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Quel piccolo Texas chiamato Bassa


dana74
Illustrious Member
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nessun buco eh?

Quel piccolo Texas chiamato Bassa

San Possidonio. Aumenta il pompaggio di petrolio nei pozzi del Cavone. Il sindaco: «Dateci più soldi per le compensazioni»

SAN POSSIDONIO. Riuscirà Gas Plus a rendere nuovamente produttivi ed economicamente vantaggiosi i pozzi di petrolio di San Possidonio? Trent’anni fa, quando si iniziò ad estrarre l’oro nero dal sottosuolo della Bassa, la zona di San Possidonio era considerata un “piccolo Texas”. Da tempo, però, la vecchia immagine si è offuscata. Ma è davvero così? A quanto pare no, almeno stando alle parole del sindaco che annuncia nuovi piani estrattivi progettati da Gas Plus.

Per capire cosa sta accadendo occorre però fare un salto nel passato. È il 1979 quando Eni dà il via ai lavori di pompaggio nella zona del Cavone. La produzione è stata fiorente per più di un decennio, tanto che nel 1990 la quantità di petrolio estratto ammontava a 144mila tonnellate annue. Con il passare del tempo il calo è diventato inesorabile, come conferma la quantità attuale di petrolio ricavato: 30mila tonnellate all'anno, circa l’80% in meno. Nel 2010 il giacimento è poi stato ceduto a Padania Energia, società del gruppo Gas Plus, azienda che opera nel campo del gas e del greggio.

«Attualmente sono otto i pozzi deputati al pompaggio dell’intero giacimento - spiegail sindaco Rudi Accorsi - ma solo cinque sono sul territorio di San Possidonio. Altri due si trovano a Novi e l’ultimo è nel mirandolese. Tutte queste strutture sono collegate tra di loro mediante una rete che fa confluire il petrolio in un impianto di Novi. Ad oggi sette pozzi sono in funzione, mentre un altro è fermo per manutenzione, ma si prevede che presto verrà riattivato». Parlando di ricavi: il 93% del valore complessivo ottenuto dalla vendita del petrolio spetta al proprietario dei pozzi. Il restante 7% è assegnato ad altri enti attraverso le royalties. «L’ulteriore suddivisione delle royalties - prosegue Accorsi - prevede che il 55% vada alla Regione, il 30% allo Stato ed il 15% ai Comuni cessionari. Così San Possidonio incassa da un minimo di 7mila ad un massimo di 11mila euro all'anno». Davvero pochi, anche alla luce del fatto che Gas Plus è intenzionata ad aumentare il pompaggio di petrolio. «Da un ventennio - sottolinea il sindaco - la quantità estratta è diminuita, ma ora si punterà ad aumentarla nuovamente. È un progetto che apprezziamo, ma devo dire che sarebbe gradito un ritorno maggiore. Come Comune mettiamo a disposizione il nostro territorio e cooperiamo nell’estrazione del petrolio, ma un maggiore contributo di tipo ambientale sarebbe doveroso». Insomma, pare si stia cercando una risposta concreta ai dubbi che qualche anno fa avevano riguardato il settore. Nel 2008 gli 8 pozzi producevano 700 barili al giorno: le estrazioni erano considerate ormai insufficienti a giustificare l’utilizzo delle pompe. Un problema a cui si aggiunge il timore dei sismi, indotti dall’estrazione. Ora la Bassa, dopo le mosse di Gas Plus, potrebbe davvero tornare ad essere una sorta di piccolo Texas nostrano.

http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2012/03/08/news/quel-piccolo-texas-chiamato-bassa-1.3267847


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