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Panetta(neo minist.difesa)prepara guerre democratiche


helios
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Panetta prepara le guerre democratiche
Il nuovo ministro della Difesa Leon Panetta è in visita ufficiale in Italia. Agenda non scritta: Mali, Muos e Siria. "Con Italia stretta collaborazione".
Desk
mercoledì 16 gennaio 2013 14:34

E' atterrato questa mattina a Roma il ministro della Difesa americano Leon Panetta, in Italia per una visita ufficiale mentre si scaldano i motori per la partecipazione delle forze Nato all'"aiuto armato" deciso dalla Francia, che sta coinvolgendo velocemente tutti i partner dell'alleanza.

Ma se questa è l'ultima emergenza, Panetta - appena nominato dal presidente Barack Obama, ma già nel ruolo ben più potente di capo della Cia prima di Petraeus - ha parecchie cose da discutere con l'Italia. Un "dossier" che ricadrà interamente nelle mani del prossimo governo eletto: con ogni probabilità, almeno in prima battuta, a guida Pd.

E saranno parecchie le questioni scottanti che il Partito Democratico dovrà discutere. Il ministro, vecchia volpe della politica, le ha dette tutte dissimulandole in un discorso con i cronisti che lo accompagnano in cui enfatizza come da programma il grande e profondo rapporto di amicizia con l'Italia.

''I rapporti tra Italia e Usa nel settore della difesa sono duraturi e molto profondi'' e ''io sono molto grato all'Italia per il forte supporto fornito alle truppe che sono di base'' nella penisola, ha sottolineato il ministro. I militari americani e le loro basi, infatti, sono numerosi sul territorio italiano. Non sempre i benvenuti. Ancora scotta la rivolta di Vicenza contro la base americana. Ed è freschissima, e anche su questo capitolo senza dubbio gli americani non vogliono mollare la presa, la sentenza del Tar che blocca la costruzione del mega radar Muos sulle coste siciliane, a causa del suo devastante impatto ambientale.

Panetta ha colto l'occasione per ricordare ''l'estrema importanza'' delle basi Usa in Italia ''per i nostri sforzi nella regione''. Tra questi c'è certamente la questione Siria. Nodo che prima o poi dovrà essere sciolto: Bashar al Assad non se ne va, il paese continua a essere in guerra, la Turchia crea sempre di più le premesse perché si concretizzi un intervento esterno. Le basi italiane saranno strategiche. L'Italia dovrà porsi il problema.

Panetta ha spiegato come la disponibilità ad ospitare basi sia fondamentale, poiché esse ''migliorano la sicurezza collettiva dell'alleanza e sono essenziali per la nostra capacità di risposta a qualsiasi crisi nella regione''. E in questo passaggio viene in mente la questione del Mali, intervento armato voluto dalla Francia e a cui oggi l'Italia ha deciso di partecipare con un "supporto logistico" come hanno già fatto Germania, Gran Bretagna e Stati uniti. Il segretario americano ha quindi ricordato come l'Italia sia anche ''un forte'' partner nell'ambito della missione Isaf in Afghanistan, dove i militari italiani ''hanno avuto un ruolo molto importante nella transizione in corso''.

Panetta avrà un calendario denso di incontri: tra gli altri il presidente della Repubblica Napolitano e quello del governo Monti.

http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=38515&typeb=0&Panetta-prepara-le-guerre-democratiche


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