Notifiche
Cancella tutti

La crisi fa crollare le nascite

Pagina 1 / 2

Stodler
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3972
Topic starter  

La crisi fa crollare le nascite. Nel 2013 62mila neonati in meno

16:34 01 OTT 2014

(AGI) - Roma, 1 ott. - L'Italia diventa sempre piu' un paese di vecchi e per vecchi. Nel 2013, difatti, si e' registrata una riduzione delle nascite del 3,7% rispetto al 2012, con il tasso di natalita' calato da 9 a 8,5 nati per mille abitanti. Il dato e' emerso dall'indagine della Censis "Diventare genitori oggi", presentata questa mattina presso la Biblioteca del Senato.
I numeri risultano ancora piu' allarmanti se confrontati con quelli degli anni pre-crisi: nel 2008 i neonati furono 576.659, nel 2013 appena 514.308. Oltre alla crisi, a pesare sulle difficolta' di procreazione degli italiani c'e' anche l'insufficienza delle politiche pubbliche a sostegno della famiglia. Il 61% degli italiani e' infatti convinto che le coppie sarebbero piu' propense ad avere figli se migliorassero gli interventi pubblici.
Sgravi fiscali e aiuti economici diretti sono le principali richieste (71%), il 67% segnala l'esigenza di potenziare gli asili nido, il 56% fa riferimento ad aiuti pubblici per sostenere i costi per l'educazione dei figli (rette scolastiche, servizi di mensa o di trasporto). La consapevolezza della denatalita' e' molto elevata, l'88% sa che oggi si fanno pochi figli e per l'83% e' la crisi che rende piu' difficile la scelta di avere un figlio.
Questa percentuale supera il 90% tra i giovani fino a 34 anni, coloro che subiscono maggiormente l'impatto della crisi e allo stesso tempo sono maggiormente coinvolte nella decisione della procreazione. Guardando alla famiglia e alle sue nuove forme, il 46% degli intervistati ritiene legittimo per i single avere la possibilita' di diventare genitore e il 29% pensa sia giusto anche per le coppie omosessuali.
Giudizi sui quali, sottolinea infine il Censis, la fede religiosa ha un'influenza limitata: e' d'accordo il 43% dei cattolici praticanti nel primo caso e il 23% nel secondo. Numeri positivi, invece, nei giudizi sulla fecondazione eterologa. Quattro italiani su dieci, infatti, danno proprio via libera. La percentuale cala al 30% tra chi si dichiara cattolico praticante, per salire al 65% tra i non credenti. Piu' elevate le percentuali dei favorevoli all'inseminazione omologa in vivo e in vitro.
Sul tema dell'eterologa, inoltre, il 35% e' favorevole alla diagnosi pre-impianto (il 29% tra i cattolici praticanti), ma solo il 14% concorda con la possibilita' di ricorrere alla maternita' surrogata (il cosiddetto "utero in affitto") e appena il 9,5% e' favorevole alla possibilita' di scegliere in anticipo il sesso del nascituro. In ogni caso, regna molta disinformazione sulle modalita' per ricorrere a questo tipo di pratiche: solo l'11% del campione ha affermato di sapere che in Italia esiste una legge che regola la materia.
Questa piccola percentuale da', della Legge 40, un giudizio nel complesso non positivo, soprattutto per la sua applicazione differenziata sul territorio nazionale e per le limitazioni poste alle coppie. La maggioranza, infine, ritiene che dovrebbe essere modificata.

https://www.agi.it/cronaca/notizie/italia_paese_per_vecchi_nascite_giu_del_3_7_nel_2013-201410011441-cro-rt10149


Citazione
Stopgun
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 920
 

Nel 1964 avevamo toccato il record i nascite ..poco più di un milione di nati...


RispondiCitazione
spadaccinonero
Illustrious Member Guest
Registrato: 2 anni fa
Post: 10314
 

tutte le mie riflessioni portano proprio a questo :
impoverirci e manipolarci per diminuire il nostro numero aumentandone altre


RispondiCitazione
Giovina
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2001
 

Siamo troppi? Siamo pochi?
Che dilemma.......c'e' gente che discute e litiga da anni su queste cose senza venirne a capo.
Sara' importante?


RispondiCitazione
spadaccinonero
Illustrious Member Guest
Registrato: 2 anni fa
Post: 10314
 

Siamo troppi? Siamo pochi?
Che dilemma.......c'e' gente che discute e litiga da anni su queste cose senza venirne a capo.
Sara' importante?

siamo troppi da gestire
per questo l'"uomo" del futuro è apolide, privo di identità (soprattutto sessuale), privo di radici, perennemente un adolescente e imbastardito


RispondiCitazione
neutrino
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 111
 

suggerisco di mettere in relazione (se non è già stato fatto) i dati sulla natalità con:

- il numero di giovani italiani che espatriano, quindi il cambiamento della distribuzione per fasce di età dei cittadini italiani

- il cambiamento nella tipologia di immigrazione: nuclei familiari di immigrati che se ne vanno (per esempio tornano in Sud America), e giovani single che arrivano (per esempio dall'Africa sub-Sahariana)


RispondiCitazione
helios
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 16537
 

Poche nascite pochi ricambi generazionali.
Questo è il problema.
Dopotutto la vita umana è assai breve e con poche nascite la società non può reggere come ora (che una società basata su un determinato numero costante di ricambi).

Ma il fatto che ci siano più o meno nascite è un fattore che non viene gestito dagli uomini, infatti molte civiltà hanno subito il declino proprio per la mancanza di natalità, e si sono estinte.


RispondiCitazione
Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 30947
 

Ben vengano queste notizie che ci fanno ben sperare rispetto al problema dell'eccesso di popolazione.


RispondiCitazione
Simulacres
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 278
 

Ma il fatto che ci siano più o meno nascite è un fattore che non viene gestito dagli uomini, infatti molte civiltà hanno subito il declino proprio per la mancanza di natalità, e si sono estinte.

Speriamo sia la volta buona, dalla Terra al Mare fino al più alto dei Cieli e per sempre!

Non si perde gran che quando crolla la casa del padrone. Egli stesso non è altro che uno schiavo dell’élitarismo funzionale all’irrazionale fine in sè della società del capitale legittimato da una schiavitù democratica di Stato. La stessa la gestione delle nascite si rivela essere il sistema coercitivo che è sempre stato: "si nasce per vivere e si vive per lavorare"!


RispondiCitazione
OlausWormius
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 487
 

Ben vengano queste notizie che ci fanno ben sperare rispetto al problema dell'eccesso di popolazione.

Speriamo sia la volta buona, dalla Terra al Mare fino al più alto dei Cieli e per sempre!

Intanto però le coppie ricche e quelle elitarie 3-4-5 figli li fanno senza pensarci due volte. Sarebbe interessante una statistica sulla natalità non solo per nazioni ma anche per censo.
I poveri avevano, fino ad alcuni decenni fa, come unica arma a loro favore quella della natalità e i figli venivano giustamente visti come un patrimonio. Ora stanno perdendo l'unico potere che avevano dietro alle immani stronzate di Gaia e dell'ambientalismo e della new age.
La gente comune si è messa a ragionare in maniera "elitaria" senza poterselo permettere.
Se l'istruzione è servita solo per farsi indottrinare con menzogne pseudoscientifiche come quella della sovrappopolazione o del riscaldamento globale antropogenico forse era meglio rimanere tutti con la terza elementare e molti problemi attuali non ci sarebbero.

Riguardo alla fallacia delle teorie sulla sovrappopolazione come ho scritto più volte su questo forum basta guardarsi le statistiche ONU del periodo 1975-2010 che dimostrano come dagli anni '70 in tutto il mondo il tasso di fecondità è cresciuto solo in una manciata di paesi del centroafrica, in tutti gli altri paesi del mondo il tasso è sceso e quasi tutti i paesi occidentali oltre a colossi come Cina e Russia sono sotto la soglia di sostituzione.
Entro qualche decennio, in assenza di eventi traumatici che potrebbero accelerare il processo, la curva demografica comincerà a scendere e sarà un cambiamento veramente traumatico per l'umanità, o meglio per il 99% dell'umanità, a causa di tutti i cambiamenti sociali che saranno causati dal tracollo. Anche perché quando inizierà la discesa sarà senza paracadute...ovvero non graduale.
Un mondo depopolato, come progettato dal Club di Roma a partire dagli anni '70, rappresenta un'utopia per le elites ma per i poveracci rappresenta una distopia.
Con l'agenda 21 (ovvero l'agenda ambientalista estremista dell'Onu per il 21° secolo) hanno progettato anche le nostre megacittà alveari del futuro dove vivranno tutti i reietti e gli schiavi (i profani).
Se ora pensate che la vita sia alienante non avete idea di quello che potrebbe essere fra qualche decennio.


RispondiCitazione
helios
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 16537
 

Intanto però le coppie ricche e quelle elitarie 3-4-5 figli li fanno senza pensarci due volte. Sarebbe interessante una statistica sulla natalità non solo per nazioni ma anche per censo.

sicuro?
di solito i ricchi fanno pochi figli, hanno troppo da spartire.

Non è nemmeno detto che siano fertili, di solito i più poveri sono anche i più fertili.

I poveri avevano, fino ad alcuni decenni fa, come unica arma a loro favore quella della natalità e i figli venivano giustamente visti come un patrimonio.

i figli dei 'poveri' erano visti come braccia per il lavoro massacrante, considerato che l'età media di vita era molto basso e anche l'indice di morte infantile alto. Ma non era l'arma dei poveri, era la natura che provvedeva ad essere fertili.

Se ora pensate che la vita sia alienante non avete idea di quello che potrebbe essere fra qualche decennio.

potrebbe essere anche una vita migliore, per quello che ne sappiamo.
Basta guardare la vita del secolo scorso dove si lavorava dalla mattina alla sera. Qualcuno al giorno d'oggi sarebbe riuscito a vivere in quella maniera? molti lo hanno fatto ed erano i nostri antenati non erano alieni.


RispondiCitazione
OlausWormius
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 487
 

sicuro?
di solito i ricchi fanno pochi figli, hanno troppo da spartire.

Non è nemmeno detto che siano fertili, di solito i più poveri sono anche i più fertili.

Dipende cosa intendi per ricchi.
Se intendi gli ex poveri imborghesiti e ora di nuovo con le pezze dietro ai pantaloni indubbiamente sono poco propensi a fare figli.
Se invece ci riferiamo ai ricchi veri e alle elites vediamo come hanno degli alberi genealogici che sembrano delle foreste amazzoniche. Questo perché loro danno il giusto peso e valore all'essere prolifici e alla loro "dinastia".
Gli scrupoli ambientalisti li fanno venire ai sudditi, non li hanno certamente loro.
I poveri di oggi odiano se stessi, si preoccupano per la sovrappopolazione, il riscaldamento globale antropogenico e un sacco di altri falsi problemi. Si fanno persino venire i sensi di colpa e così collaborano docilmente a farsi decimare dato che ora con la tecnologia sempre più avanzata le elites non hanno più bisogno di masse di schiavi ma al più di una disciplinata selezione di questi (e in questo provvederà anche l'ingegneria genetica).

i figli dei 'poveri' erano visti come braccia per il lavoro massacrante, considerato che l'età media di vita era molto basso e anche l'indice di morte infantile alto. Ma non era l'arma dei poveri, era la natura che provvedeva ad essere fertili.

Certamente quando hanno accettato (anche se attraverso l'inganno) di farsi urbanizzare lasciando la loro terra in cambio di una comoda scatola di cemento dotata di tutti i comfort hanno firmato la loro condanna sotto molteplici aspetti.
Hanno firmato la loro estinzione nel giro di poche generazioni. E tra i motivi c'è anche lo stress, l'inquinamento etc.. che sono alcune tra le cause del declino della fertilità.
Ma certo non sono quelli i motivi più importanti che semmai sono di origine culturale e morale.

potrebbe essere anche una vita migliore, per quello che ne sappiamo.

Se mi fanno il lavaggio del cervello potrei persino pensare che anche vivere in una gabbia potrebbe essere allettante ma per il momento non sono riusciti a farmelo del tutto.


RispondiCitazione
uomospeciale
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 776
 

Beh, Se a causa del precariato lavorativo la maggior parte delle coppie ormai non possono pianificare neppure tre anni di rate per l'acquisto dell'auto nuova, o 20 anni di mutuo per cambiare appartamento, è comprensibile che non siano molto entusiasti di mettere al mondo tanti figli visto che si traducono mediamente in 25-30 anni di lavoro e sacrifici ciascuno.

Mica sono più i miei tempi che, assunto come apprendista piastrellista, a 15 anni scarsi, portavo già a casa oltre 750 mila lire al mese...

Oggi i figli devi mantenerli a vita o quasi .
Ed è tutto a "fondo perduto" nel senso che da quel che vedo/sento in giro puoi già ritenerti fortunato se si sono resi economicamente indipendenti prima dei 30-40 anni....

Anche per questo non ne ho mai voluti avere.
Costano, danno solo problemi, e non rendono praticamente niente.

Se uno è in cerca di soddisfazioni allora è molto meglio investire nelle terna, enel, o eni...

😆


RispondiCitazione
helios
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 16537
 

Se mi fanno il lavaggio del cervello potrei persino pensare che anche vivere in una gabbia potrebbe essere allettante ma per il momento non sono riusciti a farmelo del tutto.

allora va da se che hanno fatto il lavaggio del cervello a molte persone visto che le metropoli non sono altro che gabbie in cui le persone sono ammassate come polli in batteria.
Pertanto che differenza passa da una gabbia a una metropoli di adesso?


RispondiCitazione
OlausWormius
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 487
 

allora va da se che hanno fatto il lavaggio del cervello a molte persone visto che le metropoli non sono altro che gabbie in cui le persone sono ammassate come polli in batteria.
Pertanto che differenza passa da una gabbia a una metropoli di adesso?

Infatti è quello che dicevo.
Ma dicevo anche che ne stanno progettando e costruendo di peggiori (vedi Agenda 21) dietro il paravento dell'ambientalismo e del sol dell'avvenire.

Ad ogni modo più che allevamenti di polli le città sono degli alveari artificiali.
L'alveare è uno dei simboli prominenti della massoneria perché loro amano tutto ciò che è organizzato con mania di perfezionismo, amano il progresso e l'operosità (chiaramente progresso basato sullo sfruttamento dei profani), amano il collettivismo dove tutti sono uguali e valgono zero a livello individuale (a differenza della Regina e dei fuchi in misura minore).
Se uno studia come funziona un alveare e la loro struttura di caste può capire come funziona quel grande imbroglio che loro chiamano "società moderna" o "civiltà" e dove ci porterà in futuro..


RispondiCitazione
Pagina 1 / 2
Condividi: