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Rifiuti. De Magistris spaccone non impara da chi ha risolto

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giorgiogio48
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Chi non ricorda De Magistris spaccone che proclama di risolvere la questione dei rifiuti in cinque giorni?
Mi dispiace per il neo sindaco di Napoli, che era a mio avviso un onesto e bravo giudice.
Da autentico Superman lui diceva che avrebbe fatto a meno di discariche e termovalorizzatori e che avrebbe puntato tutto su una discutibile e non meglio definita "raccolta differenziata." Tutto da fare in 5 giorni! Alla base di tutto l'ignoranza, anche del popolo.
Un piano sciagurato, non meno sciagurato di quello proposto da Berlusconi e dai suoi predecessori.
In questo blog ho già parlato delle riuscite soluzioni adottate da tante città virtuose in Italia (vedere qui), facendo un uso intelligente dei termovalorizzatori.

Ma ora vi voglio parlare di una intera nazione che da 100 anni ha il suo primo termovalorizzatore e ha impostato correttamente e risolto la questione dei rifiuti. La Svezia.

Energia dalla monnezza. Cent'anni fa in Svezia il primo inceneritore ha iniziato a funzionare. Così, ricavare elettricità bruciando rifiuti è divenuto, lì, negli anni la principale fonte di energia per il paese scandinavo, più del petrolio, del gas, dell'acqua e del nucleare.

Gassificatori e biomasse. L'energia viene prodotta attraverso le biomasse, composte da rifiuti vegetali e animali (e anche umani) e grazie a loro, gran parte delle città svedesi è riscaldata attraverso centrali termiche alimentate direttamente dalla combustione di rifiuti o impiegando il gas prodotto dalla fermentazione della spazzatura. Diversamente da altri paesi come l'Italia, questi impianti non hanno mai provocato l'effetto Nimby (Not In My Back Yard, “Non nel mio cortile”) e sono stati accolti dalla popolazione senza troppi problemi.

Riscaldare le città con i rifiuti. Infatti, il problema dell'inquinamento sembra effettivamente piuttosto scarso. La città di Stoccolma, per esempio è riscaldata grazie alla centrale di Högdalen che utilizza biogas e biomasse. I tecnici della struttura sottolineano che i vapori prodotti dalle loro ciminiere emettono costantemente nell'aria sostanze tossiche pari alla quantità di tre sigarette accese contemporaneamente. Una bugia? Probabilmente no, visto che gli ispettori governativi che si occupano di protezione ambientale confermano questo dato.

Riciclare tutto, conviene. Mentre in Italia finisce in discarica anche fino all'80% dei rifiuti, in Svezia solo l'1%. Un risultato incredibile ma nemmeno troppo. Gli svedesi sembrano aver capito che i rifiuti non sono affatto un problema, bensì una risorsa, anche una risorsa energetica in grado di produrre più delle centrali nucleari, a costi decisamente inferiori. Le sostanze che non possono essere utilizzate e che finiscono in discarica sono quelle pericolose, chiuse in contenitori ermetici.

Stoccolma, gioiello energetico ed ecologico d'Europa. Non a caso Stoccolma è stata la prima città dell'Unione europea a ricevere il marchio di "capitale verde" d'Europa. Oggi alcuni quartieri della città, che conta 850mila abitanti (poco meno di Torino), stanno per raggiungere l'autosufficienza energetica grazie proprio ai rifiuti. Non si utilizza solo la spazzatura domestica, ma anche le acque nere (cioè quelle che in genere finiscono nelle fogne per inquinare mari e fiumi) che vengono convogliate verso le stazioni di riciclaggio per essere trasformate in biocarburante, utilizzato poi dalla vicina centrale termica.

Tanto rifiuto, tanto profitto. Ma come si è giunti a creare questo circolo virtuoso del “ri-uso” a fini energetici? In Svezia, tutta la filiera del riciclaggio del rifiuti beneficia di agevolazioni fiscali. In questo modo i profitti sono così elevati che la domanda di rifiuti inizia a superare l'offerta. Se prima una “miniera d'oro” a cui attingere era la Norvegia, oggi anche i cugini scandinavi, hanno realizzato termovalorizzatori. Così, le aziende svedesi sono a caccia di grandi fonti di immondizia da poter impiegare per produrre energia. E quale luogo sembra rappresentare una nuova “miniera d'oro” per i virtuosi nordici? Napoli, of course. Una società svedese-norvegese di Göteborg è disposta ad acquistare la munnizza campana fino ad un milione di tonnellate all'anno, ad un prezzo stracciato di 90 euro ogni tonnellata. Un vero affare per gli svedesi, un'offesa alla tanto decantata intelligenza italica.

Riferimenti: http://www.dirittodicritica.com/2011/05/26/svezia-energia-rifiuti-napoli-20989/

Da: http://amici-di-galileo.blogspot.com/2011/06/rifiuti-un-de-magistris-spaccone-che.html


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terzaposizione
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Abbellò si dice INCENERITORE come nell'articolo riportato, quindi l'ipocrito termovalorizzatore usalo quando parli ai Forrest Gump del tuo bar.
Vuoi un villino a 500mt. da un termovalorizzatore, magari ci cresci la prole
sana e felice a Figino prov. di Milano a 500mt dall'inceneritore di Pero.
Ma non ti eri seccato di CDC e andato a starnazzare sul dittatore Gheddafi, lo stesso che un anno fa veniva coccolato da tutte le Banche/governicoli occidentali?
Truman un ennesimo affine a Thacher StreeT.


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radisol
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Comunque .... Napoli è ormai pulitissima ...... hanno portato via tutto con le navi, in parte in Norvegia ed in parte in Olanda ....

Certo, questo è la soluzione dell'emergenza, poi ci vogliono le soluzioni strutturali, differenziata generalizzata e fine dell'intermediazione camorristica.

Ma l'inceneritore non serve .....


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dana74
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bravo Giorgio, bella soluzione il termovalorizzatore.

Ti invito a leggere gli oltre 400 studi scientifici contro gli inceneritori.
Intanto una premessa della Gentilini

http://qualenergia.it/articoli/20110124-l-incenerimento-e-i-rischi-la-salute-intervista-patrizia-gentilini

Ma l'aspetto della salute proprio non ti importa?
Vallo a dire a chi si è ammalato a causa degli inceneritori, è una pratica assassina.

Ma risolve cosa l'inceneritore? Fanno gola i Cip6 eh?

Non ho approfondito ma mi pare che De Magistris ha stipulato un contratto per importare il modello Vedelago a Napoli ed è una iniziativa lodevole.


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giorgiogio48
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bravo Giorgio, bella soluzione il termovalorizzatore.

Ti invito a leggere gli oltre 400 studi scientifici contro gli inceneritori.
Intanto una premessa della Gentilini

http://qualenergia.it/articoli/20110124-l-incenerimento-e-i-rischi-la-salute-intervista-patrizia-gentilini

Ma l'aspetto della salute proprio non ti importa?
Vallo a dire a chi si è ammalato a causa degli inceneritori, è una pratica assassina.

Ma risolve cosa l'inceneritore? Fanno gola i Cip6 eh?

Non ho approfondito ma mi pare che De Magistris ha stipulato un contratto per importare il modello Vedelago a Napoli ed è una iniziativa lodevole.

Senti,
sono un uomo di scienza e gli studi li esamino per intero: metodologia, sviluppo, analisi dei risultati.
Nel link che mi hai proposto non c'è niente di preciso, completo e documentato.
Nel mondo ci sono termovalorizzatori dappertutto. Portami gli studi completi relativi a ciascuno dei termovalorizzatori esistenti.
Per di più mi risulta che ci sono tanti fanatici che seminano allarmismo su ogni cosa, invece di pensare ai problemi seri di un'Italia a pezzi. Ma forse questi fanatici hanno una famiglia benestante alle spalle e possono tirare avanti a lungo, magari senza lavorare.
Quanto a Vedelago, approfondisci prima, e poi fammi sapere.


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paolodegregorio
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gli uomini di scienza dovrebbero sempre aver presente il principio della precauzione e della prevenzione -Prima viene la salute dell'uomo e poi gli interessi economici.

Resta comunque da considerare l'oscena realtà delle discariche italiane e della possibilità che hanno i criminali di sversarvi rifiuti speciali e tossici, considerato anche l'annullamento del Sistri (tracciabilità dei rifiuti tossici e speciali). Non si vuole eliminare i relativi businnes delle mafie.

Di certo l'ultima cosa che viene considerata da tutti coloro che vi sono coinvolti in vario modo (industriali, politici, mafiosi) è il riflesso sanitario sulle popolazioni vicine e sui relativi costi a carico della collettività.


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giorgiogio48
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gli uomini di scienza dovrebbero sempre aver presente il principio della precauzione e della prevenzione -Prima viene la salute dell'uomo e poi gli interessi economici.

Resta comunque da considerare l'oscena realtà delle discariche italiane e della possibilità che hanno i criminali di sversarvi rifiuti speciali e tossici, considerato anche l'annullamento del Sistri (tracciabilità dei rifiuti tossici e speciali). Non si vuole eliminare i relativi businnes delle mafie.

