Notifiche
Cancella tutti

Repubblica sul presidio degli ucraini a Roma


dana74
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 14384
Topic starter  

Ucraina, svastiche e foto di Hitler davanti all'ambasciata della Russia: "Putin giù le mani da Kiev"
Centinaia di manifestanti della comunità ucraina si sono radunati questo pomeriggio a Roma, in viale Castro Pretorio, per protestare contro l'occupazione della Crimea da parte delle truppe russe

Centinaia di manifestanti della comunità ucraina si sono radunati questo pomeriggio a Roma, in viale Castro Pretorio, per protestare contro l'occupazione della Crimea da parte delle truppe russe
03 marzo 2014
Ucraina, svastiche e foto di Hitler davanti all'ambasciata della Russia: "Putin giù le mani da Kiev"
Il sit-in degli ucraini vicino all'ambasciata della Russia a Roma
"Putin, giù le mani dall'Ucraina", lo slogan gridato dai manifestanti della comunità ucraina che a Roma si sono radunati questo pomeriggio in viale Castro Pretorio, a pochi metri dall'ambasciata della Russia in via Gaeta. I manifestanti hanno esposto striscioni on svastiche, foto di Hitler e cartelli con la scritta "Putin=Hitler".

GUARDA LE FOTO

La comunità ucraina ha manifestato per protestare contro l'occupazone della Crimea da parte delle truppe russe e scongiurare una guerra. Due le richieste contenute in un appello rivolto dai manifestati al presidente Vladimir Putin. "Vogliamo il ritiro immediato delle truppe speciali e dell'esercito dal territorio ucraino - ha dichiarato Oles Horodetskyy, portavoce dell'Associazione cristiana degli ucraini in Italia - e l'estradizione del nostro ex-presidente Yanukovich, responsabile diretto dell'uccisione di massa dei cittadini ucraini avvenuta tra il 18 e il 20 febbraio scorsi".

Tra cartelli sventolati dai manifestanti, "Putin=Hitler", "Putin Go home", scritte in cirillico e bandiere gialloblu, molti manifestanti hanno espresso preoccupazione per parenti e amici che vivono in Ucraina. Tra loro, Vitaly, ventenne di Leopoli per metà russo e per metà ucraino, muratore qui nella Capitale e pronto a partire per il fronte: "Non voglio fare la guerra contro mio fratello che vive a Mosca, per colpa di Putin e Yanukovich".
http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/03/03/news/ucraina_il_sit-in_all_ambasciata_della_russia_a_roma_putin_gi_le_mani_da_kiev-80127121/

questi geni usano le immagini di svastiche etc all'indirizzo di Putin....ma qualcuno, quelli che magari li hanno convocati per la sceneggiata, li ha avvisati che sono i neonazisti dalla loro parte CONTRO PUTIN??

QUI GALLERIA FOTOGRAFICA
http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/03/03/foto/sit-in_degli_ucraini_davanti_all_ambasciata_della_russia_a_roma-80129322/1/#1

ecco perché mi da fastidio quando si usano termini a sproposito....
poi si finisce con immani castronerie come queste....


Citazione
dana74
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 14384
Topic starter  

in altro link c'è anche scritto

"Non vogliono ascoltarci, è uno scandalo!" dichiara un gruppo di agguerrite signore sulla cinquantina. Tra le urla "Berlusconi, Prodi, Renzi ferma Putin!", i cartelli "Putin=Hitler", "Putin Go home", le scritte in cirillico
http://roma.repubblica.it/dettaglio-news/-/26457

ma chi le ha addestrate ste qua?


RispondiCitazione
dana74
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 14384
Topic starter  

Ucraina. E` la Russia che va difesa
Come italiani ed europei occorre difendere la Russia a fronte del precipitare degli eventi politici in Ucraina. Non bisogna farsi ingannare dalle suggestioni che i mezzi di informazione internazionali rovesciano sull’opinione pubblica. L’esaltazione di immagini di statue di Lenin abbattute o di supposti fascisti a Kiev sono manipolazioni di chi auspica che l’Europa si spacchi, perché c’è chi teme un Europa va dall’Atlantico agli Urali, da Roma a Mosca.
Apriamo gli occhi: Obama sta conducendo una lotta geopolitica contro la Russia in Europa e nel Mediterraneo.
Togliamo l’ipocrisia di chi si strappa le vesti sull’invasione dell’Ucraina. Chi parla? La Nato che nel 1999 bombardò Belgrado e invase il Kosovo? Gli USA che dal 2001 hanno un esercito in Afghanistan? Gli USA che nel 2003 hanno invaso l’IRAK? Obama e la Francia che nel 2011 hanno bombardato la Libia? Ancora Obama che arma i ribelli in Siria?
La realtà è che da anni è in corso una politica aggressiva a guida USA nel Mediterraneo che noi europei seguiamo servilmente, in ordine sparso, credendo alternativamente di avere qualcosa da guadagnare e mai il coraggio di opporsi.
Ma Putin e la Russia hanno impedito l’attacco francese e di Obama alla Siria. L’Egitto si è stabilizzato. Il caos dilagante sembra aver trovato una barriera.
E, invece, ecco la piazza di Kiev, organizzata, piena di mezzi, appoggiata dalle ambasciate straniere, decisiva, perchè l’Ucraina è decisiva per la vita della Russia. Il Governo ucraino abbattuto con una manovra di piazza non era andato al potere con la violenza, aveva vinto le elezioni dopo il disastro e la corruzione dei governi della Rivoluzione arancione, anch’essa pesantemente appoggiata da Washington. Certo in Ucraina esistono ancora conti aperti dalla Seconda Guerra Mondiale che spesso fu anche guerra civile. Ma oggi l’Unione Sovietica non c’entra. Putin difende le radici d’Europa contro il relativismo. Questo non è il 1945 dove Stalin era alleato degli USA, né la Guerra Fredda dove USA e URSS si spartivano il mondo con il ricatto della guerra nucleare.
Siamo coinvolti in un conflitto geopolitico dove si vuole impedire che gli stati dell’Unione Europea e la Russia facciano la cosa più naturale: abbiano rapporti di alleanza e di amicizia: perché non ci sono barriere naturali, perché siamo tutti cristiani, perché ci scambiamo le risorse energetiche e tecnologiche, perché i nostri popoli hanno origine dalle medesime terre e sono compatibili.
Oggi dobbiamo difendere la Russia, i patrioti europei non si combattano l’uno con l’altro.
Centro Studi Italia

03 Marzo 2014
http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=23086&utm_source=pulsenews&utm_medium=referral&utm_campaign=Feed%3A+Rinascita-Tutti+%28Rinascita+-+Tutti%29#sthash.3miaK2e8.dpuf


RispondiCitazione
dana74
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 14384
Topic starter  

Ucraina, Siria e Venezuela, tre governi rovesciati da Obama: ecco le prove
ESTERI, NEWS

lunedì, 3, marzo, 2014

3 MAR – L’analisi di Thierry Meyssan, pubblicata da Megachip, è impeccabile e dimostra come la democratica America di Obama abbia rovesciato, contemporaneamente, tre governi: in Siria, Venezuela e Ucraina. In quest’ultimo caso, però, c’è da fare i conti con la Grande Madre Russia e con lo Zar Vladimiro (Putin). Che non ci sta a fare la figura del pollo e ha mandato l’esercito. Questa volta l’esportazione della democrazia “made in Usa” rischia di scatenare una guerra di dimensioni globali.

Washington, che nel 2011 non è riuscita a bombardare contemporaneamente, la Libia e la Siria, sta ora cercando una nuova dimostrazione della sua forza: organizzare dei cambi di regime in tre Stati contemporaneamente, in diverse regioni del mondo: Siria (CentCom), Ucraina (EuCom) e Venezuela (SouthCom).

Per fare questo, il presidente Obama ha mobilitato quasi tutta la sua squadra del Consiglio di Sicurezza Nazionale.

In Primis la Consigliera Susan Rice e l’ambasciatore alle Nazioni Unite, Samantha Power. Queste due donne sono campionesse nell’usare la parola “democratico”. Si sono specializzate da diversi anni, interferendo negli affari interni di altri paesi con il pretesto di prevenire genocidi. Ma dietro questi generosi discorsi, prendono in giro la vita dei non statunitensi come ha dimostrato Samatha Power in occasione crisi delle armi chimiche della Ghouta. L’ambasciatrice, che sapeva perfettamente dell’innocenza delle autorità siriane, era andata con il marito in Europa per un festival dedicato a Charlie Chaplin, mentre il suo governo parlava di crimini contro l’umanità dei quali era responsabile il presidente Assad.

E ancora, i tre responsabili regionali: Philip Gordon (Medio Oriente e Nord Africa), Karen Donfried (Europa ed Eurasia) e Ricardo Zuñiga (America Latina).

Phil Gordon (amico personale e traduttore di Nicolas Sarkozy), ha organizzato il sabotaggio della Conferenza di pace di Ginevra 2, e per questo la questione palestinese non sarà più risolta alla maniera USA. Durante la seconda sessione del convegno, mentre John Kerry parlava di pace, riuniva a Washington i capi dei servizi segreti giordani, qatarioti, sauditi e turchi per preparare l’ennesimo attacco. I congiurati hanno riunito un esercito di 13mila uomini, dei quali solo 1.000 hanno ricevuto un breve addestramento militare per guidare carri armati e prendere Damasco. Il problema è che la colonna rischia di essere distrutta dall’esercito siriano prima di arrivare nella capitale. Ma non riescono ad accordarsi su come difenderla senza distribuire armi antiaeree che poi potrebbero servire contro Israele.

