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Italia, professore neonazista su Facebook

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Mari
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Mari
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A Mary: io sono cardisem allo stesso mod in cui tu sei Mary. È stata fatta una proposta di legge per la quale ognuno che scrive in rete dovrebbe essere perfettamente identificabile con nome, cognome, codice fiscale... Se passasse una simile legge io non avrei nulla da temere e saprei chi al secolo è la Mary, che ha eluso in questo basso e ignobile la questione da me posta... Infatti, usare pseudonimi coma Mary, Cardisem, ecc., ha senso solo se passa in primo piano l’argomento in se e non chi lo firma. Una buona ragione è diversa se a metterne la firma è Mary, Cardisem o altri? Qui mi pare che Mary stia gettando la maschera ed appaia per quello che è stata sospettata di essere: una dei mille del cablo intercettato dal Guardian. Serve continuare con lei? Io non ho davvero più nulla da dire, perlomeno a costei, e passo la palla... Non dico chi sono, ma ho davvero di meglio e di più che non disputare con una Mary che si presta alla diffamazione su internet, per giunta in un sito benemerito come quello di Come don Chisciotte...

1) io sono Marì (e non Mary), il sistema tecnico di questo forum non accetta l'accento, certo che tramite nick l'utente e' rintracciabile tramite IP, ci mancherebbe ... personalmente credo di non aver commesso nessun reato, solo in quel caso il mio IP potrebbe attivare l'attenzione della Polizia Postale ... bisogna stare attenti a cio' che si scrive, ed io lo sono.

2) agli articoli che pubblico in CDC c'e' SEMPRE la Fonte, quindi rispetto le regole.

Saluti.


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Mari
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Minaccia strage in sinagoga
Avviso di garanzia al professore

Il docente torinese ha ricevuto un avviso di garanzia dopo la pubblicazione su Facebook di frasi antisemite e altre affermazioni razziste. Già nel 2007 era stato denunciato per le sue teorie negazioniste
di MARCO PASQUA

Hanno bussato alla porta della sua abitazione nel primo pomeriggio di ieri. Agenti della Digos di Torino e del compartimento della Polizia postale del Piemonte hanno notificato un avviso di garanzia a Renato Pallavidini, il docente che, su Facebook, ha minacciato di compiere una strage in sinagoga. L’ipotesi di reato è quella di istigazione all’odio razziale (secondo quanto previsto dalla legge 654).

Gli agenti, che si sono mossi su richiesta del procuratore aggiunto Sandro Ausiello, hanno perquisito per alcune ore la sua casa, sequestrando due computer, una pen drive e del materiale informatico. Obiettivo della Postale è quello di dimostrare che le deliranti affermazioni pubblicate sulla pagina privata del professore del liceo Massimo D’Azeglio siano partite proprio dai suoi computer.

La polizia richiederà, inoltre, a Facebook tutti i dati relativi al suo account: molti commenti incriminati sono stati cancellati dopo la pubblicazione della notizia su Repubblica.it, ma sarà possibile recuperarli nei server californiani del social network. Il professore avrebbe cercato di difendersi parlando di una “provocazione”. La prossima settimana è stato convocato in Questura, dalla Digos, per rispondere ufficialmente di quanto scritto su Facebook.

Sul suo profilo Facebook Pallavidini ha incitato al tiro allo straniero, all'applicazione dei metodi di Mengele, ma soprattutto all'antisemitismo più sfrenato 1. Da diversi anni si serve del social network per esprimere quella che lui definisce "libertà d'espressione". Nel 2007, quando insegnava in uno dei più prestigiosi licei classici torinesi, il Cavour, era stato denunciato da genitori, docenti, allievi, per le sue teorie negazioniste sui campi di concentramento e per aver offeso la memoria degli ebrei.

Il suo ritorno in un’aula scolastica, alla luce delle minacce e degli insulti contro ebrei, omosessuali, disabili e stranieri, appare comunque sempre più improbabile. Il direttore generale dell’ufficio scolastico del Piemonte, Francesco De Sanctis, ha già anticipato che “non tornerà ad insegnare”, perché, “nelle aule devono esserci professori equilibrati, e Pallavidini ha dimostrato di non esserlo”.

