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Mafia, accordo tra boss e massoni


alcenero
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Topic starter  

Mafia, accordo tra boss e massoni
per ritardare alcuni processi

PALERMO - Otto persone sono state arrestate in diverse città sulla base di provvedimenti emessi dal tribunale di Palermo per concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione in atti giudiziari, peculato, accesso abusivo in sistemi informatici giudiziari e rivelazione di segreti d'ufficio.

L'operazione, per la quale sono in corso decine di perquisizioni, è stata denominata "Hiram", e ha preso il via nel 2006 in seguito ad accertamenti svolti sulle famiglie mafiose di Mazara del Vallo e Castelvetrano, in provincia di Trapani. I provvedimenti sono stati emessi dal gip del tribunale di Palermo, Roberto Conti, su richiesta del procuratore Francesco Messineo, dell'aggiunto Roberto Scarpinato e del sostituto della Dda, Paolo Guido.

Tra gli indagati una poliziotta, un ginecologo di Palermo, imprenditori di Agrigento e Trapani, un impiegato del ministero della Giustizia in servizio a una cancelleria della Cassazione e un faccendiere originario di Orvieto. I carabinieri hanno effettuanto perquisizioni in alcuni uffici della Cassazione. L'inchiesta è stata condotta dai carabinieri dei comandi provinciali di Trapani e Agrigento, ma ha coinvolto anche Roma e Terni.

Per l'accusa gli indagati, alcuni dei quali legati dall'appartenenza a logge massoniche, avrebbero formato una rete attraverso la quale affiliati a Cosa nostra avrebbero ottenuto di ritardare i processi in Cassazione, in modo da poter avere la prescrizione dei reati. Di questo sistema si sarebbero serviti anche professionisti, come il ginecologo di Palermo, che era stato condannato anche in appello per violenza sessuale su una minorenne. L'uomo avrebbe pagato somme di denaro per tentare di ottenere l'insabbiamento del procedimento in Cassazione, che infatti risulta pendente da tre anni, per poi accedere alla prescrizione del reato.

(17 giugno 2008)

Fonte: http://www.repubblica.it/
Link: http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/cronaca/mafia-4/mafia-4/mafia-4.html


Citazione
arblu
Trusted Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 80
 

Ennesimo esempio di strumentalizzazione e manipolazione dell'informazione in Italia.

Innanzitutto vorrei precisare che in Itaia on esiste un'unica associazione massonica, unitaria e presente su tutto il territorio italiano in modo organico e organizzato.

Esistono invece più di cento diverse organizzazioni che si dichiarano massoniche ma che in realtà non hanno niente a che vedere con la tradizione massonica basata sulle costituzioni di Anderson (che ne identificano l'essenza diciamo così.)

Questo accade in Italia poichè "Massoneria" non è un marchio di fabbrica coperto da copyright.
chiunque può, volendo, metter su la propria associazione e chiamarla "massonica", basta andare da un Notaio e regolarmente registrarla.

Dunque non si può parlare genericamente di "Accordi tra massoni e boss mafiosi" come fa l'articolo di Repubblica, ma bisognerebbe specificare a quale "Obbedienza" appartengono i personaggi citati dall'articolo.

Ricordo infine che in Italia (almeno per adesso, il futuro sembra incerto da questo punto di vista...) la responsabilità penale è strettamente personale.

Dunque un titolo quale quello di repubblica, non solo è faziosamente generico (si sa la parola "massoneria" fà sempre il suo effetto e attira gli ignari lettori assetati di complotti a base di società segrete e intrighi internazionali, dunque in ultima analisi, rende molto a livello economico!), ma anche impreciso.

Altrimenti, dato che tra gli indagati risulta esserci anche un Sacerdote gesuita:

Avviso di garanzia anche ad un padre gesuita
I pm della Direzione distrettuale antimafia di Palermo hanno inviato un avviso di garanzia anche a un sacerdote, gesuita, padre Ferruccio Romanin, con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. L'avviso è stato notificato stamani dai carabinieri al religioso che vive a Roma. La sua abitazione, e gli uffici che si trovano nel centro della Capitale, sono stati perquisiti.

La posizione del gesuita, è collegata all'imprenditore Michele Accomando, arrestato stamani. Gli investigatori avrebbero accertato che il sacerdote, su indicazione di uno degli indagati dell'inchiesta Hiram, avrebbe predisposto lettere inviate a giudici, al fine di condizionare l'esito di procedimenti penali nei quali erano coinvolti esponenti vicini a Cosa nostra.

Al gesuita, secondo l'accusa, sarebbero state fatte scrivere lettere dal faccendiere, Rodolfo Grancini, "previo pagamento da parte di Michele Accomando", per "raccomandare alcuni imputati di mafia". Il peso e l'autorevolezza del sacerdote che apponeva la sua firma alle lettere inviate ai magistrati, per l'accusa avrebbero influito sull'esito dei ricorsi giurisdizionali proposti a diverse autorità giudiziarie. Padre Romanin avrebbe anche scritto una lettera a un giudice che doveva decidere sugli arresti domiciliari chiesti da Epifanio Agate, figlio del capomafia di Trapani, Mariano e per Dario Gancitano, genero di Accomando, imputati entrambi davanti ai giudici del tribunale di Reggio Calabria.

http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=82855

dovremmo forse concludere, con il giornalista di repubblica, che esistono "legami tra boss mafiosi e Padri gesuiti" ?


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Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 30947
 

Sono daccordo con lei!


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