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Petrolio, svolta Russia: lavorerà coi sauditi


Stodler
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Scaricherà quindi Assad? Siamo ad una svolta?

Petrolio, svolta Russia: lavorerà coi sauditi per abbassare l’offerta

28 gennaio 2016, di Daniele Chicca
NEW YORK (WSI) – Mentre sui mercati i prezzi del petrolio tentano nuovamente di rimbalzare, la Russia ha aperto la porta a una discussione in sede Opec per abbassare l’offerta. Ridurre così i livelli di produzione potrebbe evitare a molti paesi di finire in recessione e a molte società di fare default.

Il cartello dei maggiori produttori del mondo della materia prima aveva lanciato un appello ai paesi non membri per collaborare in modo da riportare i valori del greggio su livelli fisiologicamente “più normali” e nuovamente convenienti per le aziende energetiche e i paesi esportatori. Ma per salvaguardare la propria indipendenza, il Cremlino non aveva mai voluto “mischiarsi” negli affari dell’Opec, tanto meno entrarne a far parte.

La crisi è talmente grave e il crollo del petrolio tale che la Russia è stata a sorpresa tra i primi paesi non Opec ad accettare l’invito, dicendo che il governo è pronto a lavorare con l’Arabia Saudita e gli altri membri dell’Opec per trovare un modo per diminuire il numero di barili prodotti e alimentare i prezzi. Lo ha detto il leader di Transneft, gruppo che ha un monopolio in Russia negli oleodotti.

Le dichiarazioni, unite ai dati sulle scorte di petrolio settimanali in Usa, hanno contribuito al rally dei futures sul petrolio in Borsa. Il contratto sul Brent londinese si è riportato sopra i 32 dollari al barile mettendo a segno rialzi di anche il 5% nel suo momento di picco massimo.

Nikolai Tokarev, alla guida di Transneft, ha accennato la possibilità che Mosca, il più importante dei paesi non membri dell’Opec, inizi a collaborare con il cartello nel tentativo di porre rimedio a quello che è da più di un anno un eccesso di offerta. Tre giorni prima di lui Leonid Fedun, vicepresidente di Lukoil, aveva anche lui ventilato l’idea.

Da giugno 2014 i prezzi dell’oro nero hanno perso più del 70% del loro valore. I contratti sul Wti valevano 108 dollari prima di scendere fino al bottom di 28 dollari al barile qualche settimana fa. Per molti gruppi petroliferi il livello di prezzo cosiddetto break-even, linea di demarcazione tra il fare profitti e incassare perdite dalle attività nel settore, è di 35 dollari al barile.

Fonte: CNBC

http://www.wallstreetitalia.com/petrolio-svolta-russia-lavorera-coi-sauditi-per-abbassare-lofferta/


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Stodler
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Intanto da noi:


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reio
 reio
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quindi ora w i sauditi che lavorano con il grande putin?


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Stodler
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quindi ora w i sauditi che lavorano con il grande putin?

Siamo tornati alla politica dei giri di Valzer.


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MarioG
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Scaricherà quindi Assad? Siamo ad una svolta?

Non vedo perche' le due cose debbano andare insieme.
E' chairo che i due soggetti (la Russia forse di piu') cominciano ad avere problemi di cassa equindi conviene fare qualcosa a entrambi in quel senso.
Tra l'altro e' cosa assolutamente normale nella prassi dei rapporti internazionali che vi siano accordi (piu' o meno sottobanco) per determinati capitoli X,Y mentre sono in corso scontri in altrettanti capitoli W,Z,...
La cosa rara sono le collaborazioni o gli antagonismi tout court.
Ma qui sembra che la gente pensi in termini di tifoserie.


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Coilli
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Articolo fazioso. I russi avevano dichiarato non molto tempo fa di essere pronti a sopportare prezzi sotto i 20 dollari al barile. Questa e' una proposta dell'Opec e se ai russi conviene... Assad non c'entra un benemerito....


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