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Ministro Mario Mauro partecipa a uno spot della Lockheed


Eshin
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La notizia ha dell'inverosimile. Il ministro della Difesa Mario Mauro partecipa a uno spot della Lockheed per propagandare l'acquisto dei cacciabombardieri F35. Nello spot compare la foto del ministro e la didascalia di una sua tragicomica frase che dice: «To love peace you must arm peace. F35 does that». Cioè: «Per amare la pace, devi armare la pace. L'F35 lo fa». Uno slogan ridicolo già utilizzato dal ministro durante la discussione, lo scorso giugno, delle mozioni contro gli F35.
Uno slogan che demagogicamente vuole avvalorare una scelta, quella del governo italiano, di spendere 14 miliardi di euro per un aereo capace di trasportare ordigni nucleari e di essere impegnato nei teatri di guerra. Il ministro non è nuovo a queste uscite, anche più folcloristiche e coreografiche, come quando (in una imitazione di Tom Cruise in Mission Impossible) si è fatto calare da un elicottero su una nave della marina con un verricello.
Che l'Italia si possa permettere di spendere 14 miliardi nei prossimi anni per un sistema d'arma offensivo, mentre non riesce a trovare nemmeno il 10% di quelle risorse per creare nuovi posti di lavoro è assolutamente paradossale. E non è finita: con la legge di stabilità 2014-2016 vengono stanziati più di 2 miliardi per le navi da guerra Freem, mentre con la legge delega di riordino dello strumento militare tutti i soldi «risparmiati» dalla riduzione del personale (o ricavati dalla vendita di caserme e poligoni) verranno investiti nei sistemi d'arma. Mentre per la difesa e le armi si spenderanno nel 2014 ben 23,6 miliardi di euro, nella stessa legge di stabilità viene tagliato un miliardo e 150 milioni alla sanità, bloccato il contratto ai dipendenti pubblici e tagliate le pensioni.
Che un ministro, il quale dovrebbe salvaguardare l'interesse generale si metta a fare il piazzista del business di una multinazionale della guerra è inaccettabile. Si tratta della Lockheed, la stessa multinazionale che distribuì tangenti a partiti e a ministri (che si dimisero) negli anni Settanta. Un po' di prudenza non guasterebbe. Un ministro non può fare uno spot a favore di una multinazionale con cui il governo ha in ballo un controverso rapporto contrattuale e per il quale il parlamento ha chiesto una sospensione della sua esecuzione. Si presenta in questo contesto una sorta di «conflitto di interessi» che andrebbe sempre evitato.
È una ferita al decoro istituzionale, alla funzione pubblica che quel ministro esercita, al parlamento italiano che solo tre mesi fa aveva votato una mozione (pure modesta e ambigua) che sospendeva l'acquisto di nuovi F35, prima di un nuovo pronunciamento delle camere.
Eppure, nonostante quella mozione votata da Camera e Senato, il ministro Mario Mauro ha proceduto il 27 settembre scorso all'acquisto di 3 nuovi cacciabombardieri F35 e ha motivato alla Camera questa decisione con un obbligo contrattuale inesistente. In sostanza il ministro ha avvalorato una falsità rifacendosi a quanto in modo fantomatico previsto da un contratto che il Parlamento non ha mai potuto visionare. Eppure, non da Mauro, ma proprio dal Dipartimento della Difesa americano sappiamo che questo obbligo contrattuale non c'è. Infatti, in base a un complesso protocollo con il Dipartimento della Difesa americano, l'Italia può decidere al terzo anno della entrata in vigore dall'avvio di ciascun lotto contrattuale se confermare, rinunciare o rinviare l'acquisto. Il ministro Mauro - pur non essendo obbligato e oltretutto cosciente della richiesta di sospensione del Parlamento - al terzo anno di quell'accordo ha proceduto comunque all'acquisto di 3 nuovi F35.
Prima una bugia sul contenuto e sui dettagli del contratto degli F35, poi il mancato rispetto di una mozione parlamentare che ne sospendeva l'acquisto e infine una comparsata in uno spot pubblicitario della multinazionale che li produce. Ce n'è abbastanza per chiedere al ministro di rassegnare le dimissioni.

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Eshin
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Gli interventi: Zucchetti e Mazzeo sulla militarizzazione della Sicilia e Muos

Notte Bianca per la Pace. Ospite d'onore il Professore Massimo Zucchetti, fisico nucleare e consulente gratuito del Comune di Niscemi nella sua lotta contro il Muos, l'antenna satellitare che l'esercito americano vuole costruire nel cuore della riserva di Niscemi. Il Professore del Politecnico di Torino e il giornalista Antionio Mazzeo, nei loro interventi, hanno parlato di rischi ambientali e militarizzazione della Sicilia. Proiettato in serata il film No Muos di Firrincieli.
Domenica, 13 ottobre, 2013 - 11:20
Scritto da: Eleonora Corace
Categoria: società
Tag: Antonio Mazzeo | massimo zucchetti | No Muos | notte bianca per la pace

“Lei è un cattivo maestro, dunque, come Gianni Vattimo ed Erri De Luca?” . Ride. “Assolutamente si”. Massimo Zucchetti è professore di fisica nucleare al Politecnico di Torino, consulente gratuito del comune di Niscemi che lotta contro l’istallazione del sistema satellitare dell’esercito americano denominato Muos e massimo esperto di grandi opere e inquinamento ambientale in Italia, dalla Tav alle onde elettromagnetiche, schierato, inoltre, in prima linea al tempo del referendum sul nucleare in Italia. Ieri, è stato ospite della Notte Bianca per la Pace organizzata a Palazzo Zanca. Scambiano due chiacchiere prima del suo intervento, il professore minimizza il suo ruolo di rilievo nelle battaglie in difesa dell’ambiente e del territorio di questi anni: “Lavorare per il popolo e i comitati significa mettersi dalla parte di chi non ha risorse, per questo siamo in pochi a lavorare su queste cose”. Poi ironizza: “C’è un principio universale per distinguere uno scienziato indipendente da uno non indipendente: il primo lavora gratis”.

Prima di intervenire sul Muos, a chi domanda un parere sull’Alta Velocità, Zuccetti risponde con una punta di ottimismo: “L’Europa ha già dichiarato che dal 2014 al 2020 non finanzierà più alcuna grande opera. La Francia, dal canto suo, si era dichiarata favorevole a proseguire l’opera solo con i finanziamenti dell’Unione Europea. A volerla resta solo il PD Piemontese, il Ministro dei Trasporti e Il Presidente della Repubblica, una volta spazzata via questa classe politica l’alta velocità sarà cancellata”.

Il terzo Professore di fisica nulceare più giovane d’Italia dopo Fermi e Majorana, porta avanti la sua relazione in un linguaggio semplice condito da molta ironia. Si inizia con un’introduzione generale: “Tutta la letteratura degli ultimi trent’anni dice che le onde magnetiche fanno male. Essendo radiazioni è ovvio che hanno un effetto sul corpo umano. Vicino agli elettrodotti, ad esempio, si muore di più di leucemia infantile. È stato dimostrato con diverse sentenze. Esiste una cosa che si chiama Principio di Precauzione. La legge italiana sull’elettromagnetismo è come la Costituzione: non è male, ma non viene applicata”.

Per quanto riguarda l’antenna satellitare ad alta frequenza che gli Stati Uniti vogliono installare nel cuore della riserva di Sughereta a Niscemi, oltre a sottolineare lo scandalo che venga realizzata in un’area protetta, Zucchetti spiega che: “Il Muos doveva essere installato direttamente a Sigonella,ma avrebbe dato fastidio agli aerei militari, quindi si è deciso di spostarlo a Niscemi,cha ha ben quattro aereoporti vicino. Evidentemente, da Ustica in poi, gli aerei civili sono più resistenti di quelli militari. Ricordiamo, tra l’altro, che il Muos è un importante obiettivo militare, che vogliono installare a quattro chilometri dal centro abitato. Per quanto riguarda i danni alla salute, in un rapporto Arpa, sono state effettuate misurazioni in cui le antenne già esistenti non erano al massimo,ma al minimo. Alla fine l’Arpa ha dichiarato di non essere in grado di stabilire dati precisi. Senza un parere, per legge, non si doveva dare l’autorizzazione. Non essendoci presupposti di legge, le autorizzazioni sono state revocate. Poi c’è stata la relazione dell’istituto di sanità, di natura prettamente scientifica. La Regione , ha assunto un parere scientifico come fosse un parere legale, e dopo una perizia realizzata da tre periti della Regione stessa, ha revocato la revoca. In un rapporto redatto con nove scienziati indipendenti abbiamo dimostrato che:a Niscemi ottanta giorni l’anno si verifica il superamento dei livelli di sicurezza del percolato che proviene da Gela. Le antenne esistenti già dal 91 superano i livelli di legge, per questo non ci sarebbe nessuna necessità di infliggere alla popolazione un inquinamento ulteriore”.

Antonio Mazzeo, giornalista e scrittore da sempre in prima fila nella battaglia contro il Muos, nel suo intervento ha coniugato il problema della militarizzazione dell’isola con quello delle politiche dell’immigrazione: “Non sono più disposto a vivere in una regione che per l’Europa è destinata ad avere il ruolo di un cimitero. C’è un duplice progetto: da un lato si vuole trasformare quest’isola in un lager a cielo aperto, dove rinchiudere in un regime di semi-detenzione gli sventurati che sono arrivati vivi. Dall’altro si lavora per trasformarla in una piattaforma di guerra. Già quello della base di Sigonella è il principale aereoporto dell’esercito statunitense dal Pacifico al Sud Est Asiatico. Entro il 2015 l’intenzione è di trasformare Sigonella nella capitale mondiale dei droni, gli aerei senza pilota che più di rappresentare una frontiera della tecnica sono la soglia del non-essere e dell’inumano. La frontiera che vedrà, per la prima volta nella storia, deresponsabilizzato l’uomo. Tutto questo nel folle progetto di delegare l’esecuzione operativa e decisionale sugli interventi di guerra direttamente ai computer entro il 2050”.

Mazzeo è successivamente intervenuto anche sul problema dei migranti, con particolare riferimento alla situazione di Messina: “ Quest’isola è la piattaforma gratuita delle guerre attuali., tra queste ci sono quelle contro i migranti. Piangiamo per quelli che muoiono, ma nessuno vede la militarizzazione del Canale di Sicilia, dove, però, tutti arrivano in ritardo quando le barche affondano. Con i soldi dell’Unione Europea le forze armare hanno acquistato radar che portano la vergogna nominativa di chiamarsi “radar anti-migranti”. Per quanto riguarda ciò che è successo a Messina, come cittadini non possiamo non indignarci per le modalità di accoglienza. Io lancio un appello al Comune: si metta alla testa di un movimento che si batta per la solidarietà, contro soggetti che perseguono obiettivi politici diametralmente opposti. Nomini un esperto e costruisca un progetto di accoglienza integrata”.

Verso sera, a proposito di attivismo e militanza No Muos, è stato proiettato il film di Giuseppe Firrincieli, un attivista di Ragusa. Settanta minuti che vogliono “testimoniare dall’interno quello che è accaduto da Gennaio ad Agosto” – come racconta il regista – “per fare vedere la lotta del popolo sul territorio”. Il ricavato della vendita del dvd è devoluto per sostenere le spese del gruppo legale che difende i militanti vittime di sanzioni. (Eleonora Corace)

http://www.tempostretto.it/news/notte-bianca-pace-interventi-massimo-zucchetti-antonio-mazzeo-parlano-militarizzazione-sicilia-muos.html


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AlbertoConti
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Ce n'è abbastanza per chiedere al ministro di rassegnare le dimissioni.

Ce n'è abbastanza per la corte marziale! Ma dopo berlusconi il comune senso del pudore non abita più quì.


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qasiqasi
Reputable Member
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mauro è sul libro paga della lockheed,questo si era capito da un pezzo.possibile che non si possa indagare?i servizi dovrebbero avere parecchio materiale.peccato che prendano ordini da usa e uk.


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yago
 yago
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 658
 

Quando qualcuno dice che sono tutti uguali viene subito tacciato di qualunquismo. Mi chiedo se esiste qualche diverso che ha il coraggio di dissociarsi dal coro. Chi tace acconsente e tacere di fronte a simili idiozie è esserne complici.


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