Perché non ci riescono?

Quindi cosa ricavare da questo fatto? Tre cose:
1) il popolo non detiene nessun sapere "popolare" sulla medicina. E' completamente dipendente dalla scienza, quindi è nelle sue mani. E questo è già qualcosa di gravissimo. Un dipendente non svilupperà mai niente.
2) il popolo è stato condizionato a fare un'equazione denaro=farmaci=salute. Anche questa cosa è devastante. Uno che pensa così non sarà mai libero e non cercherà una via alternativa. È uno schiavo, crede nel potere dei soldi come anche della "ricerca". Non ha autonomia né indipendenza.
3) tutto questo viene vissuto come "normale" ma non lo è affatto. Anzi è proprio l'indicazione che stiamo vivendo in un pollaio. Uomini non c'è n'è, ci sono solo polli.

Articolo acchiappa-citrulli.
Si fa pensare all’uomo comune che la ricerca sull’Alzheimer sia ferma al palo (cosa in sé parzialmente vera, da un certo punto di vista) e l’uomo comune sarà indotto a donare per la “ricerca” contro la cattiveria dei colossi farmaceutici.
Mentre questo è quello che succede:
la palla passa agli istituti più o meno pubblici (università, ospedali, fondazioni, ecc…) che continueranno il lavoro “sporco” di bassa manovalanza, finanziato dalle briciole dello stato e da donazioni più o meno volontariamente indotte (TeleTon et similia), finché non ci sarà qualche studio appetibile che le multinazionali del farmaco compreranno per due lire e cercheranno di far fruttare, risparmiando così sui costi della ricerca di base.
In poche parole socializzazione dei costi e privatizzazione degli utili.

Devo dire che gli esperti di marketing al soldo delle multinazionali sono dei geni, sono riusciti a far fruttare l’aura di malvagità che ammanta Big Pharma.