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aquilanera
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L'Italia ostaggio dei camion
Sicilia, lento ritorno alla normalità
La protesta si estende al resto del Paese: oltre 60 presìdi, tir fermi per cinque giorni e primi disagi. Nell'Isola aree di servizio prese ancora d'assalto con pesanti ripercussioni per il traffico. Forza d'urto continua a manifestare, ma niente blocchi
23/01/2012
ROMA - Blocchi e code sulle strade italiane a causa dello sciopero degli autotrasportatori. Le manifestazioni di protesta, partite dalla Sicilia, si sono allargate a tutto il Paese e andranno avanti per 5 giorni. Disagi su molti tratti della rete autostradale. Sono oltre 60 i presìdi in tutta Italia.

Le situazioni più critiche si registrano in Piemonte. Ma le code e di disagi riguardano l'intera penisola. Al porto di Villa San Giovanni incolonnamenti di mezzi pesanti in attesa dell'imbarco in Sicilia. Rallentamenti e traffico molto intenso in tutto il Sud.

"Da questa notte - ha spiegato il segretario generale del trasporto unito Fiap, Maurizio Longo - c'è un'azione per rappresentare il nostro disagio sul territorio. La circolazione delle vetture è garantita, ma a creare disagio sono i molti conducenti dei veicoli industriali che accostano. C'è stata una risposta superiore a quella che ci aspettavamo, siamo il settore economico più indebitato del nostro paese". Il programma è quello di terminare la protesta "venerdì, noi lavoriamo per risolvere i problemi dei nostri imprenditori, auspichiamo interesse da parte del governo e non avremmo neanche voluto farla questa protesta, ma dovevamo dare un segnale forte, chiudere in silenzio sarebbe stata delusione".

SICILIA VERSO LA NORMALITA' - Intanto torna gradualmente alla normalità la situazione in Sicilia, dopo la settimana di sciopero messa in atto dagli autotrasportatori e dai comitati Forza d'urto e Movimento dei forconi. Sebbene la protesta prosegua in forma pacifica, i tir carichi di carburante sono riusciti a rifornire le pompe di benzina lasciate a secco nei giorni scorsi e prese letteralmente d'assalto da migliaia di automobilisti che hanno atteso ore prima di poter fare rifornimento. Lunghe code vengono registrate anche questa mattina, con problemi per il traffico. A Catania, in particolare, situazione critica in piazza Eroi D'Ungheria, via Passo Gravina e piazza Ariosto. Nei supermercati tornano a riempirsi gli scaffali rimasti senza latte, acqua e altri viveri di prima necessità.

ANCORA PRESÌDI, NIENTE BLOCCHI - Stamattina nuovi presidi sono stati attivati dai manifestanti, radunati sotto la sigla Forza d'urto, con rallentamenti del traffico ma senza blocchi. Gruppi di Forza d'urto manifestano sulla statale 640 Porto Empedocle-Caltanissetta, allo svincolo di Canicattì Nord, alla rotonda Giunone, al confine con la Valle dei Templi di Agrigento, a Porto Empedocle, sulla statale 189, a Naro, in contrada Garcitella. Tre i presidi a Ragusa e altri nella provincia: a Sampieri, Donnalucata, Comiso, Santa Croce Camerina. Una manifestazione si registra anche allo svincolo di Giarre sull'autostrada Catania-Messina.

L'ALLARME DEL MINISTRO CANCELLIERI. Il ministero dell'Interno, Annamaria Cancellieri, intervenendo in primissima mattina alla trasmissione di Radio Uno "Prima di Tutto", ha assicurato che il governo segue "con molta attenzione" le proteste degli autotrasportatori, "perché nulla esclude che questi malesseri possano sfociare in manifestazioni di tipo diverso. Per quanto riguarda i fatti siciliani siamo stati presenti con sale di crisi aperte 24 ore su 24 per seguire l'ordine pubblico nazionale e soprattutto per monitorare in ogni suo punto il fenomeno". Martedì il ministro riferirà al Senato in relazione alle conseguenze del blocco degli autotrasportatori in Sicilia.


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