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I "minibot" spiegati da Claudio Borghi Aquilini


Hito
 Hito
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 Le idee sono come dei semi, le pianti, aspetti, ed improvvisamente germogliano. La Lega presentò ufficialmente l’idea dei minibot nella grande conferenza “Oltre l’Euro” del 31 gennaio scorso, al Palazzo delle Stelline a Milano e in pochissimi ne parlarono. Dopo sette mesi da quella presentazione, grazie anche ad una tenace campagna giornalistica di Libero e La Verità l’idea è esplosa in tutta la sua portata rivoluzionaria, scuotendo persino i mercati e i palazzi di Bruxelles che si sono affrettati a dire che la doppia moneta è vietata dai trattati. Cari euroburocrati, lo sappiamo bene, portate la notizia a chi incautamente propone la “doppia moneta” in altri partiti, dal M5S a Forza Italia, la nostra idea è invece perfettamente legale e non prevede alcuna “doppia moneta”, si tratta semplicemente di Titoli di Stato di piccolo taglio e nessun trattato ci dice quale deve essere il taglio minimo di un nostro Buono del Tesoro.
Spieghiamo bene di che si tratta: se la Lega dovesse andare al governo lo Stato emetterà buoni del Tesoro in forma cartacea in tagli del tutto simili a quelli delle attuali banconote pagando (fino a una certa somma) immediatamente e senza alcuna lungaggine tutti i suoi debiti nei confronti dei cittadini e delle imprese. A scelta del creditore verrebbero saldati con minibot: i debiti della Pubblica Amministrazione, i crediti di imposta inclusi quelli pluriennali (ad esempio: chi ha effettuato una ristrutturazione si vedrebbe riconosciuto immediatamente il credito irpef che normalmente incasserebbe in dieci anni), i risarcimenti degli obbligazionisti azzerati ecc. ecc. ecc.
Questa operazione metterebbe in circolo dai 70 ai 100 miliardi di minibot che non rappresentano debito aggiuntivo perché sono già debiti dello stato che verrebbero semplicemente (e finalmente!) onorati. Questa massa di minibot cartacei attiverà immediatamente una circolazione dei medesimi per qualsiasi pagamento e il loro valore sarà garantito dallo Stato che li accetterà sia per il pagamento di qualsiasi imposta sia per qualsiasi servizio erogato da aziende statali (biglietti del treno, pieno di benzina ai distributori Eni, bollette). La garanzia di accettazione dello Stato comporta che il valore dei minibot non potrà essere mai diverso dal loro valore nominale in Euro perché se, poniamo, un matto volesse vendere un minibot da 100 a 90 euro ci sarà sempre qualcuno che lo comprerà fregandosi le mani e facendo, ad esempio, un pieno di benzina da 100 avendolo pagato 90.
Tutti i negozi accetteranno subito i minibot pena perdere clienti in favore di chi li accetterà (si pensi a cosa accade adesso ad un negozio che non accetta carte di credito o ad un bar che non accetta buoni pasto) e in breve tempo ci saranno in circolazione tanti minibot quanti adesso sono gli euro di carta e il sistema si adatterà in fretta a gestirli, con modifiche ai bancomat e ai distributori automatici.
Perché tutto questo? Semplice: oltre a fare una cosa sacrosanta, sempre promessa e mai fatta quale il pagamento integrale di tutte le pendenze dello Stato, il minibot sarà il nostro scudo contro i ricatti di Bruxelles. Vi ricordate la Grecia? Vi ricordate le banche chiuse e i bancomat a secco perché i Greci stavano osando disubbidire alle ricette mortali dell’Unione Europea? Vogliamo rischiare di fare la stessa fine? Vogliamo rischiare che al primo tentativo di attuare il nostro programma, che si tratti di abolire la legge Fornero, che si tratti di applicare la Flat Tax o di rispedire a casa i migranti da Bruxelles ci venga detto no, fate come diciamo voi o vi blocchiamo i soldi? Noi vogliamo ridiscutere tutti i trattati, a cominciare da quello di Maastricht, ma se ci dicono di no? Vogliamo rischiare di fare come Tsipras?
Ebbene, in tutte queste situazioni i minibot sarebbero del tutto sottratti al potere di Bruxelles, li stampiamo noi, li gestiamo noi e lo Stato ne garantisce il valore. Anche se provassero a chiudere le banche potremmo sempre distribuirli via Bancoposta che, forse non tutti lo sanno, ma non è una banca e quindi non è sottoposta al volere di Draghi oggi e magari di Weidmann domani. In pratica i minibot sono uno strumento senza controindicazioni che però, all’occorrenza, se le negoziazioni con l’Europa dovessero andare male, diventerebbe istantaneamente la nuova moneta, già pronta e già circolante in caso di aggressioni finanziarie. Tutta questa garanzia in più semplicemente emettendo titoli di Stato di piccolo taglio. Ne vale la pena.

Fonte: http://www.ilpopulista.it/news/26-Agosto-2017/17822/gli-altri-pensano-alle-poltrone-noi-facciamo-proposte-i-minibot.html


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cedric
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Come la mettiamo col vigente obbligo di emettere titoli esclusivamente nominativi ? E cosa accade se il minibot in forma cartacea a forza di girare di mano in mano si deteriora? Si applica forse la legge del menga, peggio per l'ultimo che lo aveva in tasca? Ed alle contraffazioni per cui l'italico popolo non ha uguali nel mondo come si pone rimedio? Le stampanti laser a colori costano come una cena di pesce per quattro e gli ologrammi li fanno in ogni cantina brianzola a un euro l'uno. Ma forse il nostro genio della finanza ha pensato di stampare i minibot in tabaccheria con opportuno codice univoco come per le marche da bollo che poi vengono tranquillamente falsificate, tanto nessuno le controlla.

Ad emettere una simil-moneta parallela ci ha già provano il cinghialone scappato ignominosamente in africa e condannato in contumacia: convinse le banche a stampare assegni circolari (garantiti dalle banche che diamine!) di basso importo per scavalcare bankitalia, creare moneta e fare felice il popolo. Tutti sanno come andò a finire, entro un anno gli assegni andarono distrutti per il consumo, le banche fecero un pozzo di soldi e gli ultimi che non riuscirono a spacciarli se la presero in saccoccia come in tutte le truffe-Ponzi che si rispettino.

L'inventore dei minibot è il responsabile del dipartimento economia della lega nord. Ci si può fidare di uno che ha studiato dai preti e che ha lavorato per banche d'affari come dirigente, di uno che novello saulo di tarso è stato folgorato sulla via di bellerio, ha abbandonato la finanza per stare vicino alla famiglia (questa è proprio grossa!) andando ad insegnare alle università private dei preti e dei padroni?

Claudio Borghi Aquilini di se medesimo wrote: Laureato in Scienze Economiche e Bancarie presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (premio Agostino Gemelli come migliore laureato dell'anno nel proprio corso) ... A 21 anni era già operatore nella Società di Intermediazione Mobiliare del gruppo Cassa di Risparmio delle Province Lombarde. Collabora per conto di Salomon Brothers con Borsa Italia alla progettazione del primo contratto Future sull'indice del mercato azionario. .. A 24 anni viene assunto come funzionario per Deutsche Bank. ... A 26 passa a Merrill Lynch come director responsabile del trading sul mercato azionario italiano dopo altre esperienze ritorna nel 2001 in Deutsche Bank come dirigente responsabile dell'Italian Equity. ......chiudendo per propria scelta la sua carriera operativa agli inizi del 2009 per dedicarsi alla famiglia e all'insegnamento..... Come docente universitario incaricato ha insegnato per otto anni Economia degli intermediari finanziari nell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano,... ha insegnato in corsi master presso la LUISS di Roma e presso lo IED di Venezia..... https://claudioborghiaquilini.it/chi-sono/

Un vecchio proverbio recitava dimmi con chi vai e ti dirò chi sei e se si bazzicano banche d'affari come dirigente (mica come sportellista!) forse è bene essere accorti


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Hito
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@cedric
Per quanto riguarda Borghi, è da almeno 5 anni che si prende insulti da tutte le capre di questo paese, per la grande colpa di dire la verità, che 2+2=4, in un mondo che mente senza alcuna vergogna sul piano politico, accademico e giornalistico... Proprio per questo motivo, una volta dimostrate le sue ragioni, può contare su un certo quantitativo di fiducia incondizionata da parte mia. Anche se è uno che vive di rendita e non aveva certo bisogno di fare il politico per campare...
Se non ci fosse modo di aggirare le regole del tuo primo punto a Bruxelles non sarebbero preoccupati e anche i perdigiorno nostrani batterebbero su quel punto... Il fatto che a Bruxelles siano preoccupati e che i perdigiorno siano silenti mi conferma la correttezza della strada intrapresa. Se poi falsificare fosse così facile, a buon mercato, poco rischioso e noi si fosse così inclini alla disonestà, nuoteremmo tutti in un mare di banconote da 100 Eur senza aspettare i minibot, invece mi risulta il contrario: che la povertà avanzi a vele spiegate, tu come lo spieghi???


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cedric
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Hito;235112 wrote: ... Se poi falsificare fosse così facile, a buon mercato, poco rischioso e noi si fosse così inclini alla disonestà, nuoteremmo tutti in un mare di banconote da 100 Eur senza aspettare i minibot, invece mi risulta il contrario: che la povertà avanzi a vele spiegate, tu come lo spieghi???

Le zecche di falsificazione delle banconote sono quasi tutte in italia e pare che nei primi sei mesi del 2017 se siano andate in circolo circa 330.000 in pezzi da 20 e 50 euro, grosso modo 20 milioni di euro in un anno, praticamente niente
http://finanza.lastampa.it/News/2017/07/21/bce-nella-prima-meta-del-2017-ritira-circa-331mila-banconote-false/MTE3XzIwMTctMDctMjFfVExC
Tuttavia una banconota falsa si compera sul mercato nero a circa la metà di una vera, quindi per "procurarsi" 10.000 euro ne servono comunque 5.000, troppi per nuotare nell'abbondanza. E poi troppe banconote false in giro danno nell'occhio quindi i falsari controllano accuratamente il mercato per guadagnarci il giusto senza creare casino essendo tuttosommato tollerati.

Mentre per falsificare una banconota servono carta, inchiostri e tecniche particolari, falsificare un contrassegno di assicurazione, una marca da bollo, un voucher o un assegno circolare è un gioco da ragazzi, proprio come falsificare un minibot. Anni fa qualcuno in italia falsificò pure i buoni del tesoro americani (cartacei!) e gli svizzeri stavano per abboccare....

A bruxelles (dove guarda caso ci siamo anche noi italiani) non sono preoccupati per i minibot (al massimo aumentano il debito pubblico) ma perchè stiamo mettendo le radici in libia (così teniamo d'occhio i nostri pozzi di gas e di petrolio) costruendoci pure parecchie Sabra e Chatila. Tutti sanno come andò a finire un certo giorno di settembre....


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Hito
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cedric;235117 wrote:
Le zecche di falsificazione delle banconote sono quasi tutte in italia e pare che nei primi sei mesi del 2017 se siano andate in circolo circa 330.000 in pezzi da 20 e 50 euro, grosso modo 20 milioni di euro in un anno, praticamente niente
http://finanza.lastampa.it/News/2017/07/21/bce-nella-prima-meta-del-2017-ritira-circa-331mila-banconote-false/MTE3XzIwMTctMDctMjFfVExC
Tuttavia una banconota falsa si compera sul mercato nero a circa la metà di una vera, quindi per "procurarsi" 10.000 euro ne servono comunque 5.000, troppi per nuotare nell'abbondanza. E poi troppe banconote false in giro danno nell'occhio quindi i falsari controllano accuratamente il mercato per guadagnarci il giusto senza creare casino essendo tuttosommato tollerati.

Mentre per falsificare una banconota servono carta, inchiostri e tecniche particolari, falsificare un contrassegno di assicurazione, una marca da bollo, un voucher o un assegno circolare è un gioco da ragazzi, proprio come falsificare un minibot. Anni fa qualcuno in italia falsificò pure i buoni del tesoro americani (cartacei!) e gli svizzeri stavano per abboccare....

A bruxelles (dove guarda caso ci siamo anche noi italiani) non sono preoccupati per i minibot (al massimo aumentano il debito pubblico) ma perchè stiamo mettendo le radici in libia (così teniamo d'occhio i nostri pozzi di gas e di petrolio) costruendoci pure parecchie Sabra e Chatila. Tutti sanno come andò a finire un certo giorno di settembre....

Allora non ci fasciamo la testa prima di rompercela, anche perchè questi "minibot" potrebbero essere più simili al denaro di quanto uno possa pensare, tanto da utilizzarli nei bancomat, in caso di emergenza causata dai ricatti della BCE... per mettere in circolo una nuova moneta ci vorrebbero, dicono, 6 mesi, mentre questi sarebbero già pronti e per organizzarne la distribuzione basterebbe un weekend.
I "minibot" non aumenterebbero il debito pubblico, sono debito pubblico già conteggiato per cui il governo è insolvente.(pensa come ci hanno ridotto)
Se a Bruxelles fossero preoccupati (compresi i sinistri italiani) perche noi si inizia a ricordare di dover pensare ai nostri interessi... cavoli loro... Quando la Libia aveva un governo, prima che loro lo abbattessero con l'appoggio sempre dei sinistri italiani e del PdR Napolitano, l'Italia era un partner privilegiato della Libia... poi la Francia si è infilata, con l'aiuto di Hillary "we came, we saw, he died" Clinton... mi sembra che ancora non si preoccupino abbastanza del surplus tedesco e delle loro controproducenti politiche economiche. Ma può essere che la mia sia solo una sensazione...


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