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Paolo Barnard: un esempio di manipolazione delle notizie

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Fonte: http://www.alla-fonte.it/joomla/mondo/pakistan-manipolazione-mediatica.html

Paolo Barnard e il Pakistan: un esempio di manipolazione delle notizie

Scritto da Giulio Nils Caroletti

Alcuni di voi conosceranno forse Paolo Barnard, un giornalista indipendente che ha lavorato parecchi anni per "Report", la nota trasmissione di Raitre.

Cacciato dalla RAI, in un atto di epurazione effettuato scandalosamente senza clamore (Barnard era in redazione e dunque non aveva una faccia da spendere col pubblico per le sue lamentazioni, come avevano invece Biagi, Luttazzi e Santoro), Barnard ha litigato furiosamente con Milena Gabanelli prima e Marco Travaglio poi - la prima per non averlo difeso e aver fondamentalmente fatto finta di nulla, il secondo per aver preso le difese della prima. L'ostilità di Barnard a Travaglio è poi aumentata dopo che Barnard ha scoperto che Travaglio è un filoisraeliano. Ampi dettagli sulla questione (con tutti gli scambi di mail et cetera) sono presenti sul suo sito e sono interessanti, anche se non per il motivo che crede Barnard. Sono interessanti quanto le polemiche tra D'Avanzo e Travaglio e testimoniano lo stato della "controinformazione" (o come vogliamo chiamarla) in Italia, che è quello di un insieme di egomaniaci spesso più tesi a fornire la propria ricetta salvifica per il Paese che a rendersi conto di essere niente più dei capponi di Renzo (anche se Renzo in questo caso è il dottor Silvio Berlusconi).

Recentemente ha fatto il giro dei blog un articolo a firma di Barnard che si scaglia contro l'inerzia del popolo italiano drogato di Grillo e Travaglio e quindi incapace di andare in piazza e difendere nella pratica il Paese dagli attacchi alla democrazia e alla libertà portati dal governo. Il che è probabilmente vero, se non fosse che Barnard per dimostrarci l'inettitudine degli Italiani prende ad esempio un recente fatto di cronaca politica avvenuto in Pakistan. Inizia così uno degli esempi di mistificazione più impressionanti che abbia letto negli ultimi tempi.

L'incipit di Barnard è incisivo: "Altro che lavavetri, altro che fruttivendoli. Altro che Grillo, altro che Travaglio. Per l’ennesima volta la nostra olezzosa quanto ingiustificata presunzione di popolo avanzato viene umiliata dai nostri sottoposti, da coloro cui diamo del tu anche se manco li conosciamo e nonostante siano adulti come o più di noi. I pakistani (quelle persone scure di pelle che qui ci vendono le carote o ci portano la pizza in casa), ci hanno appena insegnato cosa significa essere Popolo, cioè avere le palle per governare la propria Storia, essere protagonisti civici. I ‘negretti’ in pigiama, ciabattine e bicicletta battono i bellimbusti in cravatta, Clark e Repubblica sottobraccio 10 a 0."

Barnard parte deciso e fa di tutta l'erba un fascio: seguaci di Grillo, Travaglio e lettori di Repubblica (in cravatta e Clark ai piedi, che fanno molto "sinistra ma non troppo"), venite in Pakistan ad imparare cosa succede. E cosa hanno fatto di così straordinario, immenso, i tanto vituperati Pakistani? Cosa? Barnard ce lo spiega subito:

Prima i fatti. Lunedì 16 marzo, il governo pakistano del Presidente Asif Ali Zardari ha annunciato il ritorno alla carica di giudice dell’ex presidente della Corte Suprema Iftikhar Muhammad Chaudhry, e di altri giudici assieme a lui licenziati nel 2007 dall’allora dittatore Pervez Musharraf. La decisione, una vera e propria perdita di faccia, è stata imposta ad Ali Zardari principalmente dalla rivolta popolare della gente comune, che si è riversata a fiumi nelle strade per ottenere un ritorno alla legalità e il rispetto delle regole in Pakistan.

Ci sarebbe da restare ammirati, in effetti. E infatti Barnard commenta:

I cittadini di quel Paese hanno affrontato la violenza brutale della polizia, gli arresti di massa, e anche la possibilità di morte per ristabilire al proprio posto un giudice che aveva l’abitudine di applicare la legge e di scavare nel marcio del Potere.

Ammirevole coraggio. Proseguendo nell'elogio dell'operato del giudice Iftikhar Chaudhry, Barnard ci ricorda che aveva in passato fatto indagini sull'ex premier Benazir Bhutto ed il marito Asif Ali Zardari, attualmente Presidente del Pakistan, che aveva anche fatto incarcerare. Barnard non nega poi che

[c]ertamente non estranei alla riabilitazione del giudice sono stati il Capo di Stato Maggiore dell’esercito Gen. Ashfaq Kayani e il Segretario di Stato USA Hillary Clinton, entrambi intervenuti per ammansire Zardari

ma comunque

non v’è ombra di dubbio che senza la massiccia mobilitazione di centinaia di migliaia di semplici cittadini e senza la loro presa di posizione sulle barricate per settimane, e a dispetto dei gravi rischi, nulla sarebbe accaduto.

Il giornalista nostrano, in un incredibile quanto sleale attacco di smemoratezza, dimentica completamente il protagonista principale delle proteste, l'uomo che le ha innescate, cavalcate ed amplificate: Nawaz Sharif, ex-primo ministro pakistano (in ben due tornate).

