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Governo Letta: tassazione senza rappresentanza


Truman
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Dopo una campagna elettorale basata, sia da parte PD che da parte PdL, sul nemico (il giaguaro da smacchiare per il PD e il pericolo comunista o le toghe rosse per il PdL) arriva il governo dell'inciucio, dove quelli che si erano presentati come nemici si manifestano invece come alleati.
I temi della campagna elettorale evaporano come neve al sole, e il neonato governo del bastone si appresta a massacrare il popolo con una valanga di nuove tasse, mentre dichiara di fare il contrario.

La neolingua di Orwell in questo caso si applica alla perfezione. Si parla di aiuti all'Italia e si intende aiuti alle banche. Si parla di responsabilità e si intende scaricare sul popolo le ruberie della casta.

Si evidenziano comunque alcune tendenze e si possono prospettare alcune azioni.

Lo scudo a Berlusconi
Una delle prime azioni dell'esecutivo sarà fornire a Berlusconi lo scudo definitivo contro i giudici che egli sicuramente ha messo come condizione per il proprio appoggio. A breve vedremo qual è la soluzione trovata. Una potrebbe essere la nomina a senatore a vita, con la prospettiva successiva di un incarico di maggior prestigio (presidenza della repubblica).

The show must go on
La sensazione che arriva dai media è che ad ogni costo bisogna tenere la scena. Ciò è ancora più importante quando non si ha niente da dire.
Bisogna evitare che gli spettatori vadano via (anche metaforicamente, evitare che si distraggano dalla recita e comincino a pensare con la propria testa).
Quindi continua la valanga di talk show di politica dove tutti i teatranti a turno parlano di argomenti inessenziali. Riforme, responsabilità, emergenza, concertazione, sono parole che si possono usare tranquillamente, perché ormai da tempo sono state svuotate di significato. Europa da citare sempre in termini positivi.
A volte servirà fare qualche promessa, che comunque verrà smentita al momento buono (es. abolizione dell'IMU).

La legge elettorale
La legge elettorale è uno degli argomenti di cui si parlerà molto. Non è un argomento pericoloso, perchè tanto non si farà. Non si può fare una legge elettorale se prima non si sa come tener fuori il M5S, o almeno minimizzare la sua presenza in Parlamento. Ma i numeri cambiano in continuazione e la soluzione per far fuori il M5S è ancora da trovare.
Quindi la legge elettorale si farà subito prima dello scioglimento delle camere. Nel frattempo partirà la fabbrica del fango, per cercare di coprire di sterco chiunque aderisca al M5S.

La strategia del bromuro
Nel frattempo per il dissenso si privilegia la strategia del bromuro rispetto all'abusata strategia della tensione. Il dissenso viene minimizzato, viene considerato gesto individuale di esaltati. A nessun costo bisogna ammettere che ormai la disaffezione verso i partiti di governo nella popolazione è totale.
La tecnica è collaudata, spettacolo al posto del lavoro. Per chi non si accontenta c'è il gratta e vinci. E se anche questo non basta si alzerà il livello della musica.
Sperando che il popolo non si ricordi di quando la tassazione senza rappresentanza portò ad una rivoluzione.

Economia, economia, economia
Nei talk show si continuerà a parlare diffusamente di economia, che andrebbe intesa invece come monetarismo. Nel pensiero unico del governo delle banche l'unico modo di governare l'economia è il monetarismo, quindi si discuterà all'infinito di come sostenere i consumi con manovre puntuali.
Si accennerà anche alle due versioni del monetarismo, quella USA, che prevede di stampare denaro all'infinito, e quella europea basata sull'austerità. Si farà così finta di mostrare più punti di vista (dando chiaramente ragione alla fine al modello europeo, ma con qualche correzione in base all'esperienza degli USA).
E' ormai dimenticata la politica economica, quella ben studiata da Federico Caffè, che si poneva in un'ottica anche a lungo periodo, per vedere come le azioni governative pilotavano le attività produttive. La scusa è che senza la possibilità di manovrare la leva del cambio non c'è il controllo dell'economia.
In realtà la leva del cambio della moneta è solo una delle modalità con cui il governo può agire. Non è difficile capire che intervenendo sui fondamentali: agricoltura, industria, scuola, sanità, il denaro speso resta in Italia e la quantità di circolante è ben superiore a quella che si ha sostenendo i consumi. Insomma è alla base della catena produttiva che bisogna intervenire, non nella fase finale dell'acquisto. Anche se numerose restrizioni sono imposte da quel consorzio di banche detto Europa, restano numerose possibilità di manovra. Un esempio sono gli incentivi al fotovoltaico.

Ma ai nostri governanti questo non interessa, loro lavorano per le banche.


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ws
 ws
Honorable Member
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Post: 551
 

bell' articolo, e se l' autore sei tu , allora complimenti !


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Kiddo
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 274
 

bell' articolo, e se l' autore sei tu , allora complimenti !

Quotone!!

Grande Truman , perfetta sintesi della realtà che ci aspetta.

!


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Georgejefferson
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 4401
 

Siamo in deflazione e recessione Truman.Se non immetti liquidita nuova al netto muori.Fattene una ragione.

So che stampare moneta fa tanto consumismo usa e getta americano brutto.Ma cosi e'.Puoi redistribuire fin che vuoi,e ne sarei felice per etica personale..ma per non morire devi cambiare lo stile di vita di milioni di persone,auspicabile magari,ma non fattibile a breve.

A breve si muore


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Truman
Membro Moderator
Registrato: 2 anni fa
Post: 4113
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Siamo in deflazione e recessione Truman.Se non immetti liquidita nuova al netto muori.Fattene una ragione.

Guarda che nel breve termine concordo con te. Ma avere uno sguardo più ampio è indispensabile.
Ripeto: qui è stata completamente dimenticata la politica economica.


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