica. Quella sera scoppiarono diverse sommosse a Berlino Est, quando i giovani tentarono di scavalcare il muro per assistere al concerto di Bowie.
Dopo una settimana il Muro di Berlino fu abbattuto.


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Georgejefferson
Famed Member
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Chi suona, chi dipinge, chi scrive sa_benissimo che le cose non si inventano, ma si RUBANO. Sì, innovazione e imitazione sono strettamente collegate, due parti essenziali del cosiddetto "processo creativo"

Mi hai anticipato, ma guarda che non solo per l'arte, e poi c'e' l'aspetto che a ritroso e' un rubare (termine a volte improprio perche va distinto il dolo opportunista a fini egoistici e la voglia di andare avanti insieme alla non sempre consapevolezza di quel "rubare")...che ad avere la sfera magica arriveresti alle note dei battiti dei piedi e tamburi arcaici.


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