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Terroristi riciclati a "pacifisti"


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Norelys Morales Aguilera

Sì, oggigiorno non c'è bisogno di spiegare la natura dell'ideologia di coloro che praticano il terrorismo -i latitanti dalla giustizia cubana per terrorismo presenti negli USA, addestratori e finanziatori- che sono abbagliati dalle teorie di Gene Sharp e lanciano campagne mediatiche per la "riconversione dei loro metodi di lotta": ora addestrano i nuovi terroristi che vengono da Cuba.

Sono molti quelli che lucrano con questo boom, ma il caso più recente è sorprendente, anche se dovrebbe dirsi allucinante, quello del soggetto che ordinò lanciare due lattine di esplosivo nel Cabaret Tropicana, de L'Avana, non importandogli quanti innocenti sarebbero morti in quell'atto terroristico, fatto fallire dalle autorità cubane. Il suo nome è Santiago Álvarez Fernández Magriñá.

L'impresentabile Nuevo Herald, alleato al terrorismo dei "ragazzi della CIA" ha sostenuto, come se ciò fosse possibile, che Santiago Álvarez sostiene la "lotta pacifica". [1]

Questo è stato spiegato, da detto giornale, con un cinismo così esplicito, che solo lo giustifica la propaganda gobbeliana che utilizzano nella guerra contro Cuba che è portata avanti da tempo: "gli anni lo hanno cambiato e Alvarez, ora, lotta in altro modo contro Castro. La sua lotta è pacifica. Il suo obiettivo principale è quello di formare gli oppositori cubani che porta negli USA per prepararli ai principi fondamentali della democrazia. La lotta armata è rimasta alle spalle. Ora lui lotta per preparare gli oppositori a ritornare a Cuba pronti a difendere la democrazia, i diritti umani, la libertà di stampa, e lavorare sui moderni social network, nelle comunicazioni e nelle elezioni pluripartitiche."

E per confermare la truffa, il giornalista de El Nuevo Herald presenta lo scenario: "Non va sull'isola. La lotta armata rimase alle spalle. Oggi porta gli oppositori cubani negli USA per assistere a seminari nella Casa Bacardi, presso l'Università di Miami. Lì lo aiutano i membri dell'Istituto di Studi Cubani e Cubano americani di quel centro. Senza di loro non ci sarebbe nulla, ha detto Alvarez. Già ha pagato per il trasferimento, il soggiorno e gli studi degli oppositori cubani in vari seminari. Sono decine gli oppositori preparati nella lotta pacifica per la democrazia. E, cosa più importante, è che tutti, dopo essere venuti negli USA, e partecipare a questi corsi, tornano a Cuba. Ciò è la loro obbligazione e lo compiono con fervore patriottico. Gli oppositori che ritorno nell'isola rimangono in comunicazione con Alvarez ... "

Santiago Álvarez è un personaggio ben noto a Miami come un capo della mafiosa Fondazione Nazionale Cubano-Americana. E' il promotore dell'organizzazione Rescate Juridico che dichiara di dedichi alla lotta pacifica, ma in realtà ciò che fa è sostenere persone violente e poi fornire loro consulenza legale, se sono detenute, mentre commettono i loro crimini.

Nell' aprile 2014 forze del Ministero dell'Interno arrestarono i cittadini di origine cubana e residenti a Miami José Ortega Amador, Obdulio Rodríguez González, Raibel Pacheco Santos e Felix Monzon Alvarez, quando pianificavano compiere atti terroristici in territorio cubano. [2]

I detenuti ammisero che volevano attaccare installazioni militari con lo scopo di promuovere azioni violente. A tal fine, a partire dalla metà del 2013, tre di loro avevano realizzato diversi viaggi nell'isola per studiare e progettare la loro esecuzione.

Dichiararono, inoltre, che questi piani erano stati organizzati sotto la guida del terrorista Santiago Álvarez Fernández Magriñá, Osvaldo Mitat e Manuel Alzugaray, che vivono a Miami, e hanno stretti legami con il noto terrorista Luis Posada Carriles.

In due anni si è prodotta la presunta conversione alla "lotta pacifica". (!)

Un conoscitore di questi personaggi, il giornalista cubano, residente a Miami, Edmundo Garcia, ha raccontato che tra i progetti di cui più si vantava Santiago Álvarez, ed i suoi seguaci, della cosiddetta Rescate Legal Foundation, è la fallita pressione perché fosse consegnato il Premio Nobel per la Pace alle Dame in Bianco di Berta Soler. Un piano che implicava il finanziamento ed intromissione nelle azioni della stessa organizzazione.

Il gruppo del terrorista Santiago Alvarez anche riconosce che: "Abbiamo raccolto oltre $ 400000 per contribuire a difendere i quattro cubani anticastristi che furono imprigionati a Panama per tentato di facilitare la fuga di un generale castrista. Inoltre, la FRJ fornì essenziale assistenza alle famiglie dei prigionieri e negoziò con la Presidentessa di Panama per ottenere il suo perdono e scarcerazione per gli USA". [3]

Santiago Alvarez si vantava, su Radio Mambi, di fatti come questi, insieme ai terroristi Luis Posada Carriles, Gaspar Jiménez Escobedo e Pedro Remón, che erano disposti a far saltare in aria l'auditorium dell'Università di Panama, dove dovevano trovarsi centinaia di giovani ad ascoltare un intervento del Comandante in Capo Fidel Castro. I terroristi ebbero l'audacia di celebrare pubblicamente l'indulto concesso dall'ex presidentessa Mireya Moscoso; i cui legami con la congressista Ileana Ros-Lehtinen sono noti. [4]

Il dialogo con l'autorizzazione perché uno dei suoi scagnozzi gettasse esplosivo nel cabaret Tropicana, è ilseguente:

─ Sicario: "L'altro giorno, mi hai detto in merito al Tropicana, vuoi che faccia qualcosa là?"

─ Santiago Alvarez: "Se vuoi fare ciò, meglio, per me fa lo stesso. Lì si entra da una finestra con un paio di lattine e la si fa finita, ed è meno rischioso".

Con Santiago Álvarez, o vicino a Santiago Alvarez, sono Antunez, Jose Daniel Ferrer, Antonio Rodiles, Marta Beatriz Roque, Berta Soler e altri dei "dissidenti viaggiatori o con borse di studio". Anche un gruppo chiamato "Unione" formato in New Jersey da persone altrettanto violente e falsamente pacifiste che si sono riattivate sotto la protezione di Bob Menendez e Albio Sires, come ha anche pubblicato Edmundo Garcia.

Citando questi nomi si può vedere non solo la strana conversione, ma la ipocrita campagna mediatica che si sviluppa attorno a questi personaggi della mal chiamata "dissidenza cubana" o "oppositori" nel nuovo scenario che pretende, con qualsiasi mezzo, violento o no, rovesciare la rivoluzione, sotto un manto di legalità e accuse di repressione nell'isola.

Terroristi e "nuova dissidenza" lavorano rapidamente, dato che gli USA non hanno smantellato il loro apparato di aggressione contro Cuba né diminuito i fondi stanziati per la sovversione, mentre negozia una strana "normalizzazione" con l'isola.

Quando i lupi si vestono da pecore, sono spesso più pericolosi. Santiago Álvarez Fernández Magriñá e i suoi complici e stipendiati non fanno eccezione. Il presidente Barack Obama non lo può ignorare.

note

[1] http://www.elnuevoherald.com/opinion-es/opin-col-blogs/opinion-sobre-cuba/article88283387.html
[2] http://www.cnctv.icrt.cu/2014/05/07/detenidos-en-cuba-cuatro-terroristas-procedentes-de-miami
[3] http://www.fundacionrescatejuridico.com/nuestro-historial-de-servicio.html
[4] http://latardesemueve.com/archives/506


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