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Prof condannato per antisemitismo


Tao
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Illustrious Member
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«Sono vegetariano e animalista. Se poi gli ebrei mi accusano di essere antisemita soltanto perché voglio difendere gli animali, allora sì, sono antisemita». Così si è difeso Pietro Melis, docente di filosofia all'Università di Cagliari, condannato ieri mattina per istigazione all'odio razziale per aver pubblicato, nel 2004, un saggio («Scontro tra cultura e metacultura scientifica: l'Occidente e il diritto naturale») nel quale si paragonava la crudeltà del rito della macellazione ebraica con la strage perpetrata nei lager nazisti. Il giudice monocratico del Tribunale penale di Cagliari, Ornella Anedda, ha condannato Melis, sia pure con le attenuanti generiche, a 4.000 euro di multa.

Il docente, che secondo l'accusa aveva diffuso volantini con su scritto «maledetti ebrei, per voi dovrebbero essere ancora usate le camere a gas», dovrà inoltre risarcire provvisoriamente con 40 mila euro totali quattro cittadini di fede ebraica costituitisi parte civile. Per Melis il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a otto mesi di reclusione con la condizionale.

In nome del diritto naturale, da estendere agli animali, Melis condannava nel suo saggio i metodi seguiti nella macellazione ebraica, che prevedono il lento svuotamento di vene e arterie per purificare le vittime dal sangue. Per il docente cagliaritano, quei metodi sono una vera e propria tortura su viventi con eguali diritti degli esseri umani. «Chi ha letto interamente il mio saggio - ha detto ieri Melis commentando la sentenza - ha certamente colto che il mio era un paradosso, paragonabile a quello celebre di Zenone. In sostanza, intendevo dire che se non si riconosce il diritto naturale anche agli animali, allora tutti i delitti sono permessi, compresi quelli nelle camere a gas». E ha aggiunto: «Se il mio libro è stato sequestrato per istigazione all'odio razziale allora chiedo che in Italia venga sequestrato anche il Corano, libro che, incitando chiaramente alla violenza armata, è contrario al nostro ordinamento giuridico e invece è predicato liberamente nelle moschee».

COSTANTINO COSSU
Fonte: www.ilmanifesto.it
Link: http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/06-Febbraio-2008/art30.html
56.02.08


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