Un plauso alla magistratura arriva da Emanuele Fiano, deputato del Pd, che aveva preannunciato un’interrogazione al ministro dell’Istruzione, per chiedere la sospensione del docente, che è in malattia retribuita fino al 31 marzo 2012. “L’iniziativa dei magistrati di Torino è positiva e penso che ci siano gli estremi per riconoscere la legge Mancino”, spiega il parlamentare democratico, che vede una pericolosa analogia tra le affermazioni di Pallavidini e la recente strage di Firenze. “Il docente ha parlato di Gianluca Casseri e si è ricollegato a quel fatto – dice Fiano – Questo perché nel nostro Paese siamo di fronte allo sdoganamento delle peggiori idee razziste, non soltanto antisemite. Ci sono dei cani sciolti, appartenenti alle frange più estreme, che si sentono liberi di moltiplicare gli effetti delle loro idee su internet. Ricordiamo anche che questa persona fu difesa, nel ricorso al tribunale contro le due settimane di sospensione decise dalla sua scuola nel 2007, dal professor Claudio Moffa di Teramo, un altro docente noto per le sue tesi negazioniste”. E avvisa: “Non stiamo guardando un episodio unico: è l’ennesimo nodo di una rete di idee antisemite, razziste, negazioniste che si sta moltiplicando. Troppo”.

Colpa anche della legge Mancino, secondo Aurelio Mancuso, presidente di Equality: “Una legge monca, che andrebbe rafforzata e collegata all’articolo 19 del trattato di Lisbona, in cui si fa riferimento alle discriminazioni per genere, età, orientamento sessuale, disabilità, credo filosofico e religioso, provenienza”. Il problema è tutto di natura politica: “Negli ultimi 20 anni – osserva Mancuso - la destra che è andata al governo, a parole ha abiurato i valori del fascismo, ma nei fatti ha permesso la nascita di un arcipelago di gruppi e sigle che sono stati addirittura aggregati nelle elezioni locali”.

Il risultato è che l’Italia, secondo Marcello Pezzetti, storico dei campi di concentramento e direttore del Museo della Shoah di Roma, “sta diventando il paradiso per negazioni e neonazisti”. L’Ugei (Unione dei giovani ebrei), tramite il presidente, Daniele Massimo Regard, esprime apprezzamento per l’intervento tempestivo disposto dal ministero dell’Interno e dalla Procura: “Per noi è un motivo di grande soddisfazione. Il negazionismo è una pianta malata che deve essere estirpata e per questo abbiamo il dovere di restare sempre in allerta”.

(06 gennaio 2012)
http://www.repubblica.it/cronaca/2012/01/06/news/docente_minaccia_strage_sinagoga_indagato-27678015/?ref=HREC1-1


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cloroalclero
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Andiamo male se in Italia si prendono le panzane di Repubblica come oro colato. Ricordo che ad agosto, mentre riempiva le sue immonde pagine di menzogne sull'attacco in libia, un giorno se ne usci' con lo scoop CATTURATO GHEDDAFI.

Hanno creato un conformismo culturale da paura. Tra poco l'essere menzionati da pasqua (e a seguire da decine di altri cialtroni della stampa di regime) costerà al malcapitato di turno un pubblico linciaggio.


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cardisem
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Leggo una chiamata in causa del prof. Antonio Caracciolo, con il quale Mari pensa di identificarmi. Ricordo che il caso creato di sana pianta dal solito Pasqua ebbe il suo seguito e la sua conclusione davanti al massimo organo disciplinare dell’Università italiana, che in data 13 gennaio 2010 appurò l’inesistenza del “fatto” e del “diritto”: il Pasqua si era inventato tutto di sana pianta. Ne seguì una lunga causa di azione civile risarcitoria, tuttora in corso. È detto nei documenti che Repubblica non volle pubblicare neppure la lettera di smentita, inviata ripetutamente alla Redazione. Gli stessi giornali e le televisioni che prima “diffamarono”, poi non vollero dare la notizia dell’avvenuta assoluzione amministrativa. Mai vi è stata materia per un qualsiasi addebito di carattere penale per il citato prof. Caracciolo, come per altri docenti, egualmente “attenzionati” dal solito Pasqua. La difesa del prof. Caracciolo è disponibile in rete al seguente link:
http://civiumlibertas.blogspot.com/2010/02/il-mostro-si-difende-memoria-difensiva.html
- Una difesa che ha convinto perfettamente il massimo organo competente a giudicarlo.

Tanta informazione sull’accanimento del Pasqua contro il prof. Pallavidini riesce quanto mai sospetta. L’assenza di distacco critico lascia pensare ad una contiguità fra la Mari ed il Pasqua, che comunque dovrà comparire in Tribunale per le sue operazioni mediatiche.


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sandman972
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Come avevo già detto prima (anche se la nostra Mari ha fatto elegantemente finta di niente) la legge italiana dice che si è innocenti fino a prova contraria.

Un avviso di garanzia non significa niente, significa che si è sottoposti ad indagine per qualche motivo, non che si è COLPEVOLI di qualcosa. L'eleganza con cui ormai si confonde una denuncia con una responsabilità, favorendo chi getta fango impunemente su persone che non rispettano completamente i dictat, è una vergogna assoluta, senza scusanti.

La gogna mediatica è uno schifo, anche perchè colpisce regolarmente nella direzione più conveniente all'uno o all'altro potere, ed anche il fatto che su un sito come questo ci sia chi è incapace di discernere una cosa simile mi sconforta non poco.

Fa ridere tra l'altro come Repubblica insista a dire "già nel 2007 era stato denunciato", senza sottolineare che era stato pienamente scagionato.
Ma già, questo non fa abbastanza "al lupo al lupo", che cavolo!!! 😆


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Giancarlo54
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Mari hai cotto le palle

Tu modera il tuo linguaggio, questo tono usalo con tua sorella/madre/amici e chi sai tu, OK?

Per me la questione si chiude qui.

Fammi capire....tu puoi permetterti di non rispondere e sottointendere che gli altri siano interlocutori sciocchi ed imbecilli, ma non accetti un epiteto magari un po forte sul tuo modo di portare avanti le discussioni?
molto demokratica, mi scuso se ti sei sentita offesa, ma non venire a dare lezioni di comportamente per cortesia.

L'unica sarebbe ignorare Mari, però spiace (almeno a me) non poter dialogare con chi la pensa diversamente. Certamente che gli antifa hanno una supponenza che a volte fa andare fuori dai gangheri.


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cardisem
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Il prof. Pallavidini ha già subito un calvario che si è finalmente concluso con una sentenza assolutoria e di condanna per i dirigenti scolastici che direi piuttosto vigliaccamente hanno accolte le potenti sollecitazioni esterne. Una stampa stracciona ricorda l’inizio del calvario di quest’uomo dall’aspetto quanto mai mite, ma non menziona per nulla che da tutto questo è stato perfettamente scagionato. Mi sembra davvero una bufala immensa l’immagine di quest’uomo mite e malato che con una pistola (che neppure possiede) entra in una Sinagoga per fare strage di ebrei...!!! È vero stanno uscendo articoli di giornale, dopo che da “Informazione Corretta” è partito una specie di ordine di scuderia... Mi sembrano articoli e dichiarazioni tutte collegate fra di loro e disposte secondo una regia... Pare probabile che dopo l’assoluzione del prof. Pallavidini la Lobby non si sia data per vinta ed abbia voluto continuare la sua battaglia per distruggere l’uomo ed avere un “caso” fresco da esibire per la prossima ricorrenza della Memoria... Vogliono “casi” per ottenere una legge che mandi chiunque in galera… Avevano perfino tirato in ballo una certa Lia Arrigoni, un tempo cantante assai famosa... Le si era attribuito di essere andata con una tournéé della Scala di Milano per far divertire in Auschwitz guardie ed internati... In realtà, la Origoni ha iniziato a cantare alla Scala di Milano solo nel dopoguerra... La “Scala” di cui si parlava era in realtà un teatro di varietà di Berlino e la faccenda assai diverva da come raccontata, ma l’autore dell’ennesima bufala è passato indenne… Quanto sta succedendo sotto i nostri occhi è vergognoso. Non dobbiamo sentirci estranei alle sorti oggi di Pallavidini, domani di chiunque, perché i diritti costituzionali o si difendono nei casi marginali, in questo caso un uomo malato, un insegnante deluso di questa scuola, dove “non si può e non si deve fare cultura”, o non esistono più per nessuno. Questo paese l’Italia sta procedendo verso le sfacelo economico, politico, sociale… La libertà di pensiero è un lusso che il regime non concede a nessuno.


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cloroalclero
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http://www.cloroalclero.com/?p=8931


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misunderestimated
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Quando la gente sarà alla fame vedrete se avrà il tempo di badare a queste stronzate sul sottobosco "nazzista" della società...


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reio
 reio
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ok, ci sono problemi piu grossi, e su questo siamo tutti daccordo

ma se mio figlio, dopo una lezione di storia, o filosofia, materie insegnate dal prof, mi torna a casa e mi dice "ehi babbo, il profe dice che gli ebbrei sono delle merde, ci controllano da feisbuc, speriamo torni il duce che lui si era uno tosto", beh, io mi incazzo


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cloroalclero
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certo reio, pure io mi incazzo e giustamente. Ma dev'essere TUO FIGLIO, non pasqua che ti porta tale informazione, giusto? Perchè pasqua non ha attendibilità alcuna, data la storia pregressa. Se dice il vero, stavolta, è solo per un fatto contingente.

Io e Caracciolo sappiamo cosa vuol dire quando colleghi di lavoro non ti salutano piu' perchè un pasqua ha scritto cose infamanti (e false) nella tua direzione. Quindi va preso con le dovute pinze, tale personaggio.

Cmq Caracciolo,che è stato menzionato in questo 3d, mi ha autorizzato a riportare le sue parole in ogni sede pertinente, quindi lo trascrivo . Saluti.

Ho avuto modo di dare un’occhiata al link dove Repubblica riporta il materiale accusatorio contro Pallavidini, su cui, poi, si basano tutti gli altri mainstream. Senza voler fare gli avvocati d’ufficio del prof. Pallavidini (che ne ha già uno incaricato di assisterlo), né voler prendere ante-litteram le difese non richieste del medesimo – che per noi, come per ogni altro cittadino della nostra Repubblica, è e dovrebbe restare costituzionalmente INNOCENTE fino a prova del contrario, sancita dagli ordinari tre gradi di giudizio… – non sembra che ci siano serie e reali intenzioni. Il tutto, insomma, a prima vista, sembra essere della semplice spazzatura che è stata furbescamente ed illecitamente “pescata” in uno spazio privato (spazio, forse, chissà, sotto osservazione costante allo scopo di potere in seguito poterne imbastire la campagna di stampa che stiamo osservando?) e che sembra seguire un iter ed una regia già visti, conosciuti e sperimentati. L’uomo Pallavidini non è escluso che stia vivendo una grave fase di depressione, probabilmemte dovuta alla serie di attacchi specifici e sistematici ai quali ha dovuto sottostare in questi anni: per cui, le sue cosiddette “affermazioni” sembrano lasciare il tempo che trovano, solo se si volesse analizzare il tutto all’interno del suddetto contesto. Per quanto ci riguarda, viste le precedenti montature giornalistiche del Sig. Pasqua (rivelatesi, poi, degli assurdi e ridicoli flop…), non siano portati a dar credito agli articoli di quest’ultimo. Secondo me – e, sottolineo di nuovo, senza entrare nel merito giuridico di questa faccenda – credo si stia assistendo alla solita e gratuita campagna di stampa che tende a ripetersi regolarmente, come da copione. Per quanto mi riguarda, gli stessi organi di stampa così solerti nella diffamazione, furono del tutto silenziosi quando si trattò di dare la notizia dell’avvenuta mia assoluzione! Assoluzione che dimostrava l’infondatezza della macchina di fango ordita a suo tempo dal Pasqua e da Repubblica. In conclusione, difficile pronunciare la frase di rito: ”Abbiamo fiducia nella giustizia”…, poiché questa fiducia non l’abbiamo, pur essendo assolutamente convinti della nostra ed altrui innocenza. Ormai il regime ha raggiunti livelli di corruzione che mai come oggi erano apparsi così chiari. Che Dio ci salvi.


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reio
 reio
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io ho fatto un po il voyeur sulla pagina fb del pallavidini, e c'erano frasi sconnesse contro ebrei della california (zuckemberg?) e lodi al fascismo supportate da ragazzini sotto i 20 anni.

ora deve aver chiuso la pagina.

facebook è una vetrina, sei sei un demente e non sai coprirti bene ti fai sgamare


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Giancarlo54
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ok, ci sono problemi piu grossi, e su questo siamo tutti daccordo

ma se mio figlio, dopo una lezione di storia, o filosofia, materie insegnate dal prof, mi torna a casa e mi dice "ehi babbo, il profe dice che gli ebbrei sono delle merde, ci controllano da feisbuc, speriamo torni il duce che lui si era uno tosto", beh, io mi incazzo

E tu incazzati, sapessi come mi incazzo sentendo le minkiate antifa. Da rovinarmi il fegato. Quindi........


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Kovacs
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ok, ci sono problemi piu grossi, e su questo siamo tutti daccordo

ma se mio figlio, dopo una lezione di storia, o filosofia, materie insegnate dal prof, mi torna a casa e mi dice "ehi babbo, il profe dice che gli ebbrei sono delle merde, ci controllano da feisbuc, speriamo torni il duce che lui si era uno tosto", beh, io mi incazzo

Io mi incazzerei di più per lezioni fatte da un ex sessantottino figlio di papà che tutti gli anni ti fa cospargere il cao di cenere per la giornata della memoria, per ricordarti quanto i non ebrei siamo stati cattivi e lo siano tutt'ora......(mio vecchio prof, ma a sentire mia moglie che pure lei insegna, ce ne stanno una marea che la pensano così e di conseguenza si attivano per questo lavaggio del cervello).....questo dovrebbe inidignare.


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