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Farmaci: Accordo AIFA & Industria Difesa


Eshin
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FARMACI: ACCORDO AIFA & AGENZIA INDUSTRIE DIFESA (Guerra)

di Gianni Lannes

Il direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Luca Pani, e il direttore generale dell’Agenzia industrie difesa (Aid), Marco Airaghi, hanno siglato un accordo quadro di collaborazione nel settore chimico-farmaceutico. “L’accordo - si legge in una nota dell’Aifa - che sarà valido tre anni, prevede in particolare la collaborazione tra Aifa e Aid (che ha assunto la gestione dello stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze) nei settori del monitoraggio e della produzione dei medicinali carenti sul mercato nazionale o europeo per facilitarne l’accesso da parte dei malati, dello sviluppo di farmaci innovativi da sottoporre a sperimentazione per sopperire a eventuali carenze. Saranno, inoltre, sviluppate sinergie per la lotta alla contraffazione farmaceutica, per la formazione del personale e per l’effettuazione di verifiche ispettive alle aziende farmaceutiche per il rispetto delle norme di buona fabbricazione. Con il Protocollo saranno estese ulteriormente le aree di mutua cooperazione tra due istituzioni dello Stato, la cui missione comune è la tutela della salute dei malati”.

Luca Pani (psichiatra e biologo molecolare) è stato indicato al ruolo dallo stesso ministro della Salute Ferruccio Fazio (già sodale di don Luigi Maria Verzé nel San Raffaele del Monte Tabor) prima della caduta del governo Berlusconi. Pani, già dirigente dell’Istituto di farmacologia translazionale del Cnr, è subentrato a Guido Rasi nominato direttore generale dell’Ema (agenzia europea del farmaco).

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/

ERA UN ACCORDO IN PRIMAVERA ( a me sfuggitO)

Per ulteriori informazioni:

http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato8870822.pdf

http://www.difesa.it/DG-AID/AID/Pagine/missione.aspx


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Eshin
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Guerre silenziose

Liste di trasparenza e rimborsabilità | AIFA Agenzia Italiana

Remunerazione farmacia: Ma AIFA fa gli interessi di chi?

18/10/2012 @ 13.20
ANPI, 18 ottobre 2012 – E’ notizia di ieri l’accordo raggiunto tra AIFA, Federfarma, ADF e Assofarm sulla nuova remunerazione di farmacie e grossisti. Una nuova remunerazione definita tenendo conto dei vincoli stabiliti dalle leggi n.122 del 30 luglio 2010 e n.135 del 7 agosto 2012, che imponevano oltre alla “garanzia della riduzione della spesa per il SSN”, la “garanzia dell’invarianza dei saldi di finanza pubblica” e “come base di calcolo i margini vigenti al 30 giugno 2012”. Una remunerazione che si compone di una parte forfetaria e una percentuale sul prezzo del farmaco ex-factory che ha il pregio di omogeneizzare i trattamenti a livello nazionale togliendo di mezzo le storture che attualmente caratterizzano i rimborsi delle Regioni alle farmacie. Un’anomalia, questa, che ha determinato valori di rimborso per ricetta molto diversi tra regione e regione, frutto delle “buone relazioni” che alcuni rappresentanti regionali dei titolari di farmacia hanno saputo costruire con politici e funzionari regionali.
Dunque apparentemente sembrerebbe tutto bene. Ma è proprio cosi? No, noi crediamo che questa poteva essere l’occasione per una vera spending rewiev in questo settore. Ristrutturare il processo distributivo del farmaco, a cominciare dalla fase di determinazione del prezzo di acquisto del farmaco SSN, per fare quelle economie sulla spesa farmaceutica, che sole permettono di finanziare i servizi professionali necessari a garantire un’assistenza qualificata sul territorio per i pazienti più bisognosi. Infatti non si comprende perché mai le regioni possano acquistare i farmaci direttamente dalle aziende farmaceutiche con uno sconto di almeno il 50%, mentre per quelli distribuiti dalle farmacie debba pagare alle stesse aziende farmaceutiche un importo pari al 65% del prezzo dei farmaci, con una perdita secca di almeno un miliardo di euro. Un regalo alle aziende farmaceutiche e magari anche ai distributori intermedi? E ancora ci interroghiamo sul perché Federfarma non ha preteso l’allineamento dei prezzi di acquisto visto che con esso si sarebbe favorito il passaggio dei farmaci in DD e DPC verso la farmacia?
Domande che rivolgiamo al Ministro Balduzzi, che di quest’accordo ha la diretta responsabilità, ma anche alle Regioni visto che nei prossimi giorni saranno chiamate a ratificare tale accordo.
Non vorremmo che qualche Regione fosse tentata, per beceri interessi di bottega, di mantenere la differenza di prezzo sull’acquisto dei farmaci, allo scopo giustificare, come ha dimostrato un recente studio della Fondazione CREF sulla Asl di Trieste, una struttura organizzativa e gestionale, costruita da politici e funzionari regionali al solo scopo di avere occasioni di spesa ovvero generare posti di lavoro pubblici tanto utili per il consenso politico.

GRAVISSIMO ATTACCO AL DIRITTO DI CURA DELLE PERSONE CON EPILESSIA e di tutti

http://www.aice-epilessia.it/

Gli epilettici in crisi per le misure prese...

Ma:

What are the Topamax side effects?
By: LawInfo

Topamax side effects are usually listed on the side of your prescription bottle. However, some of the more severe side effects include birth defects like cleft palate or cleft lip. There is also a chance that a child will be born with genital malformations. Finally, some children may be born with spina bifida, limb malformations, hypospadias, persistent pulmonary hypertension of the newborn (PPHN), heart defects, lung defects and neural tube defects.

http://resources.lawinfo.com/en/legal-faqs/topamax/federal/what-are-the-topamax-side-effects.html


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Eshin
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Aggiornamento:
e' ufficiosamente raggiunto l'accordo tra Janssen e AIFA, ore 14 circa di lunedi' 22 ottobre 2012.

da domani si dovrebbe trovare di nuovo in farmacia il Topamax....


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