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abbraccio mortale


dana74
Illustrious Member
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Abbraccio mortale
8 febbraio 2012
di il Pasquino
Un emergenza senza fine è la storia degli ultimi anni del nostro paese.

Occupazione, sanità, ambiente e fenomeni atmosferici o geologici sono l’emblema dell’inefficienza, dell’incapacità, dell’arroganza, dell’ irresponsabilità di una classe politica attenta solo ed esclusivamente al mantenimento del potere, un potere che gli permette stipendi da favola, l’occupazione, in posti di prestigio, dei loro rampolli, il furto continuo, dalle tasche degli italiani, di quanto serve a questo sistema per mantenersi ed autocelebrarsi.

Siamo a 40 vittime per l’ ennesima emergenza italiana…la neve…40 vittime, per lo più anziani e senza tetto, simbolo di un degrado morale che spingerebbe qualsiasi popolo ad una rivolta, almeno delle coscienze.

Ed invece al parlamento Pdl e Pd stringono per un accordo sulla prossima legge elettorale, un accordo che rafforzi il bipolarismo e le loro posizioni.

Un abbraccio tra i due partiti corresponsabili, ognuno per la sua parte, dello stato attuale dell’Italia in ogni ambito…

La gente muore, il governo Monti pensa ai conti e a cancellare il posto fisso, la politica, quella che per mestiere dovrebbe occuparsi del bene del paese, invece di cercare soluzioni per una tragedia quale quella attuale, porre le basi affinché non si ripeta, si spende in incontri semi-clandestini per infinocchiare, ancora, il popolo.

Cosa cambierebbe, nei fatti, una diversa legge elettorale?..Non saranno sempre i partiti a mettere in lista le persone che loro vogliono?…L’ingresso di un minuscolo gruppo di persone voluto dalla gente, non si sa però come scelto e su che basi, può cambiare l’andazzo di un parlamento intento solo e sempre alla salvaguardia dei propri interessi ?…L’appartenenza ad un partito che porta avanti una determinata politica non costringerà, anche il più onesto, alla sottomissione o all’esclusione?…E’ questa la vera ed unica questione italiana?

Non sorprende, almeno lo scrivente, il vergognoso silenzio del presidente della repubblica. Sacrosanto ricordare, di contro, l’impegno e gli interventi del presidente Pertini di fronte alla tragedia che colpì l’Irpinia. “Fate presto”…appena dopo tre giorni dal terremoto il suo moto d’indignazione colpì nel cuore le responsabilità di quelle istituzioni brave solo a parlare, ma sempre incapaci nei veri momenti di emergenza.

Fu proprio Pertini che volle il Ministero per il coordinamento della protezione civile, fu proprio lui, unico grande presidente della storia della nostra repubblica, a vivere, con il suo cuore e la sua passione, la politica come servizio per il popolo, per la gente, per quei giovani che lui si, nel vero senso di ogni suo atto e parola, difendeva e incoraggiava.

Napolitano, grande protagonista dell’ennesimo ribaltone italiano e primo sostenitore dell’era Monti, tra le più nefande per il nostro paese, non pronuncia parola alcuna sullo scandalo di questa strage annunciata, preferisce perdere il suo inutile tempo in lectio magistralis ed in lauree ad honorem che ne disegnano ancora meglio il personaggio…un politico da sempre devoto sostenitore di uno Stato lontano mille miglia dai reali problemi della gente, dei cittadini, attento solo al mantenimento di quegli equilibri di potere necessari alla sua sopravvivenza, qualsiasi ne sia il prezzo da pagare.

Nell’abbraccio mortale tra i due maggiori partiti del nostro indecente alveo parlamentare si concretizza quel definitivo abbandono dei dettami della costituzione, delle regole della convivenza, dei principi della democrazia.

La sottrazione di circa 39 milioni di euro dalle casse di questi partiti per motivi chiari a tutti…ma indicibili e quindi nascosti dietro improbabili responsabilità personali, sono solo l’ennesimo esempio del fango che affoga la nostra civiltà.

