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Gli stellati che non brillano in educazione

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helios
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Regole e metodi
Gli stellati che non brillano in educazione
La fuga di Grillo dopo le consultazioni

Si fossero comportati così Berlusconi, Bersani o Monti avreste detto, giustamente: l'arroganza del potere davanti alle regole

«Per sfuggire ai giornalisti, ai cameramen e ai fotografi che lo inseguivano a bordo di moto e scooter, l'auto di Beppe Grillo, uscita dal Quirinale, è passata 3-4 volte col rosso, ha preso la corsia preferenziale di corso Rinascimento e ha effettuato un paio di inversioni a U dove non era consentito».

Dettaglio della cronaca di ieri, che sottoponiamo agli elettori del Movimento 5 Stelle. Si fossero comportati così Berlusconi, Bersani o Monti avreste detto, giustamente: l'arroganza del potere davanti alle regole. Poiché lo ha fatto Beppe Grillo, nessuna obiezione. O almeno non ne abbiamo ancora lette, tra le migliaia di commenti sulla giornata. Anzi: traspare un certo orgoglio davanti alle gesta del capo, campione di slalom urbano e variazioni democratiche (a quale titolo era al Quirinale? Non si sa).

Grillo capisce di comunicazione, non c'è dubbio.Ma quello che capisce lui ormai lo abbiamo capito anche noi. L'uomo ha intuito il valore della scarsità in tempi di eccesso. Meno si fa sentire, più viene ascoltato. Meno si fa vedere, più diventa prezioso. Le fotografie artigianali col cellulare e le immagini ballonzolanti di una diretta streaming diventano gioielli, per i media ricchi di canali d'uscita e poveri di informazioni in entrata. Produrre vetro e venderlo come diamante: il sogno erotico-professionale di ogni uomo di marketing.

Capiamo che ogni paragone tra Grillo e Berlusconi possa risultare indigesto ai sostenitori del primo. In effetti i personaggi non potrebbero essere più diversi, come storia, psicologia, ideologia e tricologia. Ma come venditori sono entrambi dei fuoriclasse. E, quando si tratta di non rispondere, sono due campioni. Perché diciamolo: tra un blog senza contraddittorio e un videomessaggio non c'è poi molta differenza.

Detto ciò: che Grillo ci provi, non è bello; ma ci sta. La delusione è vedere i suoi elettori entusiasti di queste tattiche. Non dev'essere per forza così, lo hanno dimostrato loro stessi. Dopo essersi ribellati in Rete al diktat del capo, che minacciava punizioni per i voti in Senato a Pietro Grasso, gli stellati - gli elettori del Movimento 5 Stelle - hanno ottenuto subito un risultato. Grillo ha ammorbidito i toni, nessuna punizione o espulsione. Perché non far sentire la propria voce anche in materia di trasparenza, comunicazione, accessibilità?
Risposta facile: poiché in Italia, in queste materie, siamo immaturi. Gli elettori di un partito ragionano come tifosi di una squadra: i propri colori vanno difesi sempre e comunque, alla faccia dell'evidenza, della logica e del buon senso. Pensate ai comunisti degli anni 70, ai socialisti degli anni 80, ai leghisti negli anni 90, agli azzurri berlusconiani negli ultimi vent'anni. Gli stellati sono nel solco della tradizione: una brutta tradizione, però.

Prendiamo le inesattezze - al limite della falsità - ripetute come un mantra, sperando che diventino verità. Ieri la coppia Crimi-Lombardi ha spiegato: abbiamo chiesto l'incarico al presidente Napolitano «in quanto primo partito del Paese». Questo, semplicemente, non è vero. Non solo il M5S ha 162 parlamentari su 945, ma è il secondo partito anche come numero di voti: 8.784.499 contro 8.932.615 del Partito democratico.

Ma chi l'ha fatto notare, in Rete, è stato sbeffeggiato.

Gli stellati più educati si sono limitati a dire: al primo posto Pd si arriva calcolando anche le circoscrizioni estere, e quelle non contano. Perché? «Perché Striscia ha dimostrato che sono truccate», spiega @ludopice. E va be'.

Gli esempi non sono limitati alla giornata di ieri. Abbiamo visto conferenze stampa col divieto di porre domande. Interviste riservate alla stampa straniera. La tattica - un po' leninista, diciamolo - di pretendere ogni apertura dal sistema che si cerca di infiltrare e conquistare; chiudendo invece la porta sulla propria organizzazione e i propri metodi.
Tutto questo cambierà solo quando iscritti, elettori e simpatizzanti del M5S lo chiederanno: non prima. Ci sono persone giovani, oneste e preparate, all'interno del Movimento. Hanno l'autorità, la serenità e il tono per chiedere un cambio di passo. Non devono farlo per compiacere i media.

Devono farlo per diventare grandi: ormai è ora.

Beppe Severgnini22 marzo 2013 | 8:25

http://www.corriere.it/politica/13_marzo_22/stellati-educazione-severgnini_be29a214-92bd-11e2-b43d-9018d8e76499.shtml


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clausneghe
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E bravo Beppe Severgnini che dice che è ora di diventare grandi 🙂
Lui ha già iniziato a crescere,infatti notiamo che ha mollato il desueto termine spregiativo "grillini" per il più morbido ma non ancora perfetto "stellati" (noi che ci amiamo ci chiamiamo "stellini")..ma va beh. Non pretendiamo troppo.
Per il resto sono le solite cazzate dei giornalettisti schiumanti rabbia verde,chissà i versi che faranno quando taglieremo i fondi all'editoria con conseguenti repentini licenziamenti nella esigua massa dei pennivendoli sempre stati zitti di fronte a per es. 11 settembre et inganni globali vari o semplicemente scorte di auto blù che ammazzavano impuniti tra l'indifferenza generale le persone in incidenti stradali.... E' successo più di una volta, altro che Grillo che salta i beccamorti.. (ma quei video giochi dove il tipo in difficoltà lancia una o più bombette dal retro della macchina in fuga no,eh?) 😉 Piacerebbe


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terzaposizione
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Grillo assumi mezza dozzina di mazzieri anti-pennivendoli, che siano reduci di Aut.Op. o sopravissuti di FN lo stile è il medesimo.
Cosa darei per molestarne un paio di severgnini.


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Ransome
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Che articolo commuovente....povero Severgnini....quasi quasi mi viene la lacrimuccia....


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Anonymous
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ma che coioni

ma che coioni

ma che grandissimi coioni


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helios
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E bravo Beppe Severgnini che dice che è ora di diventare grandi Smile

veramente dice anche qualcos'altro di piu importante oltre le prodezze dell'autista di Grillo al limite del ritiro della patente.
Per esempio:
Gli elettori di un partito ragionano come tifosi di una squadra: i propri colori vanno difesi sempre e comunque, alla faccia dell'evidenza, della logica e del buon senso.che è assolutamente vero considerati i commenti di molti sul tema,

poi:

«in quanto primo partito del Paese». Questo, semplicemente, non è vero. Non solo il M5S ha 162 parlamentari su 945, ma è il secondo partito anche come numero di voti: 8.784.499 contro 8.932.615 del Partito democratico.

Ma chi l'ha fatto notare, in Rete, è stato sbeffeggiato.

assolutamente vero e ci sono i commenti a sostegno.

Lui ha già iniziato a crescere,infatti notiamo che ha mollato il desueto termine spregiativo "grillini" per il più morbido ma non ancora perfetto "stellati" (noi che ci amiamo ci chiamiamo "stellini")..ma va beh. Non pretendiamo troppo.

forse non hai ancora capito che la stella è un pentalfa.
Non pretendo che lo capisca ma che almeno cominci a porti delle domande che ti serviranno non solo a crescere ma a vedere il mondo che ti circonda, sempre se ti tiri via i paraocchi prima.

Gli altri commenti non solo non brillano di educazione ma proprio sono frutto di perditempo e nulla più.Semprechè non siano anche prezzolati.


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yago
 yago
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Governo: Bagnai, io premier M5S? Se serve salvo naufraghi (Rep)

ROMA (MF-DJ)--"Assolutamente no. E' una storia paradossale, non ho mai avuto contatti diretti con l'oscuro vertice del Movimento ne' con gli eletti".

Alberto Bagnai, professore di politica economica, smentisce in un'intervista a La Repubblica le voci sulla sua presunta candidatura a premier per il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo.

"Ho una visione pessimistica di quello che sta accadendo - spiega il professore - credo che stiamo andando contro un iceberg, e se Bersani manda il Paese a schiantarsi, io vorrei arrivare dopo con la barca a salvare i naufraghi a partire dalla terza classe".

"Ho cercato un interlocutore di sinistra, non mi ha preso in considerazione nessuno", ha concluso.


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helios
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Governo: Bagnai, io premier M5S? Se serve salvo naufraghi (Rep)

ROMA (MF-DJ)--"Assolutamente no. E' una storia paradossale, non ho mai
avuto contatti diretti con l'oscuro vertice del Movimento ne' con gli
eletti".

Alberto Bagnai, professore di politica economica, smentisce in
un'intervista a La Repubblica le voci sulla sua presunta candidatura a
premier per il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo.

"Ho una visione pessimistica di quello che sta accadendo - spiega il
professore - credo che stiamo andando contro un iceberg, e se Bersani
manda il Paese a schiantarsi, io vorrei arrivare dopo con la barca a
salvare i naufraghi a partire dalla terza classe".

"Ho cercato un interlocutore di sinistra, non mi ha preso in
considerazione nessuno", ha concluso.

esiste qualche relazione fra la non educazione dei grillini e Bagnai che non si conosce ancora?


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gianni72
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forse non hai ancora capito che la stella è un pentalfa.

E bravo helios. Finalmente qualcuno che vede ciò che è davanti ai propri occhi, bello evidenziato in grande. Non solo, vogliamo ricordare a tutti l'ultima volta che una "formazione" politica simil rivoluzionaria ha utilizzato la stella a cinque punte come loro vessillo?


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yago
 yago
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No , scusa. Volevo semplicemente dare una notizia.


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CAzioppo
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Dai Helios, un'altro articolo e un'altra pizza e mangi anche oggi, asssieme ai vecchietti che hanno cacciato via il grillino d piazza duomo. Sempre e comunque grazie, ogni tuo articolo ci fa prendere voti, grazie ancora e buon appetito!


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MM
 MM
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Il significato del pentalfa in ambito esoterico non ha alcuna valenza negativa, alla base esso rappresenta un processo evolutivo dell'essere umano, il quale si eleva. Viene ad esso affidato un significato negativo quando si trova con le 2 punte rivolte verso l'alto le quali, in questo caso, starebbero a indicare le "corna" del diavolo.
In realtà e spiegato in termini molto semplici e probabilmente anzi semplicistici si tratta di due significati diversi ma non negativi all'origine. L'unica punta verso l'alto rappresenterebbe l'energia umana che si eleva verso quella divina mentre l'unica punta verso il basso rappresenterebbe l'energia divina che "si cala, scende", in quella umana.

Il numero 5 (si tratta di 5 stelle a 5 punte) è considerato inoltre un numero umano di completezza, certamente ambizioso poiché tende alla cosiddetta "autodivinizzazione" ma, di per se stesso, non ha neppure esso una valenza negativa ma è in origine il riconoscimento della divinità che tutto permea e che costituisce anche la matrice primaria, la radice, l'origine della vita umana.

Diciamo che ciò può corrispondere almeno in parte alla visione che soprattutto Casaleggio sembra avere della vita, per quel che ne ho compreso leggendo certe sue dichiarazioni mi sembra che a volte si riferisca all'essere umano come divinità, al pianeta Terra come Gaia ecc... .

Nel corso del tempo l'ambiente esoterico ha trovato modo di stravolgere senso e significato anche inserendo nell'ambito ritualistico questo "pentacolo", soprattutto quando inscritto in un cerchio, a scopo protettivo, evocativo ecc. Degenerazioni e aberrazioni ve ne sono state molte, a partire da Crowley si è andati veloci.


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Giancarlo54
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Regole e metodi
Gli stellati che non brillano in educazione
La fuga di Grillo dopo le consultazioni

Si fossero comportati così Berlusconi, Bersani o Monti avreste detto, giustamente: l'arroganza del potere davanti alle regole

«Per sfuggire ai giornalisti, ai cameramen e ai fotografi che lo inseguivano a bordo di moto e scooter, l'auto di Beppe Grillo, uscita dal Quirinale, è passata 3-4 volte col rosso, ha preso la corsia preferenziale di corso Rinascimento e ha effettuato un paio di inversioni a U dove non era consentito».

Dettaglio della cronaca di ieri, che sottoponiamo agli elettori del Movimento 5 Stelle. Si fossero comportati così Berlusconi, Bersani o Monti avreste detto, giustamente: l'arroganza del potere davanti alle regole. Poiché lo ha fatto Beppe Grillo, nessuna obiezione. O almeno non ne abbiamo ancora lette, tra le migliaia di commenti sulla giornata. Anzi: traspare un certo orgoglio davanti alle gesta del capo, campione di slalom urbano e variazioni democratiche (a quale titolo era al Quirinale? Non si sa).

Grillo capisce di comunicazione, non c'è dubbio.Ma quello che capisce lui ormai lo abbiamo capito anche noi. L'uomo ha intuito il valore della scarsità in tempi di eccesso. Meno si fa sentire, più viene ascoltato. Meno si fa vedere, più diventa prezioso. Le fotografie artigianali col cellulare e le immagini ballonzolanti di una diretta streaming diventano gioielli, per i media ricchi di canali d'uscita e poveri di informazioni in entrata. Produrre vetro e venderlo come diamante: il sogno erotico-professionale di ogni uomo di marketing.

Capiamo che ogni paragone tra Grillo e Berlusconi possa risultare indigesto ai sostenitori del primo. In effetti i personaggi non potrebbero essere più diversi, come storia, psicologia, ideologia e tricologia. Ma come venditori sono entrambi dei fuoriclasse. E, quando si tratta di non rispondere, sono due campioni. Perché diciamolo: tra un blog senza contraddittorio e un videomessaggio non c'è poi molta differenza.

Detto ciò: che Grillo ci provi, non è bello; ma ci sta. La delusione è vedere i suoi elettori entusiasti di queste tattiche. Non dev'essere per forza così, lo hanno dimostrato loro stessi. Dopo essersi ribellati in Rete al diktat del capo, che minacciava punizioni per i voti in Senato a Pietro Grasso, gli stellati - gli elettori del Movimento 5 Stelle - hanno ottenuto subito un risultato. Grillo ha ammorbidito i toni, nessuna punizione o espulsione. Perché non far sentire la propria voce anche in materia di trasparenza, comunicazione, accessibilità?
Risposta facile: poiché in Italia, in queste materie, siamo immaturi. Gli elettori di un partito ragionano come tifosi di una squadra: i propri colori vanno difesi sempre e comunque, alla faccia dell'evidenza, della logica e del buon senso. Pensate ai comunisti degli anni 70, ai socialisti degli anni 80, ai leghisti negli anni 90, agli azzurri berlusconiani negli ultimi vent'anni. Gli stellati sono nel solco della tradizione: una brutta tradizione, però.

Prendiamo le inesattezze - al limite della falsità - ripetute come un mantra, sperando che diventino verità. Ieri la coppia Crimi-Lombardi ha spiegato: abbiamo chiesto l'incarico al presidente Napolitano «in quanto primo partito del Paese». Questo, semplicemente, non è vero. Non solo il M5S ha 162 parlamentari su 945, ma è il secondo partito anche come numero di voti: 8.784.499 contro 8.932.615 del Partito democratico.

Ma chi l'ha fatto notare, in Rete, è stato sbeffeggiato.

Gli stellati più educati si sono limitati a dire: al primo posto Pd si arriva calcolando anche le circoscrizioni estere, e quelle non contano. Perché? «Perché Striscia ha dimostrato che sono truccate», spiega @ludopice. E va be'.

Gli esempi non sono limitati alla giornata di ieri. Abbiamo visto conferenze stampa col divieto di porre domande. Interviste riservate alla stampa straniera. La tattica - un po' leninista, diciamolo - di pretendere ogni apertura dal sistema che si cerca di infiltrare e conquistare; chiudendo invece la porta sulla propria organizzazione e i propri metodi.
Tutto questo cambierà solo quando iscritti, elettori e simpatizzanti del M5S lo chiederanno: non prima. Ci sono persone giovani, oneste e preparate, all'interno del Movimento. Hanno l'autorità, la serenità e il tono per chiedere un cambio di passo. Non devono farlo per compiacere i media.

Devono farlo per diventare grandi: ormai è ora.

Beppe Severgnini22 marzo 2013 | 8:25

http://www.corriere.it/politica/13_marzo_22/stellati-educazione-severgnini_be29a214-92bd-11e2-b43d-9018d8e76499.shtml

Solo un appunto su quanto scritto dal buon Severgnini:

Questo, semplicemente, non è vero. Non solo il M5S ha 162 parlamentari su 945, ma è il secondo partito anche come numero di voti: 8.784.499 contro 8.932.615 del Partito democratico

Invece è proprio vero, il M5S è il primo partito NEL PAESE (cioè sul territorio italiano), Severgnini ed Helios imparate la grammatica.


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unodipassaggio
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Ma di che cosa state a discutere, santo cielo?


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rutzboy
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Post: 347
 

Vabbè era fuorigioco ma ha segnato la mia squadra, quindi è ok... SVEGLIAAAAAAAA!!!!!! Ma date ancora adito a Grillo? Ve ne posto 100 di articoli di blogger senza una lira, questo è un pennivendolo è sono d'accordo, ma la sostanza non cambia. Grillo è una bufala, tipo rivoluzioni colorate, oramai lo avete eletto è troppo tardi. Inutile continuare a sostenerlo.


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