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New York Times:USA,Israele e Turchia per uscita Assad.......


marcopa
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ANSA.it
Siria: Usa al lavoro per uscita Assad
Contatti con Turchia e Israele
22 luglio, 19:00

(ANSA) - NEW YORK, 22 LUG - L'amministrazione Obama ha per il momento abbandonato gli sforzi per una soluzione diplomatica in Siria e ha aumentato gli aiuti ai ribelli e raddoppiato gli sforzi per mettere insieme una coalizione di paesi per costringere Bashar al Assad a lasciare. Lo riporta il New York Times citando alcune fonti americane, secondo le quali l'amministrazione si starebbe consultando con la Turchia e Israele

Il link dell' articolo del New York Times

http://www.nytimes.com/2012/07/22/world/middleeast/us-to-focus-on-forcibly-toppling-syrian-government.html?_r=1&hp


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vimana2
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Ma queste notizie sono una novità?


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yahuwah
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Il rappresentante permanente della Russia presso l’ONU, Vitalij Čurkin, ha spiegato la posizione di Mosca:

Il progetto era estremamente unilaterale. Le minacce di pressioni e di sanzioni erano indirizzate esclusivamente al governo siriano. Ciò non rispecchia le realtà dell’attuale situazione in Siria.

E le realtà sono tali che è necessario trattanere l’opposizione irreconciliabile anziché il governo siriano. I reparti dell’opposizione hanno dichiarato apertamente l’inizio dell’operazione “Il vulcano di Damasco e il terremoto della Siria” nell’ambito della quale gli insorti, stando ai medesimi, avrebbero gettato contro la capitale circa 30 mila combattenti.

Molti osservatori ritengono, però, che in realtà il loro numero sia di decine di volte inferiore. Si tratta, più probabilmente, di un’operazione propagandistica. L’orientalista russo Leonid Isaev dice:

Gli insorti siriani non sono riusciti ancora a stabilire un controllo duraturo su nessuna città. Se lo faranno e se Damasco cadrà, la situazione cambierà subito. Ma, in realtà, l’attuale offensiva è un gesto di disperazione. L’esercito siriano rimane forte, mentre le file degli insorti non si ingrossano. L’Occidente per il momento può aiutare solo con denaro e con armi. Così sarà finché la posizione della Russia rimanga dura. Ed intanto all’ultimo incontro dell’opposizione al Cairo i suoi rappresentanti hanno litigato e non sono riusciti ad approdare a nessun accordo. Gli sponsor degli oppositori cominciano già a dubitare se vale la pena di continuare a foraggiare tanto generosamente questo progetto. Nella stessa Siria le forze degli insorti cominciano ad esaurirsi. Pertanto il cosiddetto “assalto a Damasco” è uno spettacolo chiamato a ripristinare il finanziamento dell’opposizione irreconciliabile.

Non sorprende quindi il fatto che il budget del progetto “primavera siriana” fatto dell'nsorti cominciano ad esaurirsito decine di molteiriano abbia da tempo superato i preventivi degli sponsor. A giudicare da tutto, lo scenario iniziale della crisi siriana prevedeva un finale rapido.

Esistono dati a conferma del fatto che gli oppositori radicali erano stati attivamente preparati nel corso di alcuni anni. Molti membri della direzione del Consiglio nazionale siriano (CNS) avevano cooperato con i servizi segreti occidentali. Così, Basma Kodmani, membro dell’esecutivo del CNS, aveva lavorato per organizzazioni di ricerca americane legate alla CIA. Un altro leader del CNS, Rudwan Ziade, aveva partecipato già nel 2008 all’incontro a Washington degli oppositori siriani. L’incontro era stato finanziato da organizzazioni “sociali” statunitensi e britanniche. Finanziamenti generosi arrivano agli insorti anche da alcune monarchie arabe del Golfo Persico. Inoltre, secondo gli esperti, la “rivoluzione siriana” è pagata con le attività estere di Muammar Gheddafi. Si tratta della somma di 150-200 miliardi di dollari che dopo l’inizio della crisi libica sono stati congelati e poi sono scomparsi senza lasciar traccia.

In ogni caso, di denaro per il “progetto siriano” ne viene speso molto ma il risultato per il momento è assente. Il regime di Damsco non molla. Per mantenere la propria immagine agli occhi degli sponsor l’opposizione comincia a mettere in scena spettacoli. Ciò vale anche per il cosiddetto “assalto a Damasco”, ritiene l’analista militare siriano Muhammed Isa:

Adesso a Damasco si trovano piccoli gruppi armati controllati, evidentemente, dall’Arabia Saudita che compiono escursioni e aprono il fuoco. Ma non appena sul posto arrivano le forze di sicurezza, gli insorti si nascondono e, passato qualche tempo, effettuano una sortita già in un altro quartiere. Molto chiasso ma nessun risultato pratico per gli insorti. Tuttavia ad un osservatore estraneo può sembrare che a Domscia sia in corso una guerra a tutti gli effetti.

In questo momento è difficile valutare le dimensioni reali delle operazioni degli insorti siriani. La “cortina di fumo” informativa che copre le zone degli avvenimenti è più densa del fumo dei reali incendi di guerra. Si crea nondimeno l’impressione che lo scenario si stia avvicinando alla conclusione. Prossimamente vedremo chi sarà il vincitore.

La Francia interviene nel chiedere il più presto possibile un nuovo governo transitorio in Siria.

“Insieme al segretario generale della Lega Araba e al premier del Qatar siamo convinti che è ora che l’opposizione prenda la gestione del Paese nelle proprie mani”- ha dichiarato il capo del Ministero degli Esteri della Francia Laurent Fabius, aggiungendo che “è necessario formare subito il nuovo governo della Siria, che esprima le speranze vere del popolo siriano”.

Il politico ha anche espresso la richiesta di organizzare nella Capitale francese una riunione a livello di Capi di Stato a proposito “del consolidamento degli sforzi dei Paesi arabi per una prospettiva di futuro della Siria”.

Durante la scorsa notte nelle due più grandi città della Siria di Damasco e Aleppo sono proseguiti gli scontri a fuoco tra l'esercito e i ribelli.
Secondo gli attivisti dell'opposizione ad Aleppo a seguito di un bombardamento è crollata una palazzo residenziale. A Damasco le forze governative hanno dichiarato di aver preso il controllo di un'altra zona della città precedentemente conquistata dai ribelli.
La televisione di stato siriana ha mostrato delle immagini in cui si vedono cadaveri dei ribelli e le armi confiscate. L'esercito ha invitato i residenti di alcune zone a lasciare le proprie abitazioni in previsione di un'offensiva con l'artiglieria.

http://italian.ruvr.ru


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marcopa
Illustrious Member
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Non sono una novita', addirittura il sito del sole24ore giovedi' aveva gia' scritto che Obama e Israele avevano parlato di possibili bombardamenti su arsenali militari siriani sospettati di essere anche depositi di armi chimiche.

Ma la novita' e' che forse la guerra alla Siria da parte di altri stati stasera e' piu' vicina.

Spero fortemente di no, perche' piano piano stanno venendo fuori, nonostante la gigantesca propaganda, alcune verita' .Ma temo che questo sia un ulteriore motivo che spingera' gli USA ad accelerare sulla guerra.


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vimana2
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Non sono una novita',

Anche secondo me....


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Biribissi
Eminent Member
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Una piccola riflessione..una cosa mi spaventa e inquieta particolarmente, la potenza mediatica impiegata contro la libia prima e la siria dopo, sarà usata nei prevedibili scenari di guerriglia in europa..cosa diranno i ministri..come manipoleranno i media..sarà spaventoso, ci aspettano anni duri.


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