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olocausto ebraico?Vero per legge!Senza discussione in aula!

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Erwin
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Per contrastare il revisionismo storico del cosidetto olocau$to ebraico ed i suoi rivoluzionari risultati che demoliscono,ridicolizzano,la versione standard ufficiale è stato presentato il progetto di legge di modifica della Legge "Mancino" preteso da israel-lobby, Industria dell’olocau$to, falsari di Storia, al Senato Italiano in data 8 ottobre 2012 . Tale proposta è

- classificata ufficialmente in “PERSEGUITATI POLITICI E RAZZIALI , RAZZISMO , REATI DI OPINIONE , CRIMINI INTERNAZIONALI “;
- riguardante “STRAGE (Art.1), STORIA (Art.1), VIOLENZA E MINACCE (Art.1), PENE DETENTIVE (Art.1), CORTE PENALE INTERNAZIONALE ( CPI ) (Art.1)“,
quindi una legge “importante” considerati i “reati” e le pene che prevede…quindi degna della massima attenzione e ampia discussione pubblica.

Nei fatti NON è per nulla così!

Viene assegnata alla 2ª Commissione permanente (Giustizia) in sede deliberante l’8 novembre 2012. Annuncio nella seduta ant. n. 832 dell’8 novembre 2012.
Dice il Vocabolario del Senato( http://www.senatoperiragazzi.it/vocabolario/Assegnazione+in+Commissione )… “Sede deliberante (alla Camera è definita legislativa): la commissione discute, vota e approva il disegno di legge,senza che questo venga esaminato dall’Assemblea. “…

Quindi l’introduzione dell’ INQUISIZIONE STERMINAZIONISTA, la limitazione delle LIBERTA’ di RICERCA, ESPRESSIONE, INSEGNAMENTO è legata al voto delle seguenti 24 persone :

1- BERSELLI Filippo
2- CENTARO Roberto
3- MARITATI Alberto
4- LONGO Piero
5- CHIURAZZI Carlo
6- ALBERTI CASELLATI Maria Elisabetta
7- ALLEGRINI Laura
8- BALBONI Alberto
9- BRUNO Franco
10- CALIENDO Giacomo
11- CAROFIGLIO Gianrico
12- CASSON Felice
13- D’AMBROSIO Gerardo
14- DELLA MONICA Silvia
15- DELOGU Mariano
16- DEL PENNINO Antonio Adolfo Maria
17- GALPERTI Guido
18- GIOVANARDI Carlo
19- GOTTI Luigi
20- MUGNAI Franco
21- MURA Roberto
22- PERDUCA Marco
23- SERRA Achille
24- VALENTINO Giuseppe

Il problema reale è sapere se questi 24 dipendenti del Popolo Italiano sappiano di cosa stanno trattando e di conseguenza siano motivati a rimandare in aula il testo di tale proposta di modifica per un dibattito ampio e “normale”, visto il grave rischio corso dalla libertà di ricerca, insegnamento,espressione!

CHI ha suggerito la scelta della " sede deliberante"
Da CHI è stata presa la decisione?
Perchè una importante norma che commina 3 anni di carcere a chi ha dubbi sull'olocausto ebraico e li esprime viene affidata a soli 24 soggetti?

Su principi fondamentali,quali la libertà di espressione, dovrebbe essere TUTTO il popolo ad esprimersi,NON 24 persone!
Di chi l' eletta mente che per ottenere la sua "ultima chance" ha ideato l'utilizzo di questo "obsoleto strumento fascista"?

http://olodogma.com/wordpress/0075-legge-sullla-repressione-della-liberta-di-espressione-israel-lobbylespediente-della-sede-deliberante/#more-1768
http://olodogma.com/wordpress/0076-legge-sullla-repressione-della-liberta-di-espressione-israel-lobby-lespediente-della-sede-deliberante-2/ [/b]


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vimana2
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Se la legge viene approvata cosa succede che nn si può guardarsi più i video italiani di revisionismo?


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Erwin
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Se la legge viene approvata cosa succede che nn si può guardarsi più i video italiani di revisionismo?

Non si porrà questo problema in quanto dall'Italia non verranno più postati simili video.
Quelligià presenti,credo,verranno cancellati dal titolare, onde evitare 3 anni di galera!

Si potranno vedere i video inseriti dall'estero, anche se in Italiano. La proposta di modifica della legge "Mancino" della i$rael-lobby non prevede questo caso.


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vimana2
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Se la legge viene approvata cosa succede che nn si può guardarsi più i video italiani di revisionismo?

Non si porrà questo problema in quanto dall'Italia non verranno più postati simili video.
Quelligià presenti,credo,verranno cancellati dal titolare, onde evitare 3 anni di galera!

Si potranno vedere i video inseriti dall'estero, anche se in Italiano. La proposta di modifica della legge "Mancino" della i$rael-lobby non prevede questo caso.

Io ho caricato dei video di faurisson devo cancellarli?


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Erwin
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Se la legge viene approvata cosa succede che nn si può guardarsi più i video italiani di revisionismo?

Non si porrà questo problema in quanto dall'Italia non verranno più postati simili video.
Quelligià presenti,credo,verranno cancellati dal titolare, onde evitare 3 anni di galera!

Si potranno vedere i video inseriti dall'estero, anche se in Italiano. La proposta di modifica della legge "Mancino" della i$rael-lobby non prevede questo caso.

Io ho caricato dei video di faurisson devo cancellarli?

Fino all'approvazione di questo aborto di legge non siamo perseguibili, quindi nessuna cancellazione fino ad allora.


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vimana2
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In teoria dopo la pubblicazione nella gazzetta ufficiale ho circa 15 giorni mi sembre prima che la legge sia in vigore o sbaglio?


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Erwin
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In teoria dopo la pubblicazione nella gazzetta ufficiale ho circa 15 giorni mi sembre prima che la legge sia in vigore o sbaglio?

Non sono un esperto di queste cose,meglio chiedere ad un avvocato.


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Giancarlo54
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Non prendete sottogamba questa futura legge, è un consiglio.


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AlbionDoesNotSingAnymore
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In teoria dopo la pubblicazione nella gazzetta ufficiale ho circa 15 giorni mi sembre prima che la legge sia in vigore o sbaglio?

Non credo sia retroattiva. Quindi prima che passi vi conviene ricaricare tutti i video che hanno censurato innumerevoli volte in questi anni.


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vimana2
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Non prendete sottogamba questa futura legge, è un consiglio.

Tranquillo che il 21/12/2012 è vicino, cmq grazie del consiglio che lo reputo molto saggio! 😀 😯 😡 8)


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Giancarlo54
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Non prendete sottogamba questa futura legge, è un consiglio.

Tranquillo che il 21/12/2012 è vicino, cmq grazie del consiglio che lo reputo molto saggio! 😀 😯 😡 8)

Infatti. Questi non scherzano.


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Erwin
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Non prendete sottogamba questa futura legge, è un consiglio.

Assolutamente!
Esiste, e resta,comunque,il grosso problema di ciò che è, e sarà, in rete o in edicola ed anche nelle case private al momento dell'eventuale promulgazione.

Si arriverà all'assurrdo che potranno essere incriminati autori standard sterminazionisti che si discostano dalle cifre standard (praticamente tutti!) e finale conclusione ...andrebbero ritirati dal mercato i loro libri "blasfemi" e distrutti dopo giudizio del tribunale...il nuovo ROGO dei libri!

Fantastico!

...dopo 67 anni di propaganda il sistema antifascista/nazzzista adotta ed usa il metodo nazzzzi/fascista della limitazione della libertà di espressione e della distruzione dei libri non conformisti!

Oltre alla miseria, i milioni di disoccupati, i milioni di persone che vivono sotto la soglia di povertà, il regime ci regala metodo e prassi, precedentemente inculcatici come antidemocratici!


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Giancarlo54
Famed Member
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Non prendete sottogamba questa futura legge, è un consiglio.

Assolutamente!
Esiste, e resta,comunque,il grosso problema di ciò che è, e sarà, in rete o in edicola ed anche nelle case private al momento dell'eventuale promulgazione.

Si arriverà all'assurrdo che potranno essere incriminati autori standard sterminazionisti che si discostano dalle cifre standard (praticamente tutti!) e finale conclusione ...andrebbero ritirati dal mercato i loro libri "blasfemi" e distrutti dopo giudizio del tribunale...il nuovo ROGO dei libri!

Fantastico!

...dopo 67 anni di propaganda il sistema antifascista/nazzzista adotta ed usa il metodo nazzzzi/fascista della limitazione della libertà di espressione e della distruzione dei libri non conformisti!

Oltre alla miseria, i milioni di disoccupati, i milioni di persone che vivono sotto la soglia di povertà, il regime ci regala metodo e prassi, precedentemente inculcatici come antidemocratici!

La democrazia è un regime come tutti gli altri ed usa le armi di tutti i regimi per soffocare le voci non conformi. Siamo sempre allo stesso punto già ripetuto un milione di volte: democrazia e libertà non sono sinonimi anzi, molto spesso, sono contrari.
E siccome viviamo in regime democratico ed io non voglio finire in galera mi atterrò alle leggi di questa democrazia, giuste o sbagliate che siano.


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helios
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Il silenzio-stampa circonda la proposta di legge di un gruppo di senatori firmatari (ugualmente distribuiti tra PD e PdL) che su “invito” della comunità ebraica vuole rendere reato penale la messa in dubbio dell’Olocausto nazista, anche solo per quanto riguarda il fatto di non attenersi al numero ufficiale rigorosamente stabilito dalla comunità ebraica stessa, del numero di sei milioni di vittime. La sanzione prevista arriva fino a tre anni di carcere per chi incorrerà in questa tipologia di opinioni.

Tale proposta di legge è, inutile dire, una contraddizione piena con il principio costituzionale della libertà di pensiero e di espressione. Che non è, come dicono i suggeritori di tale proposta, una “scusante”, un “alibi” o un “trincerarsi dietro a un pretesto”, ma è l‘abc di uno stato costituzionale, ovvero uno stato che ha stabilito dei principi inviolabili per il cittadino che sono codificati nella costituzione italiana. La quale, nell’art. 21 stabilisce appunto la libertà di manifestare il proprio pensiero con ogni mezzo.

Se passasse un provvedimento di questo tipo significherebbe che lo stato democratico come noi lo conosciamo ha derogato finanche alla forma giuridica della sua definizione. Non basta il MES e la dittatura “de facto” della BCE e del FMI. Con un tale provvedimento la deroga si estende anche alla forma dello stato di diritto, che nega al cittadino il diritto di pensare, di credere o non credere a delle verità storiche o politiche. Nella fattispecie cio’ che si suole chiamare “revisionismo” in materia di campi di concentramento nazisti. La proposta di legge intende infatti sanzionare severamente con il carcere fino a 3 anni (cit.)

un profilo
specifico molto importante: il contrasto di
quelle forme di «negazionismo», cioè negazione o minimizzazione, del fenomeno del
genocidio degli Ebrei e di altre minoranze
etniche, che costituiscono uno degli aspetti
più odiosi delle pratiche razziste

Non c’è bisogno di entrare nel merito dell’assurdità di un’opinione piuttosto che di un’altra: gli esseri umani esprimono continuamente pareri assurdi.

E’ il principio che è spaventoso, perchè l’impianto delle leggi italiane, fino ad oggi, ha previsto che sia un comportamento ad essere sanzionabile nel momento in cui esso danneggia qualcuno di specifico. Ci sono poche eccezioni, legate alla possibilità di danneggiare qualcuno o legate alle specifiche storiche delle radici antifasciste della nostra costituzione.

Esiste già la legge Mancino, che sanziona con delle ammende (non con il carcere) l’apologia di razzismo. Esiste il reato di apologia di fascismo, introdotto nel ’48 e da molto tempo non più perseguito, tanto da lasciar pensare ad una consuetudine di depenalizzazione . Ma questa legge che entrerebbe in vigore nel 2012 ha del tutto il sapore totalitario della censura individuale.

Negare o dubitare di un evento storico infatti non è un “attività” che danneggia qualcuno e per la quale si debba invocare l’uso della forza o la coercizione. E’ un’opinione discutibile che chiunque, per ignoranza o per pregiudizio puo’ avere ed esprimere ma che non intacca o lede i diritti di nessuno. Una sanzione in questi termini significherebbe lo stravolgimento dell’abc dello stato di diritto.

Nessuno puo’ chiedere infatti oggi di portare prove che suffraghino un’opinione che non danneggia nessuno in quanto tale. Se qualcuno di specifico viene danneggiato allora giustamente l’opinare è paragonabile ad un “agire” ed esistono già i reati di diffamazione, di calunnia e di lesione alla reputazione o all’onore di qualcuno. Esiste il reato di incitazione all’odio e alla violenza, se nelle opinioni espresse vi si ravvisa la volontà di danneggiare una categoria di persone, mettendo a repentaglio la loro incolumità. Insomma il principio giuridico è che sono sanzionabili dei “comportamenti”. Mentre con una legge di questo tipo verrebbero sanzionate proprio le opinioni, i modi di pensare di qualcuno.

Nella fattispecie si istituzionalizzerebbe un “corpus” di verità storiche (con fatti, particolari, cifre) rigido e indiscutibile, messo in dubbio il quale chiunque può -dietro denuncia- essere incarcerato. E’ evidente che non si presenteranno gli armeni o gli indiani americani o i palestinesi o gli iracheni, nel caso qualcuno esprimesse ad alta voce o per iscritto dubbi sul loro genocidio.

Viceversa la comunità ebraica italiana a cui non mancano nè gli agenti propalatori e le spie nè le risorse finanziarie per sostenere processi, manderebbe in galera chiunque, qualora in una discussione sull’occupazione della Palestina, manifestasse disaccordo sulla legittimità di portare l’Olocausto ebraico come contrappeso di un sistema vessatorio attuale, come quello che si agisce nello stato di Israele contro la popolazione araba autoctona . Che, ricordiamo, è stata bombardata con “piombo fuso” nel 2009 e che tuttora subisce un sistema di apartheid crudele e inaccettabile.

Immaginate su internet come potrebbe essere limitata la libertà di espressione: le parole, come si sa, sono suscettibili di interpretazione, la vulnerabilità di coloro che si battono per la causa palestinese sarebbe elevatissima, perchè non sarebbe difficile instaurare un modello comunicativo di trappole verbali per cui si parla di Palestina e ci si trova denunciati per “negazione dell’Olocausto”.

E del resto è questo lo scopo dell’aberrante proposta di legge: offrire agli ebrei sionisti e ai loro sostenitori un appiglio legale e penale per intimidire gli avversari politici usando il carcere con la logica del “colpirne uno per educarne 100″ e smorzando così il dissenso sulla questione palestinese.

Inoltre , se è accettata la trasgressione del principio, il potere se ne avvantaggerebbe d’ora in poi . Il complesso delle verità storiche e politiche su cui dover provare le proprie opinioni sarebbe progressivamente esteso; un domani potrebbe essere sanzionata un’opinione negativa su Monti o sui morti della guerra in Libia o qualunque opinione di ogni altro tipo.

Se si sfora dal dettato costituzionale in un caso, la repressione potrà essere estesa a mille altre opinioni pericolose per chi ricopre posizioni di potere.

La proposta di legge è incostituzionale, la sua sostanza è totalitaria.

La verità storica non si difende con l’istituzione del reato di “eresia”: portare i cittadini a dover “provare” opinioni che non danneggiano la fattispecie di nessuno è una barbarie. Un autoritarismo paragonabile a quello ecclesiastico, quando la verità rigidamente imposta a colpi di repressione non era storica ma religiosa e si pagava con il rogo avere opinioni difformi.

Ma quello era il medio-evo e noi tutti pensavamo che Voltaire qualcosa avesse cambiato.

Le elezioni sono imminenti e dobbiamo ricordarci di coloro che per compiacere Israele hanno firmato questo obbrobrio incostituzionale Proposta di legge, numero 3511 presentata il giorno 8 ottobre 2012 firmatari (bipartisan):

Marilena ADAMO (Partito Democratico)
Mauro AGOSTINI (Partito Democratico)
Maria Elisabetta ALBERTI CASELLATI (Popolo della Libertà)
Paolo AMATO (Popolo della Libertà)
Maria ANTEZZA (Partito Democratico)
Teresa ARMATO (Partito Democratico)
Franco ASCIUTTI (Popolo della Libertà)
Mario BALDASSARRI (Gruppo Misto)
Giuliano BARBOLINI (Partito Democratico)
Fiorenza BASSOLI (Partito Democratico)
Mariangela BASTICO (Partito Democratico)
Maria Teresa BERTUZZI (Partito Democratico)
Laura BIANCONI (Popolo della Libertà)
Franca Maria Grazia BIONDELLI (Partito Democratico)
Tamara BLAZINA (Partito D
emocratico)
Anna Cinzia BONFRISCO (Popolo della Libertà)
Daniele BOSONE (Partito Democratico)
Filippo BUBBICO (Partito Democratico)
Alessio BUTTI (Popolo della Libertà)
Giuseppe CAFORIO (Italia dei valori)
Giuliana CARLINO (Italia dei valori)
Anna Maria CARLONI (Partito Democratico)
Felice CASSON (Partito Democratico)
Stefano CECCANTI (Partito Democratico)
Mauro CERUTI (Partito Democratico)
Franca CHIAROMONTE (Partito Democratico)
Vannino CHITI (Partito Democratico)
Carlo CHIURAZZI (Partito Democratico)
Luigi COMPAGNA (Popolo della Libertà)
Barbara CONTINI (Gruppo Misto)
Lionello COSENTINO (Partito Democratico)
Gianpiero D’ALIA (UDC, SVP e Autonomie)
Gerardo D’AMBROSIO (Partito Democratico)
Vincenzo DE LUCA (Partito Democratico)
Cristina DE LUCA (Per il Terzo Polo (ApI-FLI))
Luigi DE SENA (Partito Democratico)
Mauro DEL VECCHIO (Partito Democratico)
Roberto DI GIOVAN PAOLO (Partito Democratico)
Franca DONAGGIO (Partito Democratico)
Francesco FERRANTE (Partito Democratico)
Anna FINOCCHIARO (Partito Democratico)
Anna Rita FIORONI (Partito Democratico)
Andrea FLUTTERO (Popolo della Libertà)
Cinzia Maria FONTANA (Partito Democratico)
Vittoria FRANCO (Partito Democratico)
Guido GALPERTI (Partito Democratico)
Mariapia GARAVAGLIA (Partito Democratico)
Maurizio GASPARRI (Popolo della Libertà)
Manuela GRANAIOLA (Partito Democratico)
Maria Fortuna INCOSTANTE (Partito Democratico)
Cosimo IZZO (Popolo della Libertà)
Giovanni LEGNINI (Partito Democratico)
Vanni LENNA (Popolo della Libertà)
Rita LEVI-MONTALCINI (Gruppo Misto)
Luigi LI GOTTI (Italia dei valori)
Marina MAGISTRELLI (Partito Democratico)
Lucio MALAN (Popolo della Libertà)
Pietro MARCENARO (Partito Democratico)
Francesca Maria MARINARO (Partito Democratico)
Franco MARINI (Partito Democratico)
Daniela MAZZUCONI (Partito Democratico)
Vidmer MERCATALI (Partito Democratico)
Claudio MICHELONI (Partito Democratico)
Francesco MONACO (Partito Democratico)
Colomba MONGIELLO (Partito Democratico)
Carmelo MORRA (Popolo della Libertà)
Fabrizio MORRI (Partito Democratico)
Paolo NEROZZI (Partito Democratico)
Antonio PARAVIA (Popolo della Libertà)
Achille PASSONI (Partito Democratico)
Carlo PEGORER (Partito Democratico)
Flavio PERTOLDI (Partito Democratico)
Oskar PETERLINI (UDC, SVP e Autonomie)
Gilberto PICHETTO FRATIN (Popolo della Libertà)
Leana PIGNEDOLI (Partito Democratico)
Roberta PINOTTI (Partito Democratico)
Raffaele RANUCCI (Partito Democratico)
Michele SACCOMANNO (Popolo della Libertà)
Francesco SANNA (Partito Democratico)
Luciana SBARBATI (Partito Democratico)
Anna Maria SERAFINI (Partito Democratico)
Giancarlo SERAFINI (Popolo della Libertà)
Silvio Emilio SIRCANA (Partito Democratico)
Albertina SOLIANI (Partito Democratico)
Ada SPADONI URBANI (Popolo della Libertà)
Marco STRADIOTTO (Partito Democratico)
Salvatore TOMASELLI (Partito Democratico)
Antonio TOMASSINI (Popolo della Libertà)
Giorgio TONINI (Partito Democratico)
Simona VICARI (Popolo della Libertà)
Pasquale VIESPOLI (Futuro e Libertà)
Luigi VIMERCATI (Partito Democratico)
Vincenzo Maria VITA (Partito Democratico)
Walter VITALI (Partito Democratico)
Tomaso ZANOLETTI (Popolo della Libertà)
Sergio ZAVOLI (Partito Democratico)

Tratto da: Senatori leccano Israele chiedendo il carcere per i revisionisti storici | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2012/10/21/senatori-leccano-israele-chiedendo-il-carcere-per-i-revisionisti-storici/#ixzz2Dzd3l8D9
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!

http://www.informarexresistere.fr/2012/10/21/senatori-leccano-israele-chiedendo-il-carcere-per-i-revisionisti-storici/#axzz2DzcuixyD


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Giancarlo54
Famed Member
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Il silenzio-stampa circonda la proposta di legge di un gruppo di senatori firmatari (ugualmente distribuiti tra PD e PdL) che su “invito” della comunità ebraica vuole rendere reato penale la messa in dubbio dell’Olocausto nazista, anche solo per quanto riguarda il fatto di non attenersi al numero ufficiale rigorosamente stabilito dalla comunità ebraica stessa, del numero di sei milioni di vittime. La sanzione prevista arriva fino a tre anni di carcere per chi incorrerà in questa tipologia di opinioni.

Tale proposta di legge è, inutile dire, una contraddizione piena con il principio costituzionale della libertà di pensiero e di espressione. Che non è, come dicono i suggeritori di tale proposta, una “scusante”, un “alibi” o un “trincerarsi dietro a un pretesto”, ma è l‘abc di uno stato costituzionale, ovvero uno stato che ha stabilito dei principi inviolabili per il cittadino che sono codificati nella costituzione italiana. La quale, nell’art. 21 stabilisce appunto la libertà di manifestare il proprio pensiero con ogni mezzo.

Se passasse un provvedimento di questo tipo significherebbe che lo stato democratico come noi lo conosciamo ha derogato finanche alla forma giuridica della sua definizione. Non basta il MES e la dittatura “de facto” della BCE e del FMI. Con un tale provvedimento la deroga si estende anche alla forma dello stato di diritto, che nega al cittadino il diritto di pensare, di credere o non credere a delle verità storiche o politiche. Nella fattispecie cio’ che si suole chiamare “revisionismo” in materia di campi di concentramento nazisti. La proposta di legge intende infatti sanzionare severamente con il carcere fino a 3 anni (cit.)

un profilo
specifico molto importante: il contrasto di
quelle forme di «negazionismo», cioè negazione o minimizzazione, del fenomeno del
genocidio degli Ebrei e di altre minoranze
etniche, che costituiscono uno degli aspetti
più odiosi delle pratiche razziste

Non c’è bisogno di entrare nel merito dell’assurdità di un’opinione piuttosto che di un’altra: gli esseri umani esprimono continuamente pareri assurdi.

E’ il principio che è spaventoso, perchè l’impianto delle leggi italiane, fino ad oggi, ha previsto che sia un comportamento ad essere sanzionabile nel momento in cui esso danneggia qualcuno di specifico. Ci sono poche eccezioni, legate alla possibilità di danneggiare qualcuno o legate alle specifiche storiche delle radici antifasciste della nostra costituzione.

Esiste già la legge Mancino, che sanziona con delle ammende (non con il carcere) l’apologia di razzismo. Esiste il reato di apologia di fascismo, introdotto nel ’48 e da molto tempo non più perseguito, tanto da lasciar pensare ad una consuetudine di depenalizzazione . Ma questa legge che entrerebbe in vigore nel 2012 ha del tutto il sapore totalitario della censura individuale.

Negare o dubitare di un evento storico infatti non è un “attività” che danneggia qualcuno e per la quale si debba invocare l’uso della forza o la coercizione. E’ un’opinione discutibile che chiunque, per ignoranza o per pregiudizio puo’ avere ed esprimere ma che non intacca o lede i diritti di nessuno. Una sanzione in questi termini significherebbe lo stravolgimento dell’abc dello stato di diritto.

Nessuno puo’ chiedere infatti oggi di portare prove che suffraghino un’opinione che non danneggia nessuno in quanto tale. Se qualcuno di specifico viene danneggiato allora giustamente l’opinare è paragonabile ad un “agire” ed esistono già i reati di diffamazione, di calunnia e di lesione alla reputazione o all’onore di qualcuno. Esiste il reato di incitazione all’odio e alla violenza, se nelle opinioni espresse vi si ravvisa la volontà di danneggiare una categoria di persone, mettendo a repentaglio la loro incolumità. Insomma il principio giuridico è che sono sanzionabili dei “comportamenti”. Mentre con una legge di questo tipo verrebbero sanzionate proprio le opinioni, i modi di pensare di qualcuno.

Nella fattispecie si istituzionalizzerebbe un “corpus” di verità storiche (con fatti, particolari, cifre) rigido e indiscutibile, messo in dubbio il quale chiunque può -dietro denuncia- essere incarcerato. E’ evidente che non si presenteranno gli armeni o gli indiani americani o i palestinesi o gli iracheni, nel caso qualcuno esprimesse ad alta voce o per iscritto dubbi sul loro genocidio.

Viceversa la comunità ebraica italiana a cui non mancano nè gli agenti propalatori e le spie nè le risorse finanziarie per sostenere processi, manderebbe in galera chiunque, qualora in una discussione sull’occupazione della Palestina, manifestasse disaccordo sulla legittimità di portare l’Olocausto ebraico come contrappeso di un sistema vessatorio attuale, come quello che si agisce nello stato di Israele contro la popolazione araba autoctona . Che, ricordiamo, è stata bombardata con “piombo fuso” nel 2009 e che tuttora subisce un sistema di apartheid crudele e inaccettabile.

Immaginate su internet come potrebbe essere limitata la libertà di espressione: le parole, come si sa, sono suscettibili di interpretazione, la vulnerabilità di coloro che si battono per la causa palestinese sarebbe elevatissima, perchè non sarebbe difficile instaurare un modello comunicativo di trappole verbali per cui si parla di Palestina e ci si trova denunciati per “negazione dell’Olocausto”.

E del resto è questo lo scopo dell’aberrante proposta di legge: offrire agli ebrei sionisti e ai loro sostenitori un appiglio legale e penale per intimidire gli avversari politici usando il carcere con la logica del “colpirne uno per educarne 100″ e smorzando così il dissenso sulla questione palestinese.

Inoltre , se è accettata la trasgressione del principio, il potere se ne avvantaggerebbe d’ora in poi . Il complesso delle verità storiche e politiche su cui dover provare le proprie opinioni sarebbe progressivamente esteso; un domani potrebbe essere sanzionata un’opinione negativa su Monti o sui morti della guerra in Libia o qualunque opinione di ogni altro tipo.

Se si sfora dal dettato costituzionale in un caso, la repressione potrà essere estesa a mille altre opinioni pericolose per chi ricopre posizioni di potere.

La proposta di legge è incostituzionale, la sua sostanza è totalitaria.

La verità storica non si difende con l’istituzione del reato di “eresia”: portare i cittadini a dover “provare” opinioni che non danneggiano la fattispecie di nessuno è una barbarie. Un autoritarismo paragonabile a quello ecclesiastico, quando la verità rigidamente imposta a colpi di repressione non era storica ma religiosa e si pagava con il rogo avere opinioni difformi.

Ma quello era il medio-evo e noi tutti pensavamo che Voltaire qualcosa avesse cambiato.

Le elezioni sono imminenti e dobbiamo ricordarci di coloro che per compiacere Israele hanno firmato questo obbrobrio incostituzionale Proposta di legge, numero 3511 presentata il giorno 8 ottobre 2012 firmatari (bipartisan):

Marilena ADAMO (Partito Democratico)
Mauro AGOSTINI (Partito Democratico)
Maria Elisabetta ALBERTI CASELLATI (Popolo della Libertà)
Paolo AMATO (Popolo della Libertà)
Maria ANTEZZA (Partito Democratico)
Teresa ARMATO (Partito Democratico)
Franco ASCIUTTI (Popolo della Libertà)
Mario BALDASSARRI (Gruppo Misto)
Giuliano BARBOLINI (Partito Democratico)
Fiorenza BASSOLI (Partito Democratico)
Mariangela BASTICO (Partito Democratico)
Maria Teresa BERTUZZI (Partito Democratico)
Laura BIANCONI (Popolo della Libertà)
Franca Maria Grazia BIONDELLI (Partito Democratico)
Tamara BLAZINA (Partito Democratico)
Anna Cinzia BONFRISCO (Popolo della Libertà)
Daniele BOSONE (Partito Democratico)
Filippo BUBBICO (Partito Democratico)
Alessio BUTTI (Popolo della Libertà)
Giuseppe CAFORIO (Italia dei valori)
Giuliana CARLINO (Italia dei valori)
Anna Maria CARLONI (Partito Democratico)
Felice CASSON (Partito Democratico)
Stefano CECCANTI (Partito Democratico)
Mauro CERUTI (Partito Democratico)
Franca CHIAROMONTE (Partito Democratico)
Vannino CHITI (Partito Democratico)
Carlo CHIURAZZI (Partito Democratico)
Luigi COMPAGNA (Popolo della Libertà)
Barbara CONTINI (Gruppo Misto)
Lionello COSENTINO (Partito Democratico)
Gianpiero D’ALIA (UDC, SVP e Autonomie)
Gerardo D’AMBROSIO (Partito Democratico)
Vincenzo DE LUCA (Partito Democratico)
Cristina DE LUCA (Per il Terzo Polo (ApI-FLI))
Luigi DE SENA (Partito Democratico)
Mauro DEL VECCHIO (Partito Democratico)
Roberto DI GIOVAN PAOLO (Partito Democratico)
Franca DONAGGIO (Partito Democratico)
Francesco FERRANTE (Partito Democratico)
Anna FINOCCHIARO (Partito Democratico)
Anna Rita FIORONI (Partito Democratico)
Andrea FLUTTERO (Popolo della Libertà)
Cinzia Maria FONTANA (Partito Democratico)
Vittoria FRANCO (Partito Democratico)
Guido GALPERTI (Partito Democratico)
Mariapia GARAVAGLIA (Partito Democratico)
Maurizio GASPARRI (Popolo della Libertà)
Manuela GRANAIOLA (Partito Democratico)
Maria Fortuna INCOSTANTE (Partito Democratico)
Cosimo IZZO (Popolo della Libertà)
Giovanni LEGNINI (Partito Democratico)
Vanni LENNA (Popolo della Libertà)
Rita LEVI-MONTALCINI (Gruppo Misto)
Luigi LI GOTTI (Italia dei valori)
Marina MAGISTRELLI (Partito Democratico)
Lucio MALAN (Popolo della Libertà)
Pietro MARCENARO (Partito Democratico)
Francesca Maria MARINARO (Partito Democratico)
Franco MARINI (Partito Democratico)
Daniela MAZZUCONI (Partito Democratico)
Vidmer MERCATALI (Partito Democratico)
Claudio MICHELONI (Partito Democratico)
Francesco MONACO (Partito Democratico)
Colomba MONGIELLO (Partito Democratico)
Carmelo MORRA (Popolo della Libertà)
Fabrizio MORRI (Partito Democratico)
Paolo NEROZZI (Partito Democratico)
Antonio PARAVIA (Popolo della Libertà)
Achille PASSONI (Partito Democratico)
Carlo PEGORER (Partito Democratico)
Flavio PERTOLDI (Partito Democratico)
Oskar PETERLINI (UDC, SVP e Autonomie)
Gilberto PICHETTO FRATIN (Popolo della Libertà)
Leana PIGNEDOLI (Partito Democratico)
Roberta PINOTTI (Partito Democratico)
Raffaele RANUCCI (Partito Democratico)
Michele SACCOMANNO (Popolo della Libertà)
Francesco SANNA (Partito Democratico)
Luciana SBARBATI (Partito Democratico)
Anna Maria SERAFINI (Partito Democratico)
Giancarlo SERAFINI (Popolo della Libertà)
Silvio Emilio SIRCANA (Partito Democratico)
Albertina SOLIANI (Partito Democratico)
Ada SPADONI URBANI (Popolo della Libertà)
Marco STRADIOTTO (Partito Democratico)
Salvatore TOMASELLI (Partito Democratico)
Antonio TOMASSINI (Popolo della Libertà)
Giorgio TONINI (Partito Democratico)
Simona VICARI (Popolo della Libertà)
Pasquale VIESPOLI (Futuro e Libertà)
Luigi VIMERCATI (Partito Democratico)
Vincenzo Maria VITA (Partito Democratico)
Walter VITALI (Partito Democratico)
Tomaso ZANOLETTI (Popolo della Libertà)
Sergio ZAVOLI (Partito Democratico)

Tratto da: Senatori leccano Israele chiedendo il carcere per i revisionisti storici | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2012/10/21/senatori-leccano-israele-chiedendo-il-carcere-per-i-revisionisti-storici/#ixzz2Dzd3l8D9
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!

http://www.informarexresistere.fr/2012/10/21/senatori-leccano-israele-chiedendo-il-carcere-per-i-revisionisti-storici/#axzz2DzcuixyD

Non mi pare proprio, infatti 3 forumisti di Stormfront sono finiti in carcere.
A proposito qualcuno sa qualche cosa dei tre razzisti?


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