Notifiche
Cancella tutti

Finanziaria: oligarchie, truffe e videopoker


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 33516
Topic starter  

Ricordate il botto (momentaneo) che nel maggio scorso fece l'inchiesta del Secolo XIX? Il quotidiano di Genova, carte alla mano, spiegò che in Italia una mezza dozzina di società che gestiscono le concessioni per il videopoker ha un debito verso l'erario di 100 miliardi di euro. 200 mila miliardi delle vecchie lire. Cinque finanziarie light, quattro robuste, tre lacrime e sangue. Giusto per capirci, la manovra del governo Prodi nei prossimi mesi al vaglio del parlamento (e delle lobby che nell'ombra la emendano e la riscrivono usando gli scaldasedie come marionette) è in totale di 18,5 miliardi.

Durante l'estate i media, non si sa perché (o lo intuiamo benissimo), si sono ben guardati dal lanciare una campagna contro questa schifezza generata nel 2003 dal governo Berlusconi e nascosta fino ad oggi dal sodale Prodi.
Ma le indiscrezioni che vengono da Roma sulla finanziaria vanno oltre ogni immaginazione. Maggioranza e opposizione starebbero studiando un emendamento bipartisan con il quale rendere possibile un concordato tombale, al costo di poche briciole, a beneficio delle concessionarie. E queste compagnie, fai caso, vengono date vicine ai seguenti partiti: Ds, An, Fi, Udeur ed Udc.
Secondo il Secolo XIX la fetta maggiore spetterebbe, però, alle mafie. All'interno di quest'ultima speciale categoria, il bottino maggiore sarebbe quello della cosca catanese dei Santa Paola. Ribadisco che secondo i pochi articoli usciti sulla stampa sinora, si tratterebbe di una delle più colossali truffe ai danni di noi cittadini mai messa a segno nella storia d'Italia. Ma chi gestisce le concessionarie è ancora lì, e il silenzio regna sovrano.

Nel collegato alla manovra, inoltre, saranno previsti tagli all'Ires, la tassa sulle imprese, che scenderà dal 33 al 28%. Anche l'Irap calerà (al 3,9). Tagli che fanno la felicità di chi, di riffa o di raffa, sguazza sempre sulle tasche dei cittadini: le industrie. Che infatti hanno osannato la finanziaria di Padoa Schioppa con la solita, odiosa e ipocrita formula: "va nella direzione dello sviluppo del Paese". Sì, dello sviluppo dei loro profitti.

I governi, di destra o di sinitra, quando devono cercare le risorse per stare al passo con la stramaledetto "sviluppo", alla fine vanno a beccare sempre da chi ha meno. E aiutano sempre chi ha già molto. Per la gente che vive (male) di stipendio (poco), la morale è sempre quella: sacrifici, sacrifici, sacrifici. Per chi deve fare i suoi affari (fondati sul dogma del lavorare sempre di più per avere sempre meno), il premio è sempre lo stesso: favori, favori, favori.

L'intervento sulle tasse alle imprese è un classico, riuscitissimo esempio di lobbying confindustriale. Come quello sui videopoker è un classico, terribile esempio di lobbying mafioso e partitico.
Il regime in cui viviamo, da molti cocciutamente definito democrazia, non è che un sistema di oligarchie organizzate. Oligarchie che quando non si fanno la guerra tra loro per ragioni di potere (ma mai mettendo in discussione tali ragioni), la fanno ai cittadini che stanno dall'altra parte della barricata. E il metodo preferito è svuotargli le tasche. Condannandoli al solito, insensato sgobbare per tenere in vita la rendita di posizione delle bande oligarchiche.

Marco Milioni
Fonte: http://www.movimentozero.org/mz/
3.10.07


Citazione
Condividi: