Notifiche
Cancella tutti

Mc Donald fa guerra a Mac Bun genuino


dana74
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 14464
Topic starter  

ma siete impazziti?
Volete mangiare carne piemontese in Piemonte a KM0???
Che insulto a Mac Donald, sia mai queste alzate di testa vanno stroncate sul nascere!!

15/10/2009 - la storia Mac Bün, l'hamburgher doc sfida il gigante McDonald's

La catena di fast food attacca la nuova “agrihamburgheria” di Rivoli

beppe minello
torino

Non ditelo a Bossi che succede un casino. McDonald’s, il colosso mondiale della polpetta, ha dichiarato guerra a un piccolo, ma in gamba, allevatore di Rivoli che ha aperto un’«agrihamburgheria» chiamandola «Mac Bün» che in vernacolo - anche se la grafia è discutibile - vuol dire: «Solo buono». Una bella e simpatica idea in un momento di grande riscoperta del dialetto sponsorizzata, va da sè, soprattutto dal Carroccio. Il problema è che quel «Mac» ricorda, e suona troppo simile, al «Mc» che precede Donald’s.

Quando Graziano Scaglia, trentanovenne allevatore di Bruere, amena frazione di Rivoli, insieme con il socio Francesco Bianco, pure lui di 39 anni, venditore di imballaggi ma gourmand nel cuore, hanno depositato in Camera di Commercio il marchio della nuova intrapresa, non sono passati nemmeno 20 giorni e si sono visti recapitare una raccomandata a/r dallo studio legale romano «Sib Legal».

Documento con il quale l’avvocato Giovanni Antonio Grippiotti, in qualità «di rappresentante in Italia nel settore della proprietà intellettuale ed industriale della assai nota società statunitense McDonald’s International Property Company, Ltd.» e l’ultimo chiuda la porta, intimava loro di «ritirare immediatamente» la domanda di marchio «Mac Bün Slow Fast Food». «È innegabile - scriveva il legale rappresentante della nota società etc. etc. - che la famiglia di marchi contenenti il prefisso “Mac/Mc” abbia un’ampia ed assoluta notorietà e rinomanza presso il pubblico come sinonimo di McDonald’s».

«La rinomanza è indubitabile - gli ha risposto il legale di Scaglia, l’avvocato Lombardi - ma in Piemonte i termini “mac bün” utilizzati congiuntamente assumono un preciso significato, del tutto peculiare che, applicato per esempio alla ristorazione, richiama l’idea del cibo buono, genuino, semplice». In altre parole e per rimanere nei detti popolari: «Andate a cantare in un altro cortile che la domanda non la ritiriamo».

Scaglia, che se è arrivato dov’è arrivato vuol dire che sa usare il giusto mix di prudenza e intelligenza («Non ho paura, ma sa, sono così grossi...» commenta), ha pensato bene di correre comunque ai ripari e, chi ha la ventura di visitare la sua «Agrihamburgheria» in via Susa 22/e a Rivoli, troverà una versione «censurata» del logo: «M** Bün». «Quando la vicenda legale si sarà conclusa vedremo il da farsi» spiega l’allevatore che intanto, anche con gli asterischi, fa affari d’oro e si appresta, giovedì della prossima settimana, a inaugurare ufficialmente il locale.

Che nel frattempo, aperto tutti i giorno dalle 11,30 alle 23, tranne la domenica a mezzogiorno, impiega sei persone e sforna dai 200 ai 300 hambuger al giorno, da quello con la fetta di toma fusa sopra che si chiama «Chiel» a quello con cipolla e pancetta «Gaute mac da suta». Ognuno composto da 160 grammi di ottima carne di vacca Piemontese e venduto a 4,5 euro.

L’«Agrihamburgeria» è però solo uno dei terminali dell’azienda di famiglia Scaglia: tre fratelli (oltre a Graziano, Paolo e Mauro di 44 e 34 anni) che con le rispettive famiglie e l’aiuto di 6 persone, allevano in via Artigianelli a Bruere, 380 bovini di razza Piemontese, 180 maiali, 2500 polli e 800 conigli sfamati al 90% con il foraggio coltivato sui 50 ettari su cui si estende l’azienda fondata dal bisnonno. Un allevamento che rifornisce una macelleria-spaccio. È nata lì, e dall’incoraggiamento e entusiasmo dei clienti, l’idea di aprire un locale dove servire l’ottima carne dell’azienda accompagnata da vino piemontese (Erbaluce di Caluso e ottimi rossi provenienti dal Monferrato a 2,5 euro al bicchiere), birra artigianale «Soravà» di Vaie, patate piemontesi e pane artigianale prodotto a Alpignano.

Un esempio di «filiera corta» e di prodotti del territorio che sta spopolando anche perché in via Susa, in un apposito armadio-frigo e tutto confezionato in mono-porzioni, si possono assaggiare acciughe rosse o verdi, tome e mozzarelle prodotte a Villastellone, la stessa che fornisce le robiole cotte al forno nella versione «Ai pruss» (con le pere), «Mac ca brusa» (peperoncino) e «Mac al verd» con rucola.

http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/costume/articolo/lstp/73541/


Citazione
illupodeicieli
Prominent Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 760
 

Mi ricordo, anni fa, metà degli 80, quando uscì la Fiat Tipo in versione Digit. Ebbene quel nome "Digit" risulta come marchio depositato dalla Citroen che fece causa o chiese per vie legali alla Fiat di toglierlo. In perfetto spirito mediterraneo o levantino, la Fiat utilizzò la seguente sigla : "DGT". Il cui suono è assai simile,se non uguale, al precedente Digit. Può ancora capitare di trovare in giro auto con l'uno o l'altro logo posto sotto la freccia lateral a fianco dello sportello anteriore. Ritengo che l'amico piemontese abbia fatto la scelta più oculata utilizzando, per ora, gli asterischi, ma che alla fine avrà ragione.


RispondiCitazione
Condividi: