L’uomo che sa tutto del Renzi-gate pronto a vuotare il sacco
settembre 22, 2014
A pagamento…
L’avvocato di uno degli indagati per bancarotta fraudolenta insieme al babbo di Renzi, è un ex detenuto già coinvolto nel caso di Telekom Serbia, misteriosa vicenda di tangenti che anni fa stava per colpire i padri ignobili del Pd, prima di essere insabbiata.
L’uomo adesso è pronto a parlare, a spifferare tutto sulle truffe milionarie del Renzi, e a tal proposito, sta offrendo prove che, a suo dire, lo incastrerebbero.
Chiede 12mila euro al primo giornale che è pronto a pagare…Dà un solo indizio: Villa W.
http://voxnews.info/2014/09/22/luomo-che-sa-tutto-del-renzi-gate-pronto-a-vuotare-il-sacco/
L’uomo che sa tutto del Renzi-gate cut....
A pagamento…
Ciao!
Ammesso,ripeto l'ammesso, che tale vicenda sia così, come raccontata dall' articolo del link, ci si chiede,12M. euro:
1)E' un ricatto: perseguibile (poi sembrerebbe pure un addetto ai lavori) o no?
2)E' o no ridicola come cifra?
3)Forse è una cifra da base d'asta?
Mah..!Certe storie sono davvero particolari!
bye,bye
Non sarà mica Igor Marini, perchè se è così meglio chiuderla subito.
Piuttosto mi chiedo che cosa abbia a che fare Telecom Serbia con i Renzi,
chi erano i padri ignobili del PD che dovevano essere colpiti per delle tangenti e invece il tutto è stato insabbiato, e soprattutto come mai Renzi figlio se ne sia andato in USA proprio a ridosso di questa vicenda del padre.
Dà un solo indizio: Villa W.
un indizio valido per andare oltreoceano
Non sarà mica Igor Marini, perchè se è così meglio chiuderla subito.
Igor Marini non è un avvocato
Dà un solo indizio: Villa W.
un indizio valido per andare oltreoceano
Villa W. puo anche essere Villa Wanda! 8)
Dà un solo indizio: Villa W.
un indizio valido per andare oltreoceano
Villa W. puo anche essere Villa Wanda! 8)
pò essere solo Villa Wanda ❗
quindi la P2, Gelli e quelli iscritti alla P2 8)
Nei siti di controinformazione papà Renzi, ex consigliere comunale della Margherita, viene addirittura definito «gran signore della Massoneria in Toscana», nel feudo del Valdarno. Per Verdini invece Repubblica ha parlato di «lunga militanza massonica», confermata anche dal Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, Gustavo Raffi. Lo stesso Raffi che rivelò l’esistenza, nel Pd, di almeno 4 mila affiliati «su quasi 21 mila iscritti in 744 logge, il 50% dei quali concentrati in Toscana, Calabria, Piemonte, Sicilia, Lazio e Lombardia, con la maggiore densità assoluta a Livorno e Firenze».
http://www.lettera43.it/politica/i-renzi-e-l-ombra-della-massoneria_43675125089.htm
😯
l'esperta archivista che si è occupata dei carteggi di gelli/villawanda è linda giuva, moglie di d'alema! ...pd...
ma adesso i carteggi sono stati gioiosamente donati alla città
http://archiviostorico.corriere.it/2006/febbraio/03/Gli_archivi_donati_Licio_Gelli_co_9_060203050.shtml
diavolo! in questa faccenda più si fruga e più cose vengono fuori! ... 8)
Un po' di manganello e olio di ricino no, eh?
Un po' di manganello e olio di ricino no, eh?
😯
Un consiglio alla nostra gola profonda: stia attento al caffè di prima mattina...specie se servito da premurosi amici in guanti bianchi...come dire: speri che qualcuno abbocchi ma alla fine il pesce preso nella lenza sei tu...
diavolo! in questa faccenda più si fruga e più cose vengono fuori! ... Cool
occhio che qui stanno facendo anche i nomi 8)
Giacomo Amadori su Libero di oggi rivela una storia laterale ma piuttosto aneddotica sulla storia di Tiziano Renzi e del fallimento della Chil Post srl. Tutto parte dall’avvocato Vincenzo Vittorio Zagami, comparso nella vicenda Telekom Serbia quando un certo «dottor Favaro» si propose a Paolo Guzzanti come testimone del trasporto e della consegna dei 1.500 miliardi di tangenti, e che nella storia assiste Gianfranco Massone. Favaro si rivelerà poi essere proprio Zagami. L’avvocato dice a Libero di essere stato assolto con formula piena dalla vicenda. Amadori racconta che l’avvocato lo ha contattato per fargli «clamorose rivelazioni»:
«Sono Vincenzo Vittorio Zagami, avvocato del Foro di Roma, tessera numero A… e assisto il signor Gabelli. È stato nominato amministratore della Chil post, ma in realtà era una testa di legno. Chi dava le disposizione, anche dopo la vendita e sino al fallimento della società, era il papà del signor Renzi». L’incipit non è esattamente nel tipico linguaggio felpato dei difensori di fiducia. Ma il prosieguo è persino più spumeggiante: «Il mio cliente è una persona assolutamente impossidente. Per fare il prestanome gli avevano promesso dei soldi che non sono arrivati e ora sarebbe disponibile a rendere una testimonianza scoop in audio e in video perché ha delle carte relative al padre di Renzi. Però, giustamente, vuole qualcosa in cambio. Si deve pagare l’avvocato, visto che tra poco l’arresteranno per bancarotta fraudolenta».
Spiega l’avvocato che però Gianfranco Massone non parlerà se non dietro compenso di «dodici mensilità da mille euro, il mio assistito deve campare». Poi rivela quella che sembra essere piuttosto una strategia difensiva: il passaggio di mano dell’azienda prima da Tiziano Renzi alla moglie e poi a Massone ha visto un esborso totale di 5800 euro per una società con 60mila euro di capitale versato e commesse per 4,5 milioni di euro. Insomma, una vendita fittizia. Ma questo lo sapevamo già, o meglio sapevamo che questo è il sospetto dei giudici che hanno indagato Tiziano Renzi per bancarotta fraudolenta. La chiacchierata di Libero con l’avvocato Gabelli finisce in un modo molto eloquente.
La chiacchierata termina qua. Il legale ribadisce: «Gabelli non rilascia nessuna intervista se non dietro un contributo per le spese che dovrà affrontare». Replichiamo che non siamo disponibili a versare alcunché. «E allora di che cosa parliamo? C’è altra gente che sta venendo con gli assegni in mano. La saluto».