. Karen Donfried è l’ex ufficiale dell’intelligence nazionale per l’Europa. Ha per lungo tempo condotto il German Marshall Fund a Berlino. Oggi, manipola l’Unione europea per nascondere l’interventismo di Washington in Ucraina. Nonostante una conversazione telefonica trapelata dell’Ambasciatrice Victoria Nuland , è riuscita a convincere gli europei che l’opposizione a Kiev voleva unirsi a loro e che lottava per la democrazia. Eppure, più della metà dei ribelli di piazza Maidan sono membri del partito nazista e innalzano immagini di ritratti del collaborazionista Stepan Bandera.

Infine Ricardo Zuñiga figlio del Presidente omonimo del Partito Nazionale dell’Honduras che ha organizzato il golpe del 1963 e il 1972 a favore del generale López Arellano. Dirigeva la stazione della CIA all’Avana, dove reclutava e finanziava agenti per creare l’opposizione a Fidel Castro. Ha mobilitato la sinistra estrema trotskista venezuelana per rovesciare il presidente Nicolás Maduro, accusato di essere uno stalinista.

Tutte le operazioni sono mediatizzate agli ordini di Dan Rhodes. Questo specialista della propaganda ha già scritto la versione ufficiale dell’11 settembre 2001, redigendo il rapporto della Commissione presidenziale d’inchiesta. È riuscito a far sparire tutte le tracce del colpo di stato militare (il potere fu tolto dalle mani di George W. Bush intorno alle ore 10 del mattino e gli fu restituito solo alla sera; tutti i membri del suo gabinetto e quelli del Congresso furono collocati nei bunker di sicurezza “per garantire la loro sicurezza”) in modo da farci ricordare solo gli attentati.

In tutti e tre i casi, la narrazione USA si poggia sugli stessi principi: accusare i governi di uccidere i propri cittadini, qualificare gli oppositori come “democratici”, adottare delle misure contro gli “assassini” e in definitiva operare dei colpi di Stato.

Ogni volta, il movimento inizia con una manifestazione durante la quale gli oppositori pacifici vengono uccisi, e dove entrambe le parti si accusano di violenza. In realtà delle forze speciali Usa o Nato collocate sui tetti, sparano sia sulla folla sia sulla polizia. Questo è stato il caso di Daraa (Siria) nel 2011, Kiev (Ucraina) e a Caracas (Venezuela) questa settimana. Per loro sfortuna, le autopsie praticate in Venezuela mostrano che due vittime, un oppositore e un filo-governativo, sono state uccise dalla stessa arma.

Qualificare gli oppositori come democratici è un semplice esercizio di retorica. In Siria, ci sono i takfiristi supportati dalla peggiore dittatura del mondo, l’Arabia Saudita, in Ucraina qualche sincero pro-europeista è circondato da molti nazisti; in Venezuela giovani trotskisti di buona famiglia sono circondati da milizie padronali. Ovunque il falso oppositore USA, John McCain, viene a portare il suo sostegno ai veri e falsi oppositori locali.

Il sostegno agli oppositori spetta al National Endowment for Democracy (NED). Questa agenzia del governo statunitense si presenta mendacemente come un ONG finanziata dal Congresso. Ma fu creata dal presidente Ronald Reagan, in associazione col Canada, il Regno Unito e l’Australia. È diretta dal neoconservatore Carl Gershman e dalla figlia del generale Alexander Haig (ex comandante della NATO, poi segretario di stato) Barbara Haig. È il NED, (in realtà il Dipartimento di Stato) che si serve del senatore di “opposizione” John McCain.

A questo dispositivo, occorre aggiungere l‘Albert Einstein Institute, una “ONG”, finanziata dalla NATO. Creata da Gene Sharp, per di più ha formato degli agitatori professionisti presso due basi, Serbia (Canvas) e Qatar (Academy of change).

In tutti i casi, Susan Rice e Samantha Power fanno la faccia scandalizzata prima di comminare sanzioni – ben presto replicate dall’Unione Europea – mentre in realtà sono le mandanti delle violenze.

I colpi di stato devono però ancora riuscire. E non l’hanno spuntata ancora.

Washington cerca così di mostrare al mondo di essere ancora il padrone. Per essere più sicuro di sé, ha lanciato le operazioni in Ucraina e in Venezuela durante i Giochi Olimpici di Soči. Era cosa certa che la Russia non si sarebbe mossa per paura di vedere la sua festa perturbata da attentati islamisti. Ma Soči si è conclusa questo fine settimana. Ormai la mossa tocca a Mosca.

L’INFILTRATO

http://www.imolaoggi.it/2014/03/03/ucraina-siria-e-venezuela-tre-governi-rovesciati-da-obama-ecco-le-prove/


RispondiCitazione
Condividi: