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Obama ha fatto un grave errore a liberarsi così di Mubarak


paolom
Trusted Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 97
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Il popolo in piazza e la diplomazia degli Stati Uniti hanno avuto troppa fretta di liberarsi dell’anziano leader egiziano, che aveva pure tentato di offrire una transizione pacifica verso la democrazia, mantenendo così la stabilità del Medio Oriente e consentire a tutti, anche alle democrazie occidentali, d’individuare un alternativa al fanatismo dei Fra­telli Musulmani e all’inconsi­stenza di Mohammed El Ba­radei.

Giu­stificato era il deside­rio di Mubarak di venir ricordato non co­me un fedifrago, ma come un leader di lungo cor­so. Molti lo hanno chiamato “il Fara­one grigio”, contrapponendo il suo volto arcigno al carisma di Sadat e di Nasser.

Ma sulle coscienze di quei due illustri predecessori pesavano due guerre con Israele costate all’Egitto 10mila morti nel 1967 e quasi 15mila nel 1973. Sa­dat fece la pace, ma chi la dife­se mettendo in gioco la pro­pria vita, rischiando perdite di consenso e sfidando gli al­tri sovrani mediorientali è sempre stato “il farao­ne”.

Un Faraone spietato anche nel reprimere la rivolta fonda­mentalista, ma lungimirante nell’intravvedere i rischi di un movimento terrorista dal­le cui fila stava emergendo il numero due di Al Qaida Ay­man Al Zawahiri.

Mentre il mondo sonnecchiava nell’in­consapevole attesa dell’11 settembre Hosni era già lì con il coltello tra i denti. E an­che quando gli sarebbe con­venuto, in cambio di consen­si e senile tranquillità, ignora­re le armi e i soldi iraniani in transito dal Sinai verso la Ga­za di Hamas, il vecchio Farao­ne non ha mollato.

Ha rispet­tato i propri impegni, i patti con Israele, le intese con l’America.Ora c’è da chieder­si se quelli che lo hanno voluto lontano dal potere saranno in grado di fare lo stesso. Se saranno in grado di offrirci un Egitto an­cora in pace con Israele e sem­pre aperto all’Occidente. Se continueranno a garantire la difesa dei cristiani copti e i transiti di merci e petrolio dal Canale di Suez.

La Democrazia è un piatto che si digerisce in non meno di cinque generazioni, e non può mai essere perfetta perchè il genere umano resterà sempre condizionato da passioni di singoli e gruppi contenibili solo in punta di spada. Ma tant’è….

Auguri, caro vecchio buon Egitto.

Fonte: Thatcher Street


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dana74
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 14373
 

un buon leader fa l'interesse del suo popolo, tutto il suo popolo e non di una singola casta, né tantomeno deve governare uno che fa gli interessi di Israele, come è stato fino ad oggi.
E' questo che auguro all'Egitto.


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Maria Stella
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1429
 

MUbarak stava morendo, aveva designato a succedergli il figlio, non uno statista, ma il figlio, manco fosse un sovrano. Il dopo Mubarak è una incognita , con il figlio era una certezza non rosea, per nessuno. Ora il giovanotto è indaffarato a litigare con la sorella per l'eredità, miliardi del popolo a quanto pare. Una brutta storia comunque la vedi. Gli egiziani.. interessano a qualcuno? temo di no.


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vimana2
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2528
 

Paolo, il tuo è tifo calcistico, a te nn importa nulla dei musulmani o degli arabi, a te nn importa nulla degli egiziani.
A te nn importa nulla dei 50 milioni di americani che vivono nella fogna.
Sei semplicemente mosso dall'odio nei confronti dell'Islam, nn sei nemmeno interessato ai valori ( per alcuni pseudo valori ) occidentali, sei solo interessato al distruzione dei musulmani ( ti assicuro che nn ci sarà anzi ).
Invito CDC ad eliminare dal forum questo incitatore di odio, questa persona, a mio avviso, profondamente razzista ed intollerante nei confronti della religione ( meravigliosa ) islamica.

Sei un riformato ?


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vic
 vic
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 6373
 

Questa faccenda della grave malattia di Mubarak e' probabile che abbia giocato un ruolo. Gli insiders dovevano saperlo da tempo del suo cattivo stato di salute. Forse anche gli insorti lo sapevano.

E' poco chiara la relazione fra la malattia e la rivoluzione o golpe bianco. E' stato bianco in quanto Mubarak era molto malato (pare sia svenuto un paio di volte durante la registrazione TV del suo ultimo discorso)? Forse la malattia ha solo accelerato un processo che da lungo covava sotto la cenere. Ha dato insomma lo spunto sia agli USA che agli insorti di prepararsi. L'impressione da lontano, e' pero' questa apparenza d'improvvisazione. Apparenza, in quanto che, se cosi' malato, Mubarak non poteva governare di fatto da un bel po'. Abbiamo gia' visto quadri simili in precedenza, uno piu' spettacolare di tutti: il caso del declino fisico di papa Giovanni Paolo II. E' evidente che in Vaticano verso la fine del pontificato governavano "altri". Per analogia, e' probabile che fosse cosi' pure al Cairo. A noi vendono il cambiamento guidato come risultato dei moti di piazza. I fatti finora stanno ad indicare che si procede su una strada gia' intrapresa con cautela quando Mubarak era al potere formalmente ma non di fatto, perche' troppo malato.

Bisogna comunque riconoscere che sotto il suo "regno" non ci sono state guerre con Israele, il che, considerati i governi precedenti, e' gia' qualcosa, anche per gli Egiziani. La pace non e' mai una cosa da buttar via sottogamba.

Non e' vero che a nessuno interessano gli Egiziani di oggi. Ci sono donne occidentali che li sposano e vanno ad abitare in Egitto, contentissime di viverci.


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