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Rivelato doppio gioco NATO in Libia


dana74
Illustrious Member
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Rivelato doppio gioco NATO in Libia sotto la copertura delle Nazioni Unite

Droni delle dimensioni di una valigia svolsero un ruolo determinante (ITA-ENG)

Pakistan Observer
[20.02.2012] di Akhtar Jamal (trad. di Levred per GilGuySparks)

Islamabad – Un giornale canadese ha rivelato il resoconto del doppio gioco della NATO in Libia e scoperto come i paesi della NATO hanno collaborato tra loro per rovesciare il regime libico e come hanno segretamente fornito armi più sofisticate e droni ai ribelli libici. Secondo il giornale Ottawa Citizen, gli stati della NATO hanno abusato dell’embargo Onu sulle armi e del blocco navale e hanno applicato la sanzione ad una sola parte, consentendo nel contempo alle forze speciali e agli addestratori, sostenuti dalla NATO, di intrufolarsi in Libia via mare.

Il giornale ha rivelato che sono stati inviati in Libia anche decine di droni della dimensione di una piccola valigia per monitorare e tracciare le forze Gheddafi e dar loro la caccia. Ha riferito che i partners della NATO nel mar Mediterraneo hanno imposto, sotto l’autorità della Risoluzione 1973 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, un embargo alle forniture di armi, consentite invece senza alcun blocco alle forze anti-Gheddafi.

I fatti pubblicati hanno ricordato quando nel maggio del 2011 la NATO aveva allestito un anello di 20 navi da guerra per imporre l’embargo ONU sulle armi a tutte le parti, quando l’embargo delle Nazioni Unite era chiaramente volto a impedire la consegna delle armi sia a Gheddafi che a coloro che lo combattevano.

Il giornale ha aggiunto che centinaia di tonnellate di munizioni e armi penetrarono attraverso il blocco, “mettendo a nudo ciò che i critici dicono fosse il vero movente del Canada e della NATO durante la guerra libica, il cambio di regime con il pretesto di proteggere i civili“.

Ha ricordato che il Qatar, uno dei due paesi arabi che parteciparono alla missione a guida NATO, fornì ai ribelli missili anti-carro Milan di fabbricazione francese, con consegne effettuate via mare. Il paese ha anche dato loro una vasta gamma di camion e di attrezzature per la comunicazione, mentre consulenti del Qatar si sono introdotti in Libia per fornire addestramento. [Ottawa Citizen] ha affermato che l’Egitto fornì fucili d’assalto e munizioni con il sostegno degli Stati Uniti, mentre la Polonia fornì missili anti-carro e veicoli militari.

Il Leader-Post ha riferito che il Canada procurò droni di sorveglianza ai ribelli in modo da poter attaccare meglio le truppe libiche, di giorno o di notte.

Il rapporto ha affermato che i funzionari canadesi impiegarono 18 ore di battello da Malta fino al centro di addestramento del CNT a Misurata, navigando senza problemi attraverso il blocco della NATO, per recapitare i droni, e mostrarono ai ribelli come far volare i droni, usandoli per identificare le posizioni militari libiche.

Ha aggiunto che un aereo francese, non ostacolato dai combattenti della NATO che imponevano la no-fly zone, ha lanciato circa 40 tonnellate di munizioni e armi, tra cui missili anti-carro, ai ribelli che combattevano a sud-ovest di Tripoli.

I francesi, come le altre nazioni che scaricavano armi nelle mani delle forze di opposizione, hanno giustificato le loro azioni con una risposta che sembrava tratta direttamente dal romanzo di George Orwell “1984″. Vi era in effetti un embargo delle armi sul posto, hanno ammesso, ma c’era anche un’altra risoluzione ONU che consentiva tutte le misure necessarie per proteggere i civili sotto minaccia di attacco.

Il ministro degli Esteri francese, Alain Juppé, ha affermato che la consegna è stata di “armi di autodifesa” e per questo non si è violata la risoluzione delle Nazioni Unite.

Il giornale ha riferito che l’obiettivo dichiarato della NATO di proteggere i civili libici è stato visto dalla critica come una strada a senso unico, con l’obiettivo di mettere sotto protezione solo quelli alleati con i ribelli. “Sarebbe poi emerso che le forze ribelli diedero la caccia ai libici neri che ritenevano sostenessero Gheddafi, così come ai lavoratori africani immigrati“.

La BBC ha intervistato un imprenditore edile turco che ha detto al servizio di news che vide il massacro di 70 ciadiani che avevano lavorato per la sua azienda.
Ci furono anche rapporti secondo cui i ribelli misero in atto una pulizia etnica nella città di Tawergha, a sud di Bengasi, così come in altre località. Tawergha originariamente aveva più di 30.000 persone, la maggior parte discendenti di schiavi neri portati in Libia nel 18° e nel 19° secolo, ma la città, che sostenne Gheddafi e fornì soldati per la sua causa, fu sfollata.

“Le persone di Tawergha che cercarono salvezza nei campi profughi sono state inseguite dai gruppi ribelli, portate via e fatte scomparire, – ha avvertito Amnesty International. – Le donne della città sono state violentate“.

Il giornale ha anche rappresentato in dettaglio come gli Stati della NATO abbiano sistematicamente attaccato Gheddafi e i suoi familiari, pur mantenendo ufficialmente che non stavano prendendo di mira il regime, perché l’ONU non aveva dato il mandato.

Ottawa Citizen anche messo insieme informazioni dalle quali si evince chiaramente che l’ex leader libico è stato assassinato con un’esecuzione da crimine di guerra, eppure i leader occidentali si rallegrarono per la sua morte.

http://pakobserver.net/detailnews.asp?id=141025

http://gilguysparks.wordpress.com/2012/02/20/rivelato-doppio-gioco-nato-in-libia-sotto-la-copertura-delle-nazioni-unite/


Citazione
yahuwah
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1142
 

Cara Dana, a prescindere che tutti noi sappiamo il tutto ormai da quasi 1 anno dalla carneficina, l'unica cosa che potrei aggiungere è la seguente:

quando sara’ che tutta questa gente venga messa sotto controllo in 1 ospedale psichiatrico?

mandarli al tribuale della tpi sarebbe inutile, troppo lunga la causa e con il rischio di fare il bis di norimberga, dove i veri assassini furono di nuovo liberati e rifatto il quarto reich nel quale viviamo.

preferisco andare al sodo, al nocciolo della questione in via definitiva, o per meglio dire:

quando sara’ che questi enti, tra cui i media, verranno letteralmente rasi al suolo, polverizzati , liquefatti ?

non esiste altra pena capitale che possa dar giustizia a simili genocidi se non che essere terminati a livello molecolare o trasferiti per mezzo di minibombe nucleari all’inferno, tutti insieme per evitare lo spreco di combustibile.


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