Di certo l'ultima cosa che viene considerata da tutti coloro che vi sono coinvolti in vario modo (industriali, politici, mafiosi) è il riflesso sanitario sulle popolazioni vicine e sui relativi costi a carico della collettività.

E' chiaro che ogni buon tecnico deve tenere conto del principio di precauzione.
Però non mi piacciono quelli che per precauzione intendono dire no a ogni opera o impianto nuovo.


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radisol
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Rimane il fatto che oggi Napoli è pulita, tra l'altro molto più di Palermo o Catania di cui non si parla mai ... e senza aprire nuove discariche .... e senza fare termovalorizzatori o inceneritori che dir si voglia ....

E' bastato saltare l'intermediazione camorristica .... certo, De Magistris ci ha messo un pò più di 5 giorni ma alla fine l'ha fatto ..... e già sembra un miracolo ..... invece è solo un agire pulito ed efficiente senza mediazioni con nessun sottopotere, "legale" o illegale che sia ....


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Biribissi
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Farsi anche due domande sulla produzione di rifiuti..usa e getta..utilizzo di materiali riciclabili o biodegradabili..no sie..più facile bruciare tutto, poi dopo magari si comincia a fare la differenziata ma con calma è.. l'uomo di scienza 😯 😯 😯 😯 😯


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terzaposizione
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Esistono fanatici come Veronesi che vivrebbe di fianco ad un inceneritore e stockerebbe scorie radioattive nel suo giardino, però non lo fa, è ricchissimo e vive di cancro.
Se sei un uomo di scienza basta che trovi in rete il dossier sull'inceneritore di Brescia (termovalorizzatore non è da uomo di scienza) dove un finto reporter ma vero tecnico ha costretto il cicerone ad ammetetre che si talvolta esce diossina.Oppure uomo di scienza indaga sul perchè il "termovalorizzatore" di Acerra è sempre guasto.
La soluzione dei rifiuti è quella di non produrli, oppure fare come la Jolly Rosso, si affonda una nave al largo della Calabria ( siamo già a 20 naufragi sospetti) e chi se ne fotte delle prossime generazioni.
Resta valido il villino a Pero, visto che non essendo un fanatico nè un troglodita che odia le novità, potrai sperimentare nelle calde notti estive, gli aromi tecnologici che fuoriescono.
La stessa scienza che ha proibito la coltivazione della cannabis per introdurre l'economia della plastica e dei polimeri, altro che fanatici modernismo-fobici.


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terzaposizione
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Ennio Italico Noviello primo ricercatore CNR denuncica : "l'inceneritore di Brescia inquina tutta la Lombardia " non credo sia un fanatico.


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giorgiogio48
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La ricerca scientifica è spesso decisamente sovrastimata; frasi del tipo:

* test clinici hanno dimostrato che...
* scientificamente provato...
* risultati nel 77% dei casi...

non fanno altro che ingenerare nella popolazione le uguaglianze:

ricerca = scienza = verità.
Anche solo fermandosi alla prima parte dell'espressione, si può tranquillamente affermare che si è in errore. Infatti:

è spesso facile trovare una ricerca che dimostri che X è vero e una che dimostri che X è falso. Le ricerche non sono ancora scienza...

Nel 2005, uno studio pubblicato su Jama (Journal of the American Medical Association), la rivista dell’Associazione dei medici americani, dimostra che almeno un terzo delle ricerche, su terapie farmacologiche e non, vengono successivamente smentite o ridimensionate. La situazione è ancora più grave di quanto affermato nello studio.
In parole povere, per motivi di varia natura, spesso non propriamente nobili, una gran parte delle ricerche è fasulla.
La posta dei visitatori - Riceviamo circa dieci mail a settimana che ci chiedono di commentare ricerche che spuntano qua e là nel mondo, a volte in contrasto con quanto affermato nel sito. Di solito sono ricerche che passano come mode e hanno un'influenza nulla, ma non è per questo che abbiamo deciso di non commentarle. A parte il tempo necessario per farlo (alcune ricerche presentano i dati in una ventina di pagine!), non è lo scopo primario di questo sito "convincere sulle proprie posizioni". Lo scopo primario è "insegnare a ragionare correttamente con la propria testa". Questo è infatti il primo requisito di chi aspira a essere scientifico. Correttamente significa in modo logico e distaccato, senza preconcetti o emozioni che possano far prendere delle grosse cantonate.
Chi impara alcuni trucchi fondamentali arriva facilmente a eliminare una grande percentuali di ricerche, definendone alcune anche risibili, nonostante siano state condotte da prestigiosi gruppi di ricerca.

