Notifiche
Cancella tutti

Bertolaso,bruciato da chi?


Boero
Honorable Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 540
Topic starter  

Bertolaso dice che gli stati uniti sono incompetenti, e pochi giorni dopo si scopre che andava a puttane...
viene in mente nulla?
I sexgate notoriamente chi è che li fa?
Sbaglio o la nostra magistratura è telecomandata?
Perchè non se ne sono accorti prima, e se ne accorgono solo adesso?
Qui siamo in un sito a cui piacciono i complotti, però a nessuno in questo sito è venuto in mente niente...
Quindi getto la pietra nello stagno.


Citazione
dana74
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 14469
 

mah qui non è proprio uno scandalo sessuale nudo e puro stile Clinton e la Lewinski, favori sessuali erano un PAGAMENTO in cambio di favori in appalti pubblici.
Ci sono comitati d'affari tutti italici, secondo me ovviamente.
Non escludo ci possa essere lo zampino USA, ma non mi pare così importante l'opinione di Bertolaso per stelle e strisce.


RispondiCitazione
glab
 glab
Honorable Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 539
 

permettendomi una modesta ironia dirò che se getti la tua pietra nello stagno mi sa che non si sentirà un "plof" di pietra nell'acqua ma un "pac" di pietra nella pietraia che ormai è diventato lo stagno.
anch'io non credo sia lo zia sam ma credo che siano dei "nostri" ascosi,che pensano di trarre vantaggio dalla sostituzione del Bertolaso di turno.
nella multicolonia italiana oniuno "padrone imperante" ha le sue truppe cammellate piazzate e queste si fanno guerra le une alle altre, tutti però a spese del contribuente.
penso che la migliore speranza sia di sedersi sulla riva del grande fiume ed apettare che passino! ed all'uopo suggerisco la rilettura del coro atto terzo dell'Adelchi, (Alessandro Manzoni) per osservare, aimè!, che già allora era così e fors'anche prima.
......... al vecchio padrone si aggiunge quel nuovo, dividono i servi dividon gli armenti, insieme si posan sui campi cruenti d'un volgo disperso che nome non ha. 8)


RispondiCitazione
helios
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 16537
 

interessante : Bertolaso bruciato da chi?
già....chi potrebbe avere interesse a bruciarlo e soprattutto come mai si è fatto bruciare? Probabilmente non si poteva tirare di più la corda all'acquila dove vivono ancora in tende e scaricano l'acqua nell'aterno senza alcun filtro e nessuno fa nulla, dove vivono ancora sotto le tende e sono incazzati..
non si poteva tirar la corda di più sulla maddalena e sui milioni spesi senza sapere il perchè in questo momento di crisi...
non si poteva più tirar la corda sui rifiuti della campania e sulle discariche illegali...quindi alla fin fine....molti hanno tirato un sospiro di sollievo quando è stato 'scoperto' il tutto. Già anni fa Bertolaso è stato 'graziato' nell'operazione rompiballe (le ecoballe fasulle...) mentre altri ci hanno rimesso anche al suo posto.Stavolta è toccato a lui ed infatti dice che è stato tradito. E'senza dubbio vero ma poteva almeno star zitto ad Haiti.
Dire certe cose agli USA è sempre autolesionistico anche perchè si sa che nessuno del governo difende questi 'temerari'.
Ha sbagliato nel dire le cose giuste a chi le cose giuste non le vuole sentire. E'stato bruciato quando ha pensato che poteva dire certe cose mentre gli altri pensavano che il suo tempo stava per finire.

Lo scandalo sessuale è solo una pruderie ....per vendere i giornali.
I milioni mal spesi non 'attizzano' e tantomeno pochi pensano che il paese proprio in questa maniera è stato già fottuto.


RispondiCitazione
cloroalclero
Reputable Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 443
 

ma insomma, ho capito i complotti eccc...
ma è tanto che si sa che il vice di bertolaso è indagato. Semplicemente berlusconi non è arrivato a tempo a stoppare le intercettazioni e l'indagine è finita.
Sostenere il complotto qui equivale a sostenere che TUTTA la magistratura italiana è implicata nel siluraggio di chi "in alto" non fa comodo. Invece è solo un'indagine che, finora, è andata a buon fine.
Ma non è detto che prosegua. Non è detto che non varra' anche per lui l'impedimento illegittimo o il silenzio stampa.
Probabilmente sto balducci non s'è parato il culo a sufficienza. Per ora. Ma, come decine di indagini magari sarà interrotta. O salteranno le udienze.
Per ora vedo solo un PM che sta lavorando "normalmente"


RispondiCitazione
venezia63jr
Noble Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 1229
 

Voglio dire qualcosa sulle indagini: per fare una indagine il magistrato deve chiedere il beneplacito del proprio superiore che a sua volta si rivolgera' sempre piu' in alto,per iniziare ci vogliono soldi e uomini, da cio' possiamo dedurre che certe indagini sono iniziate perche' il magistrato aveva dei mecenati che lo sponsorizzavano,per le indagini "Unabomber" sono stati stanziati dei fondi ingenti che alla fine hanno dato i frutti che sappiamo. Un magistrato non fa l'investigatore nel tempo libero, lui inizia l'indagine dopo una dennuncia o un rapporto di polizia (striscia la notizia). Alla fine si arriva alla valutazione che esistono due scuole di pensiero in seno alla magistratura,una di destra,scusate di centrodestra e una di sinistra..... scusatemi sempre volevo dire di centrosinistra, un dualismo a volte sano e a volte fuorviante.
Solo gli addetti ai lavori capiscono quando il "caso" e' costruito.


RispondiCitazione
Eurasia
Honorable Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 702
 

Bruciato da chi? Si è bruciato da sé e dalla masnada di criminali sociopatici che ci governa. E mentre BXVI continua a scaramellarcelo con "il diritto della vita è inalienabile" rinfreschiamoci la memoria:

La Mano di Dio di Antonio Musella e Alfonso De Vito

Santo subito.

Cosi’ le donne di Forza Italia spedite in piazza del Plebiscito dal consigliere regionale del Pdl Fulvio Martusciello acclamavano il premier Berlusconi che dopo anni di malgoverno, corruzione, e scellerata gestione dei rifiuti, all’inizio dell’estate del 2008 era riuscito a ripulire il centro di Napoli.

Un invocazione divina per l’uomo , che mai piu’ che in questa occasione, viene dipinto come l’unto del signore.

Di cio’ che ha rappresentato la gestione dei rifiuti in Campania negli ultimi 15 anni si e’ detto e raccontato tanto. Lo sversamento abusivo di rifiuti speciali, la distruzione sistematica del territorio, la congiunzione tra politica e camorra nella gestione dei rifiuti, l’avvelenamento di quella che oggi e’ una Campania Infelix.

Sul nuovo assetto gestionario della vicenda rifiuti in Campania, appare invece un immagine plastificata, costruita a tavolino e che ben nasconde i veri deus ex machina che continuano a gestire appalti e consulenze.

Berlusconi senza dubbio incassa un ritorno di immagine che fino a qualche anno fa in citta’ era inimmaginabile, dall’altro il suo governo che ha puntato tutto sull’emergenza rifiuti in Campania incassa un consenso per il “miracolo” della sparizione dell’immondizia. Un immagine plastificata appunto, condita da generali in mimetica come Giannini , che mostrano il pugno duro contro i resistenti ed i cumuli di rifiuti, ed un vero e proprio uomo del destino, Guido Bertolaso, mandato da Berlusconi per risolvere la crisi rifiuti.

Il dottore con il pulloverino blu ha molto a che fare con che quella sorta di alone mistico che circonda gli uomini che il governo ha inviato in Campania per fronteggiare l’emergenza. Nipote del cardinale Camillo Ruini, Bertolaso oggi ricopre la carica di sottosegretario all’emergenza rifiuti in Campania e quella di capo della Protezione Civile.

Ovvero da un lato a capo di quella struttura che ha visto indagati dei suoi eccellenti predecessori come Bassolino e Facchi, e diversi personaggi di rilievo e suoi collaboratori come la sua ex vice Marta Di Gennaro rinviata a giudizio per disastro ambientale.

Dall’altro Bertolaso e’ a capo di quella struttura, che altro non e’ che un’associazione di volontariato sostenuta oggi con un impressionante mole di finanziamenti pubblici, che dovrebbe tutelare i cittadini dalle calamita’ e dai disastri ambientali.

Allo stesso modo Bertolaso ha il ruolo di commissario straordinario nel suo dna. Faceva gia’ parte della struttura commissariale dei mondiali del 1990, ed oggi finisce con ricoprire il ruolo di commissario straordinario anche per il G8 della Maddalena del 2009.

Ma gli uomini chiave della attuale gestione della crisi rifiuti in Campania, Bertolaso l’ha incrociati ricoprendo un’altro ruolo da commissario.

Per il Giubileo del 2000 infatti, il governo e lo Stato Pontificio costruirono una struttura commissariale capace di affrontare i milioni e milioni di pellegrini che arrivarono nel nostro paese, e indirizzare nel verso giusto i milioni e milioni di euro di finanziamenti.

Il commissario al Giubileo fu Francesco Rutelli, ed il suo sub commissario proprio Guido Bertolaso.

Rutelli rappresentava quella figura all’interno del centro sinistra che poteva essere di garanzia per il Vaticano , ed i suoi uomini risultavano essere di totale ed inconfutabile affidabilita’ da parte della Chiesa prima ancora che dall’ex sindaco di Roma.

Marcello Fiori, membro della segreteria politica di Rutelli ai tempi del Campidoglio entrava all’interno del Direttivo del Commissariato straordinario per il Giubileo per conto del governo. Fiori comincia a ricoprire dei ruoli diretti anche all’interno della Protezione Civile di Bertolaso. Diventa direttore generale dell’unita’ di gestione delle emergenze della Protezione Civile e gestira’ poi personalmente l’operazione dei funerali di Giovanni Paolo II. 4 milioni di euro per poco piu’ di un ora di cerimonia.

Donato Mosella invece, napoletano, senatore prima della Margherita, e oggi deputato del Pd, entrava nella struttura come Direttore Generale dei Volontari per il Giubileo.

Mosella risulta essere un personaggio chiave gia’ ai tempi del Giubileo. Direttore per otto anni della CSI , apprezzatissimo dagli ambienti ecclesiali tanto da entrare nel commissariato al Giubileo in quota Vaticana, Mosella e’ capo della segreteria politica di Rutelli e coordinatore poi della campagna elettorale del 2001 per Rutelli Premier.

Ad affiancare gli uomini della Margherita all’interno della struttura commissariale, oltre a Guido Bertolaso, per conto del Vaticano venne inserito Crescenzio Sepe. Da sempre vicino all’Opus Dei, Sepe comincio’ a scalare la gerarchia vaticana nella fase finale del papato di Giovanni Paolo II, tanto da essere una delle persone piu’ influenti presso Navarro Walls ex segretario di stato vaticano.

Bertolaso, Sepe, Fiori, Mosella....una squadra formidabile.

E fu proprio da quell’esperienza del Giubileo che i quattro, guardati a distanza dal Vaticano e da Rutelli prendono letteralmente il volo come uomini giusti da mettere nei posti chiave.

Bertolaso come detto, da capo della Protezione Civile, passa la sua prima esperienza commissariale in Campania nel 2006 -2007 con risultati disastrosi. Non riesce a fronteggiare la crisi, e soprattutto non gestisce con pieni poteri la contrapposizione alle comunita’ resistenti. Lascia l’incarico nel luglio del 2007 in polemica con l’allora ministro all’ambiente Alfonso Pecoraro Scanio.

Ma dalla vittoria elettorale del Pdl del 2008 Guido Bertolaso comincia un escalation incredibile che lo porta oggi ad essere uno degli uomini piu’ potenti nel paese. Sottosegretario all’emergenza rifiuti in Campania, commissario straordinario al G8 della Maddalena, come detto, e capo di una Protezione Civile che vede un aumento incredibile dei fondi a sua disposizione che vengono sottratti al ministero dell’Interno ed al comparto sicurezza, dunque a polizia e carabinieri, per finire nella struttura di Bertolaso.

Crescenzio Sepe invece accompagna la chiusura del papato di Wojtila coltivando l’ambizione di giungere ad uno dei posti chiave all’interno della gerarchia politica vaticana, il posto di segretario di Stato. La nomina di Ratzinger invece apre le porte dei posti di potere ai gesuiti con un conseguente calo d’appeal per l’Opus Dei.

Viene nominato Arcivescovo di Napoli. Il Cardinale Sepe diventa ben presto in una citta’ distrutta dalla crisi rifiuti, dalla guerra di camorra, e dal degrado morale delle istituzioni locali, una delle voci piu’ ascoltate. Diventa addirittura un opinion leader di portata nazionale. Famoso per essere il primo prelato al mondo ad essere approdato sul social network Facebook, Sepe si erige a moralizzatore della citta’ corrotta dal malgoverno e dal malaffare, lancia appelli contro la violenza e soprattutto per la rinascita della citta’. Un personaggio nuovo in una citta’ che viene comandata da oltre 15 anni dalle stesse facce.

Donato Mosella intanto da senatore della Margherita, diventa deputato nel 2008 con il Pd, e cambia anche collegio passando dal Lazio alla Campania. E’ tra gli uomini piu’ ascoltati tra i democratici nonostante facesse capo ad una corrente di minoranza, quella rutelliana appunto. Diventa tra i principali animatori della corrente Teo-dem insieme ai suoi inseparabili colleghi deputati Binetti, Sarubbi, Lusetti e Calgaro. Scende in campo contro
l’eutanasia sulla vicenda che vede coinvolta Eluana Englaro, e non perde occasione per qualche sortita moralizzatrice funzionale al Vaticano come l’invettiva contro il concerto di Madonna a Roma che si presento’ sul palco in croce.

Diventa uomo di collegamento tra i democratici ed il vaticano insieme a Francesco Rutelli. Incappa in qualche brutta storia ovviamente, ma si sa, che per uomini come lui, che ricoprono ruoli chiave anche come cinghia di trasmissione tra potere e gestione del territorio, sono rischi del mestiere. Nel 2007 la Procura della Repubblica di Napoli arresta il consigliere regionale Roberto Conte.

Conte e’ accusato di voto di scambio con la camorra, ed in patricolar modo con il clan Misso che l’avrebbe sostenuto alle regionali del 2000.

Conte passato intanto dai Verdi nelle fila del Pd, secondo la Procura cerco’ l’appoggio del capoclan Giuseppe Misso, da sempre legato all’estrema destra che voleva vendicarsi del mancato sostegno di Alleanza Nazionale nei suoi riguardi in occasione del processo per la strage di Bologna.

Agli atti dell’inchiesta risulta una telefonata tra Roberto Conte a Donato Mosella quando quest’ultimo era consigliere del Ministro per i beni culturali Francesco Rutelli. Si parla di una consulenza chiesta ed ottenuta da Conte per una persona a lui vicina. Nelle intercettazioni Conte chiede a Mosella se sta andando tutto bene - “Cosi’ per galvanizzare gli amici...” - sostiene il consigliere regionale. Ma Mosella e Rutelli non vengono coinvolti nell’inchiesta.

Tra Maggio e Luglio 2008 il governo Berlusconi mette a punto il suo piano contro l’emergenza rifiuti in Campania. Un piano difficile da attuare. Da un lato la resistenza delle popolazioni, a cominciare da quelle della citta’, prima Pianura, poi Gianturco ora Chiaiano. Poi la magistratura che ha inquisito Bassolino, i fratelli Romiti, ed addirittura con l’operazione “Rompiballe” anche la vice di Bertolaso ed il prefetto di Napoli (e commissario straordinario all’emergenza rifiuti dal luglio 2007 al 1 gennaio 2008) Alessandro Pansa.

Il decreto 90, diventato poi legge 123/08 e’ il primo passo per la riuscita dell’operazione. Carcere per i resistenti, da uno a cinque anni per chi lotta contro le discariche le quali, vengono definite zone di interesse strategico militare e protette con l’esercito, imbavagliamento della magistratura con la costituzione di una superprocura sull’ambiente, che non permettera’ dunque ad un singolo magistrato di poter disporre il sequestro delle aree che il governo intende utilizzare, come gia’ successo a Pianura e a Lo Uttaro perche’ discariche con rifiuti tossici e pericolosi che hanno causato un disastro ambientale.

Ma per Bertolaso la strada e’ ancora in salita.

Per vincere davvero la sfida c’e’ bisogno della mano di Dio....

La provincializzazione innanzitutto. Napoli deve avere una sua discarica dove metterci dentro di tutto. La Cava del Poligono di Chiaiano e’ di proprieta’ dell’Arciconfraternita’ dei Padri Pellegrini. La Curia e’ il padrone di casa insomma.

