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Ora capite perchè c'è chi è contro l'immigrazione?

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Boero
Honorable Member
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Topic starter  

Ogni qualvolta chiunque tenta di criticare il fenomeno migratorio viene tacciato di razzismo,di bigotteria,e di ignoranza,eppure i fatti di oggi a Tottenham dimostra che le paure del cittadino medio,definito per questo ''xenofobo'',forse non sono così irrazionali...
Tante persone dovrebbero rivedere le loro categorie ideologiche,ma se non lo hanno fatto finora,dubito che lo faranno adesso...
Questa guerra,non è una guerra dei poveri contro i ricchi,ma dei poveri contro altri poveri,perchè questi non bruciano le case dei ricchi,i ricchi possono tranquillamente rimanere antirazzisti nei centri storici,e nelle loro ville videosorvegliate.
Oramai è una lotta di classe,sì...tra gli europei poveri che non vogliono più immigrazione,e quelli ricchi che ignorando i problemi disastrosi che essa causa a loro,li definiscono ''razzisti'' e ''xenofobi'',disprezzandoli,com'è tipico che le classi privilegiate disprezzino le classi più povere,non diversamente da Malthus che insieme ai suoi seguaci borghesi consigliava la ''castità'',ai proletari,per risolvere i loro problemi,ora gli viene propagandata ''l'accoglienza''...
E piantatela poi,con la storia del piccolo borghese,che non si è mai visto che i proletari criticano i ''piccoli borghesi'',a criticare i presunti ''piccoli borghesi'',sono sempre i ''grandi borghesi''...
No queste non sono rivolte marxiste,ma guerre interraziali,come quelle in ex-Yugoslavia,aprite gli occhi,l'integrazione non esiste,il multiculturalismo ha fallito.
Non è questione di odiare nessuno,qui è questione di guardare in faccia la realtà,e dire,ok,ci siamo sbagliati...
Ma ripeto,dubito che lo faranno,più facile e più narcisista fare le solite accuse,piuttosto che ammettere di essersi sbagliati.
''Una delle tre previsioni che qui si fanno è che entro un anno ci sarà Caos , Violenza nelle Strade e momenti da Guerra Civile in Europa e Stati Uniti con ovvie implicazioni sui mercati. Queste cose hanno già cominciato ad accadere, ma sono censurate e solo quando un intera città va a fuoco come ieri in Inghilterra i media sono costretti a parlarne

Sabato sera infatti Totehnam è stata messa a ferra e fuoco dagli "afro-inglesi". Questa è stata la peggiore giornata di violenza in Inghilterra nel dopoguerra, i neri hanno distrutto negozi, auto, uffici, case ordinarie e hanno attaccato la polizia tutta la notte, lasciando delle zone della città che sembrano scene di guerra

Il caso più esplicito di censura è nel Sud della Francia dove l'estate scorsa e quella del 2009 il governo ha semplicemente ordinato la polizia di non fornire nessuna informazione ai media sulle violenze nei quartieri di immigrati con centinaia di incendi di auto e negozi a notte. La stampa francese ha debolmente protestato per il black-out di notizie, stile Urss o fascismo quando le notizie di proteste, violenze ed insurrezioni venivano censurate. In Francia la polizia se sono immigrati che bruciano tutto in un quartiere semplicemente non da nessun dato sul numero di feriti e proprietà danneggiate alla stampa

In America c'è un incredibile ondata ogni giorno ormai, specie nei weekend, di folle di centinaia di neri che attaccano a caso i passanti bianchi a piedi in bici o tirandoli giù dalle auto e pestandoli (circa 300 violenze razziali di massa del genere da inizio anno). Questi non sono vere insurrezioni, non si brucia il quartiere, ma si arriva di colpo a centinaia in centro, si picchia a caso decine di bianchi e poi si scappa. Il Corriere della Sera, Repubblica o il Fatto quotidiano menzionano queste trecento episodi di violenza di massa razziale ? Nahhh.... mica sono notizie che si possono pubblicare...

Sembra di vedere oggi in Inghilterra con gli afro-inglesi che bruciano Totenham, le immagini delle città americane messe a ferro e fuoco dagli "afro-americani" negli anni '60. Nel caso degli afro-americani quando bruciavano Detroit o Birmingham nel 1964 o 1967 era colpa del fatto che... dieci generazioni prima i loro antenati erano stati portati dall'Africa come schiavi... Nel caso degli afro-inglesi che bruciano ieri Totenham la colpa è del fatto che ... mah... ci sarà qualche motivo per cui è colpa di qualcosa altro... colonialismo ?...(anche se sono venuti di loro volontà a stare in Inghilterra e poi la bruciano ora)''


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radisol
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10 - 100 - 1000 Tottenham !!!