Continua sulla pagina: http://www.albanesi.it/Notizie/risultati.htm

Una correlazione non è una relazione di causa-effetto, cioè non è ancora scienza. Indica solo cosa è meritevole di ulteriore indagine per spingersi sempre più vicino a trovare la vera causa, e ricordiamoci che non definisce nessuna rapporto di causa ed effetto. Classico il discorso sui vegetariani: se uno studio rileva che i vegetariani vivono più a lungo di coloro che mangiano carne, non si può concludere nulla perché non si può sapere se ciò sia dovuto prioritariamente all’alimentazione o se sia il risultato di altre scelte derivanti dallo stile di vita. Ecco un ultimo esempio. Una ricerca prende in esame un campione di giocatori di pallacanestro di un'università americana e una tribù di pigmei. Si studia la percentuale di chi ha un QI (quoziente d'intelligenza) sopra il valore soglia di X in relazione all'altezza. Potremmo rilevare che c'è in un certo numero di individui alti che hanno un alto quoziente di intelligenza. Potremmo allora assurdamente concludere che l'altezza favorisce l'intelligenza!!!
È evidente l'assurdità della cosa, ma molti non saprebbero spiegare chiaramente dove sta il trucco. Il trucco è che ora il quoziente d'intelligenza maggiore dipende dal fatto che gli individui alti frequentano l'università e invece il QI positivo appare dovuto all'altezza.


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AlbaKan
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Tutti addosso al povero giorgino...
Lo state massacrando!
Invece io credo che non sia da svalutare anzi da valorizzare...lo termovalorizziamo?
😈


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dana74
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Tutti addosso al povero giorgino...
Lo state massacrando!
Invece io credo che non sia da svalutare anzi da valorizzare...lo termovalorizziamo?
😈

😆

@giorgio
no dai, ma molte persone si sono ammalate causa contaminazione da nanoparticelle, diossina, furani etc

ci sono oltre 430 studi epidemiologici a testimoniarlo, scherzare sulla salute e sulla vita delle persone per mera speculazione sui CIP 6 è davvero crudele e cattivo

A me non PIACE RISCHIARE LA VITA MIA E DEGLI ALTRI PER DIRE SI AD OCCHI CHIUSI QUANDO UNA TECNOLOGIA NON E' SCIENTIFICAMENTE PROVATA ESSERE SALUTARE

VEDI OGM,VEDI VACCINI

Riguardo a Vedelago ho approfondito abbastanza e tu?

Comincia dalle neplasie e malformazioni che si ritrovano sul groppone persone fiduciose che la politica avesse rispettato il principio di precauzione

Vai da loro a dire quanto è bello l'incenerimento


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giorgiogio48
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@dana74,
su questo forum alcuni, e fra questi ci sei tu, non conoscono le regole del buon senso nel condurre una discussione.
Se tu vuoi opporre delle ragioni alle mie affermazioni, sei tu che devi portarmele le ragioni e non io che devo andarmele a cercare.
Perciò spiega cosa sono i cip 6 e cosa è Vedelago.
Non parliamo di forni crematori neanche per scherzo, ne abbiamo una tristissima memoria.
Quanto alle centinaia di ricerche fasulle di cui parla il Journal of the American Medical Association (rivedi sopra), il danno maggiore che provoca la propagazione di un'informazione legata a ricerche fasulle è la costituzione dei cosiddetti elenchi di ricerche a supporto di una tesi. Così facendo si pensa di dare credibilità definitiva, dimenticando che TUTTE le ricerche leggere dell'elenco sono solo un punto di partenza. È abbastanza facile poi comporre elenchi di ricerche favorevoli, magari dimenticando quelle contrarie. Caso tipico è rappresentato dal gamma orizanolo. La ricerca di Fry ha evidenziato i limiti della sostanza, ma se ci si limitasse a stilare un elenco di ricerche precedenti sembrerebbe la panacea di tutti i mali. Per capire la limitazione degli elenchi di ricerche basta sapere che una ricerca fasulla fa il giro del mondo: in breve tempo in decine di altri centri di ricerca si tenta di ripetere l'esperienza. Se il tutto funziona, in un anno escono centinaia di lavori concordi e la ricerca diventa scienza. Se non funziona (salvo l'uscita di qualche altra ricerca leggera che tenta di tenere in vita il tutto) purtroppo la ricerca leggera continua a circolare e a mietere vittime.


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