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MD 80-it sforna un altro falso

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Zret
 Zret
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In seguito alla pubblicazione di un nostro articolo nel quale mostravamo l'eccezionale testimonianza filmata del nostro lettore Niko, negli ambienti dei siti e forum dei disinformatori si è diffuso il disorientamento, non potendo essi dare spiegazioni "razionali" al fenomeno mostrato nel video dell'amico Niko.

Il filmato (con audio originale) mostra il rumoroso sorvolo a bassissima quota di un velivolo di grosse dimensioni (probabilmente un 767-300) mentre rilascia due lunghissime e dense scie. Tipicamente assimilabili alle famigerate scie chimiche. Era la tarda mattina del 10 agosto 2008. L'aspetto davvero interessante è rappresentato dal punto di fuoriuscita delle scie: due punti precisi dei bordi alari e non i motori. Per un fenomeno del genere, non si possono addurre spiegazioni credibili come, ad esempio, la condensa, per diversi motivi. Alcuni hanno subito parlato di fuel dumping (scarico del carburante), ma ciò non è possibile perché in contrasto con le normative ENAC, in quanto il fuel dumping è consentito solo da quote elevate (vengono citati 30000 piedi) e comunque non sopra i centri abitati. Ciò, ovviamente, per evitare ulteriore inquinamento da elementi chimici contenuti nei carburanti per aviazione (jet-a1). Oltre tutto le normative ENAC vietano anche il sorvolo a bassa quota sui centri abitati, mentre il video, ma soprattutto l'audio del filmato di Niko, dimostrano, oltre ogni ragionevole dubbio, che di altitudini davvero basse si tratta. E per finire, sembra che quel particolare modello di aereo, ameno che non sia di recente costruzione, non disponga della capacità di effettuare fuel dumping, così come evidenziato in questa tabella.

E' chiaro che siamo di fronte ad un ennesimo, spudorato episodio di avvelenamento volontario della popolazione per opera di un tanker chimico. Le scie appaiono lunghe e dense e non sembrano affatto carburante di scarico, in verità più trasparente e di persistenza inferiore.

Riassumendo: non si tratta di fuel dumping, non siamo di fronte a fenomeni di condensa e non si tratta di comuni trecce di Berenice (fenomeno di evanescenti flussi d'aria sui bordi alari dei flaps abbassati). Per questo motivo la testimonianza filmata di Niko rappresenta una prova schiacciante. Come fare allora per metterci una pietosa toppa? I già tristemente noti scribacchini del sito di md80.it hanno quindi escogitato un trucchetto da baraccone per legittimare e rendere credibile un episodio di fuel dumping a bassa quota (illegale) sul centro abitato di Torino.

Hanno tirato fuori dal cilindro un rientro in emergenza di un 767-300 verificatosi proprio, guarda caso, il 10 agosto 2008 ed tra le 10:46 e le 11:15 (condensa in cabina - sic!) ed hanno realizzato in Photoshop un falso fotografico, laddove viene presentato il 767-300 del rientro in emergenza, mentre esegue uno scarico di carburante proprio sul centro di Torino. Ma tu guarda che fortuna!

Analizziamo ora le due foto spacciate per autentiche dall'utente del forum di md80.it "caledonian". Tale Fabio (caledonian) ha la passione della fotografia. Usa una Canon EOS 350D DIGITAL con obiettivo da 500 mm che gli permette di scattare istantanee di alta qualità e con dettagli nitidi. Eppure un particolare salta subito all'occhio: le due foto che ritraggono il supposto 767-300 in emergenza rientro e che compie il fuel dumping, sono sfocate nonché sgranate. Sono le uniche del vasto catalogo mostrato con orgoglio da caledonian. Per quale motivo, se la macchina fotografica (dai dati exif se ne ha la conferma) è la medesima delle foto mostrate con sul suo blog? Un tale scoop fotografico viene proposto con una qualità indecente? Perché mai? Semplice, perché il 767-300 ritratto nel penoso fotomontaggio è frutto di una maldestra manipolazione da dissimulare per i seguenti motivi.

a) Perché si tratta di velivolo ripreso (da altro fotografo - ignoto - e con risoluzione più bassa) in fase di ascesa (rateo di salita da decollo - ma non era fuel dumping al rientro?) incollato su uno sfondo proveniente da un proprio scatto (con la Canon EOS 350D) a risoluzione elevata;

b) Perché le scie che dovrebbero rappresentare il fuel dumping sono state letteralmente aggiunte in computergrafica;

c) Osservando le foto originali e qui pubblicate dopo essere state opportunamente trattate per evidenziare le varie fasi di copia-incolla, si noterà che la risoluzione (dpi) dello sfondo (il cielo) è maggiore della risoluzione dell'aereo nonché delle scie. Ciò è dimostrato dalla presenza di "pixellaggio" evidente sull'aereo e sulle scie, ma completamente assente sullo sfondo;

d) Si osserva anche che le scie incollate sulle ali del 767-300 non seguono la direzione corretta del flusso dinamico del velivolo, ma sono spostate verso l'alto ed una delle due, addirittura, converge verso la linea ideale di centro. E' chiaro che sono state aggiunte in seguito.

e) Alcuni dettagli del velivolo in fotomontaggio risultano mossi (vedi i motori), mentre le scie non mostrano alcuno sfasamento di immagine.

Inutile ricordare che il pacco, confezionato come consuetudine da quelli di md80.it, è salito agli onori della cronaca sul portale di md80.it e, Varese News (sito collegato ad md80.it) e, udite udite, sul quotidiano di regime La stampa, che ha bevuto come genuina una foto che, invece, è un vergognoso falso fotografico costruito al solo scopo di coprire le malefatte dei soliti avvelenatori (rendendo così normale un fuel dumping sul centro abitato ed a bassissima quota).

Alla luce di quanto esposto, ritenete ancora affidabile un sito come md80.it? Pensate ancora che la sua vasta documentazione spuria in stile puramente sciacondensista sia degna di attenzione? Non è forse chiaro che qualcuno in md80.it ha tutto l'interesse a coprire la questione scie chimiche, costi quel che costi? Questo ennesimo falso fotografico dimostra, una volta di più, che la menzogna veste anche le stellette di piloti civili.

Ringraziamo gli amici Vibravito e Niko per la preziosa collaborazione offerta.

NORMATIVE E.N.A.C. su quote di volo e scarico oggetti ocarburante sui centri abitati

3.1.2 - Altezze minime

Ad eccezione dei casi in cui è necessario per il decollo o l'atterraggio, o nei casi di permesso accordato dall’ENAC, gli aeromobili non devono volare al di sopra di aree abitate di città e paesi, su insediamenti o assembramenti di persone all'aperto, a meno di volare ad un’altezza tale da consentire, in caso di emergenza, un atterraggio senza porre in pericolo persone o beni al suolo.

3.1.4 - Spargimento di sostanze o lancio di oggetti

Il lancio di oggetti o lo spargimento di sostanze può essere effettuato solo in conformità alle disposizioni ENAC ed in conformità a quanto reso noto con le pertinenti informazioni aeronautiche. Tale attività, quando prescritto, è oggetto di autorizzazione da parte dei competenti enti ATS. La documentazione che determina l’eventuale diniego dell’autorizzazione è conservata per tre mesi e viene mostrata a richiesta.

http://straker-61.blogspot.com/


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marko
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Si parla di qualità delle immagini? Confrontiamo:

la foto di un fotografo serio:
http://www.md80.it/bbforum/viewtopic.php?f=5&t=22765
il filmato di uno sciachimista (occhio al mal di mare):
http://it.youtube.com/watch?v=3DYnIkMVLVg&eurl=http://www.tankerenemy.com/

In quale si vedono i finestrini? In quale si vede la livrea?

Quindi abbiamo:
-i passeggeri ed i piloti di un aereo atterrato per un'emergenza
-un fotografo che è riuscito a fotografare il tutto
-tutto il personale dell'aeroporto

tutti d'accordo per nascondere un'operazione di scie chimiche. E perché questa si e altre no?

Nessuno ha mai parlato di CONDENSA in cabina, ma di FUMO in cabina. Secondo te è un motivo valido per fare un atterraggio di emergenza?

"Ad eccezione dei casi in cui è necessario per il decollo o l'atterraggio"
confrontare con:
"Malpensa. Un Boeing 767-300 con 213 passeggeri e 11 membri dell’equipaggio è rientrato all’aeroporto milanese pochi minuti dopo essere partito."

"Spargimento di sostanze o lancio di oggetti "
confrontare con:
"Scarico carburante in emergenza"

PS Grazie per aver postato da qualche parte dove non puoi censurare i commenti di chi non la pensa come te.


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riosaeba
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Ma questo è il bengodi!Si può scrivere liberamente in questo forum?Posso scrivere qualche cosa che non va bene a Straker e Zret?Mi pare incredibile!
No, dico la verità, Zret mi è simpatico, mi ha fatto sempre scrivere tutto, suo fratello è un pò meno democratico, ha paura che scriva cose scomode...

Allora, qui trovate scritto come la penso io della vicenda, se siamo in un paese libero ho la possibilità di dire la mia, non sono offensivo e non ho scritto assurdità.
http://www.riosaeba78.altervista.org/index.php?showtopic=232

Il fotografo non può postare l'originale per ovvi motivi di copyright, mettetevi il cuore in pace.


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Zret
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www.tankerenemy.com


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Straker
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Vedo che i marroni sono sempre all'opera. Anche qui? ma che solerti soldatini.

Il rientro era dovuto ad una spia accesa e non a fumo in cabina, caro marko del c....o.

Potrei allora rispondere a rioseba, parafrasando quanto egli scrive: "Il blogger non può pubblicare le foto a formato pieno, perché renderebbero lento il caricamento delle pagine. Ci sono delle regole che i bloggers ed i web masters in genere devono rispettare!!"

Piuttosto, rioseba non ci spiega come mai sia possibile che le foto non è che sono state ridotte di dimensione lasciandole proporzionate rispetto al formato originale, ma sono state artificiosamente ritagliate sui lati e diversamente l'una dall'altra! Perché?

http://www.tankerenemy.com/2008/08/md80it-sforna-un-altro-falso-il-fuel.html

3.3.2 Il fenomeno del “fuel dumping”

In materia di inquinamento atmosferico, riveste un particolare interesse il fenomeno del “fuel dumping”, ovvero il rilascio di carburante in volo a causa di situazioni di emergenza, necessario per alleggerire il peso degli aeromobili e consentire quindi un atterraggio in tutta sicurezza. È logico supporre che le conseguenze per l’ambiente siano decisamente gravi data l’ingente quantità di carburante bruciato in eccesso. In realtà, le emissioni atmosferiche conseguenti a questa eccezionale circostanza dipendono largamente dalle condizioni meteorologiche presenti al momento dell’accadimento. Il verificarsi di questa situazione è considerata causa di inquinamento del suolo e delle acque; ciò nonostante, il rilascio di carburante avviene in genere a parecchie migliaia di metri di altitudine, ad altissime velocità ed in un arco temporale molto ristretto. Per queste ragioni la conseguenza più probabile è una dispersione dell’inquinamento su una area decisamente molto estesa non suscettibile pertanto di creare vere e proprie contaminazioni. Il tema, tuttavia, è curioso per le incertezze che solleva in capo agli esperti e per la sua così diretta dipendenza da questioni atmosferiche.

http://www.seu.it/canale.asp

Fuel Dumping: un rischio accettabile per l'Ambiente?
di Andrea Felisari, dicembre 2004
Fonte: www.ambienteeuropa.info

Lo scorso 17 novembre sopra i cieli dell'Aeroporto di Malpensa, durante l'atterraggio, un MD80 dell'Alitalia in arrivo da Venezia ha avuto un'avaria al sistema idraulico con problemi in fase di estensione del carrello. L'Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (ANSV) ha riferito che il comandante dell'aeromobile ha effettuato alcuni circuiti di attesa, prima dell'atterraggio, per consumare quanto più cherosene possibile, cercando in questo modo di diminuire il rischio di innesco incendio in seguito all'attrito della fusoliera sulla pista. Dopo tale emergenza sono pervenuti alla redazione alcuni quesiti cui diamo un'articolata e complessiva risposta. A causa della loro particolare struttura, gli aeromobili che compiono tratte a lungo raggio non possono e non sono in grado di atterrare in sicurezza con i serbatoi ancora pieni. Per motivi di leggerezza, infatti, carrelli e sistema frenante sono costruiti per non sopportare le sollecitazioni di un atterraggio a pieno carico. Il massimo peso ammesso per un aeromobile di grandi dimensioni in fase di atterraggio deve essere considerevolmente più basso di quello che ha al decollo. Cosa può accadere, dunque, se immediatamente dopo il decollo insorgono problemi tecnici? In casi di emergenza può essere necessario ridurre il peso dell'apparecchio eliminando parte del carburante prima di atterrare nuovamente. E' questa la procedura che in termini tecnici viene detta "fuel dumping", ovvero il rilascio in atmosfera della parte di cherosene in eccesso prima di un atterraggio d'emergenza. Solo dopo aver ricevuto il permesso e le disposizioni direttamente dai responsabili del controllo dello spazio aereo di competenza l'equipaggio può iniziare l'operazione. Il fuel dumping ha lo scopo di diminuire le probabilità d'incendio che in fase di atterraggio potrebbe svilupparsi a causa dell'attrito tra le parti metalliche della fusoliera e il fondo della pista qualora si verificasse la rottura dei carrelli o il malfunzionamento dell'impianto frenante. In caso di avaria dopo il decollo i grandi aerei utilizzati per i voli intercontinentali come l'Airbus 330 e 340, il Boing 747,767 e 777, il DC10 o l'MD11, sono equipaggiati con particolari ugelli che permettono al pilota di scaricare il carburante in eccesso. I controllori del traffico aereo assegnano all'apparecchio uno spazio aereo dove sia possibile scaricare il carburante, solitamente al di sopra di aree disabitate. La quota minima consentita per il rilascio del cherosene è di 1500 metri dal suolo, anche se la maggior parte delle volte questa procedura viene eseguita tra i 4000 e gli 8000 metri di quota. Durante tale operazione all'aereo non è permesso di tenere una rotta circolare e la velocità del mezzo deve essere minimo di 500 km/h. Il carburante, ridotto in finissime gocce da pompe ad alta pressione poste in prossimità dei serbatoi e sottoposto alla forte turbolenza prodotta dall'aereo, vaporizza e diventa una finissima nebbia che rimane in atmosfera fino a quando, grazie all'azione della radiazione solare, si trasforma per la maggior parte in anidride carbonica e vapore acqueo. Solo una minima parte di cherosene riesce a raggiungere il suolo. Sperimentalmente si è osservato che se il fuel dumping viene eseguito alla quota di 1.500 metri, con aria ferma e con una temperatura al suolo di 15°C, solo l'8% di tutto il carburante rilasciato può raggiungere il terreno. Considerando, quindi, la velocità dell'aereo di 500 km/h alla quota minima consentita, la quantità di cherosene che raggiungerebbe il suolo sarebbe pari a 0,2 grammi per metro quadrato, ovvero l'equivalente di un bicchiere di cherosene distribuito su un'area di 1000 m2. Questo si verificherebbe assumendo l'aria completamente immobile, condizione che raramente si verifica. In realtà le correnti d'aria presenti nell'atmosfera contribuiscono alla completa evaporazione del carburante prima che raggiunga il suolo. Questo spiega il motivo per cui anche gli strumenti più sensibili utilizzati in alcune prove non sono riusciti a rilevare tracce di impurità di cherosene sulle piante o nel suolo. Il fuel dumping resta comunque una procedura d'emergenza raramente utilizzata e ammessa solo quando non ci siano ne le condizioni ne il tempo sufficiente perché l'apparecchio possa consumare il carburante in eccesso restando in volo su rotte circolari. A livello statistico è interessante notare che tra il 2001 e il 2002 l'ente per il controllo del traffico aereo civile tedesco ha registrato in media un caso di fuel dumping ogni 30.000 decolli. Una probabilità molto bassa. Da considerare poi che gli aerei progettati per distanze a corto e medio raggio come l'Airbus 320, il Boing 737 e 757 e l'MD80, e quelli a medio-lungo raggio come gli Airbus 300 e 310 non sono provvisti di pompe e ugelli di scarico carburante. Per questi apparecchi infatti la differenza tra il massimo peso permesso al decollo e il massimo peso permesso all'atterraggio è minima, tanto che in caso d'emergenza possono atterrare con tutto il loro carburante. L'ultima considerazione è relativa al rischio per l'Ambiente in seguito ad emergenze di questo tipo: risulta accettabile nella misura in cui continueranno ad essere elevati gli standard di sicurezza nei cieli ed accurate le manutenzioni agli aeromobili.

In 2006, two Stockholm-Arlanda-related fuel dumping incidents occurred. On January 21, a Boeing 747-400 dumped fuel at an altitude of 8,550 m above the Baltic Sea near the Swedish island of Gotska Sandön. This dumping took place because for security reasons, the captain turned the aircraft around and landed at Stockholm-Arlanda again. On November 3, a fuel dumping incident occurred over the water east of Stockholm. The reason was a malfunctioning engine on a Boeing 777. In 2005, no fuel dumping incidents at al
l occurred.

Comunque posso darti una dritta e suggerirti i siti ed i forum che sono una facciata per quello che ci sta dietro: il primo ovviamente è quello di paolo attivissimo, poi segue perle complottiste. A seguire questo forum: www.riosaeba78.altervista.org che cerca in tutti i modi di rimanere piccolo e dare poco nell'occhio. Difatti, ultimamente l'idea di questi "debunkers" come si chiamano loro, è quella di mantenersi nell'ombra e aprire tanti piccoli forum dove discutere tra i pochi e di screditare le parole di voi ragazzi. [...]

www.riosaeba78.altervista.org è comunque un loro nuovo ramo che neppure Noi conosciamo, e temo che il momento della verità partirà proprio da quei disgraziati.


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Straker
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Atterraggio d'emergenza a Malpensa
http://www3.varesenews.it/gallarate_malpensa/articolo.php?id=104983

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Atterraggio d'emergenza questa mattina, domenica 10 agosto, a Malpensa. Un Boeing 767-300 con 213 passeggeri e 11 membri dell'equipaggio è rientrato all'aeroporto milanese pochi minuti dopo essere partito. Il Boeing della Delta Air Lines era appena decollato per Atlanta, in Georgia, quando il pilota ha chiesto di poter rientrare a causa del fumo che si era sprigionato in cabina. L'aereo si era staccato dalla pista alle 10.46 e alle 11 è stata dichiarata l'emergenza (nella foto di Salvatore Porcu l'aereo circondato dai mezzi dei vigili del fuoco)
I vigili del fuoco di Malpensa hanno attuato tutte le procedure del caso e quando l'aereo, alle 11.15, è atterrato sulla pista riservata alle emergenze, tutti i mezzi erano già pronti ad intervenire. Il Boieng è atterrato senza problemi, i passeggeri sono stati fatti scendere e i vigili del fuoco hanno provveduto a controllare il velivolo. In cabina solo molto condensa, ma niente che potesse impedire all'aereo di riprendere la rotta verso la destinazione: è ripartito alle 16 da Malpensa. A quanto pare a far scattare l'allarme è stata l'accensione della spia di segnalazione allarme fumo. Il traffico aereo normale è proseguito sull'altra pista, e non si sono accumulati ritardi.


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Straker
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Ed ora andate in pace. Non ho tempo da perdere con voi c.....ni. Il resto è nell'area commenti del blog.

http://www.tankerenemy.com/2008/08/md80it-sforna-un-altro-falso-il-fuel.html


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riosaeba
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Te lo dico per la seconda volta: usa imageshack ed usa foto/video migliori, con quelle che usi sul blog fai una figuraccia del menga.
Rassegnati all'evidenza che anche questa volta hai pestato una cacchina non piccola 😉


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Zret
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riosaeba
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Zret che belle risposte che mi dai!
Hai proprio delle belle argomentazioni.
Faccio così anch'io allora.
http://www.riosaeba78.altervista.org/index.php?showtopic=232


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Zret
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riosaeba
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E' brutto quando non si sa che cosa rispondere eh?!
http://www.riosaeba78.altervista.org/index.php?act=idx


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Straker
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Non montarti la testa. In genere non mi curo delle mosche, ma le scaccio.

Malpensa, atterraggio d’emergenza per un Boeing
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=282545

Quando il pilota ha visto accendersi la spia dell’allarme fumo non ha avuto esitazioni. Anche se di fumo, in realtà, non c’era traccia in cabina. Una chiamata alla torre di controllo e subito il rapido dietrofront alla volta di Malpensa, dove è scattato il piano d’emergenza.
Il Boeing 767-300 della Delta Air Lines ha solcato i cieli per appena un quarto d’ora. Era partito, destinazione Atlanta, alle 10 e 46 di ieri mattina dall’aeroporto varesino con a bordo 213 passeggeri. Molti dei quali americani, ma pure italiani in partenza per trascorrere le vacanze negli States. Alle 11 e un minuto l’allarme fumo: il pilota ha così chiesto alla torre di controllo di poter utilizzare la pista destra dello scalo, quella generalmente adibita agli atterraggi d’emergenza, per far tornare a terra il Boeing.

Tutto si è svolto con ordine e alle 11 e un quarto l’aereo è atterrato di nuovo a Malpensa. Nessun disagio è stato arrecato al traffico aereo nello scalo, che è proseguito normalmente e senza ritardi significativi. I mezzi di soccorso (ambulanze e antincendio dei pompieri) si sono schierati lungo la pista per affrontare ogni eventualità. Non c’è stato fortunatamente bisogno del loro intervento. I passeggeri, alcuni dei quali comprensibilmente spaventati, hanno abbandonato la fusoliera, quindi il personale tecnico ha effettuato le prime verifiche sul velivolo. Verifiche da cui non è emerso nessun danno strutturale. Così alle 16 il volo con destinazione Atlanta è ripartito, stavolta senza patemi.

Il resto, a tempo debito, sul nostro blog.

Hasta la vista, baby!


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riosaeba
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mh...sai dove si appoggiano le mosche? 😉
No, preferisco non essere una mosca, decisamente no.
😆

Suppongo che quando si accenda una spia si debba fare qualche cosa.
Quando nella mia macchina si accende una spia, che so, quella del freno,ma io non percepisco dei problemi, se ritrngo opportuno di farlo mi fermo dal meccanico.

Sembra che vogliate per forza trovare quel qualche cosa che non va per far credere quello che volete voi, ma vi sembra giusto?
Ma cazzo di budda, da quanti anni va avanti sta bufala della scia chimica e nessuno dico NESSUNO ha fatto qualche cosa di concreto per dimostrare che la scia è quella che dite voi??!!
Intendo dire: c'è la scia?In qualche modo si prendono dei campioni della scia RIPETO DELLA SCIA NON DELLA TERRA O DELL'ACQUA (non chiedermi come non l'ho mai fatto), e poi si analizza.
Così per 100, 1000 volte su di un area vasta e forse ma dico FORSE con una piccolissima probabilità, qualche autorità vi ascolterà.
Fino ad allora invecchierete con questa teoria farlocca e noi ci divertiremo a prendervi per i fondelli.
Ti giuro, con tutto il cuore, io mi sto divertendo con le sciocchezze che state scrivendo tu e tuo fratello e nessuno mi sta pagando per questo.
Ma continuate pure, sono il primo che stimo in un certo qual modo la vostra testardaggine, se i politici avessero la vostra forza di volontà e la spendessero per scopi umanitari l'Italia sarebbe un mondo vivibile.
Per ora quindi siete innoqui, quando incomincerete a passare il limite (vedi procurato allarme etc) allora si che non sarà più un gioco per voi e dovrete vedervela con i giudici italiani (azz, nn vorrei essere al vostro posto); mi dispiacerà, allora, di perdere degli ottimi rappresentanti del folklore popolare dellarete Italiana.
Un saluto dal futuro Dott. geologo Ingegnere (all'estero) Pier Luigi A.K.A. riosaeba,Geogg,miroku etc etc

www.riosaeba78.altervista.org


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Straker
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Ma quali Giudici e Giudici, ma quale procurato allarme. Sono loro che insabbiano i nostri esposti! E sai perché? Certo che lo sai.

E tu taci e torna a giocare con i lego.


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