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Pensioni a rischio per donne e giovani


Stodler
Famed Member
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Pensioni a rischio per donne e giovani. Lo studio dell'Inca-Cgil. La conferma arriva dall'Istat: "Troppa precarietà"

Le pensioni di domani sono a rischio per migliaia di persone, se non si introducono elementi di solidarietà per cambiare il puro calcolo contributivo. Per esempio giovani con lavori discontinui, donne precarie, chi affronta periodi di disoccupazione può avere una pensione molto bassa, per questo è sempre più urgente un intervento di correzione del sistema. E' quanto emerge dal seminario dell'Inca Cgil, dal titolo "Casi emblematici per descrivere il futuro pensionistico di migliaia di persone". L'Inca ha presentato il dossier, analizzando una serie di casi concreti per dimostrare che il sistema pensionistico italiano - così com'è oggi - può fare molti danni sulla pelle delle persone.

Il seminario è una riflessione, spiega il patronato, "dopo 20 anni dall'introduzione del sistema contributivo di calcolo delle pensioni, sull'adeguatezza o meno dello stesso, non tanto in via generalizzata, ma riflettendo attraverso alcuni casi individuali reali sulle povertà". Si pensa, in particolare, "ai giovani che spesso hanno lavori discontinui, alle donne precarie o che perdono il lavoro in età avanzata, a chi incorre in episodi ripetuti di disoccupazione e si vede accreditata una contribuzione figurativa limitata, a chi percepisce bassi stipendi, a chi si ammala gravemente e non può più lavorare, magari avendo a carico figli minori".

Secondo un’indagine dell’Istat uscita ieri, nel 2015 le retribuzione femminile da lavoro dipendente sono ''inferiori del 25% rispetto a quelle degli uomini''. Solo onsiderando il solo lavoro a tempo pieno il gap ''si riduce al 13%. Gran parte della differenza di genere è spiegata dall'incidenza del part time. E’ chiaro che nel regime contributivo il livello retributivo incide fortemente. Secondo Linda Laura Sabatini, direttore del dipartimento delle statistiche sociali dell'Istat, in audizione nella commissione Lavoro del Senato, “il destino delle lavoratrice attuali, come future pensionate, è sta scritto nel percorso lavorativo che hanno avuto''. A condizionare il percorso delle donne ci sono alcune ''criticità forti'', come l'interruzione del lavoro dovuta alla gravidanza e alla nascita di un figlio. ''Continua a essere un problema grave, perché riguarda un quarto delle donne'', spiega Sabatini. Inoltre il 60% delle donne che lasciano il lavoro ''non rientrano nel mercato prima di 5 anni''.Le conseguenze, sulle future pensioni, ''sono molto gravi'', osserva il direttore. Dal 2005 al 2012 le interruzioni dal lavoro sono cresciute di 4 punti percentuali. ''In questi anni di crisi se c'è stata cosa cresciuta è stata il part time, anche se di tipo involontario''; quindi non viene utilizzato come strumento di conciliazione dei tempi di vita. La somma dei ''rischi'' che devono affrontare le donne nel mondo del lavoro (precarietà, part time, interruzioni per motivi familiari, l'emancipazione dei tempi di vita), può ''compromettere la situazione e creare uno scenario in cui i differenziali non potranno essere risolti''.

http://www.controlacrisi.org/notizia/Lavoro/2015/10/9/45928-pensioni-a-rischio-per-donne-e-giovani-lo-studio-dellinca/


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spadaccinonero
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c'è così tanta nebbia d'ipocrisia in questo articolo che la si può toccare con mano...


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Post: 1816
 

Credo che le pensioni sono a rischio per tutti. Un giorno qualcuno dirà "signori, abbiamo finito i soldi" e allora che faremo? personalmente credo nessuno fare nulla 😥


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MarioG
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Post: 3055
 

Signori, tranquilli! Le pensioni le pagheranno gli immigrati, ce lo ha assicurato Dalema.
Anzi lo stanno gia' facendo: pagano oggi le pensioni a quelli che hanno lavorato ieri.
Domani pagheranno le pensioni anche a quelli che non hanno lavorato oggi.
Fantastico, no?


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Noble Member
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Post: 1816
 

Quindi "baffino" ci pagherà la pensione! Con tutti i soldi che prende.. 😆


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MarioG
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3055
 

Quindi "baffino" ci pagherà la pensione! Con tutti i soldi che prende.. 😆

Di sicuro, molti (immigrati e soprattutto non immigrati) devono sgobbare sodo per pagare la sua di pensione e/o vitalizio.


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curiosando
New Member
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Post: 3
 

Se ci pensate, le pensioni sono solo un invenzione del secolo scorso. Da quando c'è l'uomo, la pensione purtroppo è un'eccezione. Povera la nostra generazione...


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grillone
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Registrato: 2 anni fa
Post: 880
 

alla pensione è meglio non pensarci neanche piu. se quei soldi che versiamo all'imps ce li lasciassero a noi sarebbe molto meglio. potremmo farci una pensione decente ad un'età decente facendosi una pensione privata con qualche banca oppure qualche assicurazione


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uomospeciale
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 776
 

Quel che la gente si ostina a non voler capire è che in futuro la pensione non ci sarà più per nessuno.

Per nessuno. Punto e basta.

In parte perché sono cambiate le condizioni storiche e sociali ma sopratutto perché la prossima e imminente rivoluzione robotica renderà la manodopera umana sempre più rara.

Ma del resto, come anche altri hanno fatto notare il concetto stesso di "pensione" è un'anomalia, nella storia umana.
Tanto che fino al secondo dopoguerra, in pensione non ci andava mai nessuno, ne i ricchi, ne i poveri.

E non è stato un caso che le pensioni come anche il walfare-state siano nate solo nel dopoguerra....
Bisogna capire che a quei tempi in giro per l'Europa c'erano troppi milioni di reduci e veterani di guerra incazzati, con le mani lorde di sangue fino ai gomiti, e con pochissima pazienza nei confronti dei potenti, dei tiranni, e delle varie "élite" che li avevano mandati a crepare a milioni al fronte per i loro sporchi interessi.

Per questo. Solo per questo, i vari governi e le classi dominati del periodo furono costrette a garantire al popolo il diritto di voto, lo stato sociale, e tutto l'insieme delle varie garanzie democratiche e costituzionali.
Comprese le pensioni di guerra, le varie pensioni sociali, la sanità, i diritti del lavoro, ecc ecc ecc

Tutte cose che il "popolino" di allora, non solo non aveva mai avuto ma neppure si era mai sognato di poter avere.

E non lo fecero di certo per bontà, ma solo per paura.

I governi e le classi dominati del dopoguerra avevano una paura fottuta del popolo che dovevano governare.

Per questo a suo tempo gli garantirono e promisero anche quello che, a lungo termine, si sarebbe poi rivelato insostenibile economicamente e socialmente.

Infatti mica per niente oggi come oggi il welfare state è oggetto di tagli e ridimensionamenti selvaggi in tutta Europa.

Perché oggi, dopo innumerevoli farse elettorali stile "divide et impera" dopo un settantennio di partite di calcio, di quiz a premi, di mode imbecilli, di droghe, di sfacelo sociale e morale, di rincoglionimento televisivo e di massa
la gente in Italia ed Europa ritornata ad essere abbastanza docile da consentire a chi comanda di riprendersi tutto o gran parte di quel che nel dopoguerra, PER PAURA, furono costretti a dare.

Io comunque in pensione non ci andrò mai.
Morirò molto prima di arrivarci, come quasi tutti quelli che oggi hanno meno di 50 anni.

E devo dire che per come considero io la vecchiaia, mi sta pure bene


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spadaccinonero
Illustrious Member Guest
Registrato: 2 anni fa
Post: 10314
 

@US
potresti scrivere testi per canzoni Black Metal, ma di quelle misantrope ma misantrope forte XD

scherzi a parte, per quanto possa sembrare negativa la tua visione di futuro (forse lo sarà anche di più) non me la sento di darti torto


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