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Tamburi di guerra...

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oriundo2006
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https://www.controinformazione.info/alla-popolazione-dei-paesi-della-nato-viene-insegnato-a-pensare-alla-guerra-con-la-russia-politici-ed-esperti-hanno-valutato-le-dichiarazioni-delle-forze-armate-della-nato-sui-tempi-della-guerra-con/

Negli ultimi giorni si sono infittite le dichiarazioni di alti, anzi altissimi militari Nato come di alti rappresentanti politici Eu su di un confronto militare totale tra 'occidente' e Russia: confronto che sarebbe nucleare sin dalle prime battute. Senza possibilità di smentita sull' impiego di armi di sterminio.

Sono provocazioni per far sì che Mosca prenda l' iniziativa di attaccare dove è più debole, ad esempio nel teatro baltico ? Analoghe 'esternazionioni' vi furono prima dell' Operazione Speciale, preceduta da previsioni esatte occidentali sull'attacco, prima che fosse deciso dal Kremlino.

Sono dichiarazioni non in linea con quanto permesso dai Trattati internazionali e specificatamente ONU: ovvero è lecito o no 'diplomaticamente' questo genere di esternazioni senza stabilire preventivamente un tavolo di discussione sui problemi ? In altri termini, se la 'pace' è l' obiettivo prinicipe ufficiale del Palazzo di Vetro, questo atteggiamento, queste minacce non sono già un 'vulnus' potenziale ed esiziale sull' organizzazione stessa ? Non sono forse la sua tomba ?

Inoltre, se la Francia ad esempio attraverso Macron è ufficialmente entrata in una 'economia preventiva di guerra', con impulso dato alle fabbriche di armamenti, ed altri Paesi sono sollecitati ufficialmente dal Segretario NATO di fare altrimenti, e questa è la linea ufficiale dell' Eu, tutto questo non è già 'entrare in guerra' ? Non è già dare un colpo terribile alla nostra vita 'civile' di europei ?

Ho l' impressione che vi sia una 'regia a più mani' della nostra storia attuale. E non mi fido affatto.

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BrunoWald
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L'ammiraglio olandese sostiene che una guerra con la Russia potrebbe scoppiare "entro vent'anni", ma poi parla di "conflitto imminente"... Da parte sua, il ministro tedesco prevede una guerra tra cinque o sette anni.

I casi sono due: o è il classico teatro per distrarre le masse e agitare uno spauracchio esterno, o sono completamente rimbecilliti. Chi ci mandano al fronte? Gli anziani? I ragazzini effeminati? Le donne? Hanno fatto di tutto per provocare il declino inarrestabile dell'Europa -  morale, demografico, industriale, spirituale - ed ora che la vittima è prossima alla fine, vorrebbero farle combattere una guerra totale? Prendono in giro noi o se stessi?

L'ammiraglio Bauer "consiglia" alla popolazione civile di "accettare il fatto" che i prossimi eventi “cambieranno drasticamente le loro vite”. Ma chi lo ha deciso? Non siamo nel mondo libero? E se i sudditi votassero in massa per qualche partito pacifista, la guerra si fa lo stesso, perché sì? Sono sarcastico, ovviamente, so perfettamente che non c'è nessuna democrazia e che le popolazioni non contano un piffero, ma è sempre bene ricordare a questa gente la sua ipocrisia, non fosse altro che per togliersi lo sfizio. Il tizio aggiunge che il conflitto vaticinato richiederà una mobilitazione di massa.

Ma chi pensano di mobilitare? I pensionati? Impiegati di mezz'età in sovrappeso? O ragazzini efebici che fin da piccoli han trascorso la vita con il naso nello schermo di un portatile, e che si metterebbero a piangere al primo impatto con la realtà? Chi mobiliteranno? Le maschiette con il piercing al naso? Gente che non ha mai dovuto sopportare nessun disagio, affrontare nessun pericolo, che non saprebbe cavarsela nemmeno nel boschetto fuori città? Ma non parlavano di "virilità tossica" (che è appunto quella che ti permette di ammazzare un nemico con le tue mani, quando finiscono le munizioni)? Non volevano impartire corsi di educazione sentimentale ai bambini delle elementari? E poi sperano che, una volta cresciuti, li manderanno all'assalto sulla Vistola e sul Dnepr?

I novantamila uomini dell'esercitazione NATO in programma non sono nulla, nella prospettiva di un conflitto generale. Sono i mercenari di cui dispongono, non credo che ne abbiano molti di più. Non ci sono i numeri per un conflitto su grande scala, nemmeno se mobilitassero le donne, e questa sarebbe la pazzia estrema perché se ti annientano le donne in età riproduttiva sei bello che finito, come popolo, ti estingui. Ma considerando come ragionano i mostri al comando, non ci sarebbe nemmeno da stupirsi...

E non è solo questione di numero: hanno tolto il servizio di leva, ci vogliono anni per ricostruire un esercito serio. Hanno anche smantellato la struttura industriale dell'occidente e ora che fanno, ci ripensano? Tutto questo sembra troppo assurdo per essere vero, ha tutta l'aria della nuova psyop dopo la pandemia e il clima. A meno che non si propongano di scatenare una guerra nucleare, in tal caso potrebbero anche prescindere dalla necessità di eserciti degni di questo nome, ma a questo punto saremmo alla follia pura. Chi può ragionevolmente sperare si sopravvivere ad una guerra nucleare? Chi potrebbe mai desiderare di vivere nel mondo che verrebbe dopo? Anche fosse un mega bunker, con scorte di vini pregiati, escort e cocaina... Non è possibile che si siano bevuti il cervello fino a questo punto, nemmeno gli stregoni che gestiscono la baracca.

Secondo me (con tutti i limiti che implica questa brutta e ridicola espressione) intendono incamminarci a tappe forzate verso una nuova schiavitù, stavolta gestita dall'AI, sfoltendo il mucchio il più possibile, ma senza buttare per aria il tavolo da gioco. Almeno spero.

Questo post è stato modificato 3 mesi fa da BrunoWald

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Pfefferminz
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Secondo il ministro della difesa Pistorius, ecco chi dovrebbe andare a rimpinguare le file dell'esercito federale (Bundeswehr): gli stranieri.

https://www.bild.de/politik/inland/politik-inland/immer-mehr-politiker-fordern-auslaender-sollen-in-die-bundeswehr-86857252.bild.html


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ducadiGrumello
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Al momento - poi domani magari mi sganciano un'atomica nell'orto - sposerei la tesi di BrunoWald, potrebbe essere la psyop attualmente giudicata più efficace. Anche perchè gli altri due filoni mostrano un po' la corda (pur restando ovviamente sogni bagnati di chi auspica la gestione zootecnica dell'umanità), coi vax hanno fatto troppi danni e il clima non ha mai avuto veramente la presa sperata, tanto più che nel decennio più caldo di sempre (2010-2020) l'Antartide è aumentata di 5000 kmq e la conversione green si sta rivelando un'accozzaglia di progetti inattuabili, oltre che ambientalmente più devastanti del modello che dovrebbero sostituire. Comincia pure a circolare la voce che il nostro contributo alle emissioni di CO2 - fra l'altro ancora in concentrazioni ben lontane da quelle ottimali per le piante, da cui dipende tutta la vita sulla terra - è il 4% sul totale, il che da solo basterebbe a sommergere i deliri climatici sotto una gragnuola di pernacchie. Avanti con la guerra dunque, anche per gonfiare comunque le bolle finanziarie ad essa - anche solo alla sua prospettiva, vedere l'ultimo pezzo di Marco Della Luna - legate


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BrunoWald
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@Pfefferminz.

Cose da pazzi. Anche alla caduta dell'impero romano le legioni erano ormai integrate quasi esclusivamente da barbari, ma non c'è da sperare che questi pagliacci abbiano mai riflettuto su questioni che trascendono il loro orticello. Siccome si trovano sotto organico, vorrebbero cominciare a riempire la Bundeswehr di stranieri che non parlano nemmeno il tedesco (comunicheranno a gesti?): giovani "anche non appartenenti alla UE"... Soprattutto non appartenenti alla UE, vogliono dire in realtà! Credono che un esercito di marocchini e nigeriani difenderà la Germania nella guerra con la Russia prevista da Pistorius? Secondo me non possono essere così stupidi. È più probabile che sperino di essersi già ritirati col malloppo quando arriverà la resa dei conti.


