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La libertà di coscienza della Binetti e quella del PD


pietroancona
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Nello Statuto del Partito Democratico, si parla di uomini e di donne ed anche di giovani uomini e giovani donne. Mai di omosessuali o gay. Lo Statuto è stato approvato appena nel febbraio del 2008 e quindi avrebbe potuto fare riferimento agli omosessuali come ad un genere. Perchè distinguere gli iscritti soltanto in uomini e donne? Avrebbe dovuto recitare: "uomini, donne e gay" oppure non distinguere è scrivere soltanto : persone. I genere non sono due ma tre. Non so chi abbia scritto lo Statuto del PD. Sicuramente una Commissione la quale è stata talmente d'accordo su tutte le cose da cancellare, da non scrivere, che praticamente non è rimasto quasi niente. E' successo agli estensori quello che accade a certi scultori o a certi falegnami che a furia di scalpellare o di levigare si riducono con niente. Non ho mai letto niente di più anonimo. Potrebbe adattarsi a qualsiasi formazione politica
diciamo di un orientamento così indeterminato e così sbilanciato da destare financo stupore. Insomma, la prima parte dei principi, dei cosidetti "fondamentali" dello Statuto è del tutto anodina, insapore, incolore, insomma una specie di nebbiolina....

Con uno Statuto come questo ha ragione la senatrice Paola Binetti a rivendicare la propria libertà di coscienza. In effetti in assenza di un corpus di principi e di norme che definiscono la cultura di un Partito, di un Movimento, non resta che la coscienza personale del singolo iscritto che nel caso è nutrita da fondamentali nozioni di un cattolicesimo intollerante, punitivo verso qualsiasi "diversità" dall'unico comportamento sessuale ammesso dalla Chiesa: quello finalizzato alla procreazione. Certo la Binetti ha presente le punizioni che per oltre mille anni sono state inflitte dalla Chiesa ai sodomiti che vanno dalla castrazione al rogo. Ai delatori degli omosex venivano elargiti premi in denaro. Non è detto che una storia tanto antica di criminalizzazione non abbia lasciato segni e pregiudizi nell'animo della Nostra.

Dal momento che lo Statuto del Partito non compie alcuna scelta sul terreno dei diritti civili non si vede quale incompatibilità possa sorgere per la Binetti o per chi, per passare al campo dei diritti sociali, possa invocare l'abolizione di ogni e qualsiasi diritto per i lavoratori dipendenti. Diritti civili e diritti sociali sono appannaggio della libertà di coscienza di ogni singolo iscritto e di ogni singolo parlamentare o amministratore. Infatti, Bersani si è affrettato ad accogliere la Senatrice, rimproverata dal Segretario, tra i propri seguaci. Perchè nella grande palude ideologica e morale del PD non debba trovare posto l'intolleranza xenofoba di chi magari considera le legnate inflitte dai razzisti agli omosessuali una sorta di punizione "divina" e di espiazione dei loro peccati? E' possibile che l'ecumenismo del PD possa giungere a tanto?

Pietro Ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
www.spazioamico.it
15.10.2009

http://www.partitodemocratico.it/allegatidef/Statuto%20PD44883.pdf


Citazione
vimana2
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.....scusa ma per uomini a casa mia si intende maschi ( oppure gli uomini in senso umanità), e per donne femmine, i gay e le lesbiche sono maschi e femmine ( in teoria con gay si può identificare anche una donna omosessuale...cmq poco importa ) punto!!!!
Ma che discorsi sono poi.....il mondo salta in aria, il PD è uno dei tanti partiti di fogna che esistono e noi stiamo qui a pubblicare dei post del genere?
Bluah!!


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pietroancona
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credo che sia importante sostenere l'esistenza di tre generi

perchè il gay deve essere maschio o femmina? Non è nè l'uno nè l'altra.

Pervenire all'affermazione del terzo genere sarà un fatto di grande normalizzazione della questione sessuale.


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pierrot
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A me pare che esistano maschi e femmine, uomini e donne, uomini eterosessuali, bisessuali e omosessuali o asessuati o che hanno le loro differenti pratiche sessuali e donne eterosessuali, bisessuali e omosessuali o asessuate o che hanno le loro differenti pratiche sessuali, ma pur sempre uomini e donne, maschi e femmine, insomma due sessi, due generi e differenti tendenze. E se un uomo o una donna vengono aggrediti, chi compie il reato deve essere punito per il fatto che ha aggredito un uomo o una donna. E che essi trovino piacere estetico o sessuale nel sesso opposto o in quello identico o in entrambi o in nessuno, non può discriminare l'individuo o cittadino e far aumenare o diminuire la pena inflitta. E' un fatto di banale democrazia e uguaglianza tra individui e cittadini, ma è evidente che con "terzo genere" si vuole introdurre una categoria speciale che presto o tardi diverrà privilegiata, tanto più che non si capisce chi e come può stabilire questa categoria, che gli stessi teorici e propugnatori del "terzo genere" vogliono fluida e non definita, ma ovviamente solo quando fa comodo.


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remox
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Il post in questione dimostra la corruzione intellettuale della nostra epoca, il non saper più pensare, la confusione totale che viene instillata in menti che hanno perso l'abitudine ad usare la ragione secondo verità.
I generi sono due: maschio e femmina, punto.
L'omosessualità è un orientamento sessuale figlio di un disordine della libido che ha origine mentale e che è stato ampiamente studiato da psicologia e psichiatria. Il fatto che esista una potente lobby gay (ovvero di attivisti politici omosessuali) che abbia spinto in favore dell'occultamento della verità, non presuppone che questa possa essere violata inpunemente.
Il voler omologare un disturbo mentale come comportamento addirittura da propagandare e modello di libertà da seguire è un'aberrazione del diritto oltre che della ragione. Il voler perseguire anche penalmente l'affermazione della verità è un attacco alla vera libertà. Infatti le leggi proposte andrebbero a colpire anche le esternazioni verbali contro i comportamenti omosessuali.
Se passasse la logica proposta nel post perfino la pedofilia dovrebbe essere ammessa così come qualunque altra aberrazione sessuale. Fra i potenti sfortunatamente per noi albergano manipoli di pervertiti sessuali, membri di logge varie, persecutori di filosofie nichiliste volte alla dissoluzione degli ordini sociali che vorrebbero imporre il loro caos al resto della società civile.
Quest'ultima purtroppo si fa troppo facilmente ingannare da luoghi comuni perbenisti, storielle strappa lacrime, ragionamenti sofisti che tendono ad equiparare qualunque concetto e allo stesso tempo a smontarli quando fa comodo. Drogati da mass media che oramai non fanno altro che propagandare il vizio e il diritto inteso come capriccio hanno completamente perso la capacità di pensare, elaborare ragionamenti articolati facendo si che questi vengano inculcati da altri.
Oggi va troppo di moda il concetto di autonomia, sia essa quella dell'individuo oppure quella amministrativa locale; questo autonomismo qualcuno lo ha definito come il non voler riconoscere l'esistenza di una società civile. Se io me ne frego dell'insieme superiore nel quale sono inserito, mi comporto in maniera distruttiva; perdo così moralmente il diritto di farne parte e se esistesse una vera autorità civile dovrei esserne espulso.


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pietroancona
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Il post in questione dimostra la corruzione intellettuale della nostra epoca, il non saper più pensare, la confusione totale che viene instillata in menti che hanno perso l'abitudine ad usare la ragione secondo verità.
I generi sono due: maschio e femmina, punto.
L'omosessualità è un orientamento sessuale figlio di un disordine della libido che ha origine mentale e che è stato ampiamente studiato da psicologia e psichiatria. Il fatto che esista una potente lobby gay (ovvero di attivisti politici omosessuali) che abbia spinto in favore dell'occultamento della verità, non presuppone che questa possa essere violata inpunemente.
Il voler omologare un disturbo mentale come comportamento addirittura da propagandare e modello di libertà da seguire è un'aberrazione del diritto oltre che della ragione. Il voler perseguire anche penalmente l'affermazione della verità è un attacco alla vera libertà. Infatti le leggi proposte andrebbero a colpire anche le esternazioni verbali contro i comportamenti omosessuali.
Se passasse la logica proposta nel post perfino la pedofilia dovrebbe essere ammessa così come qualunque altra aberrazione sessuale. Fra i potenti sfortunatamente per noi albergano manipoli di pervertiti sessuali, membri di logge varie, persecutori di filosofie nichiliste volte alla dissoluzione degli ordini sociali che vorrebbero imporre il loro caos al resto della società civile.
Quest'ultima purtroppo si fa troppo facilmente ingannare da luoghi comuni perbenisti, storielle strappa lacrime, ragionamenti sofisti che tendono ad equiparare qualunque concetto e allo stesso tempo a smontarli quando fa comodo. Drogati da mass media che oramai non fanno altro che propagandare il vizio e il diritto inteso come capriccio hanno completamente perso la capacità di pensare, elaborare ragionamenti articolati facendo si che questi vengano inculcati da altri.
Oggi va troppo di moda il concetto di autonomia, sia essa quella dell'individuo oppure quella amministrativa locale; questo autonomismo qualcuno lo ha definito come il non voler riconoscere l'esistenza di una società civile. Se io me ne frego dell'insieme superiore nel quale sono inserito, mi comporto in maniera distruttiva; perdo così moralmente il diritto di farne parte e se esistesse una vera autorità civile dovrei esserne espulso.

e' proprio un manifesto fascista!


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pierrot
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Domanda.

Se passano leggi come quelle che vengono auspicate dalla lobby omosessuale e dai potentati libertari, sarebbe ancora valida la libertà di parola e di espressione, per esempio artistica e (evidentemente in particolare) religiosa? La scrittura religiosa dovrà essere interdetta nelle letture pubbliche, modificata secondo il desiderio della suddetta lobby, o che altro? Potrà un autore letterario o cinematografico, un giornalista, un ricercatore universitario, o chiunque altro, realizzare una qualche opera o costruire una qualche teoria che rappresenti, affermi, esalti o semplicemente sostenga un mondo bipolare (maschi e femmine, due sessi e due generi, e infinite tendenze semmai), o esprima giudizi morali, o di valore, o di gusto, individuali e liberi, senza per questo essere censurato, perseguito, messo a tacere, emarginato dalla comunità e dal mondo della cultura? Forse non ci si rende conto che lo scenario che si introduce in nome della libertà d'azione (già assolutamente libera negli atti sessuali individuali) dei membri della comunità omosessuale una futura inevitabile privazione di liberta di parola e d'espressione per tutti. Goebbels in salsa omosessuale, con orwellizzazione del pensiero. Punto.


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pietroancona
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Domanda.

Se passano leggi come quelle che vengono auspicate dalla lobby omosessuale e dai potentati libertari, sarebbe ancora valida la libertà di parola e di espressione, per esempio artistica e (evidentemente in particolare) religiosa? La scrittura religiosa dovrà essere interdetta nelle letture pubbliche, modificata secondo il desiderio della suddetta lobby, o che altro? Potrà un autore letterario o cinematografico, un giornalista, un ricercatore universitario, o chiunque altro, realizzare una qualche opera o costruire una qualche teoria che rappresenti, affermi, esalti o semplicemente sostenga un mondo bipolare (maschi e femmine, due sessi e due generi, e infinite tendenze semmai), o esprima giudizi morali, o di valore, o di gusto, individuali e liberi, senza per questo essere censurato, perseguito, messo a tacere, emarginato dalla comunità e dal mondo della cultura? Forse non ci si rende conto che lo scenario che si introduce in nome della libertà d'azione (già assolutamente libera negli atti sessuali individuali) dei membri della comunità omosessuale una futura inevitabile privazione di liberta di parola e d'espressione per tutti. Goebbels in salsa omosessuale, con orwellizzazione del pensiero. Punto.

se il mondo anzicchè essere come dici tu bipolare è tripolare che cosa
perdiamo? Ci arricchiamo di tutto a cominciare dalla chiarezza.....


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pierrot
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Ci sono due problemi di base:

- chi crede in un mondo bipolare non impedisce a chi crede in un mondo tripolare d'esprimersi (privatamente o pubblicamente, negli atti o nelle parole), mentre mi pare che a parti invertite si vuole censurare la libertà d'espressione e pensiero

- la soluzione non è tra bipolare e tripolare, bensì tra bipolare fissa in due categorie chiuse, e bipolare aparte alla molteplicità di tendenze (ma tutte le tendenze e non solo quelle sostenute da una lobby di potere il cui fine è di riportare tutto a categorie)

E c'è poi un dato di fatto evidente:

- questa lobby omosessuale si dà come categoria di cittadinanza e come forza d'opinione solo e soltanto sul tema della sessualità e delle unioni, dei diritti insomma (mai, ovviamente dei doveri, come quello della decenza in certe manifestazioni), e vale a dire che diversamente da altre categorie e altre comunità, come per esempio quelle religiose, interviene nel dibattito solo e soltanto quando vuole richiedere nuovi diritti in un ambito particolare della vita, pubblica e privata.

E' per questo che non è una comunità, né una cultura, ma una lobby, e che non esprime valori e non partecipa alla vita della comunita locale, nazionale, globale che sia in maniera organica, ma solo per domandare qualcosa per sé. Ci si può accodare alle logiche obamiane, in cui si salutano gli elettori futuri come "omosessuali, donne e uomini" (in questo ordine, ovviamente), ma è una tra le tante prospettive, e nessun popolo né nessun individuo può esser forzato a credere in qualcosa, altrimenti siamo nel totalitarismo. E infatti...


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