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Nasce il Manifesto Per La Solidarietà Europea.


Anonymous
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http://european-solidarity.eu/esm.php

Nasce il Manifesto Per La Solidarietà Europea (European Solidarity Manifesto), un documento firmato da eminenti economisti europei, di diverse nazioni ( per l'Italia Alberto Bagnai e Claudio Borghi Aquilini ).
In questo importante documento si parte dal concetto che la crisi dell' Europa, la sua gestione e l' Euro stesso, stanno minando alla base le società europee, i loro valori di solidarietà sociale, le loro economie con pesantissime ripercussioni sulle popolazioni e sui ceti più deboli.
Il rischio che venga a mancare la tenuta sociale, che si arrivi a vere e proprie guerre civili e che aumentino viepiù le tensioni tra i diversi stati europei, è oggi una concreta minaccia.
Il manifesto si propone di richiedere l' uscita dall' Euro delle nazioni ad economia più forte ( Germania e altri paesi core ) lasciando l' Euro ai paesi della periferia, con l' intento di attuare su quest' ultimo una politica di svalutazione in modo da fare recuperare competitività a questi paesi.
Questo dovrebbe essere solo un primo passo verso il ritorno ad un sistema di valute nazionali o perlomeno all' individuazione di aree monetarie omogenee in Europa che consenta loro di adottare una stessa valuta.
E' questa, sostengono i firmatari, l' unica possibilità di fare ripartire dialogo e cooperazione tra i vari paesi europei e per ricominciare un discorso di integrazione e collaborazione che possa portare in futuro alla costituzione di una vera Europa.

....

Ottima idea quella di partire dall'Europa, e non contro l'Europa. Dopotutto, nessuno di noi è contro il concetto di Europa intesa come unione dei popoli europei, anzi credo che per molti di noi il concetto stesso di nazionalismo sia un qualcosa con cui è stato difficile venire a patti. Eppure non si può non essere contro questa Europa, perché effettivamente sta mettendo i popoli gli uni contro gli altri, fomentando il razzismo e il nazionalismo, quello che ci ha tante volte in passato condotto in guerre orribili.

L'euro "del sud" è più facile da accettare. C'era un pregevole studio un paio di settimane fa, su "voci dall'estero" dove si metteva in evidenza, per la germania, i vantaggi e gli svantaggi che le varie fasce sociali avrebbero avuto da varie soluzioni euro. Bisognerebbe farlo anche per noi. Ci sono alcune considerazioni da fare sulla dissoluzione "catastrofica" dell'euro. Ad esempio che gli scenari di uscita prevedano sempre l'uscita della sola italia e che il resto rimanga invariato. Questo però è impensabile. E' chiaro che le variabili sono molte. Insomma... penso che iniziare col prospettare una posizione condivisibile dal più ampio fronte possibile, con convergenza d'interessi, sia la scelta migliore dal punto di vista politico.


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nigel
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Post: 59
 

Nel momento in cui un Paese lascia, il Sistema Euro esplode, Lo sa bene la Germania, che ha ostacolato in ogni modo l'uscita della Grecia dall'Euro. Per ovvi motivi...


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Anonymous
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lo sanno bene anche i firmatari del manifesto


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Petrus
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Registrato: 3 anni fa
Post: 1037
 

lo sanno bene anche i firmatari del manifesto

Quoto ❗


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aristanis
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Post: 282
 

cercando su Google "manifesto per la solidarietà europea" mi escono appena 2 risultati, di cui uno è questo post. Insomma, non è stato molto ripreso come annuncio. forse perché Bagnai e Borghi non hanno ancora avvisato il proprio pubblico.

tra i componenti ( http://european-solidarity.eu/signatories.php) solo loro 2 sono italiani.

15th June 2013
Presentation of European Solidarity Manifesto

Conférence de presse : Lancement du Manifeste pour la Solidarité Européenne

Un groupe d’économistes du nord, du sud de l’Europe et de pays non-membres de la zone euro présentera une stratégie pour une segmentation contrôlée de la zone euro afin d’aider l’Europe du sud et sauver l’Union européenne et le Marché commun.

Modérateur : Jean-Jacques Rosa (Sciences Po Paris)

Intervenants : Hans-Olaf Henkel (ancien président de la Fédération des industries allemandes), Stefan Kawalec (ancien vice-ministre des finances polonais), Brigitte Granville (Université Queen Mary de Londres), Alfred Steinherr (ancien économiste en chef de la Banque européenne d’investissement)

il Piano è forse dividere core-periferia per tornare appunto agli stati con propria moneta. Il tutto condito, giustamente, da una bella retorica europeista, purchè fuori dall'euro. Giusta tattica, usare le armi del mainstream per abbattere il mainstream. usare le tecnische e le emozioni che usa il mainstream per abbattere il mainstream. Basta parlare di europa e solidarietà e altre belle parole per il coglione europeo medio e soprattutto l'italiano coglione medio, e fargli capire che l'europa è bella, ma il problema è l'euro, basta citare i casi di grecia e spagna, basta dire che l'Ue infatti non vuole che la grecia esca, ed altre cose... bisogna vendere il sogno dell'europa, certo, ma il sogno si avvererà solo senza l'incubo dell'euro. terrorismo mediatico contro l'euro. nel senso, spiegare come stanno le cose davvero, ma condire il tutto con un po' di macabri particolari ed avvenimenti gravi che accadrebbero (probabilmente accadranno davvero) se si rimane nell'euro. il problema è uno. ed è enorme. come fai bombardamento mediatico se non hai i media?

per non parlare poi di tutti gli altri problemi che vi sono anche se fuori dall'euro. ossia le varie libere circolazioni di cazzi e mazzi. ma quelli son discorsi successivi.
ora si pensi a trovare i media.

poi è curioso che vi sia un tedesco, peraltro con importante ruolo in passato nel settore industriale. il polacco in patria non lo faranno parlare, dato che la Polonia dovrebbe entrare nell'euro.


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