21 Luglio 2016 13:47
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Esplora il significato del termine: I No Tav attaccano Appendino:
«Solidarietà a polizia? Come gli altri»
Gli attivisti del movimento criticano le parole della sindaca che lunedì in Aula aveva condannato gli episodi di violenza a Chiomonte: «Spiegateci come fermerete l’opera»
di Elisa SolaI No Tav attaccano Appendino:
«Solidarietà a polizia? Come gli altri»
Gli attivisti del movimento criticano le parole della sindaca che lunedì in Aula aveva condannato gli episodi di violenza a Chiomonte: «Spiegateci come fermerete l’opera»
di Elisa Sola
Esplora il significato del termine: Il giorno dopo l’insediamento del primo consiglio comunale di Torino a maggioranza Cinque stelle, presieduto da un giovane No Tav, il 29enne Fabio Versaci, è già polemica tra i neo governanti grillini e il movimento che da oltre vent’anni si batte contro la costruzione della Torino-Lione. A innescare la miccia, ieri, è stata proprio una dichiarazione di Versaci, che, sollecitato dalle minoranze (dal Pd al centrodestra) a proposito degli ultimi scontri avvenuti al cantiere di Chiomonte durante lo scorso week end, in aula ha detto: «Esprimo a nome del consiglio solidarietà alle forze dell’ordine, fermo restando la mia personale contrarietà all’opera, credo che la violenza sia sempre da condannare».
La solidarietà della sindaca
Parole che hanno seguito di poche ore quelle della neo sindaca Chiara Appendino. «Nel condannare ogni forma di violenza – aveva detto la prima cittadina - ribadendo il diritto di manifestare in modo pacifico e fermo restando la mia contrarietà al Tav, esprimo solidarietà a tutte le forze dell’ordine che ogni giorno in Italia operano in difesa della sicurezza e della legalità». Ma al Movimento No Tav, all’interno del quale sono stati molti a votare i Cinque Stelle durante la scorsa tornata elettorale , queste prese di posizione non sono piaciute. Perché gli attacchi alle reti e al cantiere , «a cose e non persone», sono considerate forme di lotta non solo consentite ma necessarie per bloccare l’Alta velocità. «Non siamo abili nei bizantinismi né tantomeno nelle ambiguità politiche – scrivono i No Tav sul loro organo di informazione - pertanto prendiamo atto che un consiglio comunale a maggioranza notav (così sapevamo…) ha accettato di redigere e leggere un comunicato dello stesso tenore di tutti i comunicati che sono usciti da quell’aula…».Il giorno dopo l’insediamento del primo consiglio comunale di Torino a maggioranza Cinque stelle, presieduto da un giovane No Tav, il 29enne Fabio Versaci, è già polemica tra i neo governanti grillini e il movimento che da oltre vent’anni si batte contro la costruzione della Torino-Lione. A innescare la miccia, ieri, è stata proprio una dichiarazione di Versaci, che, sollecitato dalle minoranze (dal Pd al centrodestra) a proposito degli ultimi scontri avvenuti al cantiere di Chiomonte durante lo scorso week end, in aula ha detto: «Esprimo a nome del consiglio solidarietà alle forze dell’ordine, fermo restando la mia personale contrarietà all’opera, credo che la violenza sia sempre da condannare».
La solidarietà della sindaca
Parole che hanno seguito di poche ore quelle della neo sindaca Chiara Appendino. «Nel condannare ogni forma di violenza – aveva detto la prima cittadina - ribadendo il diritto di manifestare in modo pacifico e fermo restando la mia contrarietà al Tav, esprimo solidarietà a tutte le forze dell’ordine che ogni giorno in Italia operano in difesa della sicurezza e della legalità». Ma al Movimento No Tav, all’interno del quale sono stati molti a votare i Cinque Stelle durante la scorsa tornata elettorale , queste prese di posizione non sono piaciute. Perché gli attacchi alle reti e al cantiere , «a cose e non persone», sono considerate forme di lotta non solo consentite ma necessarie per bloccare l’Alta velocità. «Non siamo abili nei bizantinismi né tantomeno nelle ambiguità politiche – scrivono i No Tav sul loro organo di informazione - pertanto prendiamo atto che un consiglio comunale a maggioranza notav (così sapevamo…) ha accettato di redigere e leggere un comunicato dello stesso tenore di tutti i comunicati che sono usciti da quell’aula…».
(...) continua
il "nuovo" che avanza
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