Il Cardinale Sepe è la prima persona che il premier Berlusconi incontra nella sua prima visita ufficiale a Napoli, in occasione del primo consiglio dei ministri del nuovo governo. Ne ottiene anche la benedizione con l’esclamazione dell’arcivescovo al premier “Ca a’maranna t’accumpagne ! – Che la Madonna ti accompagni !”.

Ed evidentemente la Madonna ha accompagnato anche il Cardinale, visto che la Curia di Napoli entra a far parte di un fantomatico progetto di raccolta differenziata su cui il governo investe una discreta liquidita’ di denaro, che vede le parrocchie in prima fila a fare da centri di raccolta per plastica, vetro e carta. Senza sapere dove sversarle poi, senza prevedere una filiera completa del riciclo, senza prevedere isole ecologiche ed accordi con il Conai. Un’operazione di facciata che interessa decine e decine di volontari delle parrocchie gestita direttamente dalla Curia.

Bertolaso non avra’ dovuto sforzarsi molto per convincere il vecchio socio Crescenzio Sepe a collaborare con la struttura commissariale. In tutti i modi possibili. Come ad esempio zittire e costringere al silenzio tutti i parroci delle zone interessate dalla costruzione di discariche come quelli di Chiaiano e Marano.

Ma la chiusura del cerchio si ha quando, dopo l’operazione della magistratura del maggio 2008 che porta agli arresti domiciliari Marta Di Gennaro, la vice di Bertolaso, proprio nei giorni delle barricate a Chiaiano, c’e’ da recuperare la credibilita’.

La Di Gennaro e’ accusata di aver ingolfato all’inverosimile con ogni tipo di rifiuti la discarica di Villaricca a Nord di Napoli occultando il percolato che si produceva nel sito, aspirandolo di giorno e riversandolo di notte. Una situazione incredibile che portava ogni paio di giorni all’esplosione di vere e propri gaiger di percolato spinti in aria dai biogas. Con tanto di intercettazioni telefoniche e dichiarazioni del primo pentito dell’affare rifiuti Marcello Orsi, la De Gennaro dagli arresti domiciliari si lamenta di come sia stato possibile che hanno arrestato lei che “..eseguiva gli ordini, e non chi li emanava...”.

Marcello Orsi viene assassinato dai Casalesi poche settimane dopo l’inizio della sua collaborazione con i magistrati.

A sostituire Marta Di Gennaro, nel ruolo di sub commissario arriva....Marcello Fiori !

L’uomo di Mosella e Rutelli viene affiancato a Guido Bertolaso ed al Generale Giannini che con la sua mimetica continua a comparire nei telegiornali e sulla stampa al fianco dell’omino con il pulloverino della protezione civile.

Giannini fa il paravento, da uomo dell’esercito si permette di sparare a zero sulle comunita’ resistenti di Chiaiano e Marano fino ad arrivare a voler denunciare il Presidio permanente di Chiaiano ed il Laboratorio Insurgencia per diffamazione dopo la scoperta della vicenda amianto, ma Fiori invece bada nell’ombra a ben altro.

L’ex direttore generale del Ministero delle Comunicazioni ai tempi del ministro Gentiloni, colui che e’ tra i principali registi , insieme ad Antonello Soru, della completa digitalizzazione terrestre della Sardegna, arriva a Napoli su una delle poltrone con piu’ poteri nel paese.

D’altronde per Fiori il decreto 90 prevede una norma specifica. Il buon Marcello infatti, con il cambio di governo e la vittoria di Berlusconi era rimasto senza incarico. Per questo nella trasformazione in legge del decreto 90 viene stabilito che la struttura commissariale in capo a Bertolaso puo’ assumere funzionari e dirigenti di amministrazioni pubbliche o societa’ partecipate, a tempo indeterminato e con una posizione di prima fascia. Non piu’ dunque collaboratori esterni ma una figura stabile da prendere anche nelle partecipate o tra i dipendenti pubblici. Senza concorso, ma a chiamata diretta. Una anomalia assoluta nelle procedure amministrative e di gestione del personale della cosa pubblica.

Ma Fiori dov’era intanto, per rientrare in questo identikit ? Dopo l’incarico al ministero Fiori continuava a mantenere una vecchia carica dirigenziale nella Acea , l’azienda romana leader delle illuminazioni e di recente affermatasi nel mercato della privatizzazione dell’acqua.

Partecipata dal Comune di Roma, la Acea e’ una creatura di Veltroni in continua espansione sul terreno delle multiutility. Fiori dunque era, almeno parzialmente ancora un dipendente pubblico. Et voila’ viene proiettato all’ombra del Vesuvio come vice del capo dei capi Bertolaso.

Fiori negli uffici di Palazzo Salerno ha un bel da fare con le file lunghissime davanti alla sua porta. Ditte che devono costruire discariche, ditte che presentano brevetti e nuove tecnologie per l’individuazione di rifiuti pericolosi e per la captazione dei biog
as.

Appalti insomma....

Come la gestione delle ditte ad esempio. Accade che la ditta Pescatore morosa nei confronti dello Stato per circa 4 milioni di euro per opere non costruite viene estromessa dall’aggiudicazione della gara per la discarica di Chiaiano, perche’ i comitati denunciano pubblicamente il fatto.

Poco male, si aggiudichera’ la gara per la costruzione della discarica di Terzigno un paio di dozzine di chilometri piu’ a Sud.

A Chiaiano ci va invece la Ibi, gia’ sotto inchiesta per omicidio colposo per la morte di un suo operaio in un piccolo comune sardo , deceduto in un incidente sul lavoro perche’ senza nessun tipo di protezione. La stessa Ibi che aveva costruito la discarica di Bellolampo in Sicilia e sul letto di una delle quattro vasche c’aveva messo materiali di risulta, penumatici e lastre di eternit sbriciolato.

Bertolaso, Sepe e Fiori con la benedizione di Rutelli e Mosella che da Roma osservano e garantiscono la gestione condivisa della fuoriuscita dall’emergenza.

Donato Mosella diventa lo sparring partner di Bertolaso. E’ il primo ad uscire pubblicamente con parole di elogio e giubilo per il lavoro di Bertolaso solo poche settimane dopo la sua nomina. Non perde occasione di rilanciare e plaudire a qualsiasi uscita pubblica del sottosegretario.

Anche dopo il crollo del tetto della scuola di Rivoli, Mosella chiede in Parlamento che si dia ascolto alla denuncia di Bertolaso sulla condizione delle scuole in Italia, ci vogliono svariati milioni di euro per sanare le scuole, e ci vogliono subito ammonisce il deputato del Pd. Una stima dei costi, 13 miliardi di euro, fatta in meno di ventiquattore dal crollo di Rivoli....incredibile...sembra quasi la stima dei danni del treno Napoli – Roma utilizzato dagli ultras del Napoli in settembre nella tristemente nota gara calcistica. Furono indicati 500mila euro di danni prima ancora che il treno arrivasse alla stazione di Napoli Centrale. Magari anche per l’edilizia scolastica ci vorrebbe un commissario straordinario ?

I rapporti poi tra i “saggi rutelliani” e la gestione degli affari in Campania si intreccia recentemente ad una nuova vicenda, ancora tutta da indagare che riguarda il suicidio dell’ex assessore al Comune di Napoli Giorgio Nugnes. Implicato anche nell’inchiesta sugli scontri di Pianura, Giorgio Nugnes si toglie la vita , probabilmente dopo aver saputo di una nuova inchiesta, quella sul Global Service, il sistema integrato delle strade su cui stava mettendo le mani la Romeo S.p.a.

Proprio Lusetti, del gruppo dei “saggi rutelliani” e dei teo-dem , e’ il primo politico nazionale a difendere “ l’onorabilita’ ” di Giorgio Nugnes e l’estraneita’ del Pd da qualsiasi inchiesta sull’appalto per la gestione delle strade del capoluogo partenopeo. Ma come detto questa forse e’ un’altra storia.

Il quartetto Bertolaso, Sepe, Mosella, Fiori ci racconta di chi sta gestendo davvero l’emergenza rifiuti oggi.

Un’emergenza che esattamente come ieri gode di un flusso continuo di denaro pubblico che viene speso per appalti, brevetti, consulenze, perizie, stipendi d’oro, ma che a differenza di ieri gode di un’immagine pubblica baciata dalla “ santita’ ” di essere coloro che devono fare il “miracolo”.

Ed e’ proprio la mano del Vaticano che ha un ruolo di primissimo piano nella gestione attuale della crisi rifiuti in Campania. Un gestione che vede appunto il coinvolgimento di uomini del governo di centro destra, in realta’ ben pochi, e uomini dell’opposizione di centro sinistra, ma tutti legati a doppio filo con il Vaticano.

Una mano di Dio che continua ad avvelenare i cittadini della Campania, occultando l’amianto, liberandolo nell’aria, che continua a programmare la distruzione di questa terra prevedendo lo sversamento in discarica di ogni tipo di rifiuti, che costruisce inceneritori, che alimenta il business di pochi e la morte di molti. Una mano di Dio sporca di sangue....

http://archive.globalproject.info/art-18154.html#top


RispondiCitazione
Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 30947
 

ti spiego dove sbagli Boero.
Il fatto che ora stia saltando il tappo o lo stiano facendo saltare è ovvio che qualcuno imbecca i magistrati..dire che tutta la magistratura è controllata dalla CIA è ridicolo..che ci siano agenti segreti che vengono fatti diventare magistrati è certo.

Non è siano falsità le ruberie della protezione civile il fatto che spendeva spiccioli per prevenire i disastri e poi se la cavava Bertolaso dicendo che non si stanziano abbastanza soldi quando era lui che non li stanziava..
non è falso che a Giampilieri c'erano state 3 frane 94 98 2007 e la protezione civile aveva promesso 11milioni di euro ma stanzianti effettivamente solo 50mila euro per mettere in sicurezza il terriotorio..ma non perchè non li avesse ma perchè 300milioni di euro veniva stanzianti per altro ossia porti per 600yacht,alberghi di lusso in sardegna etc..
idem a l'Aquila pa protezione civile che decide anche quanti fondi fanno all'INGV
che dipende dalla protezione civile..fece dire agli esperti che non c'erano rischi
la protezione civile agli abitanti dell'Aquila disse ''tornate tutti a casa tranquilli
non ci sono rischi ,normale sciame sismico''
invero non c'erano soldi da stanziare per la prevenzione ,uomini sul territorio etc perchè tutti i fondi erano stati dirottati per le costruzioni in altre zone..
e non per la protezione civile..
ovviamente poi col terremoto allora la protezione civile SPA ha iniziatoa lucare anche a l'Aquila.. perchè conveniva e si p costruita la New town invece che ricostruire la città perchè più redditizio!

Una cosa è certe tenere centinaia di persone ferme che dovevano agire in caso di sisma sarebbe stato costoso e non fruttifero per mazzette ed appalti..
ecco perchè a l'Aquila non c'erano nessuno.

Prima poi verrano fuori altre inchieste pure su questo..perchè nessuno ha potuto decidere,tutto ha deciso protezione civile e berlusconi,scelte progettuali,appalti,aziende..tutto con la scusa dell'emergenza si sono aboliti tutti i controlli...

anche a Napoli Bertolaso è indagato per truffa ,traffico di rifiuti ed altro..
Bertolaso anche sotto la sinistra faceva lo stesso,ma nessuno lo sgamava..

oggi chi sapeva ha parlato ed imboccato i magistrati e gli inquirenti..
come avvenne con tangentopoli..

tieni presente che gli USA da sempre favoriscono al potere personale che hannop scheletri nell'arimadio che poi quando sgarrano vengono rimossi..
immaginate se al posto di Bertolaso ci fosse stata una persona integerrima,come potevano agire gli USA?
Non gli rimaneva che creare un finto incidente per eliminarlo..
invece hanno solo fatto sapere quello che molti avevano capito(io ad esempio a L'Aquila) ossia che era tutto un imbroglio,d'altronde non ci voleva un genio
dopo che si era saputo che il contratto segreto con i vaccini della suina con la Novartis lo aveva fatto la protezione civile direttamente..dopo che si era saputo che la protezione stava per diventare una SPA,da quanto in qua le SPA si occupano del bene delle popolazioni ?Si occupano solo di profitti e lucro quindi pr chi voleva vedere era sotto gli occhi di tutto..

poi per quelli che si accontentato di una maglia della nazionale e di una faccia
da prete di campagna o da medico dell'amaro montenegro è un altro paio di maniche..

ciao


RispondiCitazione
Condividi: