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Come sono diventato il padrone del mondo. Parte 2


rutzboy
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7. Rothschild, poi, sostenne l’uso della “Psicologia della plebaglia” per ottenere il controllo delle masse. Egli spiegò che la potenza della plebaglia è cieca, priva di sensi, senza ragione e sempre alla mercé di suggestioni provenienti da ogni parte. Egli affermò: “Solo un governante dispotico può governare la plebe con efficacia, perché senza un dispotismo assoluto non vi può esistere una civiltà che è condotta NON dalle masse ma dalla loro guida, chiunque sia questa persona”. Egli li mise in guardia: “Il momento in cui la plebaglia prenderà la LIBERTÀ nelle sue mani, la trasformerà, immediatamente, in anarchia”.

8. Rothschild, poi, sostenne che l’uso di alcool, droghe, corruzione morale ed ogni altra forma di vizi, fosse utilizzato, in modo sistematico, dai loro “Agentur”[La parola “Agentur” significa un corpo completo e organizzato di agenti-spia, contro-spie, ricattatori, sabotatori, ed ogni cosa o persona che, al di fuori della Legge, sia capace di aiutare, avvantaggiare o far avanzare i piani segreti e le ambizioni dei cospiratori internazionali.], per corrompere la moralità della gioventù delle nazioni. Egli raccomandò di usare “Agentur” speciali addestrati come tutori, valletti, istitutori, contabili, e le nostre donne nei luoghi di dissipazione frequentati dai Goyim. Egli aggiunse: “Nel numero di questi ultimi, io conto anche le cosiddette donne di mondo che diventano seguaci degli altri nella corruzione e nella lussuria. Noi non dobbiamo fermarci davanti al ricatto, all’inganno e al tradimento, quando questi servono per raggiungere i nostri fini”.

9. Rivolgendosi alla politica, Rothschild rivendicò il loro DIRITTO di prendere le proprietà con ogni mezzo e senza esitazione se, nel far questo, essi si assicuravano sottomissione e sovranità. Egli dichiarò: “Il nostro STATO, marciando lungo il sentiero della conquista pacifica, ha il DIRITTO di rimpiazzare gli orrori delle guerre con le meno evidenti ma più efficaci sentenze di morte, necessarie a mantenere il “terrore” che genera la cieca sottomissione”.

10. Trattando il tema dell’uso degli “slogan”, Amschel Mayer Rothschild disse: “Nei tempi antichi, siamo stati noi i primi a mettere le parole “Libertà”, “Uguaglianza” e “Fraternità” sulla bocca delle masse. (...) parole ripetute fino ai giorni nostri dagli stupidi pappagalli; parole dalle quali anche il più saggio dei Goyim [per "Goyim" sono intesi i non-ebrei] non potrebbe cavar nulla dalla loro astrattezza, e senza neppure notare la contraddizione del loro significato e inter-relazione”. Egli affermò che queste parole hanno portato sotto la loro direzione e controllo intere “legioni” “che hanno portato le nostre bandiere con entusiasmo”. Egli spiegò che non vi è alcun posto in natura per “Equaglianza”, “Libertà” o “Fraternità”. Egli disse “Sulle rovine dell’aristocrazia naturale e genealogica dei Goyim, noi abbiamo sovrapposto un’aristocrazia del DENARO. La limitazione di quella aristocrazia è la RICCHEZZA che è in mano nostra”.

11. Egli, poi, espose la sua teoria riguardo la guerra. Nel 1773, egli stabilì un princìpio che i Governi della Gran Bretagna e degli Stati Uniti, pubblicamente, annunciarono come loro politica comune, nel 1939. Rothschild affermò che la politica dei presenti doveva essere quella di fomentare guerre, ma di dirigere le Conferenze di Pace, in modo che nessuna delle due parti del conflitto potesse ottenere guadagni territoriali. Egli aggiunse che le guerre dovevano essere dirette in modo tale che le nazioni, coinvolte in entrambi gli schieramenti, sprofondassero sempre di più nel loro debito e, quindi, sempre di più sotto il potere dei loro “Agentur”.

