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Gli astronomi si pronunciano sulle scie chimiche


Zret
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Eyes in the sky: gli astronomi si pronunciano sulle scie chimiche (articolo di Fienga, Barca, Faccin)

In un ampio editoriale, gli astronomi Paolo C. Fienga, Gianluigi Barca, Marco Faccin si soffermano, tra gli altri temi, sulle scie chimiche: in particolare, gli scienziati rilevano, a nostro parere in modo plausibilissimo, la caduta verticale dei valori pluviometrici nelle zone irrorate e, apertis verbis, dichiarano che il fenomeno delle scie chimiche (alias velenose) è reale. Senza tema di smentita, in contrasto con quanto asseriscono gli astronomi succitati, possiamo affermare che molti degli scopi connessi alle chemtrails sono stati individuati e compresi dai ricercatori.

Io credo che questo fenomeno (non so come altrimenti definirlo) non sia affatto il frutto di menti complottiste e bacate e di "personaggi in cerca di fama".

Certo, qualcuno che specula su questa fenomenologia ci sarà pure ("sfruttare" è un verbo che esiste da quando esiste l’uomo…), ma da qui a ritenere che tutti coloro i quali parlano di questo fenomeno siano dei mitomani, dei malati, delle persone in malafede o, semplicemente, dei poveri visionari… ce ne passa.

Io credo, parlando da persona ragionevolmente attenta alle vicende del mondo, che questo fenomeno sia reale. Sia un fatto.

Esiste ed è vero: opera sulle nostre teste, in piena luce e con un’evidenza che rasenta – ormai – la sfacciataggine.

E’ del tutto ovvio che non ho competenza per valutarne le cause né per comprenderne le implicazioni su larga scala, però ho fatto (con l’aiuto di alcuni amici di Gallarate, Ferno, Malpensa stessa, Varese e Domodossola) una raccolta dati che copre (ad oggi) poco più di 25 mesi di osservazioni ed i risultati emersi (diciamo i risultati più significativi e ripetitivi) sono questi:

1) aerei che incrociano ad altitudini uguali (o molto simili) e su rotte parallele, molto spesso non si comportano allo stesso modo (il che vuol dire che, magari, un aereo produce – abbondanti – scie e l’altro, che lo anticipa o che lo segue, no);

2) aerei con caratteristiche uguali (o molto simili) i quali si muovono, a distanza di tempo minima (diciamo separati di 8 o 10 minuti al massimo l’uno dall’altro), sulla medesima rotta e nelle medesime condizioni meteo (apparenti), non si comportano allo stesso modo (idem come sopra: qualcuno rilascia delle scie – singole o multiple – e qualche altro no);

3) le scie persistenti vengono rilasciate nelle ore che vanno dalla tarda mattinata alla sera, con punte nel primo pomeriggio; raramente di notte;

4) le scie vengono rilasciate a quote medio/alte ma, di regola, a quote inferiori ai 3500/4000 metri;

5) a seguito di rilascio delle scie, la pressione barometrica al suolo tende, più o meno rapidamente (ma comunque nell’arco di un tempo massimo non superiore alle tre ore) ad alzarsi;

6) a seguito del rilascio di scie, i venti dominanti tendono ad affievolirsi, sino a scomparire del tutto;

7) a seguito del rilascio di scie abbondanti POSSONO verificarsi cadute di filamenti, ma solo a condizione che l’aria sia particolarmente secca ed asciutta e che i venti a bassa quota siano assenti o quasi;

8) l’incremento nel rilascio di scie produce un pari (e vertiginoso, nonché quasi immediato) decremento nel quantum delle precipitazioni (le quali, nell’area di riferimento, stanno subendo da tempo un CROLLO VERTICALE, letteralmente, il quale ci sembra prodromico di una nuova ondata di siccità).

Potrei andare avanti, ma non lo faccio perché, in primo luogo, questi dati sono già in sé e per sé sufficienti a capire che non stiamo assistendo ad una fenomenologia isolata e sporadica, bensì ad una fenomenologia complessa e persistente e, in secondo luogo, poiché, a mio avviso, se si vuole (provare, se non altro) a “comprendere un fenomeno” (e cioè questo fenomeno), occorre SMETTERLA di CREDERE o di NON CREDERE “A PRIORI”, MA OCCORRE RACCOGLIERE DATI, VALUTARLI E QUINDI SPERIMENTARE DI PERSONA.

Solo così, alla fine ed in qualsiasi campo, si potrà arrivare ad avere un’opinione informata.

Io non so se questo fenomeno delle scie chimiche sia il prodotto di un’azione di “Pirateria mondiale”, finalizzata a “fare del male” alla popolazione, così come non so se sia vero il contrario – e che quindi la (direi ovvia) segretezza che caratterizza tutta l’attività abbia lo scopo primario (od esclusivo) di “proteggere l’umanità” dall’insorgere, ad esempio, di ovvie derive emozionali le quali sarebbero, con ogni probabilità, seguite da fenomeni di isteria collettiva. Non lo so. Nessun ricercatore che sta studiando il fenomeno lo sa, in questo momento.

Però l’onestà intellettuale che DEVE SEMPRE caratterizzare l’operato di un VERO Ricercatore, ci/mi DICE che il fenomeno è un fenomeno REALE. Un fenomeno dagli scopi non noti e dalle modalità esecutive palesi, ma comunque un fenomeno ASSOLUTAMENTE REALE, da studiare, monitorare, seguire con attenzione e cercare di capire.

Se mi è consentita una “dritta”, io direi – agli amici che sono “sensibili” e dotati di “buona volontà” – di iniziare un monitoraggio sul volume di precipitazioni che caratterizzano le aree/regioni ad ampia copertura di scie. Controllate anche le fluttuazioni della pressione barometrica e, nel tempo, i massimi ed i minimi delle temperature, con particolare riguardo al periodo che va dalla metà di aprile alla fine di luglio.

http://sciechimiche-zret.blogspot.com/


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marko
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Paolo C. Fienga, Gianluigi Barca, Marco Faccin NON sono astronomi. Non hanno mai pubblicato nulla su riviste scientifiche "peer reviewed", non lavorano per nessun ente di ricerca riconosciuto. E, stranamente, non sono proprio disinteressati:

"Non mandateci letteracce se Vi chiederemo “UN Euro” per abilitarVi alla visione del nostro Lavoro per, magari, un annetto."
http://www.lunarexplorer.it/LaLunaDiArianna/

Il titolo giusto per questo thread dovrebbe essere dunque "ufologi cospirazionisti si pronunciano sulle scie chimiche".

In attesa di un editoriale di Wanna Marchi.


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PCF
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Buonasera a Tutti,

sono Paolo C. Fienga, Astrofisico e Presidente di Lunar Explorer Italia.

Ho letto, su segnalazione dell'Amico e Collega, Dr Gianluigi Barca, il post in oggetto e, ovviamente, ho letto la "letterina" del Sig. Marko (l'ennesimo "anonimo" che lancia strali ma non si qualifica con "nome e cognome"...).

Non è mia intenzione fare polemiche - le quali, nonostante tutto, sembrano essere ormai una parte integrante della (sotto)cultura dell'Italia di oggi - però, come già accadde in passato ed in contesti diversi, credo che sia giusto esercitare il mio "Diritto di Replica" (ovviamente parlo per me e non per gli Amici e Colleghi Drr Barca e Faccin - che NON sono Astronomi nè Astrofisici, effettivamente, ma "persone - oltre che Accademicamente Qualificate - dotate di Cultura, Intelligenza ed Acutezza" - il che a me non sembra poco...).

1) Marko ha ragione: non sono un Astronomo. E' vero: sono un Astrofisico (se costui - questo splendido Illustrissimo Sconosciuto - vuole le mie "credenziali" non ha che da scrivere a Lunexit e chiederle).

2) Non ho mai pubblicato nulla su riviste scientifiche "peer reviewed". Vero. Ma lo "scrivere su riviste scientifiche "peer reviewed" QUALIFICA le persone come "scienziati"? Se "si", allora siamo davanti ad un caso (UNICO) di "qualifica per pubblicazione" e NON di "qualifica per background e professione". In ogni caso, pubblicare articoli e recensioni, oggi come oggi - in ITALIA - non è "questione di qualifica", bensì è questione di "connessioni". Suggerisco al Sig. Marko di svegliarsi e di iniziare a vedere il Mondo (rectius: il Paese) in cui vive per quello che è.

3) Il "quote" sul singolo Euro è stupidamente strumentale per fare della facile (e LURIDA!) demagogia: Lunexit NON chiede soldi. Lunexit (e chi la rappresenta) chiede RISPETTO. Il paragone fra Lunexit con Wanna Marchi è tanto idiota quanto offensivo e le offese gratuite, specie se anonime, mi fa piacere ribadire che qualificano chi le fa e non chi le riceve.

4) Non sono un Ufologo e NON SO cosa vuol dire "cospirazionista".
Mi scuso per l'ignoranza. In compenso so cosa vuol dire "approccio strumentale" e "falso ideologico" (ed anche queste "nozioni" fanno parte del mio background).

Dunque - ed alla fine - il titolo giusto per questo thread dovrebbe essere "Voci alternative sulle Scie Chimiche".
Per quanto attiene il "titolo giusto" su quanto espresso dal Sig. Marko... Lascio a Voi (ed a lui stesso) il compito (gravoso ed ingrato) di qualificare il tutto.

Con stima e cordialità

Dr Paolo C. Fienga


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marko
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Sono contento della conferma della sterilità della produzione scientifica del Fienga. La mia tesi che il titolo "astronomi si pronunciano sulle scie chimiche" sia sbagliato è doppiamente confermata.

Quanto alla qualifica in base agli studi, se non basta la quantità di laureati idioti che ogni persona conosce, faccio due piccoli esempi: Michael Faraday non aveva che la scuola dell'obbligo, rivluzionò la scienza dell'epoca, senza poter sbandierare altro che i RISULTATI delle sue PROVE. Viceversa, sebbene Einstein fosse un luminare ormai riconosciuto quando disse "Dio non gioca a dadi", ciò non impedì alla fisica quantistica di affermarsi con esperimenti ormai incotrovertibili (vedi teorema di Bell).
Quindi, il titolo del Fienga è solo un punto di partenza: se parla di scie chimiche e vuol farlo da fisico, o da astrofisico, mi porti ad esempio le statistiche di osservabilità degli osservatori astronomici: se ci sono queste "scie anomale", chi lavora col naso per aria se ne sarà certamente accorto, evidentemente gli osservatori astronomici sono ormai perennemente chiusi, se il cielo è "opaco". Inutile dire che invece ciò non avviene.

Certo, un fisico che produce affermazioni come "aerei che incrociano ad altitudini uguali (o molto simili)" senza spiegare la metodologia della prova, lascia pensare male. Non ho mai visto uno scritto di un fisico che non avesse un incipit con la lista degli strumenti e la metodologia applicata. Curioso.

Quanto al monitoraggio delle precipitazioni, esso esiste da più di un secolo ormai; qualsiasi sede ARPA può fornirvi i dati meteo per ogni stazione che vi interessi.


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Anonymous
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Allora markuzzo, stai sempre a spaccare i maroni con le tue fregnacce da ignavo.
Nessuno ti deve dimostrare niente e in particolare a te che sei il vuoto completo.
Tu non credi alle scie chimiche: CHI SE NE FREGA!!!!!!
C'è gente che ci crede anche perchè le ha viste con i propri occhi.
Tu sei solo il solito IDIOTA di turno che fa il saccente ma sempre IDIOTA rimane.
Respira a pieni polmoni specialmente sotto sforzo cosi presto ci libereremo della tua presenza.
Ps. se ti dicono che sei furbo picchiali .......


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Zret
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Dav, mi unisco alle tue esortazioni che rivolgo anche ai compagni di merenda di marko, cioè assman, kattivix, hammar, denisfenicotter, brainfuse, sciemenziato e tutti gli altri lacché dei potenti a lui pari.


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Anonymous
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Ho avuto modo di leggere anche in altri forum gli attacchi di questa gente
in particolare axlman(?) mi sembra più uno sbirrazzo.
Non te ne curare sono persone che si passano il tempo cosi.
Noi siamo cospirazionisti...tipo l'11 settenre non passa giorno che non ne saltino fuori delle nuove eppure i debunker non fanno un passo indietro...attivissimo(la bufala vivente) docet.
Marko e un povero guitto idiota lascialo dire
Ti saluto.
Dav
ps l'idiota è online ora ci farà divertire.


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Zret
 Zret
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Dav, hai perfettamente ragione: anche sul 911 non arretrano di un millimetro, arroccati su posizioni ridicole che, tra un po', i loro stessi capi, smentiranno. Sono questurini.

Mi correggo: non si chiama marko, ma marcio.

Ciao


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PCF
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Buonasera a Tutti,

mi permetto di suggerire questa leggera e, spero, gradevole lettura ( http://www.palamitonews.com/numero292/intervista_lunar_explorer_1.htm).

Non si tratta di un articolo "peer reviewed" (con tante scuse al futuro Nobel "Marko"), ma potrebbe essere di interesse per qualcuno di Voi.

Che altro dire? Se si cerca di essere educati, i Signori come "Marko" aggrediscono ed insultano, mostrandosi per ciò che sono; se si risponde a tono, allora si sbaglia e si "legittima" la loro educazione, e allora...
Nel dubbio, mi astengo.
E lascio la parola al Lavoro che svolgo, assieme ai miei Amici e Colleghi.

Una morale? Solo chi "fa" e si assume la responsabilità di quello e per quello che fa ha diritto di parlare circa il Lavoro altrui. Chi - da perfetto ignorante e codardo - "lancia strali" nascondendosi dietro ad un patetico nick... Merita solo una buona dose di compassione.

Un caro saluto a Zret e Dav, per la "Difesa d'Ufficio".

Paolo C. Fienga


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Zret
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Un cordiale saluto ed i miei attestati di stima al Dottor Fienga che guarda certi figuri "in gran dispitto".

"Non ragioniam di loro..."


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PCF
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Buonasera Zret,

la mia stima a te (ti leggo da qualche anno) e, onestamente, sentirmi paragonato a Farinata degli Uberti (vado a memoria, ma lo studio di Dante mi ha sempre "preso"...), se non altro nel modo in cui guardo a taluni...Mi onora!

Grazie di Cuore Zret!
Ed un Saluto a tutti gli Amici che hanno Coraggio (anche se il Coraggio è una Virtù che - mi pare - stia cadendo in disuso...).

Paolo C. Fienga


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