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Bologna,Napolitano contestato,scontri-Centro chiuso


marcopa
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Laurea ad honorem a Napolitano
all'esterno contestazioni e scontri

Gli Indignati contestano la cerimonia di conferimento della laurea al Capo dello Stato. In strada, lancio di uova e manganellate
DI LUCA BORTOLOTTI

Scontri tra polizia e manifestanti a Bologna, durante la visita di Giorgio Napolitano. Mentre nell’aula di Santa Lucia, dove si sta svolgendo la cerimonia di conferimento della laurea honoris causa al presidente della Repubblica, scrosciano gli applausi, fuori, nella zona rossa, sono momenti di tensione. Attorno alle 11,50 il corteo degli "indignati" è arrivato allo scontro con la polizia, che ha chiuso tutte le vie d’accesso al palazzo sin dalla prima mattina.

Lo scontro è avvenuto all'altezza di via de’ Poeti: qui gli indignati hanno attaccato il cordone della polizia, con un tentativo di sfondamento e lanciando uova; la reazione è stata immediata, e anche un cronista di Repubblica è stato colpito dalle manganellate alla testa e a un braccio. In seguito agli scontri, il centro della città è stato chiuso dalla polizia.

In precedenza, il corteo si era mosso in direzione della zona rossa, con cori rivolti alla Digos di “Noi andiamo dove ci pare”. Schedati dalla polizia anche i passanti che si avvicinavano ai punti più caldi. Tra loro, anche la presidente della Provincia Beatrice Draghetti

Fonte www.repubblica.it


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marcopa
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Questa la cronaca di Repubblica su incidenti, che sembrano di proporzioni minime, in occasione della visita di Napolitano a Bologna per il ritiro della Laurea all'Universita'.

Manganellato un cronista di Repubblica, ed anche questo rientra nella normalita'.

Da segnalare, pero', in attesa di ulteriori notizie, l' estrema attenzione delle forze dell' ordine: controlli ai passanti, chiusura del centro ai primi incidenti.


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Mari
 Mari
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Mari
 Mari
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Laurea a Napolitano, scontri fra polizia e manifestanti

http://video.repubblica.it/edizione/bologna/laurea-a-napolitano-scontri-fra-polizia-e-manifestanti/86926/85316


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dana74
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non mi sorprende che Repubblica minimizzi.

Il massone supremo è andato a ritirare la laurea su che? Sul dispotismo "illuminato"?

Il tutore della Costituzione invita i giovani ad una visione razionale della politica, caro massone, quei giovani che ti hanno contestato ce l'avevano ben chiara la politica che sponsorizzi, LA PAGANO ogni minuto della loro esistenza


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dana74
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paura eh, e de che? Come i monarchi di una volta avete "l'esercito" a proteggervi.
Una democrazia "da proteggere"....

Napolitano contestato a Bologna: "Proteste non sfocino in violenze"
(Foto Arianna Pancaldi da Twitter)(Foto Arianna Pancaldi da Twitter)
ultimo aggiornamento: 30 gennaio, ore 13:41
Bologna - (Adnkronos/Ign) - Il presidente della Repubblica nell’aula magna di Santa Lucia per ricevere la laurea honoris causa in Relazioni internazionali. Il rettore dell'Università: "In questo difficilissimo momento egli continua a ribadire la sua fiducia negli orizzonti europei". Corteo collettivi per vie del centro, scontri con la polizia e lancio di uova. Diretta Twitter

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Bologna-laurea-ad-honorem-a-Napolitano-Studenti-in-corteo-scontri-con-la-polizia_312918311660.html


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luca
 luca
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tratto d'ultima ora

“Mi spiace molto per quello che é accaduto. E’ sicuramente una minoranza che non rappresenta l’anima di Bologna”. Così il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri ha commentato le cariche contro gli indignati, a margine della cerimonia per il conferimento della laurea honoris causa a Giorgio Napolitano.

E lei ? ..di chi e' rappresentante? ..chi rappresenta il napoletano!
Lei e il suo compare siete senza dignita'!
Comprendo sia difficile. ..ma, se state zitti, non si sente il fetore.

ehi mr. nonsonulla ! dov'e la sua sospensione nella pregiudiziale ideologica ??
S I E T E V O M I T O

Mussolini rispetto a voi era un Signore


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dana74
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e la signora CANCELLIERI chi rappresenta???????????

avete negato le elezioni e parla questa..


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Giancarlo54
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e la signora CANCELLIERI chi rappresenta???????????

avete negato le elezioni e parla questa..

Era meglio la Rosanna, di Cancellieri. 😆


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Mari
 Mari
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Laurea a Napolitano, cortei e scontri
Cancellieri: “Loro non sono Bologna”

Le contestazioni erano annuciate da giorni, dopo gli arresti effettuati dalla Digos di Torino per i disordini in Val di Susa. Feriti nei disordini il questore vicario e un cronista, medicato in ospedale. "I manifestanti hanno usato anche spray urticanti"

http://www.youtube.com/watch?v=q0welM5R2Wo&feature=player_embedded

l'articolo completo:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01/30/napolitano-bologna-contestato-dagli-indignati/187585/


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radisol
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La giornata di #occupyunibo parte la mattina alle ore 9.00, ed è stata una giornata che si è ricollegata immediatamente al movimento Occupy statunitense che sabato ha contestato il presidente Barack Obama. Oggi a Bologna il motivo della contestazione è il predisdente della Rapubblica Napolitano garante e sponsor del governo Monti ovvero del governo delle Banche e del neoliberismo.

Il corteo comincia a muoversi in una Bologna blindata dove vengono schedati tutti i passanti. In piazza 300 persone ma i numeri saliranno con il passare del tempo. Molte bandiere NoTav tra i manifestanti. La prima tappa e via Guerrazzi ma la celere è schierata in forze e sbarra l’accesso a tutte le strade intorno all’aula di S.Lucia, dove si tiene la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico, la laurea ad honorem a Napolitano.
Il corteo si fa selvaggio nei vicoli intorno all’aula di S.Lucia per aggirare i blocchi della celere e consegnare la laurea di austerity, ma all’altezza di via Castiglione un nuovo blocco della polizia impedisce la contestazione.
In via de Poeti però parte la prima carica della celere contro il corteo che resiste e continua ad avanzare! Alcuni studenti sono stati feriti alla testa e anche un giornlista di Repubblica. Le agenzie stampa stanno mandando dichiarazioni del questore di Bologna sull’utilizzo di gas urticanti, peccato però che nessuno se ne sia accorto, mentre tutti si sono accorti delle teste rotte degli studenti.

Dopo le cariche della polizia il corteo di OccupyUnibo aumenta di numero. Almeno 500 persone danno vita al corteo per la laurea d’austerity a Napolitano lungo i viali di Bologna per poi dirigesi in Piazza Verdi e concludersi con le parole di uno studente al megafono: «Con la contestazione a Napolitano a Bologna è iniziato il nostro anno di lotta. Oggi cade l’ultimo idolo della politica istituzionale: non c’è più nulla da difendere ma tutto da riprendersi!».

Diretta dalla piazza

10 In una Bologna blindata comincia a muoversi il corteo di #OccupyUnibo che va a contestare Napolitano. 300 persone in piazza ma i numeri sembrano destinati a salire. Molte bandiere NoTav tra i manifestanti. L’elicottero della polizia sorveglia dall’alto. Identificati anche i passanti nelle vie antistanti all’Aula S.Lucia dove si svolgerà l’inaugurazione dell’anno accademico.
10 Il corteo si muove lungo via Petroni e Piazza Aldrovandi al grido di "Stiamo arrivando!". Dagli studenti e dalle studentesse di #Occupyunibo si alza forte la solidarietà per gli arrestati del movimento Notav: "Liberi tutti!"
10 La celere schierata in forze sta sbarrando la strada in Via Guerrazzi.
10 Il corteo si è attestato in via Guerrazzi. Tutte le strade intorno all’aula di S.Lucia, dove è cominciata la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico, sono completamente militarizzate. Ma la piazza sembra comunque essere determinata a consegnare la laurea in austerity a Napolitano.
11 Gli studenti e le studentesse di #OccupyUnibo non si fermano. Corteo selvaggio nei vicoli intorno all’aula di S.Lucia per aggirare i blocchi della celere e consegnare la laurea di austerity.
11.06: Il corteo si trova in questo momento in Strada Maggiore. Traffico bloccato.
11 Il corteo degli studenti che contesta la laurea a Napolitano entra in p.zza s.Stefano di corsa. Secondo blocco della celere all’altezza di via Castiglione.
11 Altro blocco alla fine di via Sampieri,ora il corteo si muove su via dal Luzzo determinato a consegnare la laurea a Napolitano.
11 Il corteo si trova ora in Piazza della Mercanzia. Orchestra di tamburi e clown armyfronteggiano i pagliacci in divisa schierati.
11 Le stradine intorno al quadrilatero sono completamente invase dal corteo selvaggio di #Occupyunibo.
11 Ancora bocchi in via Farini. Ma studenti e studentesse non hanno intenzione di farsi fermare dalla celere. "Noi andiamo dove vogliamo!" Continua il corteo selvaggio di #OccupyUnibo.
11 #OccupyUnibo in via de Poeti. Anche qui celere a bloccare la strada. La democrazia del 99% fa paura ai palazzi dell’austerity.
11 Partita una prima carica della celere contro il corteo che resiste e continua ad avanzare!
11.58: Alcuni studenti feriti durante la carica della polizia. Il corteo però non si fa intimorire e la giornata di lotta contro austerity va avanti.
12 Dopo le cariche della polizia il corteo di OccupyUnibo aumenta di numero. Almeno 500 persone ferme in questo momento all’altezza del tribunale. La giornata di lotta non si ferma.
12 Il corteo per la laurea d’austerity a Napolitano sta bloccando i viali di Bologna. Traffico in tilt.
12.17: Dai viali di Bologna bloccati dagli studenti contro l’austerity si alzano slogan in solidarietà agli arrestati del movimento No Tav.
12 Il corteo di Occupyunibo dopo i blocchi sui viali sta tornando nel centro di Bologna.
12:55. Il corteo di OccupyUnibo termina in Piazza Verdi. Le parole di uno studente al megafono: «Con la contestazione a Napolitano a Bologna è iniziato il nostro anno di lotta. Oggi cade l’ultimo idolo della politica istituzionale: non c’è più nulla da difendere ma tutto da riprendersi!».

Due video :

http://www.youtube.com/watch?v=Fz1ODH6YFmo&feature=player_embedded

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=lrjx7RN3Uus

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#Occupyunibo

http://emiliaromagna.indymedia.org/node/11616


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dana74
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è stato molto bello il gesto di portare le bandiere notav (passato parola) e ovviamente complimenti per la contestazione, bravi ragazzi! Via le cariatidi serve!

Benvenuto, Presidente!

Lunedì 30 Gennaio l’Università di Bologna consegnerà al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano la laurea honoris causa in relazioni internazionali.
Durante la notte di Sabato 28, il gruppo bolognese di Stato & Potenza ha appeso, sui viali della città, uno striscione che ricorda a tutti i cittadini come il presidente Napolitano, lungi dall’essere il più alto rappresentante degli interessi italiani, è invece il più alto custode della servitù italiana agli Stati Uniti d’America e il più indefesso sostenitore della subordinazione dell’Italia all’organizzazione militare della NATO guidata da Washington.
Non sorprende che a proporre questo beffardo riconoscimento a Napolitano, sia stata una delle università italiane maggiormente compromesse in fatto di atlantismo e occidentalismo come l’Università di Bologna, che in passato ha consegnato la laurea honoris causa a personaggi come George Soros…

http://byebyeunclesam.wordpress.com/2012/01/29/benvenuto-presidente/

il commento anche di byebyeunclesam

il Servo serve…

BOLOGNA, 30 GEN – E’ stato decisivo fare della scelta europeista e scelta atlantica ”la base condivisa di ogni possibile evoluzione dei rapporti tra forze politiche accomunate da un antico e costante ancoraggio ai principi della Costituzione repubblicana”.
Con questo richiamo al ruolo dell’UE e della NATO, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha concluso la sua lezione magistrale per il conferimento della laurea ad honorem in Scienze internazionali all’Universita’ di Bologna. (ANSA).

… e rende omaggio ai suoi sodali:

BOLOGNA, 30 GEN – Nino Andreatta e Paolo Bufalini sono stati due dei riferimenti culturali e politici che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha voluto citare nella sua lezione magistrale in occasione della laurea ad honorem conferitagli dall’Universita’ di Bologna.
Andreatta e’ stato citato come esempio della ”nobilta’ della politica”, nonche’ per la sensibilita’ per la dimensione internazionale dell’impegno politico. L’allora compagno di partito Paolo Bufalini e’ stato invece ricordato per la ”stesura della risoluzione votata a larghissima maggioranza in Senato nell’autunno 1977, con cui per la prima volta anche il maggior partito della sinistra italiana si riconobbe nelle scelte di fondo dell’impegno europeistico e dell’alleanza NATO”.
Andreatta e Bufalini, ha ricordato Napolitano, ”appartennero alla schiera di quei politici umanisti su cui l’Italia ha potuto contare e di cui avra’ bisogno anche nel futuro”. (ANSA).


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radisol
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Una Bologna fredda, glaciale ha accolto il presidente della repubblica italiana Giorgio Napolitano invitato dal rettore dell'Alma Mater per la consegna della laurea ad honorem. Nessuna bandiera tricolore, neanche un capannello di cittadini sorridenti, solo centinaia di poliziotti, finanzieri e carabinieri nel centro città da cui il comune aveva fatto allontanare i clochard e con 27mila euro ne aveva ripulito le mura dalla contestazione. “E' un po' fredda” Bologna ha esclamato il presidente ex-PCI al suo arrivo nell'aula magna dell'università e poi è iniziata la cerimonia con la lettura della lectio magistralis. Una lezione di politica reazionaria, concentrata sulla questione della crisi della rappresentanza e sorda quanto decisamente ostile alle tendenze sociali e culturali determinate dalle lotte degli ultimi anni in Italia e dai movimenti globali.

“Questo voglio dire soprattutto ai giovani. Tra il rifiutare i partiti e il rifiutare la politica, l'estraniarsi con disgusto dalla politica, il passo non è lungo: ed è fatale, perché conduce alla fine della democrazia e quindi della libertà. Dei partiti, come della politica, bisogna avere una visione non demoniaca, ma razionale e realistica”.

Il Presidente “che vi ascolta” è così venuto a Bologna, città che per prima lo scorso anno ha fatto risuonare lo slogan un tempo argentino “que se vayan todos”, e ora programma di un movimento globale, per spiegarci l'ineffabile nesso tra partiti, democrazia e libertà quando davanti a noi il sistema istituzionale dei partiti si presenta come avanguardia furiosa degli interessi delle cricche dell'1%. E' quella la democrazia e l'alto senso della libertà di Giorgio? Sembra proprio di si perché poi aggiunge riferendosi agli ultimi mesi della politica del palazzo italiano che “il logoramento della maggioranza di governo e l'emergenza di un rischio di vero e proprio collasso finanziario pubblico hanno determinato la necessità di ricorrere anche in Italia a soluzione non rinvenibili entro schemi ordinari, evitando un improvvido, precipitoso scioglimento del Parlamento e avviando politiche ormai urgenti di risanamento finanziario e di riforma di non più sostenibili assetti economici e sociali. Questo è stato il senso della soluzione rappresentata dal governo Monti, e dal decisivo pronunciarsi di una larghissima parte del Parlamento a suo sostegno col voto di fiducia”.

Ci piace la sincerità di questa affermazione di Giorgio quando parlando di “soluzioni non rinvenibili entro schemi ordinari” da ragione alla contestazione e ai movimenti che fin da subito hanno trovato nelle operazioni del Quirinale per la successione a Berlusconi tramite Monti l'ingresso esplicito e violento della BCE e l'entrata in grande stile dell'austerity propiziata da finanza in crisi e FMI. Il riferimento all'ampia e trasversalissima maggioranza parlamentare che sostiene il governo Monti e i suoi tentativi di riforma degli assetti sociali ed economici approfondisce dal nostro punto di vista il discorso sulla crisi della rappresentanza mostrando l'arco parlamentare come semplice e agguerrito garante delle riforme rivolte contro il lavoro e il sapere vivo che si vuole schiacciare tra il debito e i tagli alla spesa pubblica. Il Presidente “che vi ascolta” ha poi aggiunto che “assistiamo certamente, da qualche tempo, all'appannarsi di determinati moventi dell'impegno politico, inteso come impegno di effettiva e durevole partecipazione. Tra i moventi che si sono affievoliti si può collocare quella che ritengo sia giusto chiamare la forza degli ideali, e la stessa percezione del ruolo insostituibile della politica. Insostituibile in quanto decisivo per la soluzione dei problemi di cambiamento e sviluppo della società, cui si legano i destini individuali e collettivi nel quadro nazionale e internazionale”.

Ma quale politica Giorgio? Se ti lagni che nel quadro istituzionale e partitico non trovi la forza degli ideali hai ragione. E come potrebbe essere altrimenti nella macchina della governance neoliberista che curva il mondo intero sugli interessi della speculazione? Ma guardando attentamente al di là dei corpi morti della rappresentanza c'è chi, e sono molti, che in Italia come altrove la forza degli ideali la praticano quotidianamente nelle lotte e nei conflitti sociali sia in Val Susa che a Piazza Tahrir. Lì gli ideali sono i grandi scopi di trasformazione e resistenza dei movimenti sociali che coinvolgono milioni di uomini e donne degne che si stanno ribellando proprio al sistema politico, sociale ed economico che qui in Italia rappresenta Giorgio Napolitano.

Ieri a Bologna si è rotto il simulacro formale della coesione sociale italiana, già squassata violentemente dal governo Berlusconi e dal governo Monti e sicuramente incalzata ed agita anche dai movimenti contro la crisi. Fa bene il Corriere della Sera ad annotare in un'analisi di Breda della contestazione al conferimento della laurea ad honorem a Napolitano che gli indignati che “volevano attribuirgli una beffarda laurea in politiche d'austerity lanciano un segnale non trascurabile. E, chissà, magari hanno spezzato pure un incantesimo”.

L'incantesimo della transizione dolce dal berlusconismo alle lacrime e sangue del governo Monti si sta rompendo: già dai primi giorni del nuovo governo gli studenti medi e universitari avevano orientato subito la lotta contro le manovre dell'austerità, poi si sono aggiunti diverse segmenti del lavoro colpiti della crisi che in maniera anche spesso contraddittoria hanno manifestato una forte e decisa contrapposizione sociale.

I collettivi e le soggettività antagoniste attive nelle scuole, negli atenei, nelle lotte per i beni comuni e contro le riforme del lavoro devono cogliere ogni occasione di contestazione al governo seguendo l'indicazione bolognese che ha svelato quanto nei palazzi del potere i movimenti non abbiano nessun amico. Ogni città che già accoglie glaciale l'arrivo della politica lacrime e sangue e i suoi rappresentanti deve saper scaldarsi delle lotte e della contestazione. Il rifiuto della rappresentanza e l'approfondimento della sua crisi tramite le piazze è una delle tendenze che legano i movimenti sociali in tutto il mondo dal nord africa agli infiniti occupy del movimento americano e a partire dalla giornata di contestazione bolognese possiamo augurarci che anche nell'Italia di Monti stretta tra povertà e precarietà un nuovo connettore delle lotte antagoniste possa iniziare a prendere corpo.

Infoaut Bologna

https://www.infoaut.org/index.php/blog/editoriali/item/3879-contestare-napolitano-e-rompere-lincantesimo


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marcopa
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Questo post a prima vista puo' sembrare capitato in questa discussione per errore. E' un commento de L'Unita on-line, mai apparso sull' edizione cartacea, sullo sciopero del 27 gennaio 2012.

Parla della possibile opposizione di sinistra al governo Monti, "uno spazio lasciato vuoto dall' appoggio a questo governo di Pd, SeL e IdV "(in realta' l' IDV spesso vota contro l'esecutivo e SeL e' fuori dal parlamento).

"Uno spazio che sta crescendo e non va sottovalutato "

Questo spazio esiste realmente, ma e' molto difficile da costruire. Nel mio piccolo mi azzardo a dare un suggerimento: proviamo a far lavorare quest' area ,tutta insieme, sul tema della guerra e spese militari. Con la guerra siriana in arrivo e la campagna nel mese di febbraio contro gli F-35 potrebbe uscire qualcosa di nuovo.

Marcopa

Se si sciopera contro Monti

In un momento in cui ci sono barlumi di unità sindacale fra Cgil, Cisl e Uil, lo sciopero generale dell’Usb non poteva che essere un successo. Nonostante la sordina mediatica, il sindacalismo di base (non chiamateli Cobas, non lo sono più) continua a mietere consensi. Hanno gioco facile a denunciare la continuità di azione fra il governo Berlusconi e quello Monti, a partire da una riforma delle pensioni che è passata per decreto, sconvolgendo nel giro di poche settimane la vita di milioni di italiani che dovranno lavorare anche sei anni in più prima di poter “godere” di una pensione misera.

Le decine di migliaia di persone in corteo a Roma (i Bartali di oggi) dimostrano come l’Usb sia una realtà radicata nel territorio specialmente nel settore dei trasporti e dei lavoratori pubblici. L’adesione del Popolo Viola e di alcuni esponenti della Cgil (Giorgio Cremaschi in primis) confermano come l’appoggio del Pd, di Sel e dell’Idv (in un primo tempo) al governo Monti hanno aperto uno spazio politico e sindacale a sinistra.

Uno spazio che sta crescendo e non va sottovalutato.

Il loro limite maggiore è la mancanza di un leader (passato Bernocchi, non si intravvede nessuno), ma non è detto che sia uno svantaggio. Il problema lo ha soprattutto la Cgil: o riuscirà a dare un’impronta progressista alle politiche del governo Monti o il rischio di perdere consensi a sinistra è reale. Il banco di prova è la riforma del mercato del lavoro. E Susanna Camusso lo sa benissimo.

Massimo Franchi

da l'Unità


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