Nawaz Sharif è noto per essere un politico islamista conservatore, per avere appoggiato la dittatura fondamentalista del Presidente Zia ul-Haq (l'uomo responsabile di aver dato una fortissima svolta islamista al paese), per aver proposto nel 1998 di instaurare la Sharia come legge del paese (cosa che portò poi al golpe anti-islamista del generale Musharraf), di avere emendato la Costituzione del Pakistan eliminando la libertà di mandato dei parlamentari e vincolandoli a votare in base alle scelte del Partito di appartenenza, di avere invaso l'India nel 1999 facendo spacciare i soldati pakistani per indipendentisti del Kashmir.

Questo sant'uomo e i suoi seguaci sono le persone che hanno organizzato le manifestazioni e che hanno, tra l'altro, annunciato una marcia dal Punjab, regione in cui risiede Sharif e in cui ha la maggioranza dei sostenitori, diretta ad Islamabad, la quale sarebbe stata un "preludio alla rivoluzione" nelle parole di Sharif. A seguito dell'annuncio di Sharif, il Presidente Zardari ha effettivamente rimesso al loro posto i giudici (nominati da Sharif stesso secondo criteri universalmente considerati "nepotisti") che erano stati deposti da Musharraf.

Quando si leggono i fatti attraverso quest'ottica, anche il "coraggio" del giudice Chaudhry nell'incriminare la Bhutto e Zardari, avversari politici del primo ministro Sharif che lo aveva nominato, appare in effetti molto meno coraggioso. E i gloriosi pakistani amanti della democrazia e della giustizia ci appaiono in effetti come seguaci e militanti di un partito fondamentalista islamico che minaccia esplicitamente una rivoluzione e un assalto alla capitale Islamabad.

Ma a Barnard che importa? Per lui è molto più importante distorcere la verità per poter accusare gli odiati Grillo e Travaglio:

Non hanno Di Pietro, Gomez, Santoro, Nanni Moretti, Ricca, Stella, Luttazzi, Report, Viva l’Italia, C’era una Volta, Flores D’Arcais e i meetup. Eppure hanno cambiato la loro Storia e l’hanno cambiata con la C maiuscola. Un giudice di un Paese violento e dittatoriale, straziato dalla povertà e dominato dagli eserciti (USA e pakistano), è stato salvato dalla gente comune che è scesa in strada.

Rileggere l'articolo una volta che si conoscono per davvero i fatti è assolutamente esilarante. Immaginarsi questi poveri pakistani straccioni e diseredati che combattono in nome della Giustizia contro forze più grandi di loro resta, appunto, un puro esercizio di immaginazione, una falsità instillataci da un uomo talmente offuscato dall'odio nei confronti di tanti colleghi da distorcere in maniera abnorme i FATTI.

Che gli Italiani siano un popolo pigro che spesso soddisfa alla fonte dei "polemisti" o dei
"comici" un bisogno di giustizia superficiale e incapace di tradursi in una vera azione di protesta, politica e meno, non resta meno vero. Che dobbiamo stare attenti ai Grillo, ai Travaglio, ai Di Pietro, beh, francamente lo sappiamo già (o è sperabile che noi lo si sappia). Ma Barnard non creda di stare su un altare: teniamo sotto controllo anche lui.
E distorcere in maniera così evidente dei fatti per poterci ricamare su una favoletta morale attraverso la quale scagliarci le sue verità dall'alto e delegittimare i suoi "avversari" non gli fa certo onore, e getta un'ombra preoccupante sul suo operato di giornalista.


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Bubba
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Quando si leggono i fatti attraverso quest'ottica, anche il "coraggio" del giudice Chaudhry nell'incriminare la Bhutto e Zardari, avversari politici del primo ministro Sharif che lo aveva nominato, appare in effetti molto meno coraggioso.

Interessante. Ma mi sto chiedendo come mai mi sembra che sia costui a manipolare le notizie, e non Barnard... perchè...? Ah, ecco! Perchè non è stato Sharif a nominare Chaudhry, ma lo stesso Musharraf, nel 2005.

Da wikipedia:
He was appointed as Chief Justice by Pakistani President Gen. Pervez Musharraf on May 7, 2005.[1] He was suspended by President General Musharraf on March 9, 2007, when he refused to oblige Musharraf by refusing to resign.

http://en.wikipedia.org/wiki/Iftikhar_Muhammad_Chaudhry

Ma come? Viene nominato da Musharraf, e poi Musharraf lo vuole togliere?
Forse era un magistrato scomodo.
Poi più avanti si dice che a sostenerlo nel suo rientro come magistrato furono diversi partiti politici, e non, come dice costui sopra, dai soli militanti di Sharif:

In March 2009, the Lawyers supported by various political parties started a decisive movement to reinstate Chaudhry Iftikhar and other deposed Judges

Pakistan Tehreek-e-Insaf (PTI), Jamaat-e-Islami, Pakistan Muslim League (PMLN) and Pakistan Peoples Party (PPP) supported the Lawyers' Movement on different occasions.

http://en.wikipedia.org/wiki/Lawyers%27_Movement

Qui sopra, nella foto, si possono vedere i fanataci islamici militanti di Sharif che fanno la rivoluzione islamica per rimettere a posto il magistrato. Guardateli, che estremisti.


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Anonymous
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Cretinetti

Ti aspettavo al varco 😆 😆 😆

Si vedeva che eri in fibrillazione

Stavi aspettando il testo da incollare? 😆 😆 😆

Intanto nessuno non ha scritto niente ma ha copiato un testo con tanto di link e di firma, quindi non incominciare con i tuoi falsi.

Dopo di che se hai delle contestazioni bisogna che vai a farle all'autore dell'articolo che si firma con nome e cognome quindi barnard p. non si può lamentare dell'anonimato.

Sai citare wikipedia è veramente riduttivo per uno come te che ha intervistato in Pakistan uno che è stato per 14 anni ai vertici di alciada (al quaeda mi pare scrivano i giornalisiti a servizio)

Rimane un fatto inconfutabile che questo signore ti ha fotografato perfettamente e come lui sono in tanti che ne hanno le palle piene dei tuoi deliri,insulti & mistificazioni.

Ormai sei agli sgoccioli anche in rete ti schifano tutti e se non fosse per la clac che ti porti dietro non ti filerebbe nessuno.

Ad ogni modo rassegnati che di articoli cosi ne ho una marea, le mie ricerche danno buoni frutti.

Te le posto a poco a poco tutte assieme non fanno notizia.

Un pecoraio come te che conosce l'inglese.? 😆 😆 😆

Non sei solo fasullo sei proprio marcio.

Tu la rete l'hai scoperta dopo Grillo ma di spam ne hai fatto e ne fai a josa.

Per settembre ti preparo una festa che ti ricorderai per un pezzo.

Rosica venduto e mistificatore.

porompompero
😆 😆 😆


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[b] Intanto nessuno non ha scritto niente ma ha copiato un testo con tanto di link e di firma, quindi non incominciare con i tuoi falsi.

Non solo sente telefoni e voci nella testa, adesso parla di se stesso in terza persona...sempre peggio...

(O forse pensava di esser loggato con un altro dei suoi nick? 🙄 )


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NerOscuro
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Ormai sei agli sgoccioli anche in rete ti schifano tutti l

Per settembre ti preparo una festa che ti ricorderai per un pezzo.

Rosica venduto e mistificatore.

porompompero
😆 😆 😆

Chissà quali sorprese arriveranno dal copia-incollatore idiota che prende le prime voci che google gli riporta e nemmeno le legge. Che mirabile servizio di cui vantarsi: copiare senza leggere. Oppure leggere senza capire, ma il risultato non cambia. Se uno gli fa notare la cosa, non è colpa sua perché il suo mestiere è "riportare". Come un cane da caccia cieco e suonato che riporta scarponi vecchi... Ci sarà da ridere a settembre, eccome, ma solo di nessuno. 😆 😆 😆


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BlackWarrior

Non solo sente telefoni e voci nella testa, adesso parla di se stesso in terza persona...sempre peggio...

(O forse pensava di esser loggato con un altro dei suoi nick? )

NerOscuro

Chissà quali sorprese arriveranno dal copia-incollatore idiota che prende le prime voci che google gli riporta e nemmeno le legge.
Che mirabile servizio di cui vantarsi: copiare senza leggere.
Oppure leggere senza capire, ma il risultato non cambia.
Se uno gli fa notare la cosa, non è colpa sua perché il suo mestiere è "riportare".
Come un cane da caccia cieco e suonato che riporta scarponi vecchi...
Ci sarà da ridere a settembre, eccome, ma solo di nessuno.
_________________
L'utente nessuno è plonked.

nessuno:
Neroscuro vi consiglia un plugig a alto richio per la sicurezza
del vs pc

Liberatene:
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=17619

Una risposta collettiva al mio più valido ammiratore non so quale sia il nome vero fra i due comunque idiota rende perfettamente l'idea.

Blackwarior idiota tu quando mai riuscirai a capire qualcosa se non rispondi al telefono?

Dovresti mettere anche tu una "signature" come dice l'imbecille di tuo fratello uguale alla sua mi fate pubblicità.

Neroscuro l'idiota da cosa hai dedotto che non ho letto ?

Capisco la tua impazienza ma devi aspettare come tutti.

Neroscuro idiota vedrai che presto potrai prendermi a calci però in compenso libererò il forum dalla melma di due cloni psicotici che si danno il cambio.

Piccolo inutile ominicchio sottospecie umana VAI A CUCCIA


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Paolo Barnard e il Pakistan: un esempio di manipolazione delle notizie

Scritto da Giulio Nils Caroletti

Alcuni di voi conosceranno forse Paolo Barnard, un giornalista indipendente che ha lavorato parecchi anni per "Report", la nota trasmissione di Raitre.

Cacciato dalla RAI, in un atto di epurazione effettuato scandalosamente senza clamore (Barnard era in redazione e dunque non aveva una faccia da spendere col pubblico per le sue lamentazioni, come avevano invece Biagi, Luttazzi e Santoro), Barnard ha litigato furiosamente con Milena Gabanelli prima e Marco Travaglio poi - la prima per non averlo difeso e aver fondamentalmente fatto finta di nulla, il secondo per aver preso le difese della prima. L'ostilità di Barnard a Travaglio è poi aumentata dopo che Barnard ha scoperto che Travaglio è un filoisraeliano. Ampi dettagli sulla questione (con tutti gli scambi di mail et cetera) sono presenti sul suo sito e sono interessanti, anche se non per il motivo che crede Barnard. Sono interessanti quanto le polemiche tra D'Avanzo e Travaglio e testimoniano lo stato della "controinformazione" (o come vogliamo chiamarla) in Italia, che è quello di un insieme di egomaniaci spesso più tesi a fornire la propria ricetta salvifica per il Paese che a rendersi conto di essere niente più dei capponi di Renzo (anche se Renzo in questo caso è il dottor Silvio Berlusconi).

Recentemente ha fatto il giro dei blog un articolo a firma di Barnard che si scaglia contro l'inerzia del popolo italiano drogato di Grillo e Travaglio e quindi incapace di andare in piazza e difendere nella pratica il Paese dagli attacchi alla democrazia e alla libertà portati dal governo. Il che è probabilmente vero, se non fosse che Barnard per dimostrarci l'inettitudine degli Italiani prende ad esempio un recente fatto di cronaca politica avvenuto in Pakistan. Inizia così uno degli esempi di mistificazione più impressionanti che abbia letto negli ultimi tempi.

L'incipit di Barnard è incisivo: "Altro che lavavetri, altro che fruttivendoli. Altro che Grillo, altro che Travaglio. Per l’ennesima volta la nostra olezzosa quanto ingiustificata presunzione di popolo avanzato viene umiliata dai nostri sottoposti, da coloro cui diamo del tu anche se manco li conosciamo e nonostante siano adulti come o più di noi. I pakistani (quelle persone scure di pelle che qui ci vendono le carote o ci portano la pizza in casa), ci hanno appena insegnato cosa significa essere Popolo, cioè avere le palle per governare la propria Storia, essere protagonisti civici. I ‘negretti’ in pigiama, ciabattine e bicicletta battono i bellimbusti in cravatta, Clark e Repubblica sottobraccio 10 a 0."

Barnard parte deciso e fa di tutta l'erba un fascio: seguaci di Grillo, Travaglio e lettori di Repubblica (in cravatta e Clark ai piedi, che fanno molto "sinistra ma non troppo"), venite in Pakistan ad imparare cosa succede. E cosa hanno fatto di così straordinario, immenso, i tanto vituperati Pakistani? Cosa? Barnard ce lo spiega subito:

Prima i fatti. Lunedì 16 marzo, il governo pakistano del Presidente Asif Ali Zardari ha annunciato il ritorno alla carica di giudice dell’ex presidente della Corte Suprema Iftikhar Muhammad Chaudhry, e di altri giudici assieme a lui licenziati nel 2007 dall’allora dittatore Pervez Musharraf. La decisione, una vera e propria perdita di faccia, è stata imposta ad Ali Zardari principalmente dalla rivolta popolare della gente comune, che si è riversata a fiumi nelle strade per ottenere un ritorno alla legalità e il rispetto delle regole in Pakistan.

Ci sarebbe da restare ammirati, in effetti. E infatti Barnard commenta:

I cittadini di quel Paese hanno affrontato la violenza brutale della polizia, gli arresti di massa, e anche la possibilità di morte per ristabilire al proprio posto un giudice che aveva l’abitudine di applicare la legge e di scavare nel marcio del Potere.

Ammirevole coraggio. Proseguendo nell'elogio dell'operato del giudice Iftikhar Chaudhry, Barnard ci ricorda che aveva in passato fatto indagini sull'ex premier Benazir Bhutto ed il marito Asif Ali Zardari, attualmente Presidente del Pakistan, che aveva anche fatto incarcerare. Barnard non nega poi che

[c]ertamente non estranei alla riabilitazione del giudice sono stati il Capo di Stato Maggiore dell’esercito Gen. Ashfaq Kayani e il Segretario di Stato USA Hillary Clinton, entrambi intervenuti per ammansire Zardari

ma comunque

non v’è ombra di dubbio che senza la massiccia mobilitazione di centinaia di migliaia di semplici cittadini e senza la loro presa di posizione sulle barricate per settimane, e a dispetto dei gravi rischi, nulla sarebbe accaduto.

Il giornalista nostrano, in un incredibile quanto sleale attacco di smemoratezza, dimentica completamente il protagonista principale delle proteste, l'uomo che le ha innescate, cavalcate ed amplificate: Nawaz Sharif, ex-primo ministro pakistano (in ben due tornate).

Nawaz Sharif è noto per essere un politico islamista conservatore, per avere appoggiato la dittatura fondamentalista del Presidente Zia ul-Haq (l'uomo responsabile di aver dato una fortissima svolta islamista al paese), per aver proposto nel 1998 di instaurare la Sharia come legge del paese (cosa che portò poi al golpe anti-islamista del generale Musharraf), di avere emendato la Costituzione del Pakistan eliminando la libertà di mandato dei parlamentari e vincolandoli a votare in base alle scelte del Partito di appartenenza, di avere invaso l'India nel 1999 facendo spacciare i soldati pakistani per indipendentisti del Kashmir.

Questo sant'uomo e i suoi seguaci sono le persone che hanno organizzato le manifestazioni e che hanno, tra l'altro, annunciato una marcia dal Punjab, regione in cui risiede Sharif e in cui ha la maggioranza dei sostenitori, diretta ad Islamabad, la quale sarebbe stata un "preludio alla rivoluzione" nelle parole di Sharif. A seguito dell'annuncio di Sharif, il Presidente Zardari ha effettivamente rimesso al loro posto i giudici (nominati da Sharif stesso secondo criteri universalmente considerati "nepotisti") che erano stati deposti da Musharraf.

Quando si leggono i fatti attraverso quest'ottica, anche il "coraggio" del giudice Chaudhry nell'incriminare la Bhutto e Zardari, avversari politici del primo ministro Sharif che lo aveva nominato, appare in effetti molto meno coraggioso. E i gloriosi pakistani amanti della democrazia e della giustizia ci appaiono in effetti come seguaci e militanti di un partito fondamentalista islamico che minaccia esplicitamente una rivoluzione e un assalto alla capitale Islamabad.

Ma a Barnard che importa? Per lui è molto più importante distorcere la verità per poter accusare gli odiati Grillo e Travaglio:

Non hanno Di Pietro, Gomez, Santoro, Nanni Moretti, Ricca, Stella, Luttazzi, Report, Viva l’Italia, C’era una Volta, Flores D’Arcais e i meetup. Eppure hanno cambiato la loro Storia e l’hanno cambiata con la C maiuscola. Un giudice di un Paese violento e dittatoriale, straziato dalla povertà e dominato dagli eserciti (USA e pakistano), è stato salvato dalla gente comune che è scesa in strada.