Quei 40 morti gridano vendetta, gridano il loro sdegno e pretendono il nostro impegno, quell’ impegno che le persone che ancora pensano che ci possa essere un futuro hanno il dovere di assumere.

http://www.reset-italia.net/2012/02/08/abbraccio-mortale/

Anche i Radicali rubano

E persino l’ultima (presunta) superiorità morale è andata a farsi benedire. L’onda demagogica che vuole i politici manolesta tutti uguali, pronti a rubare persino al fraterno compagno di partito, ha travolto anche i Radicali.
Ma come, quelli da 30 anni impegnati nella battaglia contro il finanziamento pubblico ai partiti? Sì, ma pure loro poco attenti a selezionare chi faceva i conti in famiglia: Pasquale Quinto, detto ‘Danilo’, storico tesoriere radicale, è fresco di condanna in via definitiva a 10 mesi di reclusione per appropriazione indebita aggravata e continuata dal ‘gruzzolo’ del partito. Lo ha rivelato il settimanale Panorama in edicola il 9 febbraio.
FREGATI DA UN UOMO DI FIDUCIA. Indignati dal caso Lusi, tesoriere furbetto che allungava le mani nel salvadanaio della Margherita, gli italiani hanno appreso da poco dei torbidi giri di denaro tra Alleanza nazionale e Popolo della libertà. Ora si è aggiunta la banda di Pannella, ‘fregata’ da un uomo di fiducia. Non saranno stati contanti provenienti dallo Stato – e quindi dai cittadini – che i radicali rifiutano, ma gli iscritti (e finanziatori) del Partito radicale come l’avranno presa?
Turco: «Subito denunciato, è arrivato prima il partito della magistratura»

Maurizio Turco, attuale cassiere radicale, ha messo subito le mani avanti: «Il nostro caso è l’unico nella storia della Repubblica che ha visto arrivare prima il partito della magistratura. E ogni volta che la magistratura è arrivata si è trovata di fronte a dei partiti con dirigenti ingenui o distratti. Noi abbiamo controllato, appurato, denunciato».
STRETTO COLLABORATORE DI PANNELLA. Certo, una figura migliore dell’ultimo Rutelli caduto dalle nuvole per il tradimento del fido Lusi («sono incazzato e addolorato», disse) ma pur sempre una magra consolazione, perché Quinto è stato per anni stretto collaboratore di Marco Pannella, e il partito si è tenuto in casa un furbetto a sua insaputa, come capitato alla Margherita.
MULTE, BOLLETTE E CENTRI BENESSERE A BILANCIO. Se Lusi maneggiava quattrini per appartamenti in centro a Roma e consulenze gonfiate all’impresa canadese della moglie, il radicale Quinto aveva iscritto al bilancio del partito multe, bollette, centri benessere, ristoranti, hotel e spese personali come sopravvenienze passive da parte del tesoriere.
PURE IL ‘TRADIMENTO’ CON LA CHIESA. Che fine ha fatto, questo Quinto? Ora collabora con l’Osservatore romano e con la diocesi di Bari. Un tradimento doppio: il ladro che è passato alla sponda acerrima ‘nemica’, quella Santa Sede attaccata un giorno sì e l’altro pure in sella al cavallo di battaglia radicale del pagamento dell’Ici anche da parte del Vaticano.
Ora il partito del segretario Mario Staderini ha pronta una richiesta di risarcimento nei confronti di Quinto di 230 mila euro.
Quisquilie rispetto ai 13 milioni fatti sparire dal democratico Lusi o ai 26 milioni contesi tra An e Pdl. Ma come spiegare adesso al cittadino medio che ‘politici=tutti ladri’ è solo una becera forma di populismo?

http://infosannio.wordpress.com/2012/02/08/anche-i-radicali-rubano/


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