Notifiche
Cancella tutti

Tsipras: via libera alla privatizzazione degli aeroporti...


Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 30947
Topic starter  

...in funzione di sostegno all'imprenditoria...8)

www.investireoggi.it/economia/grecia-il-governo-tsipras-prepara-nuove-misure-dure-ma-rischia-una-crisi-politica/

In Grecia, il governo Tsipras sta preparando alcune riforme "dure" per ottenere gli aiuti europei, ma Syriza non è contenta del negoziato.
Crisi della Grecia Leggi gli altri articoli

I funzionari vicini algoverno Tsipras hanno annunciato nelle scorse ore che il premier avrebbe già scritto parte della lista delle riforme richieste dall'Eurogruppo, in cambio dell'erogazione della prima tranche alla Grecia degli aiuti prorogati per 7,2 miliardi a febbraio fino alla fine di giugno. Lo staff di Alexis Tsipras fa sapere che sono allo studio alcune misure "dure" per cercare di ottenere la fiducia dei creditori pubblici e la liquidità necessaria a coprire le scadenze di aprile e maggio, anche se hanno rassicurato che non sarebbero in vista tagli draconiani agli stipendi pubblici e alle pensioni.

Tra le riforme abbozzate da Alexis Tsipras, ci sarebbe il via libera alla privatizzazione degli aeroporti, misure di lotta all'evasione fiscale e lo svecchiamento della burocrazia, in funzione di sostegno all'imprenditoria.

APPROFONDISCI - Grecia, l'Eurogruppo a Tsipras: entro lunedì la lista delle riforme. E' l'ora della verità

Corsa contro il tempo per evitare default Grecia

L'ultima parola spetta al premier, che lunedì presenterà la lista ai funzionari dell'Eurogruppo, i quali successivamente la passeranno all'attenzione dei ministri finanziari dell'Eurozona, i quali dovrebbero esprimere un giudizio prima delle festività pasquali, ossia entro il prossimo sabato.

E' una lotta contro il tempo per Atene, che ad aprile dovrebbe coprire scadenze per 2,8 miliardi e le cui banche non potranno aumentare le esposizioni verso i T-bills, i bond a breve scadenza, per divieto espresso della BCE. E dopo avere innalzato il tetto dei fondi di emergenza erogati con l'ELA dalla Banca di Grecia per 1,2 miliardi a oltre 71 miliardi di euro, il governatore Mario Draghi non sarebbe più così generoso nei prossimi giorni, se le riforme presentate da Tsipras fossero carenti o poco dettagliate. Trattandosi dell'unico accesso alla liquidità da parte degli istituti ellenici, i quali subiscono da 4 mesi la fuga dei risparmiatori, la chiusura dei rubinetti a Francoforte provocherebbe un collasso finanziario ad Atene.

APPROFONDISCI - Grecia, dalle banche ritirati 23,8 miliardi in 3 mesi e ad aprile è rischio crac

Rischio crisi politica

Ma Syriza, il partito della sinistra radicale del premier, che ha vinto a mani basse le elezioni politiche del 25 gennaio con la promessa di porre fine alle politiche di austerità previste dal memorandum d'intesa sottoscritto con laTroika (UE, BCE e FMI), adesso non vuole retrocedere, tanto che Stathis Kouvelakis, professore universitario a Londra e membro del comitato centrale del partito, ha invitato il governo, in particolare, proprio la persona del premier, a porre fine a un linguaggio ambiguo, al facile ottimismo con cui si presenta ai negoziati, prendendo atto che, come ha dichiarato il ministro dell'Interno, Nikos Voutsis, a inizio mese, sarebbe in corso una "guerra sociale" in Grecia, ricordando al premier che con la chiusura dei rubinetti, la BCE avrebbe realmente posto le condizioni per un'uscita dall'euro.

E poco fa, un funzionario del governo di Atene ha smentito l'indiscrezione riportata dal quotidiano tedesco Bild, che citando una fonte interna all'esecutivo ellenico, ha scritto che il ministro dell'Economia, Yanis Varoufakis, sarebbe sull'orlo delle dimissioni, che la decisione sarebbe stata presa, ma starebbe solo aspettando di capire quando rassegnarle ufficialmente. "E' lontano dalla realtà", ha negato il funzionario a Reuters.

Eppure, da un paio di settimane il ministro non si vede più in giro per l'Europa a negoziare con i creditori, avendo Tsipras preso in mano direttamente la situazione, dopo che Varoufakis aveva provocato forti malumori e irritazioni a Bruxelles, come a Berlino, con esternazioni improvvide e controverse. Il ministro, professore universitario fino al gennaio scorso, è considerato un esponente radicale di Syriza, poco incline al negoziato.