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PietroGE
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Dubito fortemente che ci sarà una guerra nucleare perché chi anche decide di scatenare una guerra non lo fa per suicidarsi. Come giustamente ha detto Bruno, l'Europa non è nelle condizioni demografiche, psicologiche e economiche giuste per sostenere una guerra contro la Russia ma anche i russi, che non riescono ad occupare l'Ucraina, non possono neanche pensare di occupare l'Europa. Quello che è in gioco è la destabilizzazione del continente con la vittoria assegnata a chi riesce a mantenere salda la propria determinazione e la struttura sociale interna. Il tallone d'Achille europeo infatti è proprio questo : l'Europa è già destabilizzata da politiche migratorie assurde, da ideologie che hanno distrutto le strutture portanti di ogni società come la famiglia e la identità culturale e da una economia che sempre più dipende dall'estero per i prodotti essenziali, persino per quelli 'dual use'. Un insieme di Paesi del genere, che più che nazioni assomigliano a tanti alberghi, non è in grado di reggere nessuna guerra.


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oriundo2006
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A mio avviso, pur dandovi ragione col tutto il cuore, siete veramente troppo ottimisti.

Adesso è la volta di UK, che quando parla non lo fa mai a vanvera: https://notizie.virgilio.it/patrick-sanders-e-la-possibile- guerra-tra-regno-unito-e-russia-il-generale-avverte-i-cittadini-preparatevi-1603475

E' un altro 'avvertimento' che precede qualcosa di 'grosso', di immenso, tipo un false flag nucleare. 

La ripetizione di 'avvisi' del genere non lascia spazio a interpretazioni.


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oriundo2006
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Aggiungo questo intervento, che sembra dar ragione a quanti come voi non ritengono possibile un confronto militare diretto con armi 'definitive':

https://www.controinformazione.info/capo-della-svr-naryshkin-loccidente- sta-cercando-di-spaventare-la-russia-con-uno-scontro-con-la-nato-per-porre-fine-alla-svo/

Se concordo sul tentativo occidentale di creare una 'psicosi prebellica', rammento che questi 'stati d'animo' sono già stati attivati da qualche tempo, e non da oggi e sono analoghi a quanto successe nelle fasi prebelliche del passato, orrendo 'memento' per chi vuol capire.

Ma se oggi che si fanno numerosi e pressanti, questo che costituisce una novità che può preludere veramente alla guerra perchè ( e questo è fondamentale ) è l' unico modo per attuare il grande reset del NWO altrimenti impossibile.

Perchè e come allora ?

Schwab ed altri hanno recentemente dichiarato a Davos che oramai le opinioni pubbliche sono 'immunizzate' attraverso controinfo 'complottiste' e narrazioni 'orizzontali' tali da denegare di importanza l' info ufficiale: che da che mondo è mondo è sempre fondata sulla 'ragion di stato' e non sulla verità: e la prima preme incontroveritibilmente verso il 'totalkrieg' nei mezzi prima ancora che nelle dichiarazioni ( vedasi le manovre militari che iniziano fra poco ).

Inoltre, rammento che a Davos che si determinano verso l'opinione pubblica le mosse del nostro futuro ( anche con ritualità apposite ) e se trapelano tali 'disclosures' su di un prossimo conflitto totale, allora per stretta deduzione logica questo esito è imminente e voluto dalla 'ragion di stato' occidentale.

I circoli elitari sono la cinghia di trasmissione di queste ed altre parole d'ordine che nel contempo formano sia le elites internazionali verso tali eventi sia li precostituiscono e sia li pubblicizzano nel grande pubblico dei silenti e pavidi omuncoli e donnuncole nostrane. 

Speriamo e crediamo che la Mano del Signore storni tali disegni disumani.

 


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PietroGE
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Per l'articolo su controinformazione, dove il capo dei servizi segreti russi denuncia una campagna i disinformazione occidentale, occorre spiegare il perché lo fanno. La 'fatica' di continuare a supportare l'Ucraina è evidente in tutti i Paesi europei, persino nei Paesi confinanti con la Russia e l'Ucraina. L'unico modo per convincere le popolazioni che devono continuare a farlo è dipingere lo scenario di un attacco russo alla NATO. Devo dire però che anche Putin ha contribuito alla situazione denunciando l'espulsione di russi dalle repubbliche baltiche (dove c'è una minoranza russa di qualche milione di persone) e prefigurando così uno scenario come quello del Donbass. L'espansione della NATO a Svezia e Finlandia più l'enorme incremento delle spese militari, con un riarmo della Germania notevole, dovevano aspettarselo anche se la guerra fosse durata una settimana ,come tutti gli analisti prevedevano. Ora il Baltico è diventato 'mare NATO', le basi navali russe dell'Artico sono a un tiro di schioppo e le perdite russe per conquistare un pezzetto di terra ucraina sono enormi. Metteteci in più un perdita di materiale bellico, anche moderno e tecnologicamente avanzato e vedete se sia possibile per la Russia attaccare un Paese NATO in queste condizioni. È vero che lo scenario (war game) degli analisti tedeschi prevedeva l'attacco russo nel giro di un anno o due, dubito fortemente che sia realistico vista la situazione sul terreno.


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oriundo2006
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Si certo Pietro, ma non è forse questa relativa 'debolezza' ATTUALE della Russia, aggiunta anche alla 'stanchezza' ed ai 'malumori' dell' opinione pubblica verso un guerra condotta indubbiamente con criteri strategicamente incomprensibili, e che poteva fermarsi assai prima senza tutte le perdite subite, che può motivare gli occidentali ad una 'spallata' decisiva in Donbass od in Siria ?

Questa potrebbe essere preparata ed attivata con un flase flag clamoroso, cui il Kremlino sarebbe OBBLIGATO a rispondere con un attacco su tutta la linea del fronte in Ucraina oppure altrove.

E' possibile anche stimare possibile un 'reverse' false flag iniziale, tipo la distruzione di una portaerei americana, con 'colpa' attribuita all' Iran od agli Houti: la rappresaglia potrebbe coninvolgere anche le basi russe oppure le difese che la Russia ha precostituito per tali eventi in Iran o altrove ( a Gibuti ? ).

C'è però da dire che i satelliti possono demistificare qualsiasi falsa attribuzione di responsabilità.

Ma Stranamore CHE PARLA J. vuole davvero la VERITA', insediato come è sia al Kremlino che a Washington, senza parlare di sion ?

Gli scenari sono molteplici e sono tutti 'intersecantisi' fino a delinare uno esito non più 'raddrizzabile' con la diplomazia o con le intese sotterranee che sicuramente sono già intercorse. Andrebbero in frantumi e allora...

Non mi sento sicuro, cari amici, che i 'decisori' ultimi siano vincolati alla razionalità ed al 'bene comune'.

Mi pare troppo chiedere in simili teste di cazzo: sopratutto potrebbero essere COSTRETTI A FARE CIO' CHE A MENTE FREDDA NON VORREBBERO.

Questo post è stato modificato 3 mesi fa da oriundo2006

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sarah
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Davvero difficile esprimersi in modo obiettivo. Siamo abituati ormai da tempo alle continue "suggestioni collettive" che polarizzano l'opinione pubblica nella direzione di ripetute emergenze e stati di eccezione. In questo senso, anche le ultime dichiarazioni potrebbero essere interpretate così, come un ennesimo tentativo di riallineamento dell'attenzione verso uno schema ormai riconoscibile. È anche difficile immaginare che la guerra, quella vera, sia davvero tra gli obiettivi concreti del potere di oggi per i motivi che avete elencato voi: impreparazione militare, scarsità di risorse, ecc. Forse è plausibile immaginare che si tratti di una politica utile a minare ulteriormente l'economia del continente europeo per renderlo ancor più dipendente dagli usa. Se si diffonde a sufficienza l'idea di una minaccia militare esterna ( russa, cinese, mediorientale ), tale da portare ad una riconversione economica in senso bellico ed emergenziale, ecco che la stessa sopravvivenza materiale europea sarebbe ancor più legata al volere americano in termini di produzione di mezzi, autonomia energetica e persino alimentare. Un'economia della paura, insomma, dove sarebbe indispensabile invocare alleanze e protezione ( e chissà a chi ). Però... Si tratta comunque di analisi già fatte da altri che sono credibili solo fino a che la successiva notizia non obbliga a riconsiderarle. Pur essendo anch'io scettica sulla possibilità dell'inizio di una vera guerra, ho comunque alcune perplessità. Non dimenticherei, ad esempio, che con la vicenda covid "il decisore" si è già spinto al dì fuori del perimetro di ciò che ci si sarebbe aspettato seguendo il semplice buonsenso. L'azzardo ad "andare oltre" c'è già stato, forse perché determinati interessi sono già stati tanto minacciati da spingere qualcuno a giocare le carte un po' più alte. E non dovrebbe neanche ingannarci la calma apparente che ci circonda, specialmente qui in italia dove pare che nulla mai possa minimamente cambiare. Oltre a non agire nell'interesse collettivo, gli attuali governi che contano potrebbero non avere il pieno controllo della situazione né la certezza di poter, a questo punto, indirizzare gli eventi nel senso desiderato. Senza contare che alcuni teatri si stanno davvero spingendo verso vette inesplorate, come il conflitto palestinese in cui sembra chiara l'intenzione di una parte di giungere ad una sorta di resa dei conti finale. Pare di essere ad un punto di svolta fuori dall'equilibrio: così a lungo non durerà, o vi sarà un parziale ravvedimento oppure qualche sviluppo inaspettato. In questo senso, effettivamente, è valido il parallelo con la sensazione di attesa e sospensione che precedette la seconda guerra mondiale.


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oriundo2006
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Sarah, è come tu dici. René Thom nella sua 'teoria delle catastrofi' ha situato il discrimine preciso nel 'punto di flesso' che mi sembra corrisponda esattamente al tuo 'pare di essere ad un punto di svolta fuori dall'equilibrio' ( https://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_delle_catastrofi ).

Cito da qui:

''..esistono delle condizioni iniziali (instabili), per le quali non è possibile prevedere se il risultato sarà 1 o 2, in questi casi, si dice che il sistema è in condizioni "catastrofiche", nel senso che una piccola variazione delle concentrazioni iniziali in una direzione o l'altra, può comportare fortissime differenze sui risultati finali. Ebbene, la scoperta di Renè Thom consiste nel fatto che i punti di instabilità non sono soggetti a configurazioni caotiche, ma sono soggetti a forme topologicamente stabili e ripetibili, che peraltro, sono anche indipendenti dal substrato, nel senso che le forme di stabilità del caos sono indipendenti dal fenomeno fisico analizzato, sia esso fisico, chimico, biologico, linguistico, storico, psicologico o altro ancora..'',

cosa che che nel caso odierno porterebbero direttamente ad una delle sette catastrofi elementari previste dal modello matematico, senza poter essere fermate: le condizioni iniziali portano insomma al risultato finale in modo 'automatico'.

Non posso entrare nel merito perchè non ho il libro sottomano, ma mi pare che siamo esattamente in questa situazione, in cui piccolissime 'spinte' in una direzione od in un'altra portano ad una situazione non più gestibile 'ordinariamente': in altri termni, ad una situazione di guerra aperta, voluta o meno che sia senza che sia possibile fermare la deriva 'catastrofica'.

Chiedo gentilmente a @PietroGE che più di me ha competenze esatte in materia scientifica di poter portare il suo contributo, se lo ritiene opportuno.

Da un altro punto di vista, aggiungerei la follia e l' insipienza di chi ci governa come elemento dirimente per valutare complessivamente il punto di non ritorno che pare affacciarsi a noi in questo momento storico.

Qui riporto le sette configurazioni elementari:

  1. piega;
  2. cuspide;
  3. coda di rondine;
  4. farfalla;
  5. ombelico ellittico o piramide;
  6. ombelico iperbolico o portafoglio;
  7. ombelico parabolico o fungo.

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PietroGE
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La teoria di Thom,che precede quella del caos deterministico, tratta della instabilità intrinseca nei sistemi dinamici con applicazioni nei campi più diversi, esempio , transizioni di fase, crollo dei mercati finanziari, sociologia ecc. ecc. Questi sistemi sono estremamente sensibili a perturbazioni e reagiscono con passaggi repentini ad un nuovo equilibrio o a biforcazioni dove il sistema si divide e prende due strade diverse oppure viene attratto da in una orbita stabile che viene ripetuta all'infinito ( https://www.dynamicmath.xyz/strange-attractors/). Questo tipo di andamento è molto più realistico del comportamento lineare  e si adatta a modelli di clima terrestre, estinzioni di massa  ecc. ecc. Per la sua stessa natura è difficile e a volte impossibile fare previsioni su come il sistema si comporterà anche in un futuro prossimo. Nel caso della guerra un evento all'apparenza ininfluente come l'attentato a Sarajevo ha scatenato una guerra che è costata milioni di morti e nessuno ha mai capito con esattezza come sia iniziata.


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sarah
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Non avevo nemmeno pensato alla teoria di Thom, nonostante il mio mestiere. Mea culpa. E, sì, quello che ho definito "punto al di fuori dell'equilibrio", in effetti adattando il caos deterministico al mio ragionamento, si presta ad un buon paragone con il flesso di Thom, come dice @oriundo2006. Se fosse questo il caso, allora si potrebbe escludere una delle due alternative della mia ipotesi: non vi potrà essere nessun "parziale ravvedimento" poiché il sistema non sarebbe in grado di regredire alle condizioni precedenti ma procederebbe verso un esito comunque diverso dalla situazione che lo ha caratterizzato finora. Nello stesso tempo, però, potrebbe confermare la relativa incapacità ( per chiunque a questo punto ) di controllare nel dettaglio l'andamento degli eventi. E' interessante rilevare come siano in molti a percepire, magari in modi diversi, questa sorta di "stato di sospensione" che non pare in grado di sostenersi autonomamente ma preludere ad uno sviluppo per l'appunto "catastrofico", nel senso matematico del termine. Data la precarietà della situazione, anche una lieve perturbazione esterna potrebbe causare un'accelerazione degli eventi verso il raggiungimento di un nuovo equilibrio che al momento non c'è. Mi ha sempre attratta il modo in cui una certa matematica si sforza, letteralmente, di trovare una coerenza con il mondo reale, che non comprende solo "le cose concrete e misurabili" ma anche il vissuto e le percezioni umane che danno forma, senso e significato anche ai periodi storici come questo. Nel periodo dell'oscenità covid mi è capitato spesso di pensare alla teoria del caos deterministico: avevo la netta impressione di trovarmi in una sorta di "anomalia del sistema" in cui una serie di variabili si sono mantenute ostinatamente stabili e orientate in un'unica direzione, senza variazioni e senza imprevisti. Un po' come con la storia dei grandi numeri: dopo aver lanciato dieci volte la moneta, ottengo dieci volte croce ma so che si tratta di una tendenza temporanea e che basterà fare un bel po' di altri lanci per ritornare alla frequenza del 50%. Ragionando in questo modo ( forse troppo da appassionati di matematica ), allora sarebbe stato anche piuttosto logico attendersi che, dopo un simile periodo, parecchie cose sarebbero andate all'aria. E sembra proprio che stia accadendo. 

 


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Pfefferminz
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Vorrei chiedere se qualcuno conosce l'"Ipotesi della Fenice". Oggi ho ascoltato un'intervista ad un certo Christian Köhlert che parla di argomenti a me del tutto sconosciuti che spaziano fra religione, antiche civiltà scomparse, UFO, altre dimensioni, profezie e previsioni per il futuro. Il titolo del video è "Cosa sanno le élite più di noi?" La risposta è: la consapevolezza che un ciclo sta per finire con un "cataclisma" ovvero un evento geofisico sconvolgente che accade ogni 12.000 anni. Le élite si starebbero preparando e per questo cercherebbero di ridurre la popolazione, al fine di poter meglio gestire il periodo post-cataclisma. Prima del terribile "cataclisma" si scatenerebbe la terza guerra mondiale, tema questo presente nelle profezie e nel racconto di un whistleblower ritenuto molto importante e sincero (non solo massone, ma anche City di Londra), il quale anni fa avrebbe rivelato i piani dell'élite.

https://youtu.be/K9QNu6q2jBA?si=yPQCh8Urxuvxnv5T (video in tedesco) 

 


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