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28 Febbraio 2013 14:24
Non mi dite che Beppe Grillo è solo un clown, un comico, un cialtrone, un imbonitore. Ormai, suo malgrado, è un politico. Come tale va letto come un politico.
Nel suo lungo post di oggi (a proposito, anche quello è mercato: comunicare non attraverso le agenzie ma attraverso il sito http://www.beppegrillo.it/ fa pubblicità anche ai prodotti che qui vi si vendono o si reclamano), nel posto di oggi, dicevo, Grillo dice tante cose. Ma come accade a quelli che usano il politichese come strumento, va letto soprattutto ciò che non è scritto mentre invece i media tradizionali si soffermano sulle frasi pirotecniche.
Proviamo a fare un po’ di analisi. Grillo scrive: “Il M5S non darà alcun voto di fiducia al Pd (nè ad altri)”. Cosa ben diversa sarebbe stato affermare che il “M5S voterà contro ogni voto di fiducia al Pd (o ad altri)”. Grillo infatti sta dicendo che non voterà sì ma non ha detto che voterà no.
Che vuol dire? Che a un’eventuale fiducia a un eventuale governo a guida Pd potrebbe astenersi alla Camera. Al Senato, invece, valendo l’astensione come voto contrario, potrebbe abbandonare l’aula, facendo scendere il quorum e consentendo così di far ottenere a un governo una maggioranza, e dunque di salpare.
Tutto ciò si conferma nel successivo ragionamento di Grillo, quello conclusivo del post odierno. Spiega Beppe che il M5S “voterà in aula le leggi che rispecchiano il suo programma chiunque sia a proporle. Se Bersani vorrà proporre l'abolizione dei contributi pubblici ai partiti sin dalle ultime elezioni lo voteremo di slancio (il M5S ha rinunciato ai 100 milioni di euro che gli spettano), se metterà in calendario il reddito di cittadinanza lo voteremo con passione”.
Allora, ragioniamo anche qua. Anzitutto riconosce Grillo che un governo Bersani può nascere, potrebbe nascere: non con i suoi voti ma non li userà contro. Al punto che subito dopo detta alcune condizioni, segno questo evidente che vuole trattare: via il finanziamento pubblico ai partiti e ok al reddito di cittadinanza.
Sono due punti impegnativi, che costano. Ma qui non conta il merito ma il metodo. E ciò che Grillo abbia cominciato a sedersi al tavolo.
Bersani, che non è un fesso, replica: “Se ha cosa da dirmi le dica in Parlamento”. Che è un modo garbato per dire: bene, sediamoci al tavolo e parliamo.
Sarà una trattativa lunga, complessa e delicata. Prepariamoci ad assistere a tutte le variabili possibili di un negoziato. Ma comunque i primi passi si son compiuti.
28 Febbraio 2013 16:14
Oh, ma a tutti i costi ci vogliono vedere seduti al tavolo con i piddini.
Noo,noo, noi non ci sediamo a nessun tavolo. Se ne devono andare e basta questo è il nostro primo punto irrinunciabile. E non mi si venga a dire "che la base del m5* vuole "trattare". 👿 Aspetteremo seduti sulla riva del fiume, fino a quando passeranno i cadaveri dei nostri nemici. 😉
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28 Febbraio 2013 16:32
Oh, ma a tutti i costi ci vogliono vedere seduti al tavolo con i piddini.
Noo,noo, noi non ci sediamo a nessun tavolo. Se ne devono andare e basta questo è il nostro primo punto irrinunciabile. E non mi si venga a dire "che la base del m5* vuole "trattare". 👿 Aspetteremo seduti sulla riva del fiume, fino a quando passeranno i cadaveri dei nostri nemici. 😉
se tutti aspettano seduti sulla riva del fiume chi governerà?
Mi pare di capire che i cadaveri che passeranno saranno quelli dei cittadini che solerti hanno votato senza nemmeno porsi la domanda come mai bisognava farlo urgentamente e con tanto di porcellum alle urne.
Intanto le tasse di Monti restano e tutti le devono pagare.
Il diversivo è che,siccome la politica è una visione secondo Grillo, ci vuole un arco di vent'anni per veder qualcosa.
Star seduti con tanto di stipendio parlamentare è un conto,restare senza lavoro e senza stipendio con le tasse un'altro.
Dei visionari non ce n'è proprio bisogno ora.Ci sarebbe bisogno di politici e qualcuno sta dicendo che Grillo è un politico. Ma pare che i tedeschi abbiano già capito meglio di noi chi sono quelli votati.
28 Febbraio 2013 18:13
Tanto per chiarire: Io appartengo alla schiera dei disoccupati, in più sono senza reddito e senza soldi, al punto che ho dovuto vendere le mie misere collanine al "compro oro" per andare avanti qualche giorno. Ma tengo duro, e se tengo duro io possono farlo anche gli altri. Non scambiamo precipitazione per velocità. 😉 Ciao.
28 Febbraio 2013 19:20
Non leggo nelle dichiarazioni di Grillo nessuna "apertura" a Bersani, come invece l'autore dell'articolo pare trovare (ma del resto è evidentemente bravissimo a leggere "ciò che non c'è scritto", abilità sopraffina). Ha semplicemente ribadito quello che ripete dall'inizio: noi NON aiuteremo nessuno a costituire il governo, fatelo pure voi, cosi verrete giudicati in base al vostro operato. E voteremo a favore di proposte che siano concordi con le idee del movimento.
Evidentemente, per gente che è abituata a interpretare il politichese, un concetto lineare deve essere difficile da comprendere. Invece questo tizio scrive addirittura che "i primi passi sono compiuti"...ah, beh, allora se lo dice lui...
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28 Febbraio 2013 20:32
Non leggo nelle dichiarazioni di Grillo nessuna "apertura" a Bersani,
veramente non si legge nemmeno il programma di Grillo più che l'apertura a Bersani.
Certamente se non è chiaro il programma tantomeno non è chiara nemmeno l'apertura a Bersani. La chiarezza tanto invocata non pare sia messa in pratica.
Ma Bersani glielo aveva già detto a Grillo che almeno dica che cosa vuole fare.
Non mi pare che questa affermazione sia da interpretare tanto è chiara.
La risposta che è arrivata non era assolutamente pertinente.
Se il primo partito in italia è questo deve essere stato perchè tutti hanno votato col porcellum e da porcelli.
E lo capiamo sempre di più-
(ma del resto è evidentemente bravissimo a leggere "ciò che non c'è scritto", abilità sopraffina)
altri sono bravi a non scrivere quello che dicono sia scritto.
1 Marzo 2013 8:32
veramente non si legge nemmeno il programma di Grillo più che l'apertura a Bersani.
Certamente se non è chiaro il programma tantomeno non è chiara nemmeno l'apertura a Bersani. La chiarezza tanto invocata non pare sia messa in pratica.
A dire il vero io lo trovo chiarissimo. Sia i punti del programma sia la dichiarazione di Grillo.
Nessun accordo di palazzo per distribuirsi le camere (come sussurrato da baffino, in pieno stile "un pò di mangiatoia per tutti").
Nessun appoggio di fiducia ad un governo Pd o di altro colore, ma disponibilità a formare un governo M5S.
In caso di formazione di un nuovo governo il M5S voterà a favore delle cose che ritiene giuste, e contro quelle che ritiene sbagliate, secondo il suo programma.
Fine.
Ripeto, non mi pare complicato e nemmeno poco chiaro. Ma evidentemente non è cosi per tutti.
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1 Marzo 2013 9:02
veramente non si legge nemmeno il programma di Grillo più che l'apertura a Bersani.
Certamente se non è chiaro il programma tantomeno non è chiara nemmeno l'apertura a Bersani. La chiarezza tanto invocata non pare sia messa in pratica.A dire il vero io lo trovo chiarissimo. Sia i punti del programma sia la dichiarazione di Grillo.
Nessun accordo di palazzo per distribuirsi le camere (come sussurrato da baffino, in pieno stile "un pò di mangiatoia per tutti").
Nessun appoggio di fiducia ad un governo Pd o di altro colore, ma disponibilità a formare un governo M5S.
In caso di formazione di un nuovo governo il M5S voterà a favore delle cose che ritiene giuste, e contro quelle che ritiene sbagliate, secondo il suo programma.
Fine.
Ripeto, non mi pare complicato e nemmeno poco chiaro. Ma evidentemente non è cosi per tutti.
cortesemente mi potresti indicare dove si possono leggere i punti del programma del M5S?
1 Marzo 2013 9:10
Non ho capito bene la "tattica" del M5S al senato al momento della fiducia: dunque escono e fanno calare il numero legale. OK. Capito. Ma il PD ha lo stesso i numeri, al senato, per la fiducia? Non mi risulta. Mi risulta che cdx+ Monti abbiano più senatori del PD. E se questo è vero, ma posso benissimo essere smentito dai numeri reali (che non conosco), che fanno? Escono anche i montiani? E se non basta ancora escono anche pidiellini e leghisti? O fanno un governo PD-Monti? Ed in questo caso i grillini che fanno? Escono o rimangono.
2 Marzo 2013 7:30
cortesemente mi potresti indicare dove si possono leggere i punti del programma del M5S?
Qua.
http://www.beppegrillo.it/iniziative/movimentocinquestelle/Programma-Movimento-5-Stelle.pdf
2 Marzo 2013 7:33
Non ho capito bene la "tattica" del M5S al senato al momento della fiducia: dunque escono e fanno calare il numero legale. OK. Capito. Ma il PD ha lo stesso i numeri, al senato, per la fiducia? Non mi risulta. Mi risulta che cdx+ Monti abbiano più senatori del PD. E se questo è vero, ma posso benissimo essere smentito dai numeri reali (che non conosco), che fanno? Escono anche i montiani? E se non basta ancora escono anche pidiellini e leghisti? O fanno un governo PD-Monti? Ed in questo caso i grillini che fanno? Escono o rimangono.
Potrebbe esserci una spartizione del tipo Camera al Pd e Senato al Pdl con Monti? Cosi dividono in due la mangiatoia e tutti contenti. 😉