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richieste di condanna per le violenze della polizia: 76 anni


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Le pene indicate dai pm variano da 5 anni e 8 mesi a 6 mesi di reclusione
Tra i reati attribuiti abuso d'ufficio e abuso d'autorità contro i detenuti
Bolzaneto, le richieste di condanna
Per le violenze della polizia 76 anni
I pm chiedono inoltre il carcere da tre anni e mezzo e tre mesi per i 5 medici presenti

La caserma di Bolzaneto
GENOVA - Condanne pesanti per la polizia violenta. per i giorni violenti di Bolzaneto e del G8 di Genova. Sono quelle richieste dal pm al processo contro gli agenti e i funzionari impeganti quel giorno nel capoluogo ligure. Condanne complessive a 76 anni, 4 mesi e 20 giorni di reclusione. Per i 44 imputati. Per uno solo dei 45 imputati, Giuseppe Fornasiere, è stata chiesta l'assoluzione. Le pene variano da 5 anni, 8 mesi e 5 giorni a 6 mesi di reclusione. Chiesta inoltre la condanna detentiva per i cinque medici presenti nell'area sanitaria.

Nella caserma di Bolzaneto, secondo i pm, furono inflitte alle persone fermate "almeno quattro" delle cinque tecniche di interrogatorio che, secondo la Corte Europea sui diritti dell'uomo chiamata a pronunciarsi sulla repressione dei tumulti in Irlanda negli anni Settanta, configurano "trattamenti inumani e degradanti". Atti di tortura, insomma, ma le leggi italiane in materia non prevedono questo reato, i pm hanno dovuto ripiegare su accuse meno gravi.

La pena più pesante, 5 anni, 8 mesi e 5 giorni di reclusione, è stata chiesta per Antonio Biagio Gugliotta, ispettore della polizia penitenziaria, in servizio nella struttura di Bolzaneto nei giorni del G8 del 2001 come responsabile della sicurezza. E' accusato di abuso d'ufficio e abuso di autorità contro detenuti, per aver agevolato e comunque non impedito la condotta degli altri poliziotti come avrebbe dovuto e potuto fare nella sua veste di responsabile alla sicurezza. In particolare avrebbe percosso con calci, pugni, sberle e anche con il manganello in dotazione gli arrestati e i fermati per identificazione.

Pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione anche nei confronti di Alessandro Perugini, ex numero due della Digos di Genova, il funzionario più alto in grado presente nella caserma, accusato di abuso d'ufficio e di abuso di autorità contro i detenuti. Stessa richiesta di condanna per Anna Poggi, commissario capo di polizia, per il generale della Polizia Penitenziaria Oronzo Doria (all'epoca colonnello), responsabile del coordinamento e dell' organizzazione, per gli ufficiali di custodia cap. Ernesto Cimino e cap. Bruno Pelliccia, che devono rispondere degli stessi reati. Complessivamente i capi d'accusa contestati dai pm sono stati 120.

Quanto ai medici, per Giacomo Toccafondi, coordinatore, accusato di abuso di atti d'ufficio e di diversi episodi di percosse, ingiurie e violenza privata, i pm hanno chiesto la pena di 3 anni, 6 mesi e 25 giorni di reclusione; per Aldo Amenta 2 anni, 8 mesi e 15 giorni; per Adriana Mazzoleni, 2 anni, e 3 mesi; per Sonia Sciandra, 2 anni, 8 mesi e 25 giorni per Marilena Zaccardi, 2 anni, 3 mesi e 20 giorni.

(11 marzo 2008)


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