APPROFONDISCI - Grecia, Varoufakis attacca Draghi: ci toglie il respiro. Ma ecco perché la BCE gli serve

Opzione Grexit come ultima ratio

Il riacquisto della sovranità monetaria, ovvero il ritorno alla dracma, finora sempre negato come obiettivo del programma di Syriza, inizia a prendere piede nella maggioranza di governo, che sa di avere dinnanzi l'alternativa tra la prosecuzione delle politiche del memorandum e l'uscita dall'Eurozona.

Nonostante l'ottimismo ostentato dal governo e dal presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, sembra improbabile che Atene riesca a realizzare le riforme che presenterà a giorni e che potrebbero anche ricevere il via libera di Bruxelles. D'altronde, come ha eccepito il governatore della Bundesbank, Jens Weidmann, in un'intervista a Focus, il governo greco parla un linguaggio diverso a seconda del giorno e del pubblico che ha davanti, è ambiguo. E avrebbe dissipato tutta la fiducia che il precedente esecutivo si era guadagnato, ha concluso.


Citazione
radisol
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 8261
 

Bah ... a parte che tutta la storia della trattativa tra Grecia e Ue ha l'oggettivo carattere del pokeraccio ... compresi quindi gli inevitabili bluff ... anche se l'articolo si guarda bene dal dirlo, faccio notare che chi ha già dimostrato notevole interesse per l'acquisizione dei principali aereoporti greci, che poi mi sembrano siano due in tutto, è la Cina ... e che quindi questa "apertura alle privatizzazioni", guarda caso proprio degli aereoporti e non di altro, potrebbe, più che un cedimento a pressioni Ue, celare un sostanzioso "piano B" ... o anche essere appunto un bluff ... fare intendere alla Ue che si sta trattando anche con i cinesi ... per ottenere di più al tavolo del poker ...

Una sola cosa, in tutta questa vicenda greca, mi pare certa ed inoppugnabile ... e cioè che nulla è veramente quello che sembra ...

Investireoggi.it poi ... francamente ... non mi sembra un media autorevole in termini di geopolitica e geoeconomia ... è il classico media-juke box di presunta economia ... pagato a gettone per far salire o scendere, sparando notiziole ed improbabili "retroscena", una determinata azione di borsa ... che si avventuri anche su temi "globali" non mi sembra proprio il caso ... e ancora meno è il caso di dargli credito ...


RispondiCitazione
Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 30947
Topic starter  

Il nodo della questione credo stia nell'impossibilità, da parte di uno Tsipras ostaggio dell'ideologia europeista prima ancora che della troika, di rilanciare l'economia attuando politiche basate su massicci investimenti pubblici in sanità, istruzione, infrastrutture, ricerca etc.
La ripresa economica della Grecia, così come quella di qualsivoglia Paese europeo, passa ineludibilmente attraverso il recupero della piena sovranità monetaria e nazionale. Diversamente, si rimane i lacchè degli usurai internazionali esattamente come coloro dai quali gli Tsipras di turno vorrebbero distinguersi.


RispondiCitazione
radisol
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 8261
 

Stanno semplicemente giocando una specie di pokeraccio, in cui non mancano quindi i bluff ... tutto qua .... teso soprattutto a "prendere tempo" ... aspettando che nel frattempo qualche altra situazione si sblocchi ... Spagna, Francia, Irlanda, Portogallo ... ed anche che magari Putin si scrolli qualcuno dei molti problemi che gli hanno scaricato addosso negli ultimi mesi e possa quindi correre "in soccorso" ...

Poi hanno un problema di fondo ... e cioè i greci ... che da un lato, a sentire i sondaggi anche di segno "eurista", danno al governo Tsipras un gradimento plebiscitario tra il 70 e l'80 % ... ma che al tempo stesso sono, più o meno nelle stesse percentuali, contrari ad una uscita unilaterale dall'euro ...

Per cui, realisticamente, Tsipras e c. tendono a cercare casomai di farsi "buttare fuori" ... magari dopo aver incamerato qualche ulteriore "aiuto" momentaneo .... ed in attesa appunto di una serie di eventi in altri paesi ... che non appunto a fare scelte unilaterali, che nella situazione data in Grecia sarebbero del tutto impopolari ...


RispondiCitazione
ws
 ws
Honorable Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 551
 

oramai syriza e' diventata una questione di fede ; chi ci crede ci vede comunque la salvezza prossima e ventura ,anche se i fatti dicono sempre il contrario.


RispondiCitazione
radisol
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 8261
 

oramai syriza e' diventata una questione di fede ; chi ci crede ci vede comunque la salvezza prossima e ventura ,anche se i fatti dicono sempre il contrario.

In verità io a Syriza non ci ho mai creduto, nemmeno prima delle elezioni ...

Trovo però ridicolo , nella drammatica situazione data e nel più totale isolamento all'interno della Ue, che si pretenda che possa fare miracoli ...

Perchè non dichiara una "uscita unilaterale" dalla Ue, che peraltro sarebbe tutto meno che "salvifica" in se, credo di averlo già spiegato ...

Per cui c'è questa specie di poker ... peraltro ormai anche apertamente dichiarato ...

Anche io credo che la Ue sia irriformabile ... e che l'unica soluzione, anche per l' Italia, sarebbe una "rottura" della Ue medesima ... ma certo Tsipras non può "rompere" la Ue da solo .... al massimo può provare a farsi "buttare fuori" con meno danni possibili ... e credo sia quello che sta facendo ....

Poi, molto probabilmente, i leaders di Syriza avrebbero preferito andare al governo alla scadenza naturale della legislatura ... e non anticipatamente come è stato .... sperando che nel frattempo maturassero altre contraddizioni in altri paesi .... ma non potevano certo per questo votare il presidente della repubblica voluto dalla Troika ... e quindi le cose sono andate diversamente ... credo che questo aspetto spieghi molte cose ...

Certo comunque che loro, con tutti gli innegabili limiti che hanno, stanno cercando di governare un paese allo stremo ... e non stanno invece esprimendo opinioni su un forum ... e la differenza mi sembra abissale ...


RispondiCitazione
Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 30947
Topic starter  

Certo comunque che loro, con tutti gli innegabili limiti che hanno, stanno cercando di governare un paese allo stremo ... e non stanno invece esprimendo opinioni su un forum ... e la differenza mi sembra abissale ...

L`impressione e` che stiano partecipando ad un gioco molto pericoloso che io ed altri rivendicano il diritto di denunciare su un forum come CDC.
La loro eventuale sconfitta sarebbe la sconfitta delle sinistre di alternativa europee e spianerebbe la strada ai neofascisti di tutta Europa. Spero ne siano consapevoli e che si diano dei tempi.
Al gioco delle tre carte, a spese di un Paese ridotto allo stremo, puoi giocare fintanto che in pochi mesi riesci a strappare importanti ``concessioni``, altrimenti giochi al massacro contro il tuo stesso popolo provocandone la sollevazione a favore dei neonazisti. Comunque, io ritengo che chiunque speri di ottenere qualcosa dalla Sign.ra Merkel coltivi speranze illusorie.
Auspico che non si dovra' presto scoprire che il nome del gioco a cui si sta prendendo parte si chiama Weimar, atto II.


RispondiCitazione
radisol
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 8261
 

Questo rischio c'è ... innegabile ...

E credo che Tsipras e c. lo sappiano molto bene ...

Ma ci sarebbe ancora di più in un Paese che facesse scelte unilaterali ... almeno adesso .... che non sono praticabili "piani B" almeno nell'immediato ...

Probabilmente avevano fatto altri calcoli, non solo temporali ... arrivare al potere dopo le elezioni politiche in altri paesi ... quelli già citati, Francia compresa ... con possibili affermazioni di altre forze a vario titolo "euroscettiche" ... compresa la Le Pen ...

Ed altrettanto probabilmente avevano qualche "affidamento" con Putin come possibile "forno alternativo"... al quale Putin però nel frattempo sono stati scaricati addosso sia l'Ucraina con tutte le conseguenze del caso ... ma anche l'abbassamento improvviso del prezzo del petrolio ...

C'è poi, come altro "forno alternativo", la Cina ... che magari non ha i problemi contingenti di Putin ... e che aveva manifestato interesse ad investire in Grecia, soprattutto su porti ed aereoporti, anche ai tempi di Samaras .... ed anche per questo, questa formale disponibilità di Tsipras appunto a privatizzare sugli aereoporti mi fa pensare ad una mossa, forse anche un bluff, di un più complessivo "pokeraccio" .... Cina che notoriamente però si muove con la lentezza di un bradipo ed in totale riservatezza ... ed anche per questo Tsipras e c. hanno necessità di "prendere tempo" ...

Sono ovviamente d'accordo che questo "gioco" sia pericoloso ... ma credo pure sia l'unico "gioco" ora praticabile ...


RispondiCitazione
Condividi: