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10 Giugno 2015 14:11
Se davvero la Grecia dovesse uscire dall’euro sarebbe un disastro per tutti. Una crisi economica che coinvolgerebbe a catena anche Spagna e Italia, soffocate da una troppo rigida politica dell’austerità. A dirlo non è un catastrofico oppositore della Merkel ma Joseph Stiglitz, professore alla Columbia University e premio Nobel per l’economia nel 2001. “A poco più di dieci anni dalla sua nascita – ha dichiarato l’economista – la prima vera crisi della moneta europea non può arrivare a questo risultato. Indurrebbe un clima di sfiducia che aprirebbe la strada a nuove crisi”. Crisi in cui noi, già indeboliti, saremmo direttamente coinvolti.
Effetto contrario – Stiglitz si è espresso sul pacchetto di aiuti che l’Europa ha concesso alla Grecia e sulla strategia poco flessibile ai singoli modelli economici dei vari Paesi membri e poco attenta al welfare. “Sono molto preoccupato – ha confessato – del fatto che ci si limiti ad applicare un modello rigido fatto solo di austerità, con il rischio di mettere a repentaglio il futuro di molti, dalla Spagna alla Grecia all’Italia”. La prova che le imposizioni di Bruxelles non sono state efficaci sta nel fatto che la Grecia, dopo tutti gli sforzi fatti, è anche riuscita a crescere e a fare progressi sulla politica fiscale, ma nonostante questo “le ricette di austerità hanno provocato una contrazione del 25% del Pil greco, il contrario di quello che la troika si auspicava con quelle misure”.
La soluzione – Pochi giorni fa Stiglitz ha firmato un appello, insieme ad altri economisti e intellettuali europei, per chiedere all’Europa di evitare il rischio di default greco e di ripensare la sua strategia. E ieri a Milano, in occasione dell’inaugurazione del centro di ricerca dell’Università Cattolica “Complexity Lab in Economics”, ha proposto la sua soluzione. Ci vorrebbe, quindi, “una riforma dell’Eurozona che punti a una vera unione bancaria, a garanzie uniche sui depositi, alla possibilità di emettere eurobond, a una politica industriale integrata e soprattutto al cambiamento di statuto della Banca centrale europea che metta tra i suoi obbiettivi anche occupazione e crescita, non solo stabilità dei prezzi”. Il problema attuale, insomma, è che Bruxelles si sta ostinando ad applicare dei modelli rigidi ancorati al passato, che hanno già dimostrato la loro inefficacia in più occasioni. Il mercato europeo e mondiale è diventato molto più volatile, e occorre quindi ripensare un nuovo approccio per evitare che “un blackout singolo finisca per coinvolgere tutto il sistema”. Italia compresa.
Fonte: www.liberoquotidiano.it
Link: http://www.liberoquotidiano.it/news/economia/11798544/Grecia--Joseph-Stiglitz--.html
9.06.2015
10 Giugno 2015 14:24
Mi fanno sorridere questi premi Nobel che ti dicono che la politica economica della CE deve esser modificata lasciando sottointendere che i burocrati stanno facendo degli errori. La realtà invece è che i burocrati non sono scemi ma lo stanno facendo apposta per ridurre in schiavitù i paesi del Sud Europa. Basta con le stronz .... di questi economisti che non ne indovinano storicamente mai una ormai da secoli. E si beccano pure il ricco premio Nobel. L'unica salvezza per l'Italia è uscire adesso dall'Europa perchè tra qualche anno sarà tardi. Mi aspetto che qualche altro economista mi spieghi perchè se l'euro svaluta del 20 % è un bene mentre se ritorniamo alla lira e svalutiamo noi di un 20% è un male.
10 Giugno 2015 14:25
Mi fanno sorridere questi premi Nobel che ti dicono che la politica economica della CE deve esser modificata lasciando sottointendere che i burocrati stanno facendo degli errori. La realtà invece è che i burocrati non sono scemi ma lo stanno facendo apposta per ridurre in schiavitù i paesi del Sud Europa. Basta con le stronz .... di questi economisti che non ne indovinano storicamente mai una ormai da secoli. E si beccano pure il ricco premio Nobel. L'unica salvezza per l'Italia è uscire adesso dall'Europa perchè tra qualche anno sarà tardi. Mi aspetto che qualche altro economista mi spieghi perchè se l'euro svaluta del 20 % è un bene mentre se ritorniamo alla lira e svalutiamo noi di un 20% è un male.
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10 Giugno 2015 15:56
Ci vorrebbe, quindi, “una riforma dell’Eurozona che punti a una vera unione bancaria, a garanzie uniche sui depositi, alla possibilità di emettere eurobond, a una politica industriale integrata e soprattutto al cambiamento di statuto della Banca centrale europea che metta tra i suoi obbiettivi anche occupazione e crescita, non solo stabilità dei prezzi”.
E’ il programma di Italia Unica!
10 Giugno 2015 21:38
Ci vorrebbe, quindi, “una riforma dell’Eurozona che punti a una vera unione bancaria, a garanzie uniche sui depositi, alla possibilità di emettere eurobond, a una politica industriale integrata e soprattutto al cambiamento di statuto della Banca centrale europea che metta tra i suoi obbiettivi anche occupazione e crescita, non solo stabilità dei prezzi”.
E’ il programma di Italia Unica!
è il programma dell'ennesimo vile che vuole lavarsi la faccia
10 Giugno 2015 22:37
Ci vorrebbe, quindi, “una riforma dell’Eurozona che punti a una vera unione bancaria, a garanzie uniche sui depositi, alla possibilità di emettere eurobond, a una politica industriale integrata e soprattutto al cambiamento di statuto della Banca centrale europea che metta tra i suoi obbiettivi anche occupazione e crescita, non solo stabilità dei prezzi”.
E’ il programma di Italia Unica!
è il programma dell'ennesimo vile che vuole lavarsi la faccia
Almeno qualcuno ha le palle di metterci la faccia.
Quand'è che vedremo la tua (o le tue ...)?
10 Giugno 2015 22:43
ah beh, il premio nobel lo hanno dato anche al grande capo bianco che bianco non è prima che facesse la guerra a mezzo mondo... possiamo benissimo ritenere il premio nobel indicatore di grandezza come la carta igienica a 4 veli.
11 Giugno 2015 0:53
Ci vorrebbe, quindi, “una riforma dell’Eurozona che punti a una vera unione bancaria, a garanzie uniche sui depositi, alla possibilità di emettere eurobond, a una politica industriale integrata e soprattutto al cambiamento di statuto della Banca centrale europea che metta tra i suoi obbiettivi anche occupazione e crescita, non solo stabilità dei prezzi”.
E’ il programma di Italia Unica!
è il programma dell'ennesimo vile che vuole lavarsi la faccia
Almeno qualcuno ha le palle di metterci la faccia.
Quand'è che vedremo la tua (o le tue ...)?
loro ci mettono la faccia ma utilizzano i nostri culi...
in un altro post ho risposto alla tua domanda idiota
11 Giugno 2015 0:55
ah beh, il premio nobel lo hanno dato anche al grande capo bianco che bianco non è prima che facesse la guerra a mezzo mondo... possiamo benissimo ritenere il premio nobel indicatore di grandezza come la carta igienica a 4 veli.
che poi sto nobel non è che fosse uno stinco di santo...
se ragioniamo con il vocabolario masso - mafioso, pace = morte...
per cui il premio ci sta tutto