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chiuderanno Taranto!


pietroancona
Famed Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 2649
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Chiuderanno Taranto!

Oggi in TV hanno fatto vedere un servizio sui veleni di Taranto, sul suo mare nero. Agghiacciante! Un mare di coloro nero limaccioso talmente inquinato da lasciare un residuo enorme di veleni nelle mani che pur munite di guanti non erano al sicuro perchèquesti si sono subito quasi liquefatti a contatto con il terribile grumo di sostanze acide e nocive.
Non capisco perchè una situazione tanto grave e tanto pericolosa che ha prodotto danni irreparabili all'ambiente e la morte di oltre diecimila persone sia stata taciuta all'opinione pubblica. Perchè si è lasciato che la situazione degenerasse fino al punto di non ritorno (siamo al punto di non ritorno?) e i lavoratori che avevano sollevato il problema igienico ambientale sono stati isolati e licenziati. Perchè si è lasciata incancrenire la situazione?
Tutte le fabbriche o miniere o altre attività che si vogliono dismettere o chiudere hanno un periodo di abbandono e di incancrenimento. In Sicilia si faceva bruciare le miniere di zolfo che si volevano chiudere.-
Io da lontano non posso azzardare sospetti sulla tempistica dell'azione della magistratura. Dicono che l'azione giudiziaria non è finalizzata verso la chiusura ma verso il risanamento degli impianti. Sarà così?
Confesso di essere pessimista. Credo che ci sia un disegno discusso e definito da qualche parte di una riorganizzazione internazionale della divisione del lavoro che prevede per l'Italia una quasi totale deindustrializzazione. Stiamo perdendo l'industria automobilistica e tantissime industrie manifatturiere o sono state acquistate da stranieri oppure si sono delocalizzate. Se si fa un inventario delle industrie che abbiamo perso negli ultimi tre anni c'è da mettersi le mani ai capelli. E se stanno provando a chiudere l'industria siderurgica italiana che è la più grande d'Europa? Ho il timore che Taranto non sarà risanata ma chiusa. Non so ancora come affronteranno il problema ma credo che non l'affronteranno tutto di un colpo. Sono molto curioso di vedere come impuperanno la tragedia. Assieme a Taranto o subito dopo sparirà quanto resta dell'industria chimica a Gela ed a Siracusa ed a Porto Marghera. Sono catastrofista? No, sono convinto che la strategia del capitalismo non ha remore e piuttosto che prevedere la sua compatibilità con l'ambiente preferisce altri orizzonti..... L'Italia purtroppo è indifesa. Nessuno si occupa dell'Italia a cominciare dal suo governo che obbedisce ad un Comando Straniero che oggi preme per la riduzione sostanziosa della sua potenza industriale.

http://www.youtube.com/watch?v=JoSP8YSQHp8


Citazione
marcopa
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 8324
 

COMUNICATO STAMPA
di Peacelink e del Fondo Antidiossina ONLUS Taranto

L'ordinanza del Tribunale del Riesame non autorizza l'Ilva a continuare a produrre. Pertanto nei prossimi giorni l'azienda dovrà cessare la produzione, mantenere gli impianti in stand-by e avviare i lavori tecnici "per eliminare le situazioni di pericolo".

Una interpretazione letterale non consente equivoci in quanto non si parla mai di facoltà d'uso per produrre ma per realizzare misure tecniche che eliminino situazioni di pericolo. Se si continua a produrre le situazioni di pericolo si perpetuano.
Il Tribunale, in riferimento agli impianti, prevede unicamente che si "utilizzino in funzione della realizzazione di tutte le misure tecniche necessarie per eliminare le situazioni di pericolo".

Se l'Ilva continuasse a produrre in violazione di quanto stabilito dal Tribunale del Riesame, raccoglieremo le firme dei cittadini per un esposto alla Procura della Repubblica e faremo rispettare il volere dei magistrati.

Porteremo inoltre all'attenzione della Magistratura un dossier tecnico per dimostrare come l'attuale cokeria è troppo pericolosa e non può diventare compatibile con il quiartiere Tamburi neanche con eventuali operazioni di aggiornamento tecnico. E' strutturalmente inadeguata e non può continuare a produrre neanche con gli interventi annunciati dall'assessore regionale all'ambiente che sono deludenti e inefficaci. Questa cokeria è vecchia, è troppo vicina alle abitazioni della città e va spenta.

Abbiamo intenzione di avviare altre azioni di tipo legale per difendere la salute dei cittadini di Taranto.

Un nuovo inganno non passerà e vigileremo per il massimio rispetto della legalità.

Fabio Matacchiera - Fondo Antidiossina Onlus Taranto
Alessandro Marescotti - Associazione PeaceLink

COSA STABILISCE IL TRIBUNALE DEL RIESAME

In parziale modifica del decreto di sequestro preventivo impugnato, ferma restando la nomina degli ingegneri Barbara Valenzano, Emanuela Laterza e Claudio Lofrumento, nomina custode e amministratore delle aree e degli impianti di sequestro altresì il dott. Bruno Ferrante nella sua qualità di presidente del C.d.A. e di legale rapp.te di Ilva s.p.a., revocando la nomina del dott. Marco Tagarelli. Dispone che i custodi garantiscano la sicurezza degli impianti e li utilizzino in funzione della realizzazione di tutte le misure tecniche necessarie per eliminare le situazioni di pericolo e della attuazione di un sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni inquinanti.


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