Notifiche
Cancella tutti

Da Landini proposta indecente


radisol
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 8261
Topic starter  

Dall'Assemblea Nazionale della Fiom in quel di Cervia (preannunciata ieri a qualche TG) ci giunge una notizia che ha del surreale, se non fosse che le scelte del sindacalismo confederale degli ultimi anni ci hanno ormai abituato a tutto. A cosa pensa il leader della maggiore organizzazione sindacale europea per numero di iscritti in un frangente di durissimo attacco alle condizioni dei proletari/e, dentro una crisi prolungata utilizzata dal padronato per sferrare nuovi e durissimi colpi alle ultime vestigia di garanzie e diritti ereditati dal ciclo di lotte dell'operaio-massa?

A una battaglia generale in difesa dell'articolo 18? A un'interlocuzione con le disperse forze del sociale, ancora capaci di fornire qualche sussulto di dignità? Ad imbastire una relazione di supporto e confronto con la generosità senza riserve espressa dai facchini, che hanno sfidato il sistema delle mafie-cooperative? A un'apertura agli studenti che si apprestano a scendere in piazza contro una nuova riforma della scuola che accelererà i processi disastrosi innescati dalle precedenti, al fine di creare una forza-lavoro mansueta, stupida e iper-competitiva?

No, niente di tutto questo! Nella più triste e rituale ripetizione di un modus operandi che da tempo immemore congela le scelte del sindacato in una persistente auto-ghettizzazione ("I lavoratori sono solo quelli che rappresentiamo noi!"), il leader maximo Maurizio Landini partorisce una di quelle trovate che fanno dimenticare le già insuperabili (ma al peggio non c'è mai fine!) dichiarazioni di Giorgio Airaudo (ora parlamentare in quota Sel - le traiettorie di carriera non sono mai casuali) sull'accettazione del piano Marchionne alla Bertone di Settimo nel 2011, allora definita dal genio "mossa del cavallo", che avrebbe spiazzato un capitalista spietato e dalle idee chiare... Ricordiamo bene il momento: dopo la dignitosissima sconfitta del referendum di Mirafiori la Fiom accettò, in una fabbrica dove aveva il 70% dei tesserati, di votare Sì alla ristrutturazione prevista da Marchionne. Fu il suo punto di caduta. Ma un'istituzione come il sindacato non è mai disposta ad ammettere le sconfitte, nemmeno a problematizzare scelte discutibili... e pretendeva invece di camuffare la capitolazione con la presunta superiorità morale del perdente. Non sapevano, o facevano finta di non sapere, che ai padroni dei valori e dei principi non gliene frega niente; perché parlano la nuda e cruda lingua della lotta di classe (che stanno, loro sì, conducendo impeccabilmente): quella degli interessi.

Questo carattere costitutivo del sindacato e del riformismo moralizzante (e oggi torna tutta la cloaca retorica berlingueriana sulla "questione morale" - vedi i trailer di "Servizio Pubblico") ha talmente infettato la Sinistra che oggi questa si trova guidata da un nemico dichiarato di cui fatica ancora ad identificare fisionomia e finalità politica. E questo atteggiamento da eterni perdenti, che piangono e fanno appello a un inesistente "interesse generale", lo ritroviamo ora nella nuova proposta del segretario generale della Fiom-Cgil all'assemblea nazionale.

Di che si tratta dunque?

La proposta è talmente idiota che viene da ridere ma ci sarebe invece da piangere... Landini propone ai sui delegati, tesserati e ai lavoratori che si suppone dovrebbe rappresentare e difendere, di fare uno "sciopero al contrario". Invece di astenersi dal lavoro, i lavoratori dovrebbero manifestare la loro contrarietà agli attacchi che stanno subendo, dedicando il sabato pomeriggio a lavori socialmente utili!?!

Avete capito bene! Non è più tempo di astensioni e cortei, troppo dispendiosi in tempi di crisi, qui si tratta di puro e semplice volontariato, di dare il proprio modesto contributo alla riproduzione della società capitalistica, mentre il capitale sottrae servizi, welfare, reddito, potere d'acquisto. Qui il problema non è il volontariato in sé (che non ci piace politicamente ma che va rispettato dove esprime un scelta etica individuale). Lo scandalo è questa commistione immonda del peggio del capitalismo col peggio del socialismo reale, fusi insieme da un ordine del discorso che non smette di parlare di "doveri", "sacrifici", "responsabilità".

Troppo spesso il moralismo della sinistra (anche radicale o massimalista) ha fatto spallucce della poca disponibilità di questi operai al conflitto. Oggi bisogna dirlo chiaramente: tante volte (non sempre ma tante volte sì) hanno avuto ragione a non scioperare, a tenersi quei 70/80 euro per sé invece di scioperare per i loro rappresentanti, in fondo consapevoli che quello sciopero non sarebbe servito a niente se non a legittimare il lavoro di rappresentanza dei "loro" sindacati. Oggi gli si chiede addirittura di lavorare (socialmente s'intende) un giorno in più per dimostrare che si è moralmente superiori ai propri aguzzini. Marchionne, Squinzi, Renzi e compagnia sono pronti ad applaudire, in prima fila a gustarsi la definitiva resa di quella classe operaia che un tempo li aveva fatti tremare.

Ci auguriamo che il tanto vituperato egoismo (a questo punto anche individuale) di questi operai spesso disprezzati faccia capolino ed esprima un sonoro "no" a questo stakanovismo-cittadinista auto-imposto. Se questa è la proposta, meglio un pomeriggio al centro commerciale, trantamila volte meglio un pomeriggio allo stadio o davanti alla pay-tv, al cinema, in discoteca o a stordirsi di qualunque consumo... meglio di questa infame proposta da cornuti e mazziati.

Questa è la pars destruens. "Sempre bravi a criticare voi, quanto a proposte"... già lo sentiamo il ritornello del sinistro-cittadino-per-bene.

Non ci facciamo illusioni ma non le spacciamo neanche come verità agli altri. La pars costruens è minima è decisamente poco all'altezza dei tempi.. ma è quello che c'è e che proveremo a mettere in campo, senza promesse né grida di giubilo ma ostinatamente impegnat* a metterci alla prova e a rischiare. Da qualche settimana i movimenti e le forze disperse dell'antagonismo sociale parlano di sciopero sociale o di sciopero sociale metropolitano. Noi saremo presenti a tutti questi momenti: il 10 ottobre con gli studenti, il 16 ottobre assieme ai lavoratori della logistica e diffusi nei territori, il 14 novembre di nuovo nelle strade e piazze delle nostre città. Per quanto siamo malmessi da questa parte della barricata, la nostra controparte non sta politicamente molto meglio, per poco che si scavi oltre la patina delle dichiarazioni e del decisionismo annunciato. Se Atene piange Sparta certo non ride. Troppe rigidità sono ancora all'opera ed è nostro interesse provare ad alzare il nostro costo sociale complessivo (come classe). Il futuro potrebbe disvelare sorprese inattese. I vertici ministeriali e banchieristici di Napoli (3 ottobre), Milano (8 ottobre) e Torino (7-18 ottobre) potrebbero essere altrettante occasioni per mostrare l'irricevibilità delle misure economiche e politiche che ci stanno giocando contro.

Scioperiamo dunque, per noi!

InfoAut

25 settembre

http://www.infoaut.org/index.php/blog/editoriali/item/12795-proposta-indecente


Citazione
Blutharsch
Eminent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 20
 

Per me e' sbalorditivo il solo fatto che la FIOM esista ancora.
😯


RispondiCitazione
radisol
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 8261
Topic starter  

Per me e' sbalorditivo il solo fatto che la FIOM esista ancora.
😯

Per esistere esiste ... e, a parte la storia gloriosa del passato, è innegabile che negli ultimi anni è stato un esempio unico, almeno nell'ambito del sindacalismo tradizionale, di resistenza allo "stato di cose presenti" ... con elementi pure di "supplenza politica" rispetto ad una presunta "sinistra radicale" ... Sel, Rifondazione ecc. ecc. ... inconcludente e putrescente ...

E' vero che fece quella immane cazzata alla Bertone ... che era una situazione comunque del tutto particolare, in cassa integrazione a zero ore da anni ....dove solo l'idea del ritorno al lavoro, sia pure alle condizioni di Marchionne, poteva sembrare agli operai una cosa comunque positiva ... ma nell'insieme la Fiat l'ha contrastata e pure abbastanza bene ... sia sul piano della lotta che su quello mediatico e giuridico ...

Certo, però che questa proposta di oggi è un qualcosa di indescrivibile ... questa si davvero da funerale politico ...

Ci sono momenti politico/sociali in cui veramente esce fuori il peggio del peggio ... e salta qualsiasi posizione intermedia per la oggettiva difficoltà di sostenerla .... indi per cui o si fa la lotta dura, durissima, senza minimamente porsi il problema di poter raggiungere una qualche mediazione e quindi nemmeno di sviluppare alleanze politiche dentro il palazzo ... o si è tagliati fuori ... e credo sia questo il caso odierno della Fiom ...


RispondiCitazione
Blutharsch
Eminent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 20
 

Innanzitutto scusami, non volevo parlare per slogan ma l'ho fatto, leggendo l'articolo superficialmente.
Da anarchico ( dal processo Marini in poi ) posso dire di aver perso fiducia nel "sindacato" e non riesco comunque a riconoscerne una continuita' con quello che il "sindacato" si era prefissato ( sintetizzo ) : la tutela dei lavoratori contro i soprusi dei padroni. A parte che il sindacato ce lo hanno anche i fasci, gli sbirri democratici etc non riesco a levarmi il mio bias anti-stato per riuscire ad inquadrare meglio cosa sia un "successo" del sindacato. Per me i lavoratori son sempre in catene, dipende da quanta catena gli viene lasciata, il lavoratore supinamente ringrazia credendo che quei pochi metri in piu' significhino liberta' o diritti.
Credo, almeno per la mia esperienza, che dobbiamo stare fuori dalle istituzioni e realizzare obbiettivi magari piu "bassi" e circoscritti ma sicuramente piu' gestibili ( non senza problemi ) come la lotta al carcere o alle nocivita'.
Mai letto informa-azione ? Mai letto Alfredo Maria Bonanno ?
Ecco io sono un bonanniano, tanto per dire anche se non mi interessa etichettarmi pero' io per anni ho considerato i carc come la reincarnazione del male 🙂


RispondiCitazione
radisol
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 8261
Topic starter  

Letto Bonanno ... "la gioia armata" e non solo ... anche se personalmente tendo più all'anarco-sindacalismo ...

Che è cosa certamente diversa dalla Fiom ... su questo non c'è dubbio ...

Però, su un piano strettamente "sindacale" e non politico/rivoluzionario, è innegabile che la Fiom è stata finora un forte elemento di "resistenza sociale" che ha a volte superato anche i suoi compiti di sindacato di categoria ... li ricordo per esempio a Genova 2001 o ad alcune iniziative anti-guerre e per la Palestina ... e nei boschi della Val Susa ... con la Cgil invece sempre assente e spesso pure apertamente ostile ...

Una volta detto questo, però pure a me sta cazzata dello "sciopero a rovescio" mi sembra una cosa di non ritorno ....

P.S. I Carc non sono la "reicarnazione del male" ... ma qualcosa di orridamente patetico, questo si .... l'idea di creare un "partito clandestino" senza avere la minima velleità di lotta armata .... il che è stata la causa delle loro innumerevoli vicissitudini giudiziarie sempre finite nel nulla ... credo superi ogni livello di demenzialità possibile.... stalinisti e stupidi ... veramente il top !


RispondiCitazione
Condividi: