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la coccodrilla ora azzanna gli stipendi degli impiegati


Maria Stella
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ROMA (Reuters) - Per completare la riforma delle pensioni bisognerà mettere mano anche alla curva retributiva che oggi vede i salari crescere durante tutto l'arco della vita lavorativa e che, sull'altro lato, spinge invece le aziende a cercare di liberarsi dei lavoratori più anziani considerati meno produttivi.

Lo ha detto il ministro del Welfare, Elsa Fornero, nel corso di un'audizione alla commissione Lavoro di Montecitorio.

"Per rendere sostenibile la riforma delle pensioni [permettendo di spingere in avanti l'età del pensionamento] bisognerà considerare il problema delle curve retributive: in Italia le retribuzioni salgono costantemente per tutto l'arco della vita ma non così la produttività dei lavoratori. Le imprese trovano che i lavoratori anziani costano troppo e tentano di scaricarli", ha detto il ministro.

L'impostazione degli interventi messi a punto dal governo in materia previdenziale prevedono che i lavoratori rimangano il più possibile al lavoro per garantirsi una pensione adeguata.

La Fornero ha voluto sottolineare che l'adeguamento del sistema previdenziale "è stata la cosa più facile da fare, ma che il compito più complesso è quello di riuscire a mettere insieme un sistema del lavoro che tenga nel suo complesso [pensioni, retribuzioni ammortizzatori e mercato del lavoro] in una società che cambia".


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Maria Stella
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Capito come girano le frittate? Il governo dei banchieri non poteva che agire così, lo fanno da sempre,prima nell’ombra, ora apertamente Banchieri e superburokrati ci stanno massacrando, rendetevene conto e mi chiedo stanno forse approfittando della crisi per coprire qualcosa legato al mondo del lavoro e del fisco? Pensateci, è un tarlo che mi rode, troppo strano quello che stanno facendo


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grillone
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le retribuzioni(e le pensioni)salgono perchè sale il costo della vita!!! ridurre stipendi e pensioni mentre il costo della vita sale continuamente è demenziale, oltrechè iniquo. se vogliono un'economia ferma, dove nessuno piu va a mengiare una pizza, nessuno piu cambia l'automobile, nessuno piu si fa il vestito nuovo, lo dicano chiaramente, che almeno dopo lo sappiamo e ci regoliamo di conseguenza.


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mimmogranoduro
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grillone,aspetti ancora che dicano cosa vogliono?possibile che non te ne sei ancora accorto?vogliono che tu diventa un pezzente morto di fame e che in cambio di un tozzo di pane o dei loro avanzi tu faccia tutto quello che loro chiedono senza fiatare, hai presente i signori del feudalesimo? si anche la prima notte con la tua sposa.Non aspettate di diventare poveri per non spendere più ,fatelo subito è l unico modo per sopravvivere a questo sistema.


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mimmogranoduro
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grillone,aspetti ancora che dicano cosa vogliono?possibile che non te ne sei ancora accorto?vogliono che tu diventa un pezzente morto di fame e che in cambio di un tozzo di pane o dei loro avanzi tu faccia tutto quello che loro chiedono senza fiatare, hai presente i signori del feudalesimo? si anche la prima notte con la tua sposa.Non aspettate di diventare poveri per non spendere più ,fatelo subito è l unico modo per sopravvivere a questo sistema.


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dana74
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Per completare la riforma delle pensioni bisognerà mettere mano anche alla curva retributiva che oggi vede i salari crescere durante tutto l'arco della vita lavorativa"

Ok, giusto Fornero ministra dell'equità per i poteri forti

FERMA L'INFLAZIONE NEL MONDO E PORTALA INDIETRO AD ALMENO 10 ANNI FA

meno male che le donne in politica son considerate sagge generose e tenere...


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mariosoldati
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le retribuzioni(e le pensioni)salgono perchè sale il costo della vita!!! ridurre stipendi e pensioni mentre il costo della vita sale continuamente è demenziale, oltrechè iniquo. se vogliono un'economia ferma, dove nessuno piu va a mengiare una pizza, nessuno piu cambia l'automobile, nessuno piu si fa il vestito nuovo, lo dicano chiaramente, che almeno dopo lo sappiamo e ci regoliamo di conseguenza.

............fammi sepere come ti regoli di conseguenza ........... ci faremo delle belle risate ....


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yakoviev
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Veramente, che il salario cresca durante la vita lavorativa e diminuisca la produttività non è un dato affatto scontato. Innanzitutto gli aumenti automatici basati sull'anzianità, sia nel pubblico che nel privato, sono stati aboliti da quel dì. In secondo luogo pure la scala mobile, prima con l'attacco all'unicità del valore dello scatto, poi con l'abolizione completa, è da anni un ricordo. Poi va detto che molti lavoratori, in base alle conoscenze acquisite del processo produttivo, vengono da sempre promossi a posizioni di responsabilità più o meno relativa. Questo avviene nel privato naturalmente e spontaneamente da parte delle aziende: a persone affidabili e di esperienza vengono affidate da sempre mansioni di sovrintendenza nel processo produttivo con conseguente aumento di salario. Io lavoro nel pubblico, e per mia esperienza non c'è nessun adeguamento automatico attualmente (escluso gli aumenti del salario su base ISTAT, nettamente al di sotto dell'inflazione reale). Rispetto alle carriere, noto che invece le posizioni gerarchiche, rispetto a 30 anni fa quando sono entrato, sono state da tempo completamente tagliate: i dirigenti sono meno di un decimo di quanto erano una volta e chi ha la responsabilità di varie fasi del processo produttivo (chiamiamoli "quadri"), ora continua a parteciparvi direttamente come produttore e non ne è più "distaccato". Nella grande azienda pubblica in cui lavoro, queste ultime figure sono selezionate, fra l'altro, per colloquio e non per concorso. I concorsi interni, inoltre, da diversi anni non sono più "a sanatoria", ma vengono superati solo da una minoranza corrispondente ai posti a disposizione nella qualifica. A proposito di questo, molti provvedimenti, in passato, hanno effettivamente sanato situazioni al contrario di quanto dice la Fornero, cioè lavoratori che producevano più di quanto, nominalmente, avrebbero dovuto produrre (il famoso "mansionismo"). Quanto alla produttività, io sono convinto che, nel pubblico, sia invece aumentata di molto, in parte per gli adeguamenti tecnologici e organizzativi, in parte anche perchè un lavoratore con più esperienza padroneggia in maniera nettamente migliore le varie fasi del processo. Parliamo, piuttosto, della confusione strategica che regna nelle dirigenze nazionali degli enti pubblici, che si va a sommare con effetti deleteri all'attacco alla identità e alla "ragione sociale" della Pubblica amministrazione. Siamo passati dall'organizzazione fordista al toyotismo nei primi anni 90, poi evoluto nell'organizzazione per processo, per poi giungere ora a una sorta di fordismo di ritorno, nel tentativo di coprire con piante organiche ridotte al minimo le esigenze produttive (e di pubblico servizio).


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