Oltretutto poi non è vero che il riot è stato opera solo degli "afroinglesi" .... basta guardare i rari filmati per vedere all'opera gruppi di giovani "non di colore" ......

Probabilmente gli stessi della rivolta studentesca di alcuni mesi fa ed anche degli scontri durante il recente sciopero generale ....

Comunque la rivolta si è estesa questa notte ad altri quartieri della periferia londinese ed anche al centro città :

http://www.repubblica.it/esteri/2011/08/08/news/londra_guerriglia-20166256/?ref=HRER2-1


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AlbaKan
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Questa guerra,non è una guerra dei poveri contro i ricchi,ma dei poveri contro altri poveri,perchè questi non bruciano le case dei ricchi,i ricchi possono tranquillamente rimanere antirazzisti nei centri storici,e nelle loro ville videosorvegliate.

...Però tu te la prendi con gli altri "poveri" e non capisci che chi ha creato questa guerra tra poveri sono proprio quelli che possono tranquillamente rimanere antirazzisti nei centri storici,e nelle loro ville videosorvegliate.

Se non si vuole l'immigrazione, per validi motivi (?) bisogna incazzarsi con chi ci guadagna da questo, non con le altre vittime.

Oppure (2° opzione) non lamentarsi se si viene tacciato di razzismo,di bigotteria,e di ignoranza
😉


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dana74
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il multi kulti imposto dove l'economia va a scatafascio come da anni ormai è per forza di cose voluto per instaurare insicurezza, c'è poco di esaltante nel vivere in uno scenario di guerre tra gangs.

C'è poco di esaltante penso, in masse di gente costretta per ragioni di guerre e carestie (indotte) a scappare dal proprio paese, ma gli "antirazzisti" da salotto frega qualcosa delle aspirazioni dei giovani costretti a lasciare le loro terre per vivere nei ghetti in Europa?

No, D'Alema si esalta (dice che per la ripresa ne servono 30 milioni, saranno stati i mercati a suggerirglelo?), e vedo pure radisol.

Penso che quello che è successo non sia divertente né per gli abitanti indigeni né per gli stranieri.

Se gli "antirazzisti" dei poveri non cominciano loroa prendersela con gli antirazzisti da salotto ma se la prendono con chi parla di immigrazione funzionale al dumping sociale per impoverire tutti (noi e loro) c'è poco da fare.

Quei signori hanno qualcosa da dire sul caporalato (che esisteva ben prima dei migranti, solo che da quando ci sono loro hanno trovato margini per abbassare ancora i prezzi)?

Per boero, i mercati però è ora che comincino ad andare seriamente a fare in culo, questo avrà implicazioni sui mercati? E chi credi aspiri ad avere masse di gente a disposizione da sfruttare?


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materialeresistente
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Bah,
non capisco che c'entrano quelli che si battono per i diritti di quelle persone e contro il razzismo dei tanti "nazionalisti" con la "sinistra da salotto" di cui si parla.
La "sinistra da salotto" è funzionale a questo tipo di potere né più e né meno dei tanti Borghezio e "nazionalisti" nostrani. Mica li vedo a manifestare sotto i lager di stato (C.I.E.), in questo trasversalmente la pensano uguale.
E che c'entra quello che è accaduto in Inghilterra, poi. Come se il disagio sociale da quelle parti fosse una novità. E' dagli anni 50 che ogni tanto incendiano interi quartieri, prima era solo sottoprolatariato bianco ora è un mix, ma il disagio mi sa che è lo stesso.


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radisol
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Oltretutto, i rivoltosi dei quartieri periferici londinesi ( come prima ancora di quelli parigini) sono cittadini inglesi ( o francesi ) dal almeno 2 generazioni, se non 3 ....

Come dire che la rivolta operaia (e proletaria) del 1969 qui in Italia era di tipo razziale ... solo perchè alla testa, sia nelle fabbriche che nei quartieri, c'erano gli immigrati meridionali nelle metropoli industriali del Nord Italia, ormai allora alla seconda generazione, se non alla terza .....

E poi, ripeto, è una cazzata sia la storia della rivolta a sfondo razziale sia quella delle gang, più o meno come quella dei black block in Val di Susa ......

E' semplicemente, come già avvenne nei decenni scorsi soprattutto in Inghilterra, la rabbia degli "esclusi", immigrati e non ....

Non sarà una rivolta in senso strettamente "marxista", ma ha chiare origini di classe ..... ed è questo che si vuole esorcizzare raccontando cazzate .... che c'entra poi la Jugoslavia, proprio non si sa ....

Lì erano i governi dei vari staterelli (Serbia, Bosnia e Croazia, poi anche il Kossovo) a scatenare i nazionalismi ... non mi risulta che a Londra ( o a Parigi) ci siano governi "afroeuropei", nemmeno governi-ombra, a soffiare sul fuoco ...

Il problema invece è, oltre all'infamia delle varie polizie, la crisi economica ..... non ci raccontiamo cazzate ....


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RinaldoFrancesca
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Post: 109
 

...Però tu te la prendi con gli altri "poveri" e non capisci che chi ha creato questa guerra tra poveri sono proprio quelli che possono tranquillamente rimanere antirazzisti nei centri storici,e nelle loro ville videosorvegliate.

Se non si vuole l'immigrazione, per validi motivi (?) bisogna incazzarsi con chi ci guadagna da questo, non con le altre vittime.

Oppure (2° opzione) non lamentarsi se si viene tacciato di razzismo,di bigotteria,e di ignoranza
😉

Totalmente d'accordo!
E adesso chi si incarica di spiegare a Boero (adoro il suo nick, tra l'altro: 100% Afrikaaner, hey? Non sfigurerebbe certo su stormfront.org), chi si incarica di spiegargli i motivi per le rivolte a Birmingham, Alabama negli Anni Sessanta - che Boero cita dopo una distratta sua spulciata sul Bignami, di cui gli siamo comunque grati?
Che dici, potrebbe fargli male lo shock di imparare che la causa principale fu l'attentato bombarolo di quella chiesa a Birmingham nel 1963 – ad opera del KKK – dove persero la vita quattro bambini tra gli 11 e i 14 anni? Tra parentesi, piuttosto allarmante che queste cosucce vengano ignorate in Italia, dove non passa minuto senza che si senta biascicare roba tipo: “la-nostra-storia-comincia-con-P.zza-Fontana-sissignore (seguita da doverosi, scrocianti applausi da talk-show).

Adorabile poi il commento: “Nel caso degli afro-inglesi che bruciano ieri Totenham la colpa è del fatto che ... mah... ci sarà qualche motivo per cui è colpa di qualcosa altro... colonialismo ?...(anche se sono venuti di loro volontà a stare in Inghilterra e poi la bruciano ora)”.
Accipicchia, come fare adesso a spiegargli pazientemente che quelli che lui chiama “afro-inglesi” sono in realtà inglesi neri di seconda (in alcuni casi terza) generazione - come dice a ragione radisol, e i loro discendenti erano schiavi nelle West Indies (non in Africa)? Potrebbe servire un disegnino per parlargli dei milioni di morti tra gli schiavi afro-caraibici durante l'eroico periodo coloniale britannico, morti che servirono ad accrescere la fortuna del British Empire? Le migliaia di morti nelle miniere di sale di Turks e Caicos? E nelle piantagioni di canna da zucchero in Giamaica? Mai sentite nominare quelle cosette?
No, macché, molto meglio fare il visino indignato oggi, nevvero, quando i discendenti di quei sopravvissuti – che crearono la ricchezza del Regno Unito senza vederne un penny – osano alzare la testa.

Baie dankie vir die luister, come si dice in Afrikaans...


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yiliek
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Radisol il tuo modo di ragionare spesso è acuto ma questa volta mi spiace sei tu che non devi dire cazzate!! io vivo a Londra e precisamente MOLTO vicino a dove stanno succedendo i casini! ma quale lotta di classe.
Spaccare piccoli shops di pakistani o turchi non mi sembra un buon esempio di manifestazione contro il sistema ingiusto, quelli che stanno saccheggiando non solo solo ragazzini di colore ma anche inglesi messi a benefit quelli che a quindici anni fanno figli prendono i soldi dallo stato si mollano e lasciano il ragazzino crescere nel quartiere di cui si autoappropriano e i genitori al pub ad ubriacarsi (gli Inglesi),certo è uno schifo ma andassero a manifestare e mettere a fuoco Buckingam Palace o a Canary Wharf dove c'è la Hsbc o la Barclays invece di passare le giornate a non fare niente, io li vedo tutti i giorni siccome ci abito!
La polizia Inglese sta dimostrando più responsabilità (per ora) rispetto a quella italiana o greca che mena bambini e anziani e ciò, non avrei mai pensato di poterlo dire, mi fa schierare dalla loro parte ( nel caso specifico).
Lotta di classe? Ma perpiacere


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AlbaKan
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Se non si vuole l'immigrazione, per validi motivi (?) bisogna incazzarsi con chi ci guadagna da questo, non con le altre vittime.

