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Tzipi dai mille volti nel solco di Golda Meir


Tao
 Tao
Illustrious Member
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Alle elezioni interne di Kadima ha vinto la ministra degli esteri Tzipi Livni, che ora cerca di tenere in piedi la coalizione di governo. La vittoria di Livni è importante perché ha generato la sconfitta di Shaul Mofaz; il che rappresenta forse l'elemento più importante delle elezioni interne del partito di governo. Il ministro dei trasporti Mofaz è stato comandante in capo dell'esercito all'inizio dell'intifada ed è stato poi nominato ministro della difesa dal premier Ariel Sharon. Mofaz è stato un feroce generale, responsabile di gran parte dell'escalation dell'intifada. La sua filosofia politico-strategica e la sua concezione di probabili negoziati di pace possono essere riassunti così: Mofaz vede la realtà attraverso il mirino del fucile. Nel 2005 Mofaz ha voluto candidarsi alla leadership del Likud - la «mia casa politica» - e ha sorpreso tutti quando pochi giorni dopo aver criticato aspramente Sharon, è passato in modo opportunistico con Kadima. Mentre scriviamo queste righe, Mofaz ha dichiarato che si ritirerà per un periodo dalla vita politica, per qualche giorno, o mese, il tempo lo dirà. Con questo avversario, è facile capire perché una simpatica ministra degli esteri ha potuto avere la meglio. Livni ha basato la propria popolarità sulle critiche al premier Ehud Olmert. Soprattutto dopo la guerra, quando Olmert era allo zenit della impopolarità, ne ha chiesto a gran voce le dimissioni. Quando si è cominciato a parlare di casi di corruzione in cui era implicato Olmert, Livni si è schierata di nuovo nel fronte dei «ripulitori» e si è guadagnata il soprannome di «Ms Kleen». Ma la verità è che l'onesta Livni non ha detto una parola quando era un ministro di seconda categoria e sono state pubblicate gravi accuse di corruzione contro Sharon. Qual è il credo politico di Livni? Difficile dirlo.

Come ministra degli esteri ha condotto i negoziati con i palestinesi in modo corretto, è apparsa una moderata, ha parlato della necessità di mutare le ideologie fondamentali, ha detto che la questione della Grande Israele - annessione dei territori occupati nel 1967 - non funzionava più, ma allo stesso tempo ha ribadito che la città di Gerusalemme è indivisibile e si è opposta al ritorno dei rifugiati. Livni non si è pronunciata su questioni economico-sociali, ma uno dei suoi principali alleati nel partito è il ministro delle finanze Roni Bar-On, fedele sostenitore dell'economia di mercato e continuatore della linea thatcheriana di Benyamin Netanyahu. Livni, che all'età di 50 anni ha fatto una carriera velocissima, dovrà ora affrontare una sfida più complessa delle elezioni interne: come formare un governo. Se Olmert accetterà di dichiararsi sospeso - invece di dimettersi - Livni, che è vice-premier, potrà occupare il suo posto per cento giorni in modo da cercare di mettere insieme una coalizione. In questo caso, la coalizione di governo sarà la stessa di quella attuale. Se falliranno i tentativi di formare una coalizione, avrà altri tre mesi fino alle elezioni e questo le permetterà di rimanere mezzo anno a capo del governo, garantendosi un credito importante alle prossime elezioni. Se Olmert - che difficilmente perdonerà a Livni la sua aggressiva opposizione interna si dimetterà, Livni dovrà cercare di formare una coalizione avendo molto meno tempo e molti più problemi con i suoi probabili soci. Livni è la nuova leader di Kadima: il tempo dirà se si tratta di un passo avanti o di una riedizione più simpatica di Golda Meir , le cui cocciutaggine e rigidità furono alla base della guerra del 1973.

ZVI SCHULDINER
Fonte: www.ilmanifesto.it
Link: http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/19-Settembre-2008/art46.html
19.09.08


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