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Caso Moro:in3d l'assalto,spararono solo br

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helios
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Caso Moro, in 3D l’assalto:
spararono solo i brigatisti
Recuperati tutti i bossoli esplosi in via Mario Fani, durante il rapimento di Aldo Moro. Certa la direzione di provenienza dei bossoli: da sinistra verso destra
di Redazione Roma Online
Via Fani ricostruita in 3D (Ansa)

Da sinistra a destra: sta in gran parte in questo «spostamento» il segreto (per alcuni) di Via Fani. La scorsa notte la commissione Moro, sulla base di una ricostruzione in 3D della dinamica dell’assalto alla macchina di Aldo Moro e della sua scorta fatta dalla polizia scientifica, ha preso atto che in base ai bossoli, alle perizie sulle armi utilizzate, alle foto e alle indicazioni desunte dalle autopsie a sparare da destra sugli uomini della scorta furono sempre e solo i brigatisti che «aggirarono» le due auto per sparare contro gli agenti Zizzi (che arrivò ancora vivo all’ospedale) e Iozzino (l’unico che reagì e cadde ucciso a terra sul selciato).

L’interpretazione

Per il capo scorta Oreste Leonardi, colpito anche lui da sette colpi da destra, gli uomini della scientifica affermano, in base all’incrocio dei diversi elementi disponibili, che Leonardi nel tentativo di sporgersi immediatamente verso Moro per fargli da scudo diede le spalle verso sinistra ricevendo così i colpi che appaiono sparati da destra ma invece non lo sarebbero. Questo almeno secondo l’interpretazione della Scientifica. Tutto chiaro se le Br da sempre, come ha ricordato Maria Fida Moro, non avessero fatto bollare in sentenza definitiva che loro spararono solo e sempre da destra; non fecero nessun «aggiramento» delle auto e non diedero i colpi di grazia agli agenti da quella angolazione. L’illustrazione del rapporto e delle slide ha suscitato qualche perplessità da parte dei commissari che hanno ricordato la serie di «intoppi» che avrebbero colpito i 4 Br durante l’azione, con pistole che si inceppano, caricatori da cambiare in corsa, gente non propriamente preparata sotto il profilo militare o che se la faceva sotto. Insomma una perizia molte tecnica e convincente ma che non ha risolto il «nodo» principale della vicenda.

Le slide

La documentazione della Scientifica hanno sì spazzato via tante supposizioni giornalistiche ma la ricostruzione proposta è apparsa ai commissari troppo «stretta» rispetto ai 4 sparatori individuati (in sede di seria analisi si parla di almeno sette) e allo spostamento da sinistra a destra. La grossa novità avanzata è che le Br abbiano sparato sulle auto in movimento inizialmente con colpi singoli per neutralizzare subito la scorta e solo dopo si sia passati alle raffiche di mitra. Non ci fu il tamponamento (questo sì sostenuto dalle Br) ma solo un sobbalzare della macchina di Moro che si appoggiò alla 128 delle Br. Gero Grassi rilancia perplessità anche su tempi di arrivo in via Fani del dirigente della Digos Domenico Spinella, quello «omissivo» sulla provenienza dei proiettili di Via Fani che almeno secondo un appunto dell’epoca provenivano da uno speciale deposito di munizioni. A lungo si è discusso [/u]in audizione segreta [/u]della novità che si potrebbe annunciare a breve e cioè l’interessamento investigativo verso il mai scandagliato bar Olivetti, appena alle spalle della linea di fuoco dei Br.

L’indagine

La commissione, indagando sulla strage, ha aperto un faldone che ha finora riservato inusitati incroci di elementi, interessi, presenze multiple legate al sequestro: si va da alcune persone poi confluite nella banda della Magliana, al mafioso Frank Coppola, da parenti di politici Dc, a uomini dei servizi segreti legati alla politica romana, ai terroristi della Raf tedesca con possibili addentellati nel riciclaggio. «Per 37 anni si è cercato tante cose in via Fani che magari non c’erano e non ci si è accorti di quello che c’era attorno a quel bar», ha commentato Giuseppe Fioroni, presidente della Commissione.
11 giugno 2015 | 21:12

http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/15_giugno_11/caso-moro-ricostruzione-3d-dinamica-dell-assalto-spararono-solo-brigatisti-8f85f10e-106c-11e5-9af2-c0e873d99e21.shtml?refresh_ce-cp

......

