Notifiche
Cancella tutti

«Basta con i blocchi della fiaccola»


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 33516
Topic starter  

Il sindaco di Torino Chiamparino contro i no global che boicottano lo sponsor Coca Cola: imbecilli che danneggiano le Olimpiadi

«La fiaccola olimpica è da sempre un segno di pace, l'immagine che stiamo dando all'Italia interrompendone il cammino non è bella». A scagliarsi senza mezzi termini contro chi sta contestando il passaggio della fiamma olimpica è stato ieri il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino. Che in una intervista radiofonica ha aggiunto: «Se uno vuole alzare un cartello con su scritto `abbasso la Coca Cola' lo faccia pure, ma bloccare la Fiamma proprio no. Dovremo farci sentire tutti quanti, compresi i partiti più vicini a queste frange, per evitare che questi imbecilli si facciano pubblicità a danno dell'immagine olimpica». Gli «imbecilli» per Chiamparino sono i no global veneti che hanno cercato di fermare il cammino della fiamma olimpica di Torino 2006 a Venezia, dopo averlo fatto a Verona. Ma forse il sindaco di Torino farebbe meglio a rileggersi la storia della fiamma olimpica, prima di citarla come «segno di pace, da sempre». Infatti l'idea di una staffetta per la fiamma olimpica venne inventata dal dottor Carl Diem, presidente del comitato organizzatore delle Olimpiadi del 1936 a Berlino. Allora, nel caso a qualcuno fosse sfuggito, in Germania governava Adolf Hitler, e proprio il Furher chiamò ad organizzare i giochi olimpici lo scienziato dello sport Diem. L'idea di Diem fu quella di accendere la fiamma in Grecia (questa sì una tradizione antica) e di renderla «perpetua» con le torce che dalla Grecia sarebbero arrivate, con le staffette, a Berlino.

Un'idea che piacque molto al Furher. Per inciso, il logo stampato sulle torce del 1936 fu quello della Krupp, fabbrica di armi che fornì molte delle armi usate dalla Germania nelle due guerre mondiali. L'idea di Diem ebbe successo, e nonostante la sua associazione con il nazismo, venne ripresa in tutte le Olimpiadi, dal 1952 ad oggi. Questa `popolarità' comunque non ha impedito agli australiani, nel 2000, di boicottare il passaggio della fiaccola. Ed è quello che stanno facendo quelli che il sindaco di Torino definisce degli «imbecilli». A tre settimane dall'inizio delle Olimpiadi torinesi comunque le polemiche, è il caso di dirlo, continuano a divampare. Intanto per i costi esorbitanti dei giochi. Soldi che il Toroc (il comitato organizzatore) non ha, tanto che il buco è stato coperto dal comune di Torino. Ma le polemiche riguardano anche l'accoglienza «freddina» che questi giochi stanno ricevendo. I biglietti venduti (in questi giorni scattano i saldi: si passa dagli 800 euro per una gara ai 200), come accusano gli americani, non sono molti. Il Toroc minimizza, ma la realtà è che a tre settimane dalla cerimonia di apertura molti biglietti sono ancora nei cassetti.

E poi c'è la città, ancora sventrata in molti luoghi. «A prima vista - ha detto ieri Chiamparino - sembra ci siano tanti cantieri aperti, ma sono i ritocchi: tutto è pronto, Torino è più bella, saranno delle grandi olimpiadi, e anche la cerimonia d'apertura sarà una sorpresa, ci stanno lavorando esperti americani». Una battuta Chiamparino la fa anche sul governo: «Abbiamo dovuto ripianare il budget all'ultimo minuto con danni all'immagine. Nel governo ci ha aiutato Letta, altri decisamente no».

Orsola Casagrande
Fonte: www.ilmanifesto.it
18.01.06


Citazione
Condividi: