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31 Marzo 2010 13:38
A chi avesse un minimo di capacità di analizzare i simboli basterebbe l’immagine di Renata Polverini che in piazza, a un passetto dalla vittoria, esibisce corna e cornetto rossi.
Vi è rappresentato perfettamente il volto plebeo e provinciale della schiacciante vittoria della destra, non solo nel Lazio. Dunque, sarebbe sufficiente soffermarsi su quella foto per cogliere la mutazione antropologica subita dalla società italiana. Una mutazione che ingloba anche il rigurgito del passato: il ritorno di tratti tipici della biografia del paese – il qualunquismo, il plebeismo, l’individualismo, la noncuranza della democrazia, la debolezza del senso civico, il disprezzo della cultura e degli intellettuali - nella cornice delle trasformazioni strutturali della surmodernité neoliberista e globalizzata, e delle reazioni ad essa. Il leghismo è, infatti, anzitutto reazione alla globalizzazione: esaltazione del localismo e del protezionismo, sollecitazione dello spirito plebeo, rifiuto della pluralità culturale, socializzazione del rancore popolare, capacità d’indirizzarlo verso capri espiatori.
Le ragioni della disfatta del centrosinistra e ancor di più della sinistra che si vuole alternativa, con l’eccezione del risultato pugliese, stanno anzitutto nell’incapacità di comprendere e analizzare questa mutazione. Non aver capito o voluto capire a suo tempo che la Lega Nord andava esercitando una pedagogia di massa e per le masse è il peccato più grave della sinistra. Gli operai votano per la Lega Nord non malgrado sia, ma esattamente perché è l’imprenditore della xenofobia, che promette di difendere i loro interessi contro quelli dei meteci. Ma questa tesi, che a noi sembra elementare, evidentemente non lo è per le forze di sinistra, con piccole eccezioni. Altrimenti, e se non altro per questo, avrebbero assunto la battaglia antirazzista come strategica, come uno dei due perni –l’altro è la difesa dei diritti di tutti i lavoratori, cittadini e meteci- per tentare forme di ricomposizione di classe, come si sarebbe detto un tempo. Non aver contrastato la Lega Nord col cercare di costruire un’altra narrazione e un’altra pedagogia, averla sottovalutata o perfino compiaciuta e imitata ha significato il risultato odierno, vale a dire la realizzazione della convergenza fra la società dello spettacolo e la società dei “padroni a casa nostra”, fra la potenza mediatica del partito berlusconiano e il radicamento di massa dell’imprenditore politico del razzismo. Si tratta di una convergenza oggettiva fragile, paradossalmente foriera di lacerazioni. La secessione del Nord (non più solo del Nord Est) non ha più bisogno d’essere proclamata o minacciata: sta nei fatti. Il Piemonte, la regione-simbolo della storia operaia, oggi governata da un avvocato leghista, racconta non solo delle trasformazioni subite dalla classe operaia, ma anche della forza egemonica della cultura leghista, al di là della stessa Lega Nord.
"Sì, il nostro mondo si è rianimato, sento che i nostri argomenti hanno di nuovo presa. Il Paese è stanco dell'eterna vicenda berlusconiana”. Così dichiarò Bersani alla vigilia dei risultati elettorali. Una lungimiranza impressionante, non c’è che dire. E allora un compito basilare che spetterebbe alla sinistra è anzitutto curare la propria sindrome delirante: il delirio è, propriamente, la perdita del senso della realtà. Poi tornare ad osservarla, la realtà, prenderne atto, provare ad analizzarla. Per cambiarla, almeno un poco.
Annamaria Rivera
Fonte: www.ilmanifesto.it
Link: http://www.ilmanifesto.it/archivi/commento/anno/2010/mese/03/articolo/2544/
30.03.2010
31 Marzo 2010 14:50
Ma non avete capito???
E' FINITA!!!
anzi, SIETE FINITI, proprio per quella spocchia da lacchè borghesi che vi fa dire "il volto plebeo e provinciale della schiacciante vittoria della destra" e "il qualunquismo, il plebeismo, l’individualismo, la noncuranza della democrazia, la debolezza del senso civico, il disprezzo della cultura e degli intellettuali "
Già, i suoliti due pesi e due misure che fanno vedere le "corna" della polverini e non fanno vedere che in liguria I RADICALI HANNO CANDIDATO IL DIVINO OTELMA!!!!
Voi, penosi epigoni di una tradizione di un certo peso siete passati dal voler insegnare al popolo come vivere, all'ODIARLO perchè non vuole vivere come dite voi!!
E' per questo che ormai l'apocalittica politica americana post 11/9 non vi fà più tanto ribrezzo (mai visto sul manifesto una articolo critico alla versione ufficiale sull'11/9??) ed è per questo che le smanie di STERMINIO di certo radicalismo malthusiano vi piacciono tanto.
Qual'è la colpa dei "plebei"???
Non rassegnarsi al NUOVO SCHIAVISMO che li obbliga in ghetti maleodoranti in condizioni da basso impero con gente di cui non conoscono ne capiscono nulla e che a sua volta non vuole conoscere ne capire nulla degli autoctoni??
..che plebei...!!
"Il leghismo è, infatti, anzitutto reazione alla globalizzazione: esaltazione del localismo e del protezionismo, sollecitazione dello spirito plebeo, rifiuto della pluralità culturale, socializzazione del rancore popolare, capacità d’indirizzarlo verso capri espiatori. "
...ma pensa, chissà perchè i "plebei" non aprono volentieri il c**o davanti a tanta manna globalizzatrice....
eh..certo...l'errore della sinistra sarebbe di non aver "assunto la battaglia antirazzista come strategica, come uno dei due perni –l’altro è la difesa dei diritti di tutti i lavoratori, cittadini e meteci- per tentare forme di ricomposizione di classe"
già..i "meteci"...assieme ai lavoratori italiani in una "ricomposizione di classe" ad uso e consumo del CAPITALE INTERNAZIONALE. ...c'è una coerenza in fondo, nella considerazione esclusivamente materialistica e quantitativa della "forza lavoro". ...pura MERCE in un mondo che è puro MERCATO....
Patetici schiavisti con la puzza sotto il naso, è per questo che "i lavoratori" vi voltano le spalle.
SONO UOMINI!! per Dio!!
uomini con storie e culture ed antenati e tradizioni, non snob internazionalisti con la carta di credito piena e grondante il sangue dei veri poveri del terzo mondo!
31 Marzo 2010 18:14
ma guarda che schifo, gli operai si son stancati di esser presi per i fondelli e di essere usati solo per esser soggetti di una eterna rappresentazione dello sfruttamento , rimandati poi in casa ed alle fabbriche senza il becco di un quattrino, mentre chi ne dirigeva la ribellione si arricchiva e acquistava potere, che cafoni questi operai, volevano la loro parte!!
Ma che orrore il popolo malvestito che non sa accordare pulloverini di cachemire agli occhi azzurri, od orologi da tre stipendi o 4 ... che teppa questi italianucci che , precari vorrebbero esser assunti, la Concita, giustamente li ha subito licenziati, i precari servono, capperi, se no chi sfila in piazza per dimostrare quant son forti certi partiti e certi interessi? E siccome i precari servono, i sindacati sempre attenti alla pubblica utilità i precari nei loro uffici li tengono precari a vita, ma se pretendono li buttano per strada, poi magari li buttano in piazza a protestare contro chi spera di prenderli sottogamba.
E poi insomma questo popolo cafone, stanco di pendolare su mezzi puzzolenti, di pagare l'usura legalizzata, la smetta e si renda decente e colto, comperi i deliziosi deliri dei libercoli dei nostri simil intellettuali.. si decafonizzi, magari mettendo una bella foto della scosciata Concita al comodino e la smettano di guardare le veline ohibò, c'è coscia e coscia poffarbacco!
31 Marzo 2010 18:46
Leggo articoli come questo e godo come un riccio...plebeo.
Già si sente il fruscio dell'alba della libertà del Veneto (e del Nord).
1 Aprile 2010 3:29
Concordo, è finita. A noi, che ne abbiamo i mezzi e le capacità, non rimane che migrare, a voi fare dell'Italia lo stesso scempio che Pellegrino fa dell'italiano, e menarne vanto.
1 Aprile 2010 10:21
Certo emigrate in Svizzera dal judeo Debenedetti oppure a servire direttamente Goldman Sach in inghilterra o dal manchuriano Obama cosi provate le loro democrazie orwelliane, magari chiederete di rispondere alle 21 domande sulle incongruenze del 9/11,altro che le 10domande allo psiconano.Magari con il Baltik di d'alema che fa tanto proletario-radikalchic
1 Aprile 2010 17:38
Risposta al vetriolo, questa di terzaposizione; un nick che credo faccia riferimento alla posa che assume dopo quella carponi e quella ginocchioni, presumibilmente ad angolo retto.
1 Aprile 2010 19:16
Kaleidos, non si scappa col sarcasmo ad una tragedia/commedia che è sotto gli occhi di tutti.
1 Aprile 2010 23:26
Io non scappo, migro; siete voi che avreste tutte le ragioni per scappare, e invece siete felici di restare. Il sarcasmo è solo un contorno per sollazzarmi.
2 Aprile 2010 11:43
Io non scappo, migro; siete voi che avreste tutte le ragioni per scappare, e invece siete felici di restare. Il sarcasmo è solo un contorno per sollazzarmi.
...bene che ti contenti di poco, visto che non vi è rimasto altro.
buona fortuna per la migrazione
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