Nella seduta del 2 dicembre 2014 viene effettuata l'audizione dell'ex senatore Sergio Flamigni, che presenta alla Commissione una sua relazione, chiedendo che venga fatta luce su una serie di episodi mai chiariti. Sergio Flamigni (la cui audizione stenografata è reperibile nel sito ufficiale della Commissione) ha indagato per anni sulle società dei servizi presenti in via Gradoli e sui rapporti fra infiltrati, provocatori e brigatisti, scoprendo molti segreti inconfessabili. Tra le altre cose, Flamigni cita anche il mio libro "Chi ha ammazzato l'agente Iozzino?", pubblicato ai primi di novembre e non ancora distribuito, di cui alcuni membri della Commissione hanno avuto in mano una copia in anteprima. Ma non tutti nella Commissione sono filologi né sanno dare prova di responsabilità istituzionale. Poco dopo l'audizione di Flamigni, l'onorevole Gero Grassi, che ha scritto la prefazione del libro del Pd su Aldo Moro e si è battuto per la riapertura delle indagini, rilascia un'intervista a "Oggi", un settimanale di gossip, facendo un copia-e-incolla delle notizie prese dal libro "Chi ha ammazzato l'agente Iozzino?", di cui si è parlato in Commissione, e aggiungendo anche sue illazioni azzardate. L'intervista, apparsa sul numero in edicola alla vigilia di Natale, è firmata da Gino Gullace Raugei, ed è impaginata con una grande foto a colori stampata a rovescio su due pagine, in cui le auto presenti a destra in via Fani appaiono a sinistra, e viceversa. Di conseguenza le didascalie che illustrano l'immagine, tratte dal libro "Chi ha ammazzato l'agente Iozzino?", risultano assurde. Il risultato oggettivo conseguito dall'articolo dilettantesco è evidente: il caso Moro è relegato fra tette e sederi, sono enfatizzati i "misteri" periodicamente ritornanti e si solleva molta polvere. Un favore reso ai dietrologi e agli scettici, cioè a tutti coloro che prescindono dai dati perché hanno già in testa la risposta. Non è certo con questi metodi che si esercita spirito critico o si dà prova di responsabilità istituzionale. Il problema è che Gero Grassi è il vicepresidente del gruppo Pd alla Camera e membro autorevole della Commissione Moro. A che gioco sta giocando?

Se prevale questo metodo, che privilegia lo spettacolo e l'improvvisazione, non si corre certo il rischio di scoprire la verità. Perché la Commissione non interroga il faccendiere fiduciario del Sisde - ancora vivo e vegeto - che era il titolare della società proprietaria della Austin Morris piazzata poche ore prima dell'agguato al posto del furgone del fioraio Spiriticchio? Perché non interrogano il cognato di Pastore Stocchi, Bruno Barbaro - ancora vivo e vegeto - sui suoi reali movimenti la mattina del 16 marzo 1978? Perché non chiedono al notaio Nicasio Ciaccio - ancora vivo e vegeto - ex segretario del ministro della Difesa Attilio Vizzini, il motivo per cui ha finanziato le BR con 50 milioni? Perché non si fanno dare dall'ENPAF l'elenco degli inquilini di via Fani 109? Perché non risalgono alla ditta che gestiva il bar Olivetti? Perché non vanno a vedere chi ha venduto all'ENPAF il palazzo di via Fani 109, 111, 113? Sarebbe buona norma, anziché enfatizzare testimonianze di morti non più verificabili, sottoporre a riscontri le testimonianze dei vivi, e fare perno sui dati certi, anziché sulle illazioni e le congetture, se si vuole davvero scoprire la verità.

Ma si vuole davvero.....? O questo Pd sta allestendo una grande operazione gattopardesca o, se preferite, democristiana? Facendo finta di cercare la verità, sollevando ancora un po' di polvere, e poi concordando su una nuova verità "politica" che non intacca il patto fatt
o a suo tempo: silenzio in cambio di indulto, gioco delle parti e ricatti reciproci, alla faccia della verità e della sovranità nazionale...
Questo rischio è concreto.

http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=70117&typeb=0


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Chiediamolo a Kissinger come proposto dal M5S


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Luca Martinelli
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Probabilmente invece, i Br furono gli unici a non sparare, perchè non erano capaci. Per loro stessa ammissione non avevano mai sparato un colpo. Si esercitavano nell'appartamento facendo "bum-bum" con la bocca. Allora, lo consiglio per la centesima volta, anzichè innamorarsi delle proprie tesi, di leggere il libro "il golpe inglese" di Cereghino e Fasanella, ed. Chiarelettere. Trattandosi di un documento unico, servirebbe a chiarire le idee che ci siamo formati grazie alla propaganda e alla disinformazione del regime. A tutto posso credere ma non a una Commissione Parlamentare che raccnta la sua verità che poi è solo quella del regime. Orsù, non prendiamoci in giro.....P.S. Quando eravate piccoli una Commissione, dopo 2 anni di lavori, disse che la Mafia non esisteva.


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Stopgun
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La grossa novità avanzata è che le Br abbiano sparato sulle auto in movimento inizialmente con colpi singoli per neutralizzare subito la scorta e solo dopo si sia passati alle raffiche di mitra

Ci voleva tanto tempo e tanta fatica per capire questo?

Oltretutto, è abbastanza difficile colpire un obiettivo in movimento con un tiro laterale....un colpo frontale risulterebbe abbastanza semplice da organizzare.

Guardate il parabrezza della Fiat 130 e capirete.

Oltretutto le testimonianze parlano di due colpi secchi e poi rumor di raffiche.


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radisol
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Un "sobbalzare della auto ... che si appoggia all'auto brigatista" ... cosa è se non un tamponamento, per quanto leggero ?

E che sarebbe poi sta storia del tizio che avrebbe finanziato le BR per 50 milioni ? ... magari con un bonifico bancario ? ... questa è davvero del tutto nuova ....

Poi c'è il solito Barbaro al quale adesso ... da quando ha spontaneamente dichiarato di essere lui l'uomo col giubbotto di cammello presente in Via Fani nei minuti successivi ai fatti .... cosa assolutamente non "misteriosa", aveva l'ufficio proprio sopra il Bar Olivetti .... si affibbiano tutte le storie che prima venivano affibbiate al colonnello Guglielmi che invece non è mai arrivato in Via Fani ... in 37 anni cambiano i personaggi ma non le minchiate complottiste .... e se prima si diceva che Guglielmi era un "addestratore di Gladio", cosa teoricamente possibile essendo un carabiniere in epoca successiva collocato al Sismi .... adesso che è assodato che l'uomo in Via Fani col giubbotto di cammello era Barbaro e non Guglielmi ... si dice, senza specificare alcunchè di più preciso, che Barbaro era "parente di addestratori di Gladio" .... appunto siamo alle barzellette ...

Il "mai scandagliato" Bar Olivetti, poi ... all'epoca era chiuso da lunga pezza per lavori di ristrutturazione che però cominciarono solo alcuni mesi dopo i fatti del 16 Marzo 1978 ... poi quel locale ha riaperto e richiuso, cambiando proprietari e merceologia, un sacco di volte negli anni ... cosa vogliono andare a "scandagliare" ormai 37 anni dopo ? chiusa una "dietrologia" se ne inventano subito un'altra ... del resto se hanno mandato la Scientifica a fare i rilievi 37 anni dopo in Via Fani ... perchè, come dice qualche interlocutore qua sopra, non mandarla a Largo Argentina per indagare sull'accoltellamento di Giulio Cesare avvenuto proprio là ? ... hai visto mai ? ... non c'è nemmeno un pò di limite al ridicolo ...

La verità è che chiusa definitivamente, con pietra tombale, la minchiata su "presenze non brigatiste" che spararono in Via Fani ... comprese tutte le puttanate sulla moto Honda, con il totale svergognamento del mitomane Marini .... ci si attacca disperatamente lo stesso al fumo della pippa, come si dice a Roma ...

Poveracci ..... è il minimo che si può dire ...

Interrogassero invece Kissinger come chiede il M5S .... ovviamente non dirà nulla ... tra l'altro all'epoca del sequestro non era più in carica da circa un anno per cui li liquiderà con questa constatazione ... ma lì, Kissinger o meno, si che ci sono i "misteri" VERI ... quelli riguardanti gli apparati statali ... l'aver fatto scientemente fallire ogni ipotesi di trattativa ... quella è la storia da "scandagliare" veramente .... non le minchiate da barzelletta ....


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Stopgun
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Qui è' visibile un video con la ricostruzione...

http://www.adnkronos.com/fatti/politica/2015/06/12/dalla-diretta-frajese-alla-ricostruzione-dell-agguato-anni-misteri-via-fani-video-esclusivo_bERo0lJQdac4fYnsrj6iyO.html

Non è una meraviglia.

La Austin è disegnata parcheggiata a filo marciapiede...

È' indicato un colpo alla portiera dell'autista dell'Alfetta provenire dall'alto circa 40 gradi.

Non mi sembra di avere visto i colpi sulla parte bassa interna delle portiere sinistre dell'Alfetta.

Però un po' di ricostruzione è stat fatta, con notevole ritardo.


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helios
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L’interpretazione

Per il capo scorta Oreste Leonardi, colpito anche lui da sette colpi da destra, gli uomini della scientifica affermano, in base all’incrocio dei diversi elementi disponibili, che Leonardi nel tentativo di sporgersi immediatamente verso Moro per fargli da scudo diede le spalle verso sinistra ricevendo così i colpi che appaiono sparati da destra ma invece non lo sarebbero. Questo almeno secondo l’interpretazione della Scientifica. Tutto chiaro se le Br da sempre, come ha ricordato Maria Fida Moro, non avessero fatto bollare in sentenza definitiva che loro spararono solo e sempre da destra; non fecero nessun «aggiramento» delle auto e non diedero i colpi di grazia agli agenti da quella angolazione. L’illustrazione del rapporto e delle slide ha suscitato qualche perplessità da parte dei commissari che hanno ricordato la serie di «intoppi» che avrebbero colpito i 4 Br durante l’azione, con pistole che si inceppano, caricatori da cambiare in corsa, gente non propriamente preparata sotto il profilo militare o che se la faceva sotto. Insomma una perizia molte tecnica e convincente ma che non ha risolto il «nodo» principale della vicenda.

In pratica non sono riusciti a stabilire nulla se non sono arrivati a capire chi realmente ha sparato in via Fani.
D'altra parte non si sa ancora quanti uomini erano in via Fani.
E non pare che la commissione si stia muovendo per saperlo dopo 38 anni.

A questo punto la testimonianza dell'ing;Marini unico testimone è più che mai preziosa per capire il vero. E a questo punto è evidente perchè non è stata presa in considerazione.

Il nodo principale della vicenda è perchè mai la scorta di Moro non ha reagito che, insieme ai nastri fra la scorta e chi dava ordini spariti nel nulla, hanno lasciato spazio libero a tanti di raccontare una storia inventata, senza mai dare alcuna prova a sostegno di quanto dicevano.
Proprio la sig,Moro disse che la scorta non faceva quella via tutti i giorni per cui non era certo che quella mattina dovesse passare di li.
Quindi quel qualcuno che l'ha mandata li quella mattina non ha ancora un nome.


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Stopgun
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In qualche discussione mi era stato fatto notare che il corpo dell'agente Iozzino era stato trascinato e rivoltato; gli elementi a prova di questa tesi erano la striscia di sangue, la lontananza dalla pistola di ordinanza, le braccia allargate e le gambe incrociate ..

Un'opera di mano e braccia umane..sulla destra della scena del crimine...

Se non sono state le BR, chi mai sarà stato?


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helios
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In qualche discussione mi era stato fatto notare che il corpo dell'agente Iozzino era stato trascinato è rivoltato; gli elementi a prova di questa tesi erano la striscia di sangue, la lontananza dalla pistola di ordinanza, le braccia allargate e le gambe incrociate ..

Un'opera di mano e braccia umane..sulla destra della scena del crimine...

Se non sono state le BR, chi mai sarà stato?

esatto le striscie di sangue dell'agente Iozzino partivano dai bordi del marciapiede.Evidentemente l'agente stava scappando dall'altra parte della strada ed è stato freddato da qualcuno proprio in quel punto.
E'certo che il corpo sia stato spostato e trascinato e questo si può vedere in tutte le foto.I piedi dell'agente sono uno sull'altro (per il tascinamento) ed è escuso quindi che sia morto in quella posizione innaturale.
Siccome è stato colpito in fronte la posizione naturale era quella di accasciarsi con il viso verso terra e non di schiena.
Infatti le tracce di singue sono eloquenti, è caduto nel punto in cui si vede un cerchio di sangue più grande prima che si noti la scia del trascinamento.

Ci si potrebbe porre la domanda, perchè spostare il corpo? perchè darsi da fare?
Trovare un agente a faccia in giù in quel punto della via voleva dire che c'era qualcuno che gli ha sparato di fronte. E chi c'era in quel punto della strada quel giorno proprio li?
Al giorno d'oggi fa sorridere vedere che nemmeno ancora si vede l'evidenza.


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Stopgun
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L'immagine del poliziotto presente in questa foto classica mi sembra strana.

1) la faccia del poliziotto rivolta verso sx è rivolta verso la luce, mentre gli altri volti hanno la luce solo se rivolti a dx;

2) Le dimensioni umane del poliziotto non mi sembrano adatte a quella posizione nella foto, né mi sembra valida la prospettiva;

3) il fotografo poteva aspettare mezzo secondo per scattare la foto senza quell'uomo in primo piano;

4) L'immagine del poliziotto nasconde molti particolari interessanti.

5) Non è conosciuto l'autore di questa foto.


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radisol
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Beh ... certo i brigatisti non si sono messi a spostare corpi ....

Ma la spiegazione può essere assai banale ... qualcuno dei soccorritori immediati, pensando che non fosse ancora morto, potrà aver tentato appunto il soccorso magari portandolo su un auto ... e poi magari, accortisi che non c'era niente da fare, hanno lasciato perdere ....

Oltretutto quella strada subito dopo i fatti era piena di gente .... e puttanate particolari, anche volendo e pure in quel gran caos, erano difficili da fare inosservati per chiunque .... e poi, a che scopo ?

No, cari, la storia delle "suggestioni" sulla dinamica reale di Via Fani è finita ... è inutile insistere .... c'è la pietra tombale ....

Del resto, è qualcuno di voi che sperava chissà cosa potesse uscire fuori dai rilievi della Scientifica 37 anni dopo i fatti ... e, come facilmente prevedibile e previsto, non è uscito proprio niente ... sia perchè credo che non c'era proprio niente da far uscire ... sia perchè, anche se ci fosse stato, non esce certo fuori dai rilievi fatti dopo tanto tempo ....

I "misteri" veri, come detto ormai centinaia di volte, sono altri .... quelli sui comportamenti degli apparati statali, italiani e non, nei successivi 55 giorni ed anche dopo ... il sabotaggio sistematico, anche ad opera del Pci, che pure qualcuno incredibilmente ancora indica come la presunta "vittima politica" dell'intera vicenda, di ogni ipotesi e tentativo di trattativa .... i vari "maneggi" successivi alla morte di Moro rispetto al "memoriale" anche con ammazzamenti non riconducibili certo alle Br ... qualcuno avvenuto anche quando le Br non esistevano più ..... Pecorelli, Dalla Chiesa, Chicchiarelli ma anche storie simili avvenute fuori dall'Italia .... e per quelli non serve la Scientifica ... ci vuole ben altro .... ci vuole una volontà politica che chiaramente non c'è ....

Mi fa sorridere anche tutta la querelle recente relativa a Carminati ed ai suoi "magheggi" degli ultimi anni nella Capitale .... quello, se parla della questione ad esempio di Pecorelli, sai quanti ancora oggi ne fa saltare ..... e sai quanta gente può ricattare .... e, se anche lo ammazzassero in stile Pisciotta o Sindona, figurati se - in tanti anni e chiaramente sapendo da lunga pezza che lo controllavano per Mafia Capitale - non si è cautelato lasciando documenti e pure lui "memoriali" da qualche parte .... e in qualche intercettazione pubblicata non solo fa capire che sapeva chiaramente di essere intercettato ma allude pure a queste storie, sia pure in modo criptico ... ma chi deve capire capisce, su questo non c'è dubbio ....

Ma tutto questo riguarda appunto lo stato ... e non le Br ..... e riguarda la politica e la geo-politica, non la balistica o il catasto o la toponomastica ...


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Stodler
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Beh ... certo i brigatisti non si sono messi a spostare corpi ....

Ma la spiegazione può essere assai banale ... qualcuno dei soccorritori immediati, pensando che non fosse ancora morto, potrà aver tentato appunto il soccorso magari portandolo su un auto ... e poi magari, accortisi che non c'era niente da fare, hanno lasciato perdere ....

Oltretutto quella strada subito dopo i fatti era piena di gente .... e puttanate particolari, anche volendo e pure in quel gran caos, erano difficili da fare inosservati per chiunque .... e poi, a che scopo ?

No, cari, la storia delle "suggestioni" sulla dinamica reale di Via Fani è finita ... è inutile insistere .... c'è la pietra tombale ....

Del resto, è qualcuno di voi che sperava chissà cosa potesse uscire fuori dai rilievi della Scientifica 37 anni dopo i fatti ... e, come facilmente prevedibile e previsto, non è uscito proprio niente ... sia perchè credo che non c'era proprio niente da far uscire ... sia perchè, anche se ci fosse stato, non esce certo fuori dai rilievi fatti dopo tanto tempo ....

I "misteri" veri, come detto ormai centinaia di volte, sono altri .... quelli sui comportamenti degli apparati statali, italiani e non, nei successivi 55 giorni ed anche dopo ... il sabotaggio sistematico, anche ad opera del Pci, che pure qualcuno incredibilmente ancora indica come la presunta "vittima politica" dell'intera vicenda, di ogni ipotesi e tentativo di trattativa .... i vari "maneggi" successivi alla morte di Moro rispetto al "memoriale" anche con ammazzamenti non riconducibili certo alle Br ... qualcuno avvenuto anche quando le Br non esistevano più ..... Pecorelli, Dalla Chiesa, Chicchiarelli ma anche storie simili avvenute fuori dall'Italia .... e per quelli non serve la Scientifica ... ci vuole ben altro .... ci vuole una volontà politica che chiaramente non c'è ....

Mi fa sorridere anche tutta la querelle recente relativa a Carminati ed ai suoi "magheggi" degli ultimi anni nella Capitale .... quello, se parla della questione ad esempio di Pecorelli, sai quanti ancora oggi ne fa saltare ..... e sai quanta gente può ricattare .... e, se anche lo ammazzassero in stile Pisciotta o Sindona, figurati se - in tanti anni e chiaramente sapendo da lunga pezza che lo controllavano per Mafia Capitale - non si è cautelato lasciando documenti e pure lui "memoriali" da qualche parte .... e in qualche intercettazione pubblicata non solo fa capire che sapeva chiaramente di essere intercettato ma allude pure a queste storie, sia pure in modo criptico ... ma chi deve capire capisce, su questo non c'è dubbio ....

Ma tutto questo riguarda appunto lo stato ... e non le Br ..... e riguarda la politica e la geo-politica, non la balistica o il catasto o la toponomastica ...

Bene, bene, bene, allora non erano tutti fascisti e di destra quelli coinvolti in mafia capitale...

E ci confermi, se la storia non è acqua, che anche la zona rossa dal tempo di Moro ha certi scheletri negli armadi.

Io penso che sarebbe ora di abbandonare completamente la nave e salire su una nuova.

Bisogna buttare a mare tutta la vecchia ciurma dai centri sociali in su, questi ultimi più per stupida gregarietà al potere dipinta da sana difesa della speranza, la speranza nelle prebende per i capipopolo però.

Qui una immagine della speranza


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Stopgun
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Nella foto

Solo i bottoni centrali del poliziotto in primo piano sono a fuoco!

Gli altri bottoni a dx e sx non sono a fuoco!

Le BR sono riuscite a stravolgere la geometrica potenza di fuoco dell'obiettivo fotografico!

E riescono pure a fare OT!


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helios
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L'immagine del poliziotto presente in questa foto classica mi sembra strana.

1) la faccia del poliziotto rivolta verso sx è rivolta verso la luce, mentre gli altri volti hanno la luce solo se rivolti a dx;

2) Le dimensioni umane del poliziotto non mi sembrano adatte a quella posizione nella foto, né mi sembra valida la prospettiva;

3) il fotografo poteva aspettare mezzo secondo per scattare la foto senza quell'uomo in primo piano;

4) L'immagine del poliziotto nasconde molti particolari interessanti.

5) Non è conosciuto l'autore di questa foto.

1) stranamente però sta guardando verso il bar Olivetti , proprio nel punto in cui nessuno ha ancora messo a verbale che cosa c'era. Vedi il libro 'chi ha ucciso l'agente Iozzino'. La foto simbolo che guarda dove nessuno ha mai guardato.

2) non si capisce in tutto il contesto che cosa ci stia a fare. Non è detto che sia li per nascondere le targhe delle macchine. Piuttosto qualcosa che c'era per terra nel punto in cui l'agente Iozzino è stato freddato?

3) il fotografo ha messo l'uomo in primo piano volutamente e non credo senza motivo. Ma chi sarà stato a farne la foto simbolo della strage di Via Fani?

4) li nasconde ma ci sono foto che mostrano chiaramente quel punto. Quindi non è servita quella foto a nascondere.

5) e questo è assai strano. Un foto simbolo di cui non si conosce l'autore vuole dire solo che è una foto taroccata.

Le BR sono riuscite a stravolgere la geometrica potenza di fuoco dell'obietti

la geometrica potenza di fuoco non l'avevano nemmeno quando tiravano ai barattoli nel villino di Velletri. Ad altri quindi non restava altro che usare la geometrica potenza dell'obiettivo fotografico per sopperire.

Torno a dire che la divisa (anche se non si vede il colore dei pantaloni) è quella descritta dall'ing.Marini nella prima testimonianza.

Quando si mettono le cose sotto il naso nessuno le nota. Questa è la conferma.

Per quanto riguarda la foto dell'Unità postata sopra, si vede che l'agente Iozzino è stato trascinato mentre era in vita perchè sanguinava ancora.
Si vedono le striscie sull'asfalto.

L'agente Zizzi in molti erano concordi a dire che respirava ed era cosciente quindi non è escluso che con qualcuno abbia parlato o detto qualcosa.
I motivi per cui è stato operato in fretta e furia non sono ancora noti e nemmeno a causa di che cosa è deceduto sotto i ferri.

E riescono pure a fare OT!

mi meraviglierei se succedesse il contrario, per questo è necessario che instancabilmente sono costretti a fare OT 😉
Anche quando si comincia a mentire bisogna sempre a continuare a dire bugie.


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Stopgun
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@Helios

A me sembra che l'immagine del poliziotto sia stata inserita in un secondo momento!

Sbaglio?


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