Oppure (2° opzione) non lamentarsi se si viene tacciato di razzismo,di bigotteria,e di ignoranza
😉

Totalmente d'accordo!
E adesso chi si incarica di spiegare a Boero (adoro il suo nick,

Non so se è paolom travestito da cioccolatino o qualcun altro...ma si tratta sempre di "materia marrone" e non "grigia"

😉 😉 😉


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radisol
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I "riots" sono così, in ogni parte del mondo.

Lo furono anche negli anni sessanta nei quartieri neri e portoricani delle metropoli americane.

E' la differenza appunto tra il "riot" e la rivolta politicizzata, anche se poi il confine tra le due cose non è così netto, sfasci di negozi ci sono stati anche durante il 1977 italiano ... e prima ancora anche durante il 1969 operaio ....

Nè del resto quando mesi fa gli studenti londinesi il "riot" lo fecero in pieno centro e contro i palazzi del governo ..... non è che trovarono maggiore solidarietà sulla stampa o nella politica, nemmeno di opposizione, anzi.

E' "rivolta di classe" non perchè chi sta in piazza ne è cosciente ma perchè è generata - questo lo ammettono qui da noi ormai persino i tg della Mediaset - dalla crisi economica devastante oltre che, e questo è un classico di tutti i "riots" della storia, da un omicidio gratuito da parte degli sbirri, uguali ovunque, ad ogni latitudine ...

Qui, poi, come dici pure tu, l'aspetto razziale c'è ma è secondario.

E' tutto il "lumpenproletariat" giovanile, di qualsiasi razza ed origine, ad infuocare le notti londinesi, come già avvenne in un'altra estate calda, ai tempi della Tatcher, per lunghe settimane.

Naturalmente, non avendo guida politica, questa cosa si spegnerà pian piano, ma è indicativa di un qualcosa di latente in tutte le metropoli occidentali, il segno di un fuoco sempre acceso che prima o poi divamperà in modo irriducibile ...


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Ale
 Ale
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R I O T 😈


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Tonguessy
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andassero a manifestare e mettere a fuoco Buckingam Palace...
La polizia Inglese sta dimostrando più responsabilità .. e ciò, non avrei mai pensato di poterlo dire, mi fa schierare dalla loro parte ( nel caso specifico).

Aspetta che per qualche motivo impensabile i riots si dirigano verso Fuckingham Palace e vedi come cambia repentinamente la responsabilita' dei poliziotti. Alzo zero garantito.


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radisol
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Uk riots. La corda si è spezzata

di Nicola Montagna

9 / 8 / 2011

Il tumulto continua e dilaga. Al terzo giorno di scontri ed espropri, quella che era cominciata come una rivolta localizzata contro il razzismo della polizia, sta assumendo contorni per certi versi inaspettati e diventando il “caso più serio e distruttivo di violenza urbana dai tempi delle rivolte di Brixton e Toxteth del 1981”, per usare le parole del quotidiano britannico the Guardian. Non più solo Londra ma altre città del paese. Non più solo giovani uomini e donne afro-caraibici od asiatici, i gruppi etnici più colpiti dalle angherie della polizia, ma anche bianchi britannici.

Le rivolte di questi giorni e la facilità e rapidità con cui si sono diffuse stanno portando alla luce l’esistenza di diversi conflitti. Il primo riguarda il comportamento della polizia ed il razzismo istituzionale. L’uccisione del taxista afro caraibico Mark Duggan, ed il successivo comportamento arrogante e sprezzante della London Met, il corpo di polizia della capitale britannica, che nella serata di sabato si è rifiutata di dare qualsivoglia spiegazione o rassicurazione ai familiari ed amici che chidevano giustizia e si erano radunati di fronte alla stazione della polizia di Tottenham, dimostrano che non molto è cambiato dalla rivolta di Brixton del 1981 scoppiata proprio a causa di un incidente analogo. Quella rivolta portò ad un inchiesta parlamentare, poi sfociata nello Scarman report, che riconobbe l’esistenza di comportamenti razzisti diffusi nei confronti degli abitanti afro-caraibici da parte della polizia. L’uccisione di Duggan e la rabbia espressa da migliaia di giovani e non ci dice che la polizia è un’istituzione ancora profondamente razzista.

Il secondo conflitto espresso dalle rivolte di questi giorni investe il piano di austerity ed i progetti di ristrutturazione del welfare state e della spesa pubblica da parte del governo Cameron. La dinamica delle rivolte di questi giorni, con i saccheggi di grandi magazzini di beni di largo consumo come le televisioni e gli articoli elettronici, l’abbigliamento sportivo, i telefoni cellulari, sono una forma di riappropriazione del reddito da parte di settori della popolazione che sono stati severamente colpiti dalla crisi e dai tagli di spesa pianificati dal governo. La stessa partecipazione di giovani bianchi ci dice che le rivolte di questi giorni non sono solo la legittima sollevazione di chi viene quotidianamente vessato dalla polizia od escluso sul mercato del lavoro a causa del proprio background etnico.

Haringey, la circoscrizione a cui appartiene il quartiere di Tottenham, è considerata una delle cinque zone più svantaggiate di Londra, con una disoccupazione, soprattutto giovanile, che nell’ultimo anno è cresciuta del 10%. In questo quartiere, nelle ultime settimane sono stati chiusi 13 youth clubs, centri giovanili di aggregazione organizzati dal comune, un fatto che ha suscitato sconcerto e rabbia tra la popolazione locale. Più in generale, nel paese, migliaia di strutture, dalle biblioteche ai servizi sociali o sanitari, verranno drasticamente ridimensionate o dovranno chiudere i battenti, con conseguenti effetti occupazionali, in seguito al taglio della spesa pubblica del 25% circa fino al 2013.

I tumulti di questi giorni vanno inquadrati in un contesto di protesta sociale diffusa, anche se non coordinata. Da quando Cameron è andato al governo poco più di un anno fa ed ha lanciato il suo programma di tagli il paese ha visto le proteste degli studenti tra cui l’assalto al quartiere generale dei Tory, l’occupazione di decine di università, diversi scioperi e proteste nei confronti dei consigli comunali dove venivano discussi i bilanci e decisi i tagli di spesa, la grande manifestazione del 26 marzo seguita da diverse azioni di sabotaggio nei confronti di catene commerciali e banche accusate di evadere il fisco. In questi giorni, le rivolte a Londra ed in altre città inglesi. È chiaro che ciascuno di questi eventi è stato scatenato da cause immediate diverse. Eppure, il filo conduttore è unico ed è la brutale politica economica del governo. I tumulti di questi giorni sono il segnale che la corda si è spezzata. L’illusione coltivata dalla santa trinità dei tagli Cameron-Osborne-Clegg che i piani di austerity sarebbero stati accettati senza che la pace sociale venisse compromessa ed in nome della compatibilità del sistema è definitivamente svanita.

l'autore è docente di sociologia alla Middlesex University di Londra.

http://www.globalproject.info/it/in_movimento/Uk-riots-La-corda-si-e-spezzata/9184


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Mara79
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Il disagio e la miseria esistono indubbiamente in Uk, ho amici e parenti che ci vivono e lo possono confermare. E mi confermano anche che in questo caso specifico sentir parlare di rivolta sociale davanti a dei manipoli di minorenni che saccheggiano negozi e appiccano incendi ad minchiam fa veramente venir voglia di piangere: in Tunisia si lottava per il pane, questi invece si riempiono i carrelli di Iphone, LCD e scarpe firmate. Il fatto che provengano da un contesto sociale disastrato nei confronti del quale il governo dovrà fare qualcosa e indubbio, ma ciò non toglie che si tratta di teppismo bello e buono e che in quanto tale va trattato. Il giorno in cui i poveri scenderanno i piazza stile Grecia si vedranno le moltitudini, altro che bimbetti con la felpa di ogni razza e colore ( con buona pace dei Borghezi d'Europa).
La vera lotta sociale in Inghilterra la fanno quelli che vanno a urlare nei quartieri dell'alta finanza e gli studenti che protestano per l'aumento insostenibile delle tasse universitarie. Di certo il sistema non lo combatti sfondando negozietti a caso e incendiando le macchine dei tuoi vicini di quartiere.


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radisol
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"La vera lotta sociale in Inghilterra la fanno quelli che vanno a urlare nei quartieri dell'alta finanza e gli studenti che protestano per l'aumento insostenibile delle tasse universitarie."

Peccato si tratti più o meno delle stesse persone ....

Così come in Francia .... gli scontri nel centro di Parigi, durante gli scioperi, sono sostenuti soprattutto dai banlieusard delle periferie ...

E così in Grecia ....

I "riots" non sono rivoluzioni, questo è evidente, come è evidente che non si pongono obiettivi politici ....

Ma sono un sintomo chiaro di cosa cova sotto la cenere .....


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