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Bertolaso: «Forse qualcosa è sfuggito»


Tao
 Tao
Illustrious Member
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PROTEZIONE CIVILE SPA Verso la fiducia

Sarebbe «merito di Guido Bertolaso» se gli imprenditori che sghignazzavano la notte del 6 aprile, convinti che il terremoto sarebbe stata un'occasione d'oro per le loro tasche, in realtà «non hanno mai avuto e non avranno mai un euro» dalla ricostruzione dell'Aquila. Parola di Gianni Letta. Come a dire: è la prova dell'onestà di Bertolaso. Eppure la frase con cui il sottosegretario alla presidenza del consiglio ha voluto rassicurare i suoi corregionali abruzzesi, sempre più inquieti di fronte alle ultime rivelazioni, fanno però sorgere il dubbio che il capo della Protezione civile si imbattè in quelle imprese ma non volle dare loro l'opportunità di arricchirsi.

Opportunità che invece avevano avuto, eccome, con il "Grande evento" capitolino dei Mondiali di nuoto, stando all'ordinanza della procura di Firenze. Parole, quelle di Letta, pronunciate solo qualche ora prima che Bertolaso ammettesse, intervistato ieri sera da Sky Tg24: «Qualcosa può essere sfuggito dai controlli alla Maddalena».

Che il Pdl cominci a perdere lucidità di fronte alla bufera che si è abbattuta sul loro «uomo della provvidenza», lo si capisce anche da queste esternazioni più consone a un Capezzone che a un Gianni Letta. Ma soprattutto lo si comprende dalle voci "di corridoio" secondo le quali il governo si starebbe preparando a porre mercoledì prossimo alla Camera la fiducia sul voto finale al disegno di legge che istituisce la Protezione civile Spa. I tempi di conversione del decreto 195, infatti, scadono il 28 febbraio e più di qualcuno nella maggioranza vede nell'inchiesta giudiziaria una minaccia alla nascente società in house. Tanto che lo stesso Bertolaso ieri sera si è precipitato a raccomandare: «Il mio problema non deve in alcun modo inquinare un sistema che abbiamo contribuito a far crescere e che è diventato punto riferimento a livello mondiale». Inoltre, malgrado a pochi giorni dal voto in pochi, tra i deputati Pdl, si siano interessati al provvedimento, «i fatti accaduti hanno acceso il dibattito interno», come spiega Roberto Tortoli, vice presidente Pdl della commissione Ambiente della Camera che sul testo è «al lavoro» da giovedì scorso. Perplessità crescenti, dunque, anche se per il momento sotto controllo, come dimostrano le parole di ieri del ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli: «Di Bertolaso ho una gran stima, ma, pur essendo io un garantista e avendo la certezza che uscirà pulito da questa vicenda, dal punto di vista politico la sua nomina a ministro sarebbe inopportuna». Nel pomeriggio di martedì prossimo il direttivo del gruppo Pdl alla Camera si riunirà con la commissione Ambiente per decidere il da farsi.
L'inquietudine però cresce soprattutto a L'Aquila, dove a dieci mesi dalla tragedia soltanto ieri sono state rimosse - per dirne una - le macerie dalla Chiesa delle Anime Sante, tra le più amate dagli abruzzesi. E dove i comitati cittadini sorti spontaneamente dopo il 6 aprile - come il «3e32», che da settimane ha indetto per il 18 febbraio prossimo una giornata di mobilitazione a Roma, il «No Bertolaso day» - ricordano quante volte in questi mesi hanno denunciato una gestione perlomeno non trasparente dell'emergenza post-terremoto da parte della Protezione civile di Bertolaso. «Si faccia immediatamente chiarezza sulla gestione dell'emergenza terremoto», chiede il senatore abruzzese Pd Giovanni Legnini che ha annunciato un'interrogazione urgente. «In particolare - spiega Legnini - dagli atti d'indagine risulterebbe che Angelo Balducci si sia adoperato affinché Diego Anemone entrasse nella gestione dei lavori di ricostruzione e, inoltre, che il fratello del dirigente del progetto C.a.s.e., Gianmichele Calvi, abbia rilevato un'azienda di Tarantini. Notizie che se confermate comproverebbero un quadro preoccupante dei rapporti tra i responsabili della Protezione civile e imprenditori desiderosi solo di fare affari».

La protesta cresce anche tra i Vigili del fuoco (che il 18 mattina hanno indetto con il sindacato Rdb- Cub un sit-in davanti a Montecitorio) e i dipendenti della Croce rossa e della Protezione civile. Tanto che la Cgil annuncia un'iniziativa a Roma il 17 febbraio per opporsi alla costituzione della nuova Spa. Anche il Pd «sta preparando una battaglia campale» per il passaggio finale a Montecitorio, riferisce il deputato abruzzese Giovanni Lolli. E ieri hanno anche presentato al Senato un ddl per riformare la legge che attribuisce alla Protezione civile la competenza sui «grandi eventi».

Eleonora Martini
Font: www.ilmanifesto.it
13.02.2010


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renatino
Estimable Member
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Post: 167
 

Qualcosa è sfuggito anche agli operai e gli impiegati che hanno lavorato in quelle opere!! E non sono pochi!!
Possibile che nessuno sa mai nulla?!
Il tutto è nato casualmente da un'intercettazione telefonica e basta?!


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Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 30947
 

si,gli è sfuggita la protezione civile..


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