12. Poi, fu la volta dell’Amministrazione. Rothschild disse ai presenti che dovevano usare la loro ricchezza per favorire l’elezione, in posti pubblici, di candidati che fossero “servili e obbedienti ai nostri comandi, in modo da essere usati come ‘pedine’ nel nostro gioco da uomini ingegnosi e ben addestrati, che noi instaureremo dietro le quinte dei Governi, per agire come consiglieri ufficiali”. Egli, poi, aggiunse: “Gli uomini che noi ‘designeremo’ come ‘Consiglieri’ dovranno essere allevati, coltivati e addestrati sin dalla fanciullezza, in sintonia con le nostre idee, per dirigere gli affari del mondo intero”.

13. Poi, venne il turno della propaganda, e Rothschild spiegò come la loro ricchezza riunita potesse controllare tutte le fonti di informazione pubblica, mentre essi rimarrebbero nell’ombra e al sicuro da ogni attribuzione di colpa, senza curarsi delle ripercussioni causate dalla pubblicazione di libelli, calunnie o falsità. Egli disse: “Grazie alla nostra Stampa, noi abbiamo avuto l’oro nelle nostre mani nonostante il fatto che noi abbiamo dovuto raccoglierlo da oceani di lacrime e sangue... Ma siamo stati ripagati anche se abbiamo dovuto sacrificare molti della nostra gente. Ogni nostra vittima vale mille Goyim”.

14. Egli, in seguito, spiegò la necessità che i loro “Agentur” venissero allo scoperto ed apparissero in scena, quando le condizioni fossero giunte al loro punto più basso, e le masse fossero state già soggiogate con le privazioni e col terrore. Egli indicò che quando fosse giunto il tempo di restaurare l’ordine, essi avrebbero dovuto agire in modo che le vittime fossero indotte a credere di essere state depredate da criminali e da irresponsabili. Egli aggiunse: “Con l’esecuzione dei criminali e dei fanatici, dopo che essi hanno portato a termine il nostro pianificato ‘regno del terrore’, noi dobbiamo apparire come i salvatori degli oppressi ed i campioni dei lavoratori”. Il relatore continuò: “Noi siamo, invece, interessati proprio all’opposto... alla riduzione e all’uccisione dei Goyim”!

15. Rothschild parlò di come provocare la depressione industriale e il panico finanziario e come utilizzarli per servire i loro fini, e spiegò: “La disoccupazione forzata e la fame, imposta alle masse, col potere che noi abbiamo di creare scarsità di cibo, creerà il diritto del Capitale di regnare in modo più sicuro di quanto non fosse quello della vera aristocrazia e dell’autorità legale dei Re”. Egli affermò che, avendo i loro Agentur il controllo della plebaglia, la plebe potrebbe essere usata per spazzar via tutti quelli che oserebbero intralciare il loro piano.

16. L’infiltrazione della Frammassoneria fu discussa in modo estensivo. Rothschild disse che il loro scopo era quello di sfruttare i vantaggi che offriva il segreto massonico. Egli affermò che essi potevano organizzare le loro Logge del Grande Oriente all’interno della Massoneria Azzurra, in modo da continuare le loro attività sovversive e nascondere la vera natura del loro lavoro, sotto la copertura della filantropia. Egli disse che tutti i membri affiliati alle Logge del Grande Oriente dovevano essere usati per il proselitismo e per la diffusione della loro ideologia ateo materialistica tra i Goyim. Egli terminò questa fase della sua presentazione con queste parole: “Quando suonerà l’ora dell’incoronazione del nostro Signore sovrano di tutti i Mondi, queste stesse mani spazzeranno via tutto ciò che potrebbe frapporsi al suo cammino”.

17. Egli espose il valore dell’inganno sistematico, dicendo che i loro agentur dovevano essere addestrati all’uso di frasi altisonanti e di slogan popolari. Essi avrebbero dovuto fare alle masse le promesse più prodighe. Egli osservò: “L’opposto di quello che è stato promesso può essere sempre dato in seguito... e senza conseguenze”. Egli argomentò che, facendo uso delle parole Indipendenza e Libertà, i Goyim potevano essere mossi ad un fervore patriottico tale da farli combattere persino contro le Leggi di Dio e della Natura. Egli aggiunse: “E per questa ragione, dopo aver ottenuto il controllo, il ve
ro NOME DI DIO verrà cancellato dal ‘lessico della vita’”.

18. Egli, poi, dettagliò i piani per la guerra rivoluzionaria; l’arte della battaglia di strada; e delineò il modello del “Regno del Terrore” che - egli insisteva – doveva accompagnare ogni sforzo rivoluzionario “perché è il mezzo più economico per portare la popolazione ad una rapida sottomissione”.

19. Venne poi il turno della Diplomazia. Rothschild disse che, dopo ogni guerra, si deve insistere sulla diplomazia segreta “in modo che i nostri agentur, camuffati da consiglieri ‘politici’, ‘finanziari’ ed ‘economici’, possano portare a termine i nostri ordini, senza timore di esporre “il vero Potere Segreto” dietro gli affari nazionali e internazionali”. Rothschild disse ai presenti che, attraverso la diplomazia segreta, essi dovevano ottenere un tale controllo “che le nazioni non dovevano poter pervenire persino ad un irrilevante accordo privato, senza che i nostri agentur non vi avessero parte”.

20. Il Governo Mondiale come scopo finale. Per raggiungere questo obiettivo Rothschild disse: “Sarà necessario creare dei monopoli immensi e riserve di tale ricchezza colossale che persino le ricchezze più grandi dei Goyim dipenderanno da noi, in tale misura che essi raggiungeranno il fondo, insieme al credito dei loro Governi, NEL GIORNO DOPO LA GRANDE CATASTROFE POLITICA”. Il relatore poi aggiunse: “Voi, gentlemen qui presenti, che siete economisti, potete avere un’idea del significato di questa combinazione”.

21. Guerra economica. Vennero discussi i piani per spogliare i Goym delle loro proprietà terriere e industriali. Rothschild propugnò una combinazione di tasse elevate e competizione sleale per portare alla rovina economica i Goyim nei loro interessi finanziari nazionali e nei loro investimenti. In campo internazionale, egli disse che potevano essere spinti fuori mercato. Questo poteva essere ottenuto con un accurato controllo delle materie prime, con agitazioni organizzate dei lavoratori per avere una riduzione dell’orario di lavoro, ma con aumenti salariali, e con la sovvenzione dei loro concorrenti. Rothschild ammonì i suoi cospiratori che essi dovevano fare in modo che “gli aumenti salariali, ottenuti dai lavoratori, non dovevano beneficiarli in alcun modo”.

22. Armamenti. Fu suggerito di lanciare una corsa agli armamenti in modo tale che i Goyim potessero distruggersi a vicenda, ma su una scala così colossale che alla fine “non rimarranno solo che masse di proletariato nel mondo, con pochi milionari devoti alla nostra causa... e forze di polizia e militari sufficienti a proteggere i nostri interessi”.

23. Il Nuovo Ordine. I membri del Governo Mondiale verranno designati dal Dittatore. Egli sceglierà uomini tra gli scienziati, economisti, finanzieri, industriali, e dai milionari, perché “in sostanza, tutto verrà regolato dal problema dei numeri”.

24. Importanza della gioventù. Rothschild enfatizzò l’importanza di catturare l’interesse della gioventù ammonendo che “I nostri Agentur dovranno infiltrarsi in tutte le classi, a tutti i livelli della società e del Governo, per raggirare, confondere e corrompere i membri più giovani della società, insegnando loro teorie e princìpi che noi sappiamo essere falsi”.

25. Le Leggi Nazionali e Internazionali non devono essere modificate, ma usate come sono per distruggere la civilizzazione dei Goyim “semplicemente col torcerle nella contraddizione dell’interpretazione che prima maschera la legge, e poi la nasconde completamente. Il nostro scopo finale è quello di sostituire l’ARBITRATO alla LEGGE”. Mayer Rothschild, poi, disse alla sua udienza: “Voi potrete pensare che i Goyim si solleveranno contro di noi con le armi, ma, nell’OCCIDENTE, contro questa possibilità, noi abbiamo un’organizzazione di un tale terrore terrificante da far tremare anche i cuori più gagliardi... gli “Underground”... i “Metropolitani”... i corridoi sotterranei... questi saranno creati nelle capitali e nelle città di tutti i paesi, ancor prima che questo pericolo ci possa minacciare”.

***

La parola “OCCIDENTE”, usata da Amschel Mayer Rothschild, è di estrema importanza. Questo chiarisce che Rothschild stava rivolgendosi a uomini che avevano aderito al “Movimento Rivoluzionario Mondiale”, che ebbe inizio con il “Pale of Settlement” [Il “Pale of Settlement”, o “Confine di insediamento”, era una zona geografica, situata nella parte occidentale della Russia, che si stendeva dal Mar Baltico, a nord, fino al Mar Nero, a sud, e dove la maggior parte degli Ebrei, migrati nell’Europa dell’Est, erano stati costretti a risiedere e confinati, a partire dall’anno 1772. La maggioranza erano Ebrei Khazari, noti per la loro cultura yiddish e per le loro pratiche rapaci in campo finanziario, e per la loro mancanza di etica nelle transazioni commerciali. (Cfr. Guy Carr, op. cit., pp. 18 e 63).] (= confine di insediamento) nell’EST. A questo proposito,
si deve ricordare che, prima che Amschel Moses Bauer si stabilisse a Francoforte sul Meno (Germania), egli aveva esercitato il suo mestiere di orefice e argentiere, viaggiando estensivamente nell’Est europeo dove egli, indubbiamente, aveva incontrato gli uomini ai quali suo figlio Amschel Mayer si era rivolto, dopo esser cresciuto da presta-denaro a banchiere, e dopo aver stabilito “la Casa dei Rothschild” nella Judenstrasse, proprio il luogo in cui fu tenuto questo incontro, nell’anno 1773."

Non possiamo avere la certezza assoluta che la riunione del 1773 nella casa della "Targa Rossa" andò esattamente in questo modo ma di altre cose possiamo essere sicuri:
1. I Rothschild sono tutt'ora, a distanza di secoli, una delle famiglie - se non LA famiglia - più potente del mondo.
2. Guy Carr scrisse il suo libro del 1958; se le sue fonti non fossero state attendibili, bisognerebbe riconoscere a questo autore delle capacità profetiche.

COMINCIATE A CAPIRE CHI COMANDA??

http://lalternativaitalia.blogspot.com/
it-it.facebook.com/losai.net


Citazione
ilnatta
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 314
 

ma di tutte queste frasi virgolettate attribuite a "Rothschild" (quale poi?), si può avere la fonte precisa o devo crederti sulla parola???


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dana74
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 14384
 

I riferimenti sono nella prima parte dell'art:

"A cosa si riferisce questo vecchio articolo del Times? Cos’è successo nel 1773? La risposta la troviamo nel libro “Pawns in the game” (Pedine nel gioco) di Guy Carr del 1958. Stessa risposta che troviamo anche in un comunicato dei Vescovi francesi a Lourdes [M. Servant, Veillez et priez car l’heure est proche Saint Germain-en-Laye, Servant autore ed editore, 1972, Vol. I, p. 152].

Riporto l’estratto dal libro “Pawns in the game” CPA Book Pubblisher, pp. 26-31 che ho trovato sui numeri 337/338 della rivista Chiesa Viva, marzo/aprile 2002:


RispondiCitazione
guido
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 194
 

L'articolo mi pare copiato dai "Protocolli dei Savi Anziani di Sion"
http://www.juliusevola.it/documenti/template.asp?cod=393


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