Rileggere l'articolo una volta che si conoscono per davvero i fatti è assolutamente esilarante. Immaginarsi questi poveri pakistani straccioni e diseredati che combattono in nome della Giustizia contro forze più grandi di loro resta, appunto, un puro esercizio di immaginazione, una falsità instillataci da un uomo talmente offuscato dall'odio nei confronti di tanti colleghi da distorcere in maniera abnorme i FATTI.

Che gli Italiani siano un popolo pigro che spesso soddisfa alla fonte dei "polemisti" o dei
"comici" un bisogno di giustizia superficiale e incapace di tradursi in una vera azione di protesta, politica e meno, non resta meno vero. Che dobbiamo stare attenti ai Grillo, ai Travaglio, ai Di Pietro, beh, francamente lo sappiamo già (o è sperabile che noi lo si sappia). Ma Barnard non creda di stare su un altare: teniamo sotto controllo anche lui.
E distorcere in maniera così evidente dei fatti per poterci ricamare su una favoletta morale attraverso la quale scagliarci le sue verità dall'alto e delegittimare i suoi "avversari" non gli fa certo onore, e getta un'ombra preoccupante sul suo operato di giornalista.


Domani diamo una sistematina anche al delatore diffamatore professionale bubba detto cretinetti


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Vorrei far notare a tutti la stupefacente velocità con la quale bubba abbia capito subito a che articolo si riferiva questo post.

Eppure non c'è nessun link all'articolo originale

Non solo in un batter d'occhio ha trovato il testo con cui controbattere e pure in inglese.

Che bubba sia il segretario di barnard mi sembra alquanto improbabile.

Che bubba come ultras di barnard conservi tutti gli articoli e li sappia riconoscere dai passaggi mi sembra altamente improbabile.

Allora come fà bubba ad essere preciso nel riconoscere l'articolo?

O lo ha scritto lui

Oppure l'intervento gli è stato suggerito dal burattinaio barnad.

Nella mia ricerca sui misfatti barnardiani ho trovato una specie di petizione con tanto di firme dei sostenitori a questo link:

Fonte:

http://polinux.altervista.org/polinux-post.php?tit=politica02-04-08

REPORT CENSURA 'CENSURA LEGALE'

imm/censura.jpg

ATTENZIONE: In data 3 aprile 2008, esattamente 24 ore dopo la comparsa del comunicato 'Report censura Censura Legale' - i fatti, la storia -, la redazione di Report ha chiuso questo forum, nel chiaro tentativo di eludere le vostre imminenti domande, richieste di chiarimenti, proteste. Si e' trattato dell'ennesimo atto illiberale da parte della redazione, ultimo di una sconcertante serie, in spregio del vostro diritto costituzionalmente sancito di esprimere la vostra opinione e/o dissenso, che e' alla base di ogni liberta' democratica. Rinnoviamo piu' che mai l'invito a tutti voi a ritrovare l'energia per partecipare a questo dibattito che va al cuore della liberta' di informazione in Italia, leggendo il testo qui sotto. Ne va del nostro e del vostro futuro. Prima che sia troppo tardi. Grazie.

Qui la nostra lettera:I FATTI, LA STORIA

Il 9 febbraio 2008, il giornalista Paolo Barnard lancia in Rete una denuncia contro la cosiddetta Censura Legale e cioè, la minaccia alla libertà di stampa derivante dal timore degli editori di essere coinvolti in rivalse giudiziarie con richieste di risarcimento danni, a causa dei servizi "scomodi" che essi pubblicano o mandano in onda (link1). Si tratta di un pericolo crescente e gravissimo alla libera informazione che sta creando in Italia un duopolio inaccettabile: già vi sono infatti poche testate e relativi giornalisti che possono dire ciò che vogliono poiché ricche a sufficienza per poter ovviare a Censura Legale e, poi, vi sono quelle che invece non se lo possono permettere, divenendo di fatto tacitate in diverse istanze. Non è difficile comprendere che, in un tale sistema, a informare con ampio raggio d'azione saranno sempre più solo i ricchi media commerciali che sono, però, notoriamente condizionati dagli interessi dei forti gruppi finanziari e industriali che li finanziano. Mentre penalizzati saranno i "piccoli", gli indipendenti, gli editori in Rete, che di norma lavorano con bassi budget ma che spesso sono i più coraggiosi nella ricerca della "verità". Si delinea così un futuro per l'informazione del tutto inquietante.

A partire dunque dal 9 febbraio, Censura Legale si diffonde in Rete, con grande velocità, su un ampissimo numero di siti e blog, fino ad approdare in meno di 10 ore sul forum della trasmissione Report di RAI3, condotta da Milena Gabanelli. Come avrete letto nel link1, Paolo Barnard, per illustrare i meccanismi di Censura Legale, parte da una sua infelice esperienza che lo vede contrapposto proprio alla RAI, a Report e a Milena Gabanelli, di cui denuncia la complicità in questo tipo di imbavagliamento dell'informazione per vie giudiziarie. Sul forum sopraccitato prende vita quindi una discussione, animata da cittadini e spettatori (link2), in cui la stessa Milena Gabanelli interviene ripetutamente, seguita sempre dalle repliche di Paolo Barnard(link3). I termini del dibattito e delle richieste di chiarimenti posti alla conduttrice di Report sono allarmati e densi di incredulità, data la fama di cui essa gode, assieme al suo format, come 'paladini' della libertà d'informazione in Italia.

Oltre a ottenere un numero di letture da record (oltre 30.000), tale discussione sul forum di Report ospita alcuni interventi di personaggi noti, fra cui quelli dell'ex magistrato Gherardo Colombo e del missionario Alex Zanotelli (link4), del giornalista Giovanni Minoli (link5) e viene rilanciata dai blog di Sabina Guzzanti (link6), di Oliviero Beha (link7) , di Sandro Gilioli (link8) e di moltissimi altri, come già detto. Si registra tuttavia, e nonostante la pregnanza del tema nell'ambito della libertà d'informazione di questo Paese, il silenzio di tutta la stampa di sinistra e centro sinistra, con episodi ben documentati di rifiuto categorico di parlarne (link9). Silenti sono anche due nomi assai noti della contro informazione, Beppe Grillo (verifica la censura di Grillo sulla vicenda (link10) e Marco Travaglio (link11). Si profila così una chiusura a riccio dei sopraccitati in difesa acritica di una loro collega ma, soprattutto, l'indisponibilità degli editori a mettersi in discussione. Inerti sono anche l'Ordine dei Giornalisti, la Federazione della Stampa e i giornalisti stessi i quali, in diverse istanze, manifestano a Barnard la loro preoccupazione ma anche la loro indisponibilità ad esporsi. I costi professionali sarebbero proibitivi.

Poi un giorno, inaspettatamente, i partecipanti alla discussione di cui sopra scoprono che il contenitore su Censura Legale con i loro tantissimi interventi è sparito dalla prima pagina del forum di Report. Dopo una rapida verifica informatica, alcuni utenti esperti scoprono che la redazione del programma ha inspiegabilmente cambiato il criterio di visualizzazione delle discussioni, mutandolo da "mostra discussioni ordinate per data ultimo messaggio " a "mostra discussioni ordinate per data inizio discussione", così che la discussione su Censura Legale, pur essendo frequentatissima e accesissima, è rotolata a pagina 14 del forum. Inoltre, essendosi accese altre discussioni sullo stesso tema, a testimonianza della sua centralità d'interesse, anche queste risultano scomparse e si scopre che sono state accorpate alla discussione principale finita a pag. 14, in una babele incomprensibile. Ma perché questo?

La risposta giunge rapida non appena una manciata di partecipanti manifesta il proprio forte disappunto alla redazione di Report e a Milena Gabanelli. Infatti, tanti loro messaggi di protesta scompaiono letteralmente dal forum appena dopo essere stati inviati (link12). Si tratta dunque di un atto deliberato di censura ai danni del tema Censura Legale e delle opinioni di alcuni partecipanti, fortemente critici nei confronti della conduttrice di Report; l'atto è compiuto dalla redazione stessa. La conferma di ciò arriva dopo poco in un post blindato di Milena Gabanelli, in cui ella adduce le sue ragioni per un simile comportamento, peraltro attuato su un forum dell'emittente pubblica nazionale deputato per eccellenza al libero dibattito (link13). Contestualmente, alcuni cittadini coinvolti in questa vicenda, fra cui lo stesso Paolo Barnard, vengono addirittura "bannati" (cioè banditi) dal forum stesso, ovvero gli si impedisce radicalmente di scrivervi le proprie opinioni (es. link14 , link15 , link16 ). Nel caso del giornalista, gli viene addirittura impedito di visualizzare la pagina internet del forum di Report (link17 , link18).

Il "popolo" dei cittadini, in tal modo messo a tacere, reagisce con crescente indignazione e incredulità a questa censura e, in particolare, alle ragioni addotte da Milena Gabanelli a giustificazione di quanto ella sta facendo (link19). Essi sono sempre memori del fatto paradossale che vede proprio la "paladina" della libertà d'informazione italiana censurare senza tregua le loro
legittime domande. Di fronte al conseguente ostinato silenzio della medesima, che rifiuta qualsiasi dibattito diretto coi suoi spettatori dissidenti sia su Censura Legale che sul resto, e di fronte al reiterarsi continuo delle censure anche di coloro fra essi che ancora possono intervenire sul forum, il gruppo dei "bannati" decide di costituirsi in un comitato, affiancato da sostenitori.

L'unica ulteriore reazione da parte della conduttrice di Report, a questo punto, ha come risultato di lasciare sconcertata la compagine dei cittadini censurati. La Redazione di Report, in data 18 marzo 2008, pubblica sul forum un intervento dove annuncia che "i "bannati" sono stati tutti riammessi" (link20) ma dove reitera quelle stesse argomentazioni per il suo agire che il gruppo sopraccitato già aveva ripudiato con sdegno tempo prima. Incredibilmente, si scopre da lì a pochissimo che in realtà quasi nessuno è stato riammesso (link21, link22) e, anzi, che la redazione di Report persiste nel cancellare, nell'accorpare, e nel far sparire in ogni modo molti degli interventi di protesta che, da diverse parti, ancora piovono sul forum.

Il gruppo dei cittadini "bannati" decide quindi di redigere una esaustiva lettera di protesta inviata, oltre che a Report, ai responsabili del sito internet della RAI e ai Presidenti di Camera e Senato (link23). A oggi quella lettera non ha ricevuto la benché minima attenzione da alcuno, in particolare da Milena Gabanelli, che nega ogni possibile confronto e risposta, e che persiste nel violare il diritto di quel gruppo di cittadini imbavagliati di poter continuare a esercitare le proprie prerogative costituzionali anche sul forum di una trasmissione dell'emittente pubblica italiana.

Conclusioni.

Questi sono i fatti, documentati. Riteniamo che quanto accaduto da quel 9 febbraio 2008 a oggi vada molto oltre i confini dello scontro fra due giornalisti e del coinvolgimento di alcuni cittadini interessati. Ci troviamo di fronte, innanzi tutto, al tentativo da parte di RAI, Report, Milena Gabanelli e di gran parte della stampa ed editoria italiana, di mettere a tacere il fenomeno della Censura Legale e l'allarme estremo che esso deve suscitare in chiunque abbia a cuore il proprio diritto di essere informato della verità dei fatti che ne condizionano l'esistenza. Non possiamo che eccedere nel sottolineare la gravità di questo tentativo di imbavagliare quell'allarme, poiché esso tocca le vite della totalità dei cittadini di questo Paese, e il futuro dei loro figli. Assieme alla libertà di stampa e di opinione è in gioco la tutela della democrazia, nientemeno.

In secondo luogo, ci preoccupa moltissimo la replica dei metodi tipici dei Sistemi di potere, consolidati e antidemocratici, attuata in questa vicenda proprio da colei che ha dedicato l'intera vita professionale a denunciarli. Questo apre scenari inquietanti sull'affidamento acritico di centinaia di migliaia di cittadini in buona fede a personaggi pubblici cosiddetti "liberi", "nuovi", "affidabili". Se finiremo per scoprire che, in alcuni casi, "il nemico marcia alla nostra testa" col nostro inconsapevole plauso, quello sarà certamente il peggior giorno per le speranze italiane di un futuro migliore.

Vi invitiamo a farvi una vostra opinione su questi accadimenti che riteniamo di primissimo piano.
Ma per coloro che riterranno imperativo anche l'intervenire a tutela propria, del proprio avvenire e della libertà di informazione in questo Paese, ecco cosa è possibile fare nell'immediato: tre cose.

1) Divulgate a chiunque lo ritenete opportuno questa realtà. Dibattetene.

2) Scrivete ai media, ai loro editori, manifestando la vostra preoccupazione per la Censura Legale.

3) Iscrivetevi al forum di Report e partecipate, continuativamente, alla discussione che porta il titolo "Report censura "Censura Legale" i fatti, la storia", per mantenerla viva fino all'ottenimento della riammissione al forum di tutti i censurati e di risposte esaustive da parte della RAI, di Milena Gabanelli e della redazione di Report su Censura Legale e sulle sue nefaste conseguenze. Ribadiamo, però, che solo la vostra partecipazione continuativa nel tempo a quella discussione potrà sortire qualche speranza di ottenere giustizia e tutele per tutti gli italiani a lungo termine.

Ne va del nostro e del vostro futuro. Prima che sia troppo tardi.

Grazie

Firme:

Paolo Barnard: nick barnard

Francesco Beato: nick franca mente

Giambattista Carta: nick bista

Giusy Cascio Capanna: nick matinee

Claudio Chicco: nick CLAUDIO79

Renato Comolli: nick panoramix

Antonio Conte: nick acorsi

Marisa Conte: nick Marisetta

Uriele Flamigni: nick Foki

Massimo Guerra: nick Mr Jones

Ambra Iezzi : nick am.bola

Silvia Innocenzi: nick Silvia I.

Silvia Kuchler: nick Sally52

Salvatore Marcello: nick Dp0

Roberto Pinzi: nick Roberto pinzi

Antonio Riccardi: nick prigioniero di guantanamo

Francesco Tumbarello: nick Foucault

Dopo la scrittura e l'invio di questa lettera in giro per il web, il forum di report e' stato riaperto, ma la censura e la cancellazione dei messaggi sulla questione continua ancora implacabile ancora tutt'oggi...

Link a censura subita da Paolo Barnard in un centro sociale di Bologna

Data inserimento: 02-04-08

Chissa quanti di questi signori sono qui ora su questo sito a sostenere il loro profeta.

Rimane il mistero dell'intervento di bubba.

Meditate gente meditate


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NerOscuro
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Piccolo inutile ominicchio sottospecie umana VAI A CUCCIA

È così che ti dice tuo padre? Fa bene ad insegnarti le buone maniere, sono perfette per te, che sei un cane idrofobo. E continua pure a ripostare gli stessi messaggi con copia e incolla in modo patetico. Vuoi vincere una gara d'arguzia usando i metodi da rissa che hai imparato al porto. 😛

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&p=33171&highlight=#33171


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loco
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"Che gli Italiani siano un popolo pigro che spesso soddisfa alla fonte dei "polemisti" o dei "comici" un bisogno di giustizia superficiale e incapace di tradursi in una vera azione di protesta, politica e meno, non resta meno vero. Che dobbiamo stare attenti ai Grillo, ai Travaglio, ai Di Pietro, beh, francamente lo sappiamo già (o è sperabile che noi lo si sappia). Ma Barnard non creda di stare su un altare: teniamo sotto controllo anche lui.
E distorcere in maniera così evidente dei fatti per poterci ricamare su una favoletta morale attraverso la quale scagliarci le sue verità dall'alto e delegittimare i suoi "avversari" non gli fa certo onore, e getta un'ombra preoccupante sul suo operato di giornalista."
Caro Nessuno, non credo proprio che la maggior parte degli italiani che pensano di volere cambiare lo stato delle cose, non siano giudiziosi e vigili alle verità propinate dai "paladini della controinformazione", tutt'altro! E Bernard, lo ha ripetuto più di una volta, invitando a ragionare con la propria testa, e a far notere come questa gente affetta da un narcisismo egomaniacale (ricordiamoci che in Tv, anche quando si fa informazione, di sempre show si tratta) abbia creato un vero esercito di fans, che proprio a cuasa della pigrizia ed inazione, che tu stesso rammenti, creano delle truppe di esaltati, tenuti a "telecomando", dai vari comici, giornalisti, ex magistrati o eroi pubblici di turno. Di questo, ne va dato atto, Bernard è stato uno dei pochi, insieme alla Randazzo, a mettere dei campanelli d'allarme su questi fenomeni di massa.
Resta il fatto, che a prescidere dall'aritolo che tu reputi distorsivo e strumentale sulle rivolte pakistane per riabilitare il giudice Chaudhry, Bernard denucia i reali problemi in ordine di importanza, come il Signoraggio ed il Massacro palestinese. Questo, l'ho già detto e ripetuto più di una volta, basta a renderlo più coraggioso e credibile, dei vari "tronisti" della controinformazione. Di fronte a questi personaggi d'avanspetaccaolo prendo molto più in considerazione le sparate di un Cossiga, che svela le verità su episodi oscuri come lo Stragimo e le reali ragioni di Tangentopoli ( svendita dell'intero comparto industriale pubblico dell'Italia nell'incontro sul panfilo Britannia della regina Elisabetta nel giugno del 92) che la solita retorica trita e ritrita dei rapporti stato-mafia-servizi deviati.


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Anonymous
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Piccolo inutile ominicchio sottospecie umana VAI A CUCCIA

È così che ti dice tuo padre? Fa bene ad insegnarti le buone maniere, sono perfette per te, che sei un cane idrofobo. E continua pure a ripostare gli stessi messaggi con copia e incolla in modo patetico. Vuoi vincere una gara d'arguzia usando i metodi da rissa che hai imparato al porto. 😛

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&p=33171&highlight=#33171


Continui sempre a tirare fuori i genitori evidentemente non sei capace d'altro oppure essendo figlio di nn invidi chi i genitori li ha avuti?

Detto questo i tuoi interventi mi favoriscono facendo tornare il 3d a capopagina il che è un grosso contributo alla visibilità del mio scritto.

Hai preso il prozac?

Ti hanno cambiato il pannolone?

Ti hanno fatto un bagno con l'acido muritatico?

Ecco ora fai prendere un pò d'aria a blackwarior tiralo fuori altrimenti sclera.

Vai a cuccia cane rognoso


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Anonymous
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"Che gli Italiani siano un popolo pigro che spesso soddisfa alla fonte dei "polemisti" o dei "comici" un bisogno di giustizia superficiale e incapace di tradursi in una vera azione di protesta, politica e meno, non resta meno vero. Che dobbiamo stare attenti ai Grillo, ai Travaglio, ai Di Pietro, beh, francamente lo sappiamo già (o è sperabile che noi lo si sappia). Ma Barnard non creda di stare su un altare: teniamo sotto controllo anche lui.
E distorcere in maniera così evidente dei fatti per poterci ricamare su una favoletta morale attraverso la quale scagliarci le sue verità dall'alto e delegittimare i suoi "avversari" non gli fa certo onore, e getta un'ombra preoccupante sul suo operato di giornalista."
Caro Nessuno, non credo proprio che la maggior parte degli italiani che pensano di volere cambiare lo stato delle cose, non siano giudiziosi e vigili alle verità propinate dai "paladini della controinformazione", tutt'altro! E Bernard, lo ha ripetuto più di una volta, invitando a ragionare con la propria testa, e a far notere come questa gente affetta da un narcisismo egomaniacale (ricordiamoci che in Tv, anche quando si fa informazione, di sempre show si tratta) abbia creato un vero esercito di fans, che proprio a cuasa della pigrizia ed inazione, che tu stesso rammenti, creano delle truppe di esaltati, tenuti a "telecomando", dai vari comici, giornalisti, ex magistrati o eroi pubblici di turno. Di questo, ne va dato atto, Bernard è stato uno dei pochi, insieme alla Randazzo, a mettere dei campanelli d'allarme su questi fenomeni di massa.
Resta il fatto, che a prescidere dall'aritolo che tu reputi distorsivo e strumentale sulle rivolte pakistane per riabilitare il giudice Chaudhry, Bernard denucia i reali problemi in ordine di importanza, come il Signoraggio ed il Massacro palestinese. Questo, l'ho già detto e ripetuto più di una volta, basta a renderlo più coraggioso e credibile, dei vari "tronisti" della controinformazione. Di fronte a questi personaggi d'avanspetaccaolo prendo molto più in considerazione le sparate di un Cossiga, che svela le verità su episodi oscuri come lo Stragimo e le reali ragioni di Tangentopoli ( svendita dell'intero comparto industriale pubblico dell'Italia nell'incontro sul panfilo Britannia della regina Elisabetta nel giugno del 92) che la solita retorica trita e ritrita dei rapporti stato-mafia-servizi deviati.


Non sono "caro" tantomeno a un fascista.

Loco , riporto solo contestazioni e giudizi di altre persone che la pensano come me sull'operato dello squinternato barnard p. che tu capisca dove sta la verità, scusami ma non sei così importante .

Se non ti basta vedere quante e quali le prove fornite per incominciare ad usare la tua testa, continua a credere in quel che ti pare.

Non mi cambi certo la vita.

Ps.
stai attento tu a non essere sotto controllo


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AndFinallyWillBeZeitgeist
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L'autore dell'articolo ammette che i movimenti di protesta fasulli di Grillo non servono a niente; Giulio Nils Caroletti, pur condividendo la tesi di Barnard, è infastidito dal fatto che tale critica sia stata pronunciata da Paolo Barnard.


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L'autore dell'articolo ammette che i movimenti di protesta fasulli di Grillo non servono a niente; Giulio Nils Caroletti, pur condividendo la tesi di Barnard, è infastidito dal fatto che tale critica sia stata pronunciata da Paolo Barnard.



Vero ma è anche vero che accusa il tuo amichetto di essere un manipolatore.

Altro up a gratis


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NerOscuro
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Altro up a gratis

L'unica cosa che ti interessa, visto che hai perso la battaglia degli argomenti. Addirittura ti fai autogol citando uno che dà ragione a Barnard. Se è la fama che vuoi, ne avrai tanta: tutti devono sapere che imbecille sei.


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